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Grazie prof Mancuso per il suo straordinario approfondire del pensiero del grande Baruch Spinoza! Lei è riuscito a mettere a fuoco così bene questo gigante del pensiero moderno in tutti i suoi aspetti, da quelli filosofici a quelli umani, non tralasciando il contesto storico.La sua più che una lezione magistrale è un vero capolavoro, da cui traspare anche tutta la sua partecipazione emotiva per quelle idee così rivoluzionarie. Grazie ancora professore!
Non ci sono parole per esprimere la mia riconoscenza al prof. Vito Mancuso per le sue lezioni, sono così illuminanti e confortanti .....siamo compagni di viaggio, auguro a tutti un buon cammino!!! Ilva da genova
Non mi stanco mai di riascoltare queste riflessioni su Spinoza. Mancuso mi dona una interpretazione ed una lettura che mi guidano nella riflessione dell'Eterno spinoziano. Questo è di grande aiuto nella realtà del mio vivere. Grazie Prof. Mancusa e soprattutto Grazie Spinoza.
Professore, grazie per la sua splendida conferenza. Tutto quello che lei tratta lo trasforma in "sapere", apprendimento ed evoluzione. Per me, Spinoza e' uno dei tanti, ma ancora troppo pochi, privilegiati che, andando aldila' dei 5 sensi, calmando la mente, ha PERCEPITO LA VITA in lui e attorno a lui. Questo gli ha dato accesso alla gioia di vivere, all'amore incondizionato, alla compassione, alla gratitudine. Anche se eravamo gia' sul "cogito ergo sum", Spinoza era avviato verso il "SONO, ergo penso"!! Sono COSCIENZA di cui anche la fisica QUANTISTICA parla. Qualcosa che e' eterna, senza inizio e senza fine perché aldila' del Tempo e dello Spazio. Le Religioni vogliono "avvicinarci" a Dio. Spinoza, con la sua spiritualita' e' OSSERVATORE della realta' E TUTT'UNO CON DIO!!
Grazie, grazie, grazie per qst sue "lezioni", caro professore, sono preziose per me. Allargano la mia mente, mi permettono di "conoscere" uomini e donne meravigliosi. Posso pensare che tutto ciò che io ritengo da sempre vero si basa su idee nate e pensate da tanti esseri in ogni tempo. Per chi non ha potuto studiare, come me, tutto ciò è fondamentale. La ringrazio. Maria Cristina
Grazie! Avevo proprio necessita di sentire il pensiero di Spinoza esposto in modo inequivocabile come purtroppo fanno molti filosofi che lo definiscono ateo.
Credere non deve fondarsi sulla paura della morte, della perdizione; sulla speranza del Premio del Paradiso, MA è un'immersione nel divino e abbandonarsi in Esso
Che meraviglia. Qui trapela la vera religione. Qui si annullano tutte le superficialità di una fede atea come quella professata dalla maggior parte delle persone. Perché essere credenti è complesso e intimo, e sopratutto serve tempo e cultura.
Magnifico , prof Mancuso ,grazie umilmente grazie de Suo Spinoza nel descriverlo in modo tale che anche chi non e colto e non conosce ,le illuminanti emozioni parole pensieri penetrano in me .lei e immenso Vito ogni giorno se posso io ascolto le sue parole❤❤❤❤❤
Molto bello e affascinante. 58:30 Logos e Caos ma anche yin e yang. Cercando di capire il cristianesimo si fa la strada piu lunga e complicata. Per capire i discorsi di Mancuso secondo me è buona cosa conoscere il buddismo. Oltre che Spinoza ovviamente
Complimenti Prof per questo modo di spiegare. Inizialmente non lo avevo capito e stavo per trovare un altro autore fortunatamente ho continuato e mi sono arricchito. Grazie mille da parte di uomo con una cultura tecnica.
l'ho pensato anche io, ma se ci pensi bene, l' illuminazione o mente illuminata non è ,per fortuna, una prerogativa solo buddista, ma appartiene a tutti coloro che fanno un costante sforzo per migliorare sè e il mondo che li circonda...e spinoza non si è certo risparmiato in questo
UNA SOLA E' LA REALTA' Non c'è confine fra la vita e la morte, una sola è la realtà: non c'è soluzione di continuità. Il tempo scorre sempre, non si ferma davanti a niente: è un eterno fluire del presente. (Giardini Naxos, 8-agosto-2009) salvatore r. mancuso
E gli è andata bene, a Spinoza. Il 17 febbraio del 1600, per eresia venne bruciato vivo un altro grande filosofo (per me il più grande): Giordano Bruno.
