Ciao Matteo io sono un elettricista e sto riqualificando la mia casa per la domotica..... Ho fatto anche un post in merito su "Home assistant e domotica fai da te". Ti seguo nei miei rari momenti, solo per me, della giornata e mi fa piacere perché ti ritengo molto bravo, ma sopratutto si nota il piacere, il gusto, il divertimento cioè emerge la passione che metti nel fare ciò che fai. Ti voglio sottoporre questo quesito: domotica assolutamente si, sennò non eravamo qui a discutere, ma con tutti gli "aggegi" che devono colloquiare tra loro per accendere una luce......... Se si incricca un programma? Se il vicino di casa mette uno di quei ripetitori per l'audio e il video(sono famosi per rompere le scatole)? Come ovviare a tutto ciò? Non é meglio un impianto tutto filare e appoggiarsi al wifi solo per qualche sporadico accesso? In fin dei conti non é così pesante controllare un pulsante......... se l'orario é compreso tra le 00:00 e l'orario di una "sveglia impostata" (routin), allora accendi la luci del soggiorno al 30%? Cosa ne pensi? 1=>Domotica filare con controlli marginali? Oppure 2=>Domotica con tutti gli accessori wifi e programmi vari? Ciao e buon lavoro
Ciao Angelo, innanzitutto grazie mille per il commento, mi fa davvero piacere aver colpito positivamente un professionista. In merito alla domanda, è un ottimo punto: - Innanzitutto sulle interferenze, uno dei motivi per cui insisto spesso sulla necessità di fare domotica con un HUB e non con prodotti wi-fi scollegati tra loro è perchè permette di usare protocolli radio diversi dal wi-fi, z-wave zigbee. Z-wave in particolare lavora a 868.42 MHz (in Europa), che è una frequenza molto diversa dal Wi-Fi (2.4Ghz e 5Ghz) per cui è virtualmente impossibile che ci siano interferenze. Zigbee lavora invece spesso a 2.4Ghz (anche se potrebbe usare altre frequenze) quindi potenzialmente qualche interferenza potrebbe crearsi. L'abilità però dei dispositivi zigbee (e anche z-wave) di creare reti mesh (lo accenno nel video sulle luci) permette di avere una copertura molto capillare dell'edificio, e con un segnale sufficientemente forte ad ogni device non si dovrebbero avere problemi pratici. Al momento ho circa 50 device zigbee tra lampadine, prese e sensori, e negli anni non ho notatouna diversa affidabilità rispetto a quelli z-wave pur abitando a ridosso di una palazzina. - Detto ciò, oggettivamente un sistema filare è più robusto di uno radio, ma veniamo a una questione di costo/benefici: anche se nel tuo caso sarai perfettamente in grado di tirarti da solo e ordinatamente i fili per casa, quello che io sostengo (e in parte deriva dalla mia professione visto che analizzo il comportamento delle persone) è che essere vincolati a determinati punti (es, frutti) per inserire attuatori e soprattutto sensori è un limite troppo grosso: a volte un sensore andrà attaccato in una posizione strana per rilevare la luminosità in quel punto, o il movimento, e portare un filo lì sarebbe costoso, antiestetico, o magari richiederebbe semplicemente tanto tempo e uno non lo fa. Con il tipo di domotica che spingo io, cosiddetta "leggera", tu ti alzi il sabato mattina e dici "voglio automatizzare la luce del corridoio" monti un attuatore nel frutto, attacchi un sensore sul soffitto nel punto che meglio intercetta più movimenti, imposti l'automazione nella app e hai fatto. Dopo una settimana scopri che il punto in cui hai messo il sensore non è il massimo? lo stacchi (io per il primo periodo li metto con il biadesivo per poter testare la posizione) e lo sposti. Fare tutto cablato renderebbe estremamente rigido il sistema, e semplicemente impossibili alcuni posizionamenti. E soprattutto, la vita e i comportamenti cambiano, il sistema domotico deve poter cambiare con essi. - Ultima cosa, l'ecosistema: io non so se tu sia programmatore, però uno dei grossi vantaggi della domotica leggera è che fanno accedere a software (app ma non solo) già resi potentissimi dalle community, con una velocità di aggiornamento e miglioramento che le "vecchie" aziende tipo Btcicino si sognano soltanto. E parliamoci chiaro: il valore della domotica non risiede tanto nell'hardware, alla fine sensori e attuatori sono sempre esistiti, ma nel software. Parlando con un altro elettricista, gli stavo spiegando come io molto semplicemente posso inserire nelle regole informazioni prese da servizi web come meteo e altro (io lo faccio per l'irrigazione), creare regole che tengano corto di decine di condizioni, integrare i device più disparati. L'approccio filare è il più sicuro per comandare i dispositivi, ma se si vuole la vera automazione, sviluppata autonomamente e tenuta "Viva" nel tempo, secondo me non c'è niente di meglio della domotica leggera che propongo io. Ho scritto un papiro ma ci tenevo a essere chiaro, spero di esserlo stato per quanto lo consenta un commento su RU-vid, il tema è complicato ed è anche uno dei più discussi. Magari ci farò un video!
