Io faccio bonsai. Ho preso per curiosità una vite di 53 anni con un tronco di circa 25 cm con una altezza di 35 cm. Il mio problema è che vorrei non una potatura per la produzione ma per il mantenimento della forma creando dei nuovi rami. Penso che il tuo video mi possa essere di aiuto.Se vuoi darmi un consiglio ....super graditissimo..grazie e ciao
Ciao Alex L’unico consiglio che posso darti é di fare attenzione alla potatura invernale. Evita di accecare i centri vegetativi da cui la pianta emette germogli. Buona serata! Riccardo
❤In soli tre minuti sei riuscito a spiegare in modo molto chiaro un concetto non troppo semplice. 🌴Ora ho capito molto meglio grazie.Hai guadagnato la mia iscrizione😊
Buongiorno Riccardo. Complimenti per il video . Io applico il tuo steso metodo di potatura, avendo delle piante allevate ad alberello (zona Etna) sempre con ottimi risultati.
In assoluto la potatura che preferisco. Credo sia la più conservativa per le piante. la vigoria si autoregola, la produzione è medio bassa ma quAlitativamente eccellente. Ho qualche pianta qua e la in vecchi vigneti dove ho dovuto togliere pali e fili di sostegno ma avendo alcuna intenzione di estirpare queste piante orfane du spalliera le ho convertite.
Ciao Luca! Condivido quanto dici, si tratta di un’ottima strada. Ma fortunatamente non dell’unica strada, in quanto non attuabile in tutti i contesti viticoli. Buona serata e grazie per l’intervento! Riccardo
@@viticolturariccardocastaldi purtroppo con il nebbiolo non è compatibile per i noti motivi. Sul moascato d'Asti da dei risultati discreti. Sicurmante in ambienti con grande disponibilita idrica non ha grande significato.
Ciao Fabio! Grazie per l’apprezzamento. Il sesto dipende dal tipi di terreno e dal clima. Se la fertilità è scarsa puoi impostare anche 1x1m. Viceversa allarga. Se devi transitare con mezzi 1x2 (o di più in funzione del mezzo). Se il sesto è 1x1 o 1,2x1,2 o 2x2 ecc. puoi impostare a quinconce. Cerca su google quinconce schema immagini. Buona serata Riccardo
Bel video, mi ritrovo con la potatura! Vorrei porvi questa domanda : anche io ho un impianto ad alberello giovane ma con grande vigoria che ha bisogno di pali di sostegno (finché non diventa autoreggente) ma ahimè i costi sono molto elevati; osservo nel che avete messo dei fili, come avete fatto l'impianto? Grazie
Buongiorno Matteo! Nel vigneto del filmato, realizzato su ciglioni, sono stati messi pali che sorreggono i fili. Gli alberelli sono così allevati in parete. Saluti Riccardo
Ciao ,l' alberello va bene anche sull'uva da tavola Italia ed è necessario mettere i pali e fili sostegno o si può fare anche senza fili di sostegno? Quale portainnesto con radici fittonanti mi consigli per un terreno sciolto ma siccitoso dato che ho poca acqua per irrigare? Grazie mille e complimenti
Ciao Rocco! Grazie per i complimenti! Purtroppo non ho esperienza sulla combinazione che mi proponi. In generale comunque l’uva da tavola non si alleva ad alberello. Poi considera le dimensioni del grappolo della varietà Italia. Propendo per struttura con pali e fili. Come portinnesto 1103 Paulsen o 140 Ruggeri. Buona serata Riccardo
Ciao Luca! Adatto per il Ssuvignon, che ha un’ottima fertilità basale e questo può essere potato corto. Meno adatto al Riesling, a meno che non si adotti l’alberello marsalese, che prevede un capo a frutto ripegato, oltre agli speroni sulle branchette. In entrambi i casi grappoli piccoli e basse produzioni. Saluti Riccardo
@@viticolturariccardocastaldi In base a cosa hai lasciato 1 o 2 gemme? In base all'orientamento, alla vigorosità della branca? Grazie mille della risposta
