Se il malvagio deve comunque rivolgersi "alla forza della Sua promessa", per ottenere la salvezza, non è certo un atto di volontà coercitivo e unilaterale del Buddha quello che lo salva, ma pur sempre una RELAZIONE fra il suo atteggiamento, fosse anche solo la 'direzione' verso cui si rivolge, e la Volontà del Buddha. Buddha, come Cristo, non salvano a caso o per loro capriccio. Vivono nella nostra parte più profonda, nella nostra essenza, quindi siamo Noi, in quella parte: la relazione è pur sempre fra me e l'Altro che vive in me. Fate attenzione, vi prego, a non far passare il messaggio che Buddha salvi a casaccio. Per il resto, puntate stupende, grazie infinite! Sono psicoterapeuta transpersonale, e pratico un approccio che attinge alle Tecnologie del Sacro comparate.