Grazie @@automaticasa_matteosulis finalmente ho trovato una persona che: "È pane per i miei denti" cit. In una domotica fai da te, io vedo il concetto del makers, cioè il programmatore, l'elettronico/elettricista, mezzo muratore, mezzo fabbro e mezzo falegname che covogliano tutti in un unica persona e che questa prenda un pezzetto di carta e che incominci a fare disegni di come voglia far diventare la sua casa........ Poi da lì parte un grande viaggio a ritroso per iniziare a gettare le fondamenta. Nel mio caso il viaggio é stato più corto, in quanto la casa era già in essere, ma era solo da ristrutturare...... Bene, casa vecchia con tufo e pietre. Da dove iniziamo? Il badget e il mio ingegnere non mi hanno permesso di fare il cappotto esterno, quindi? Qui parte il progetto, contropareti eseguite con montanti piccoli e distanziati dai muri di circa 5/6 cm con delle relative staffe, sia su muri perimetrali che interni. Questo mi permetterà di poter collegare le scatole anche in modo orizzontale oltre che in modo verticale classico. Questo mi permetterà di avere flessibilità nel tempo come dicevi tu. A questo punto direi che mi permetterà anche di risparmiare diversi soldini evitando di dover comperare lampade che incorporano sistemi di dialogo. Io potrò arrivare al punto luce e inserire ciò che voglio e nascondere l'arduino auto costruito nei pressi dentro il contro soffitto. Penso di aver fatto un bel lavoro, ma ora veniamo a noi. Tu saresti contro i pulsanti? Come intenderesti alzare o abbassare le tapparelle senza i 2 pulsanti montati nei pressi? Gestiresti tutto con sensori e app? Nel video ho visto che tu hai un tablet e già quello é una pulsantiera, si viaggiante e non fissa, ma é pur sempre una pulsantiera per accendere un lampadina, no? È questo il nodo che vorrei sciogliere. Immaginiamoci una tela bianca....... Ed ora iniziamo a disegnare.......
@@angeloz8937 dunque io per comodità mi sono fatto un'interfaccia Tablet, ma mi sono reso conto che in realtà la uso al 99% per dare un occhio allo stato dei sensori (temperature, finestre aperte...) e quasi mai per attivare qualcosa. Quindi sì, più che contrario, ritengo che nel 2020 i pulsanti siano superflui. Automazioni (soprattutto) e comandi vocali sono ampiamente sufficienti. Le luci usate di frequente e in modo imprevedibile (non automatizzabile) possono aver ancora bisogno di interruttori/pulsanti, io ad esempio in cucina a volte lo uso (se c'è rumore e magari in quel momento Alexa non mi sente). Ma è praticamente te un'eccezione. Le tapparelle. Non hanno pulsante, si alzano e si abbassano con le routine buongiorno/buonanotte e con automazioni legate al sole e alla presenza. Nel caso devo attivarle manualmente uso comandi vocali. Pur potendolo fare non uso mai tablet o telefono. Valuta tu se questo approccio può funzionare anche per te e la tua famiglia!
