Amo Vincent Van Gogh sin da che ero un'adolescente al liceo artistico. Lo amo come artista e come persona. Anche se l'incontro con la sua anima è avvenuto leggendo alcune lettere scritte al fratello Theo, durante le mie ricerche per il mio libro @lanticafiamma.romanzo . Non potevo dunque lasciarmi sfuggire la splendida Van Gogh Experience, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Già sapevo che sarebbe stata un'esperienza intensa, meravigliosa, indimenticabile. Ma, a sorpresa, lo è stata più di quanto mi aspettassi siccome il biglietto è stato un regalo di compleanno da parte del mio MIGLIORE AMICO e lettore n° 1.
Van Gogh è una presenza importante in "L'antica fiamma" il mio romanzo ambientato nel 1500 (e nel 2020). Come come? Che ci faceva Vincent nel Rinascimento? Eh beh, è una lunga storia... una storia di 600 pagine.
Nella trama l'arte è un elemento fondamentale per molteplici motivi e proprio il caro pittore olandese - la sua storia, il suo talento, la sua tecnica - mi sono parsi perfetti per spiegare un concetto chiave nel romanzo, perché alla base del pensiero e dello stato d'animo che deve spingere un essere umano ad affrontare un cammino spirituale di crescita personale (nella trama rappresentato dalla Magnum Opus alchemica). Van Gogh, ne "L'antica fiamma" rappresenta il più luminoso esempio di come saper rivedere le stelle anche quando la nostra anima è piena d'ombre. Inoltre per cercare di immaginare come vedesse la notte una creatura notturna, il primo pensiero è stata "La notte stellata"... mentre il costante intreccio di blu e oro che segue l'evolversi della trama è ispirato a "Campo di grano con volo di corvi", il panorama con cui sono cresciuta nella mia terra natia.
21 окт 2024