Per verificare se Spinoza fosse o non fosse ateo, sarebbe sufficiente consultare, anche solo sommariamente, un manuale scolastico di storia della filosofia; egli fu condannato perché il suo Dio/Natura mal si conciliava con il Dio personale della Torah. Ottima esposizione, comunque, a parte il finale... ma molto interessante.
A prescindere dalla intelligente esposizione fatta dal collega, il problema per me non dovrebbe neppure porsi. Spinoza era un libero pensatore e chi è libero non si angustia se sta dentro o meno in una ideologia religiosa, al limite può per prudenza adattare certi temi.
Prendiamo la tesi riassunta in questa frase : "la Libertà del volere non esiste". Questa frase non e' problematica in quanto andrebbero prese le difese di questa libertà del volere, ma in quanto omette dal discorso la complessità, compito della ricerca filosofica di sinistra e' quello anche di non ridurre il reale a semplicistiche dicotomie (o di quà o di là) ma approfondire e non oscurare dal discorso la complessità. Questa tesi sulla libertà limita lo sguardo a due sole posizioni estreme, le sole due possibilità che la libertà del volere esiste oppure no. Eppure a pensarci bene c'e' un terzo escluso che non viene preso in considerazione, ed anche se molti "illustri" intellettuali si ergono spesso a descrittori neutrali ecco che non prendendo in considerazione altre variabili stanno di fatto prendendo una posizione precisa. Il terzo escluso e' il ragionamento che riflette sulla possibilità della via di mezzo, delle mille sfumature e in questo caso specifico si può riassumere cosi: Può benissimo darsi che il genere umano non possa "fare tutto" e non abbia questa libertà del volere assoluta, ma nemmeno che "non può nulla" come a dire che la libertà del volere esiste ma limitata, in relazione alle possibilità contingenti. Uno dei tanti classici esempi che mostra che la libertà del volere in parte esiste e' la volontarietà di far soffrire un'altro essere umano. Forse che questa possibilità non e' di solito consapevole? (quindi una persona quando attua un sopruso verso l'altro ne è cosciente e responsabile), certo, esistono le dimostrazioni moderne della incapacità dell'intendere e volere, ma sono casi sporadici. Vorremmo davvero negare questa, seppur in relazione a tutte le sfaccettature della vita, relativa, esistenza della libertà nel volere? Certo, possiamo benissimo immaginare un mondo cosi, quindi senza giudizio sociale, senza tribunali ed "ognuno per sè" (che puntualmente si traduce nel sopruso diffuso del più prepotente sul più fragile). E quindi siamo davvero sicuri che, per esempio, nella negazione della libertà del volere, quale e' per esempio una delle caratteristiche attibuite al filosofo Spinoza, sia da intendere come totale deresponsabilizzazione dell' umano nei confronti di sè, del prossimo e del pianeta? Non ha molto senso, se non quello vigliacco che cerca un escamotage retorico per giustificare le sue, e nostre, malignità quotidiane, e dato che i mali del mondo ancora esistono e sono piuttosto devastanti da affrontare per la coscienza consapevole, ecco che al posto di affrontare a viso aperto le possibilità, ovviamente difficili, tendiamo a negarle come quando si nasconde il male ai bambini per non farli soffrire. E' forse per questo che molte tendenze di pensiero reazionarie (nel caso che reagiscono scocciati alla possibilità di responsabilizzazione diffusa per tutti) strumentalizzano i vari illustri filosofi ( o addirittura filosofi reazionari risentiti dalla modernità che strumentalizzano i loro predecessori). Dato che esistono ovviamente le caratteristiche personali che non sempre dipendono dalla nostra volontà (quali per esempio emozioni e sentimenti), abbracciando