Ciao Matteo le tue parole sono quello che é stata la mia visione da quando mi sono approcciato al mondo dell'elettronica. Parliamo degli anni 90 e famoso fu il film di Lino Banfi che con un battito di mani accendeva o spengeva le luci. Provenendo dalla vecchia scuola a me fa paura il fatto che tramite Alexa, la Amazon registri tutto ciò che sentono e siccome oggi come oggi il cellulare é una protuberanza del palmo della mano.......... Sensori si, scenari si, interruttori si in caso di piantamenti del sistema, ma Alexa o Google che sentono no, anche se il telefono sente sempre, una app ad ohc e 1 o 2 tablet per casa e via. Quello che voglio dire é che quello che é dentro la mia casa deve rimanere nella mia casa e non voglio fare un grande fratello......... Rete cablata in tutte le parti: allarme, sensori, videocamere etc. Comunque continua così, sei una persona competente e ti seguo con piacere. Ti aggiornerò quando inizierò a cablare la casa.
Ciao Matteo, complimenti mi indichi un tuo tutorial che spieghi come inserire i componenti della famiglia nella automazione in casa e fuori casa in Smarthins che funzioni quando tutti i componenti sono fuori o dentro casa. Grazie infinite
Ciao! Una domanda, ma con l'antifurto attivato e il robot aspirapolvere che va, non viene rivelato il movimento e quindi il robot fa partire l'allarme? Grazie.
I realtà la Smartapp che lo gestisce in SmartThings è talmente intelligente che gli puoi dire quali sensori di movimento disattivare mentre il robot pulisce. Comunque in realtà basta posizionare correttamente i sensori (e regolari se possibile) come faresti se avessi in casa un gatto. Io non ho mai avuto falsi allarmi ad ogni modo.
Ciao Matteo, complimenti per i tuoi video. Una sola domanda: ma se di notte uno di famiglia scende a prendere un bicchiere d'acqua o altro non scatta l'allarme?
Bella domanda. Il sistema di sicurezza ha diverse modalità, quella notturna usa i sensori perimetrali, porte/finestre, e di alcuni ambienti dove non passiamo di notte. La modalità "fuori casa" li usa tutti. Smartthings te li fa selezionare quando si imposta la parte del sistema relativa alla sicurezza. Non vado troppo in dettaglio nei video perché non voglio raccontare su internet ESATTAMENTE come funziona il mio sistema di sicurezza. 😅 Si sa mai.
Ciao Matteo, mi trovo nella situazione di progettare la domotizzazione della casa, ma ho alcune perplessità, date da esperienze di conoscenti (siamo tutti hobbysti) lo scenario che mi perplime è il seguente, e, per assurdo, molto semplice, stanza cucina, 1 solo punto luce, se installo rilevatore di presenza, posso creare 3 scenari ad esempio "cucina sera estate", "cucina sera inverno" e "cucina notte" dove in automatico se entro in cucina a diverse ore tra sera e notte (diciamo sera dalle 16/18 alle 20/22, variabile tra estate e inverno, e notte dalle 22 alle 5) mi accende le luci con 2 diverse intensità (piu tenue la sera compensando la luce solare ancora presente e più intensa la notte), posso variare l'intensità diciamo della sera, se c'è giornata particolarmente uggiosa senza rompere la routine? pensavo di aggiungere una variabile letta da un rilevatore crepuscolare, ma mi alzerebbe parecchio i costi, anche perche la cucina è l'esempio piu semplice, ma dovre poi fare i conti con tutti gli ambienti "vivi" durante la giornata (soggiorno, studio, perche no camere se ci entra qualcuno)
Io lo faccio basandomi su un combinazione di orario "solare" (prima del tramonto, dopo il tramonto, c'è la condizione in SmartThings ) e condizione della casa (status notte, status a casa...). Poi non ti serve un sensore in ogni stanza per sapere le condizioni di luce, te ne basta uno solo all'esterno della casa che usi in tutte le regole ;-)
