più che fabbrica la definirei laboratorio di alta passione e dedizione al lavoro. Stupenda!!!! Sono contento di essereessere rimasto fedele a quella produzione.
Sara' nostalgia ma cmq anni 80 era sinonimo di qualita' nei giocattoli. Lima, linea Gig.. Ecc.. Tutti giochi belli, originali, non nocivi e fatti in Italia non in paesi sottoavilupati con manodopera di bambini a volte.. Vergogna!.. 🇮🇹🇮🇹❤️❤️
Bellissimo racconto che poi è quello della nostra passione per i treni in miniatura. La mia passione da oltre 60 anni (ne ho 66) che proprio con Lima ha iniziato il suo cammino che continua ancora oggi. Grazie mille !
Good historical Video from a very good Company, I like the Lima Models until today, so sad that Nobody supported this Company with all that creativity in the Models , now with Hornby Lima is dead😔
Grazie per questa testimonianza che resterà fra le poche di Lima dal vivo. Come saprà sono l'autore di "Io lavoro alla Lima" e la ringrazio per aver messo a disposizione questo video. Le chiedo se posso usare qualche spezzone per la presentazione del libro che farò giovedi' 23 novembre 2023 a Isola Vicentina, La rngrazio infinitamente!!! Paolo Lavarda ex dipendente Lima e socio fondatore di Vitrains
che FORTUNA aver lavorato la dentro ... penso e credo che in italia , ai tempi nostri un lavoro cosi , nemmeno nel profondo dell immaginario , figuriamoci nella realta !!! 😭
Si comprano eccome, visto che sono fatti con le stesse tecniche e macchinari trasportati lì, a costi di produzione meno che dimezzati. I cinesi hanno imparato a lavorare con precisione e qualità, sennò i trenini Rivarossi non sarebbero tutt'ora il top di gamma con prezzi da capogiro. I modelli Lima, invece, sono diretti al mercato del giocattolo. Il fatto è che in Italia, ormai, questo tipo di manifatturiero non ha futuro.
@@Gavichap sei informato male, i nuovi modelli "made in China" non solo sono fatti con meccaniche fragilissime, plastiche scadenti e aggiuntivi che si staccano (e questo la dice lunga sulla qualità), ma hanno un servizio di assistenza e ricambi pari a zero. Il made in Italy in questo settore esiste ancora e si chiama Vitrains, è stato creato da ex dipendenti della Lima e non solo fanno modelli più robusti e completamente costruiti a Vicenza, ma ti mandano tutti i ricambi che gli chiedi in poco tempo. Per quanto mi riguarda, al contrario di come dici tu, non hanno futuro questi produttori made in China. Leggo in tanti forum post di persone che si lamentano perché hanno modelli nuovi che si bloccano dopo un giro di plastico e dei quali non trovano ricambi, ma nonostante tutto continuano a comprarli. Assurdo. Io ne ho avuto uno per sbaglio e dopo averlo revisionato mi sono reso conto della pessima qualità sia delle plastiche, delle stagnature e dei componenti elettronici, ed ho subito venduto tutto. Gli stampi saranno gli stessi ma la qualità è veramente imbarazzante. Per la mia collezione non esiste neanche uno di questi modelli, solo vecchia Rivarossi-Como, Lima e Vitrains. Poi se uno vuole spendere centinaia di euro per modelli che si rompono dopo un giro di plastico e dei quali non si trovano ricambi, faccia pure....
La 835 la ho fal1958 ora e a riposo la plastica del corpo si sgretola come un biscotto i fili di presa corrente sulle ruote sono consumati ho perso la vita senza fine de motore Ha fatto un notevole servizio chiedevo di comperarne una nuova c/ o Rivarossi e possibile? Grazie x la risposta un vecchio modellista
Guarda sn rammaricato anche io per il fallimento della stessa, purtroppo nn solo la ex Lima, Rivarossi produce in cina, ma anche la Acme che ancora è italiana..... L'unica che ancora é 100% made in Italy è vitrains, nata grazie ad ex operai Lima spa
le fabbriche tedesche e austriache di trenini realizzano modelli più precisi con ricchezza di particolari e soprattutto spesso in metallo e non in plastica tanto che ai fumaioli delle locomotive si possono infilare sottili sigarette fumanti senza rischio che si fondano
Questo 50 anni fa forse, ora usano praticamente solo la plastica anche loro e producono in Vietnam (Roco e Fleischmann) e in Ungheria (Marklin). Addio "made in Germany"