la tesi che tutto (della libertà del volere) non esiste la riflessione può arrivare a concludere che la scelta più giusta sia la "accettazione", ma a parte che evidentemente questa e' gia una scelta e quindi siamo in aperta contraddizione, e' molto capibile il senso che descrive questa accettazione come un valore positivo, con la consapevolezza che non tutto e' possibile alla nostra direzione e controllo. Ma anche qui, c'è una omissione della realtà. Si parla sempre e comunque di chi il disagio lo subisce, e che "dovrebbe accettare" a priori, ma non si parla spesso di chi il disagio al prossimo lo provoca. Puff...sparito dal discorso come se non esistesse. Anche il "carnefice" deve "accettare" il suo sopruso come indipendente dalla propria volontà? Ma davvero? Non e' che quesi discorsi a metà servono al prepotente per giustificare le proprie malignità? Eppure tutti noi dovremmo sempre "accettare" il disagio derivante dai soprusi, quindi una scelta ben precisa (nonostante si sia detto che la possibilità di scelta non esiste), e il carnefice non può fare altrimenti dal suo operato egoista e prepotente? Davvero? sicuri sicuri? E' un classico e controverso aforisma quello che dice che "nella natura non c'è ne bene ne male". Perchè e' ovvio che nelle "cose morte", cioè gli oggetti materiali senza coscienza non esiste cognizione del positivo o negativo. Ma questo assunto in sè ragionevole esclude che il genere umano sia parte della natura, dato che se l'assunto vale per tutta la natura, e anche l'umano e' natura, si sta dicendo che noi tutti non abbiamo nessuna possibilità di discernimento tra il positivo e negativo, come a dire, nessuno ha diritto a giudicare cosa sia bene ne male perchè non lo possiamo conoscere, come l'adamo primitivo (e' una metafora) a cui si diceva di cullarsi nella infantile spensieratezza che quella cosnizione, non e' cosa per lui, non può capire, cosi come si fa con i bambini. A davvero? Eppure la sofferenza (il classico esempio) la si conosce benissimo, ed e' condivisibile facilmente la sua definizione nella norma comune. E allora cosa e' questo invito irresponsabile al pensarci "incapaci" se non un tentativo strumentalizzabile da parte dei prepotenti di costruire una parvenza (molto debole) di giustificazione alle loro nefandezze?
@@terrax2238 certo, ma e' generico, esiste interesse egoistico a prescindere dagli altri (quindi, legittimandolo si legittima il sopruso egoista anche verso noi stessi)..e l interesse "umanista' cioe' a valenza positiva dove il rispetto per il diritto all "interesse" dell altro e' il presupposto positivo che legittima la mia personale ricerca di serenita, vita.."interesse". Insomma, la realta e' sempre piu complessa
Caro professore lei assomiglia a Baruch Spinoza in parte filosoficamente e anche fisionomico, forse Lei è rincarnazione neorinascimentale contemporaneo del gran maestro Spinoza! E quello che vedo è sento con la mia ignoranza! Grazie e buon lavoro! P.S. sono pochi come Lei che entra nel cuore ❤️ della gente!
Nel divino non esiste l'etica umana, la negazione del male, il divino semplicemente è. Noi umani limitati vediamo il bene e il male e possiamo essere anche partidari, il bene può essere il bene per alcuni e il male può essere il male per alcuni, si o no. Possiamo umanizzare quello che vogliamo, una sedia può vivere in guerra (o in dialettica) con l'aria che la circonda. Questa "dialettica" è quello che ci permette essere quello che siamo, non possiamo comprendere la pace se non comprendiamo la guerra, la luce senza il buio, la salute senza la malattia... il pensiero orientale si avvicina di più a Spinoza, dalla mia limitatissima esperienza e visione. Grazie per il bellissimo pensiero Sr. Vito Mancuso.