@@automaticasa_matteosulis Allora, so che la mia richiesta non ha soluzioni, ma dato che sei così esperto te la faccio lo stesso. Il mio garage è a 3 piani sotto terra ed è impossibilitato a ricevere linea wifi (e anche il cellulare lì sotto non prende). C'è secondo te un modo per automatizzare con Alexa (mi viene in mente il broadlink) l'apertura o chiusura del garage da remoto? So che la risposta è no, ma voglio sentirmela dire da chi non ha (come me) Alexa solo da un mese. :D
Allora la Risposta c'è, ma richiede un po' di sbattimento e non è economica. Il protocollo radio Z-wave lavora a circa 800mhz (rispetto ai 2.4Ghz del Wi-Fi) e avendo quindi un'onda più "lunga" penetra molto meglio gli ostacoli. Quindi la prima cosa da provare sarebbe prendere HUB Smartthings (che se vuoi fare domotica ti serve comunque, guarda il mio altro video), l'attuatore Z-wave Aeotec per garage che mostro in questo video, e vedere se riescono a parlarsi. Siccome 3 piani sono tanti, c'è la concreta possibilità che non riescano, in quel caso dovresti in un piano intermedio infilare un extender Z-wave (va in una semplice presa) per fare da ponte tra i due. Una volta che è connesso a Smartthings, Alexa lo vedrà e lo potrà comandare (tramite l'apposita skill DI Smartthings). Ti consiglio di comprare su Amazon così se non riesci rendi tutto.
Sto aspettando di raggiungere un pubblico un po' più ampio, in modo da fare video utili per un numero significativo di persone, anche perchè sarebbero prevalentemente tutorial basati su Smartthings e al momenti gli utenti italiani non sono molti. Ma è nei piani.
@@automaticasa_matteosulis per ora ho solo un interruttore Loratap collegato ad una luce e comandato da Alexa, ho preso l’hub di SwitchBot due sensori per porta/finestra un sensore di movimento e avrei intenzione di prendere anche la cam, mi interesserebbe collegare la sirena ai sensori porta e movimento
Sì, guarda il mio video su perché cominciare dallo Hub, io consiglio di progettare il proprio sistema intorno a uno Hub multi protocollo come quello di Smartthings, che ti permette di scegliere tra migliaia di device di tanti marchi. Ad esempio io uso la sirena di Aeotec. prodotti come quelli di Switchbot si possono integrare per specifiche automazioni, ma non come ecosistema.
Ci sono molti modi, non dico quale ho scelto io perché non diffondo dettagli sul mio sistema di sicurezza su internet, si va da sblocchi con PIN su ActionTiles, a SMS con testi specifici + Tasker.
@@automaticasa_matteosulis certo capisco. Stavo solo cercando di trovare una quadra tra vari sistemi esistenti. Se avrò qualche dubbio verrò da te. Grazie mille
Ciao Matteo. Quando parli di attivazione e disattivazione dell’allarme, cosa intendi? Esiste un allarme che si interfaccia a smartthings? Poi come fai a creare automazioni da smartthings facendo parlare Alexa? Lo fai dall’app di Alexa?
Ciao, esiste un soste a per connettere ST con un antifurto konnected.io, e poi c'è il pacchetto Smartthings Home Monitor che è il pacchetto sicurezza di Smartthings che permette di avere allarmi (anche facendo suonare sirene, lampeggiare luci, etc) in base a sensori (sia per effrazione che per incendio e allagamento)
Non per forza, puoi collegare le HUE direttamente a ST, ma io consiglio di prendere anche il bridge HUE. Da molte funzionalità che se no si perdono, e si integra comunque perfettamente con ST, direttamente in LAN. Trovi i dettagli nel mio video su quali luci connesse scegliere (2a metà )
@@automaticasa_matteosulis ho visto tutto il video, ti faccio le domande sulla base di ciò che già possiedo. Fra bridge degli apparati Lidl, del Tado, delle hue ecc riempio la scrivania di hub/bridge 😅 Comunque mi piace provare, cambiare, sperimentare ecc sono malato di tecnologia 🥵 Intanto ho già ordinato l’hub e lo metto di fianco al raspberry 😬
Il bridge lidl con Smartthings diventa superfluo, via uno 🙂 Distanza più possibile i vari bridge, tra di loro e dal router Wi-Fi. Avrai meno problemi legati a interferenze.