Salve bellisssimo video dettagliatissssimo io da questo anno avro una campagna con un bel po di vigneto pero sono viti senza pali con fili e penso siano ad alberello anche se alcune pianfe sono con una branca, lei mi potrebbe dare una mano a potarle nella maniera corretta non so se in queste viti devo lasciare lo sperone e il capo fruttifero cioe nn sono pratico ma vorrei imparare ! Se vuole le posso lasciare un recapito cosi ci confrontiamo mi scusi ma nn so a chi rivolgermi gentilisssimo
@@viticolturariccardocastaldi salve ascolti se e cosi la posso cwrcare su fb cosi gli mando il video in privato oppue nn so gli do il numero di cell cosi ci sentiamo? Comevuole lei
Salve riccardo laltra volta abbiamo con un anziano potatore potato un vigneto vecchio fatto ad alberello che ogni pianta aveva una due branche e qualcuno a tre il potatore mi ha detto di lasciare tre occhi compresa quella di corona adesso mi chiedo se queste tre gemme germogliano tutti e tre nel momento della spollonatura devo togliere quella di corona per dare piu forza alle due ? Oppure non quella di corona ma un altra ,Ripeto e un vigneto con piu di 70 anni io nn sono un esperto grazie mille
Ciao mitico! Riguardando il video, mi stavo chiedendo: ma è proprio necessario che la diramazione parta così dal basso? Perché sicuramente è più scomodo il lavoro e poi c'è anche la questione dell'umidità che da quello che hai spiegato in altri video, tende a stazionare meglio nelle parti basse. No?
Ciao Contro Corrente! Domanda molto interessante. La diramazione in basso può essere spiegata così: 1) La scarsa fertilità del suolo non consente di avere un tronco di lunghezza superiore a pochi cm. Si tratta in questo caso di una scelta forzata. La lunghezza del tronco influisce sulla vigoria. 2) In certi ambienti il vento costante obbliga a tenere le viti il più basso possibile, con sviluppo radente al suolo. Considera che negli ambienti insulari o comunque poco fertili e soprattutto aridi, la vicinanza al suolo non è un problema insormontabile sotto il profilo della difesa fitoiatrica. Negli ambienti caratterizzati da discreta piovosità e umidità, si è soliti impostare un tronco di 30-50 cm. Difficilmente oltre, perché il terreno non lo consente. Se il pedoclima permette di avere un tronco di lunghezza superiore, forse l’alberello non è il sistema più idoneo. Grazie per aver stimolato il ragionamento! Saluti Riccardo
@@viticolturariccardocastaldi Grazie mille a te per la risposta molto sintetica ma esaustiva. Io nel nuovo impianto che vorrei fare a Montalcino (terreno in discreta pendenza e prevalentemente siccitoso soprattutto sulle zone a monte) sto valutando l'alberello (anche perché non m'interessa l'alta produzione ma l'alta qualità). Sull'altezza però resto perplesso anche per la forte presenza di animali selvatici. Avrei preferito qualcosa di più alto dei 50 cm. E comunque sarebbe il primo impianto ad alberello in quella zona). Immagino un'interfila di 1.50 m ed 1 m tra i ceppi in modo da favorirgli il più possibile la luce.
@@controcorrente3111 Ciao CC! Non conosco i tuoi terreni ma credo che tu possa tenere il tronco anche più lungo di 50 cm. Poi considera che le branchette si allungheranno anno dopo anno, seppur lentamente. Ti ricordo comunque che il sistema di allevamento concorre al conseguimento della qualità, assieme a tanti altri fattori. Da solo non ne è garanzia. Il sesto che hai scelto non ti consente di usare macchine (se non le scavallanti): ne consegue che i trattamenti li devi fare con la lancia o con la pompa a spalla, che l’erba la togli con la zappa o la tosi col frustino e che l’uva la porti fuori dal vigneto con le ceste. Valuta. Buona serata! Riccardo
@@viticolturariccardocastaldi Il mio atomizzatore è 1 metro di larghezza e ci sono anche altri attrezzi tipo trincia ecc da meno di 1,5 m. Perché dci che dovrei fare tutto a mano?