La prima opera di grandi dimensioni di cui l'artista olandese si dichiara soddisfatto in una lettera al fratello dopo una lunga preparazione, segna la via della fase realistica di Van Gogh. In un ambiente chiuso, claustrofobico, vediamo rappresentato il ciclo di vita inesorabile e perpetuo di una famiglia di contadini. Li immaginiamo alzarsi all'alba per coltivare quei campi che gli permetteranno, la sera, di sfamarsi con le loro patate. Una circolarità drammatica, impossibile da interrompere, che Van Gogh però venerava come qualcosa di puro e di veritiero, ma che ci presenta con una parvenza grottesca, quasi macabra.
00:00 Un Van Gogh inaspettato
01:47 I colori della tradizione (non impressionisti)
02:32 La composizione circolare (il ciclo della natura)
03:23 Volti caricaturali, sguardi che non si incrociano
04:08 I colori del realismo e della miseria umana
04:55 La ricompensa della terra (e della natura)
05:42 Anatomia, senso dello spazio e prospettiva imperfetti
07:09 La sincerità dei contadini nella loro vita
07:53 Il senso religioso nella vita degli umili (padre pastore)
08:56 Pennellate che scavano come i contadini zappano la terra
09:25 Un pittore di contadini-contadino
10:08 Il downgrade sociale
11:09 L'autoritratto "borghese" (1886)
11:29 L'impossibilità a diventare un uomo normale
11:58 La ricerca dell'autenticità, lontano dalla Parigi mondana
13:18 Il legame con il realismo (Millet e Courbet)
13:58 I quadri dei Salon (1881)
15:52 Le ragioni dell'insuccesso
16:12 La lettera a Theo (in inglese)
17:10 La pittura umile, utile per la gente di città
17:45 La lettera (in italiano)
21 июл 2024