Ciao Matteo! bel video grazie mille! io ho un problema con la serie connessa di Vimar: ho comprato un pulsante relè come quello che hai recensito e l'ho integrato in ST secondo le tue istruzioni e funziona alla grande!!! grazie! così ho comprato anche il comando tapparelle Vimar 14594 Plana.. è stato riconosciuto da ST come Thing giustamente... ma non riesco a trovare un device handler adatto... sono "disperato" (PS non ho facebook), mi puoi dare una mano? grazie mille
eh mi sa proprio che devi farti Facebook apposta! Aiuti e assistenza, prego rivolgersi al gruppo Facebook Smartthings Italian Users ➡ facebook.com/groups/1992279020986701 (dove peraltro ci sono almeno 6 persone che utilizzano con successo il tuo modulo!) Purtroppo l'unico modo di gestire una community è fare in modo che le persone si scambino esperienze e informazioni, non voglio fare da collo di bottiglia! Grazie a te del feedback!
Ciao, all'epoca di quel video usavo una smartapp di SmartThings chiamata EchoSpeaks, ora defunta. Adesso ho ottenuto la stessa funzionalità grazie a NodeRed, più complicato da installare, ma ancora più versatile e affidabile. Ho fatto un tutorial che trovi tra i miei video.
Appa Smartthings, app Life 360 (integrata con Smartthings, crea degli ulteriori sensori di presenza virtuali) o nel caso del clima direttamente la geolocalizzazione dell'app Tado.
Aeotec Garage Controller Z-wave. C'è un breve video dimostrativo sul canale. Per il cancello io ho usato il telecomando, bloccando il tasto e alimentandole con un attuatore Z-wave al posto della batteria. Non molto elegante ma funziona!
Ciao Matteo, mi/ci spieghi cortesemente come hai fatto a gestire la routine « vado a fare la doccia ». Ho lo stesso tuo problema: il sensore (Hue) non mi vede mentre mi faccio la doccia e mi spegne la luce (sempre hue) dopo un tot. Non riesco a creare la routine che mi disabilita il sensore per fare appunto in modo che la luce mi rimanga accesa. D’altro canto, mi fa comodo avere il sensore attivo durante la giornata. Grazie.
Allora mi sa che non riesci. Io ho una centralina Samsung Smartthings, che mi permette di usare l'app di Smartthings dove imposte regole molto più articolate di quelle che si possono impostare in Alexa o HUE, in questo caso quanto do il comando a Alexa, si accende un pulsante virtuale, e la regola che normalmente accende e spegne la luce del bagno in base al movimento va in standby per 20 minuti, poi si riattiva.
@@automaticasa_matteosulis ciao Matteo, posseggo Alexa e Smartthings hub e Philips hue, puoi dirmi come settare questo comando di avere un pulsante virtuale ? Io vorrei far si che rimanga sempre quando dico tipo “mangiare” e disattivarlo quando dico “finito mangiare”. Pensi che però vada in conflitto con l’automazione dell’accensione che si attiva con il movimento spettato direttamente su app Philips e su HomeKit ? Grazie
ciao ho provato a creare una routine con alexa, però dando ad esempio il comando in questo caso chiamato pulisci, mi apre la skill ed elenca le cose che può fare... non mi avvia il robot..
Ciao, si chiama ActionTiles, lo spiego in dettaglio qui: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-6Y4p4RE4b7I.html Funziona anche con iOS ma non è una app :-)
@@automaticasa_matteosulis grazie mille per la risposta. Senti un’ultima domanda. Ho per casa diverse luci Smart. Vorrei che si accendessero con un sensore di movimento. Esistono sensori “universali” che posso acquistare? Oppure solo sensori di ecosistemi come Philips hue?
Assolutamente sì, avrai bisogno di uno hub domotico a cui collegarli. Guarda qui: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-wU1j5Yxhz-Y.html Sul canale trovi anche un altro video con i miei sensori preferiti, e un altro sugli esempi di automazioni che si possono fare con sensori e luci connesse.
@@automaticasa_matteosulis ok. Quindi però devo acquistare le lampadine appartenenti alla stessa marca del hub? Io ho un mix di lampadine Smart. Non posso sfruttarli ugualmente?
No, non della stessa marca, gli Hub sono per definizione aperti all'utilizzo con Device di tanti marchi. Se no sono gateway o bridge. Ma devono essere compatibili o integrabili in qualche modo. Io uso Samsung Smartthings che è compatibile con tutti i marchi principali (HUE, Osram, LIFX...) certo se hai preso lampadine wifi di brand cinesi le possibilità che siano integrabili si assottigliano... D'altra parte la smarthome andrebbe progettata al contrario, si fa il disegno e poi si comprano i device in base al fatto che siano compatibili tra loro per avere un ecosistema unificato. Però tranquillo, quasi tutti riescono a recuperare buona parte di quello che hanno.
Sì, integrazione via cloud. Ovviamente usare gli Shelly è non sfruttare al 100% il fatto di avere uno hub. Molto meglio device zigbee e z-wave, che comunque consumano di meno e sono più affidabili.
@@automaticasa_matteosulis uso uno Shelly em per controllare i consumi e ne sono molto soddisfatto. Comunque ho preso l’hub e non mi ha trovato nulla mentre la prima volta che ho avviato homeassistant mi ha trovato tutto tranne alcune lampadine e i sonoff e poi trovo che con home assistant si possa fare di più per esempio accendere le lampadine di un percorso quando squilla il telefono di notte, a me utilissima quando faccio le reperibilità 👍
@@MoneyForNothingIT con HA si possono sicuramente fare tantissime cose, ma quella che hai scritto è molto facile anche con SmartThings. Però SmartThings non nasce per lavorare con attuatori wi-fi, bensì con prodotti z-wave e zigbee connessi direttamente allo hub, migliori di quelli wi-fi per tutta una serie di motivi. Se hai intenzione di rimanere su prodotti wi-fi e hai voglia di star dietro a HA (configurazioni aggiornamenti e quant'altro), non è una scelta sbagliata. Io ho solo attuatori e sensori z-wave e zigbee, quindi con SmartThings non ho mai avuto bisogno di usare HA, che sarebbe relativamente semplice integrare ma che comporta un carico di lavoro notevole e, per me, a zero benefici. Ad ogni modo, come scrivevo gli Shelly sono wi-fi quindi non è che te li "trova" va semplicemente impostata l'integrazione tra SmartThings è Shelly cloud, niente di complicato, si fa dalla app credo.
Non sono riuscito a vederlo tutto. Si è annoiato anche il gatto poverino ahhaahh! Comunque lasciare acceso il computer acceso ed attivarlo attraverso da Alexa non è molto sicuro...
Il computer non resta acceso, viene acceso dal comando Wake On Lan. E non è Alexa a darglielo, ma Smartthings, Alexa non c'entra nulla. Comunque sì il video parte un po' lento, sto facendo ancora pratica!
"rimane" nel senso che è collegato alla corrente, come tutti i pc. Il pacchetto WOL viene interpretato da un circuito della scheda di rete a cui è sufficiente la tensione di standby. Non è considerata una pratica non sicura, come non lo è lasciare il computer collegato all'alimentazione. it.wikipedia.org/wiki/Wake_on_LAN
Non ho mica capito il tuo commento 🙃 Questo è un grosso progetto (per meno per le mie risorse) di domotica, ha un ottimo rapporto qualità prezzo (secondo me il migliore,altrimenti non l'avrei preso) ma non è low cost (io sono abbastanza avverso al low cost, soprattutto cinese).
Ciao non condivido tanto la tua idea di demotica, mi ha fatto ridere l'impostazione del video iniziale, sarà la tua sedia reggi testa che ricorda un pò quella per i paraplegici, ma mi sono immaginato che alla fine dicevi: ' e respirare' e cosi attaccavi il polmone artificiale, tanto respirare è una routine inutile, come camminare del resto... logicamente non volevo essere ingiurioso e spero che non ti sia offeso.
Ciao, nessuna offesa,sono molto orgoglioso della mia sedia (se la provi non me fai più a meno), però mi risulta che quasi tutte le sedie da ufficio abbiano il poggiatesta 🤷 Comunque io automatizzo quello che trovo ripetitivo e inutile, così facendo recupero tempo per quello che al contrario è produttivo o piacevole, in un certo senso credo che questo sia lo scopo di buona parte della tecnologia che abbiamo in casa (se pensi a lavatrice o lavastoviglie, automatizzano attività che prima facevamo a mano) la domotica fa un passo in più. Stare in un polmone artificiale non è produttivo né piacevole, invece.
@@automaticasa_matteosulis e che sia comoda non lo metto indubbio.. con quello che ho scritto ho rischiato un po' e mi fa piacere che hai capito.. la domotica per lo meno in casa mia deve permettermi di poter cambiare l input di un tasto con la programmazione piuttosto che il ricablaggio.. spegnere le luci con la voce o accendere la macchinetta del caffè non è domotica ma un controllo che agevola la mia pigrizia di alzare il culo..
@@shurashura92891 capisco, io invece credo che i tasti non dovrebbero essere il centro del discorso domotico, in un sistema di home automation perfetto, non dovrebbero esistere. Ma anche i comandi vocali dovrebbero essere ridotti al minimo, l'ideale è che la maggior parte degli eventi avvenga automaticamente, in base a una serie di condizioni (esempio più banale, entro in una stanza, si accende la luce, lascio aperta una finestra, si spegne il riscaldamento/aria condizionata di quella stanza). Poi certo anche gli input manuali o vocali devono essere versatili, ma sono sempre input. Poi i tasti sono un'interfaccia estremamente limitata, se hai 10 scene luminose in una stanza sceglierle con un tasto è molto scomodo, un comando vocale o un'interfaccia touch sono lo strumento giusto. Insomma i pulsanti vanno usati sono dove enecessari, non sono più lo sta dard da mettere all'angolo di ogni stanza. Ad ogni modo la pigrizia muove il mondo, se no in casa non avremmo neanche la corrente elettrica, non c'è alcuna differenza tra usare un pulsante per a c'è dere la luce e attivare la macchinetta del caffè dal divano, in termini di pigrizia.
@@automaticasa_matteosulis a mio avviso più di gestire le luci con colori diversi che alla fine è completamente inutile.. piuttosto è figo gestire il ciclo circadiano o tramite un sensore allagamento che mi chiusa la 2 vie della principale etc... E come dicevo la domotica deve anche semplificare il suo sviluppo e deve essere affidabile.. vedi cinesate e accrocchi dentro scatole di derivazione.. cmq questo è un altro discorso
@@shurashura92891 giudichi inutili cose che mi sa che non hai provato, per creare scene dettagliate e specifiche per un determinato momento i colori delle luci sono fondamentali. E comunque anche la gestione del ciclo circadiano (che ovviamente io faccio) non la gestisci certo con gli interruttori, e non bastano neanche le luci tunabili, servono quelle rgbw, lo so perché ci ho perso un sacco di tempo.
È qui il bello! Niente di tutto ciò è basato sullo smartphone! Guarda il mio video sugli HUB! Mi è capitato di recente di avere lo smartphone in riparazione per un paio di giorni, non mi sono neanche sbattuto a installare le App su quello di ricambio, la casa funziona per conto suo, e per i comandi molto raramente uso lo smartphone (praticamente solo quando solo in macchina visto che uso Android auto) EDIT o meglio, scusa, la geolocalizzazione ovviamente è basata sullo smartphone, ma ovviamente ci metto un attimo a disattivarla se mi rubano effettivamente lo smartphone. Da quel punto di vista è comunque più sicuro di chiavi o pin dell'antifurto. Anche perché lo smartphone ci metto 30 secondi a accorgermi che me l'hanno rubato, lo uso in continuazione.