36:26 Era sul pezzo Spinoza Libertà e Letizia La libertà è l' unico strumento di Dio. Letizia è la sua unica residenza. Dio servendosi della libertà può stare eternamente al settimo cielo
Certo, vai su su, dove c'è il pulsante rosso ISCRIVITI. Lì sopra vedrai tre puntini. Cliccaci sopra e troverai l'opzione MOSTRA TRASCRIZIONE. Quello è tutta la trascrizione del testo del parlato, in formato txt. Potrai selezionarla tutta (con o senza minutaggio visualizzato) e fare COPIA e poi INCOLLA in un qualsiasi editor di testo. In memoriam magistri dilectissimi Baruch Spinoza 🌹
E tu amore cosa pensi della vita ? Vorrei tanto che nel tuo ultimo giorno qui tu pensassi che ne è valsa la pena e vorrei che tu pensassi che tu sei tu e chi ti ha preceduto era lui e che non dovremmo spartire le nostre vite con quelle degli altri anche se sono madri o padri . Portiamoci i ricordi belli , quelli che le persone amorevoli ci hanno lasciato . Il resto , il negativo lasciamolo cadere in un buco nero . Non è facile amore lo so ma ci si riesce , bisogna cambiare pensiero e basta ….. non è cinismo sai , no per niente ma lo sguardo che vuole guardare alla bellezza . Bisogna riuscirci amore mio
Da quello che spiegano altri non dice che il mondo è perfetto ma che essendo un'unico movimento universake non esiste il bene ed il male come noi intendiamo e per quello giudichiamo,ma per togliere questa nebbia che ci avvolge la mente bisogna fare un gran lavoro,chi oggi rinuncerebbe alla cattedra per filosofeggiare liberamente? Se cercate i 6 video di Scardovelli su spinoza non è proprio uguale la descrizione del pensiero. Bello che nella parte finale mi sembra che diventi spinoziano,anche perché se non ci fosse il "male"(come lo intendiamo) non potrebbe esistere il bene? Noi forse siamo quel sasso lanciato che deve evolvere? Ascoltare più visioni credo sia importante. Comunque mi è piaciuto il racconto che si basa principalmente sulla sua vita vissuta.
Ascolto sempre con grande piacere le parole di Vito Mancuso . Non mi piace però il suo tentativo di schiacciare la posizione ateista su quella nichilista . Un ateo può avere una grande spiritualità e apprezzare la complessità del mondo cercando di trovare il senso della propria vita nel rapporto quotidiano con questa complessità. Si può avere un rapporto profondo con il reale senza dover ricorrere al concetto di Dio. Oltretutto, nell'accezione spinoziana, questo concetto diventa talmente sfumato da perdere qualunque caratteristica specifica . Non si capisce perchè si dovrebbe continuare a parlare di Dio e non semplicemente della somma di tutto ciò che esiste . Del Tutto.
Dio, detto anche Coscienza Assoluta, è più della somma di tutto ciò che esiste e si esprime ciò dicendo che Dio trascende la somma delle sue, chiamiamole, parti. Il concetto è ben espresso nelle comunicazioni delle Guide del Cerchio Firenze 77.
@@cesarepadovani6585 Secondo me i fenomeni non esistono in sé per sé ma solo nella loro relazione e non vedo relazioni possibili con un'entità che trascende il reale. La parola " Dio" è una parola vuota. Nel senso buono del termine. È vuota perché può accogliere tutti i significati ma rifiuta qualunque definizione. È una domanda più che una risposta. Le parole sono solo degli strumenti che ci aiutano a pensare, a sentire, ad esercitare la nostra curiosità. Ma non devono diventare delle gabbie. Bisogna mantenere il cuore aperto e continuare ad esplorare, al di là delle definizioni.
@@adrianono1687 Guarda, io ero ateo accanito: 20 anni di sano ateismo, per ripulirmi di 25 anni di finta credenza e riprendermi la mia libertà. Poi un bel giorno, mi son detto di colpo che era assurdo che un sistema fatto di materia (l'uomo) potesse essere consapevole di esistere. Però, visto che lo siamo, significa che abbiamo dell'altro oltre al corpo che ci dà qsta consapevolezza. Quindi, oltre la materia ordinaria deve necessariamente esisterne un'altra, di tipo totalmente differente, responsabile di tutte le proprietà che caratterizzano l'uomo. Ovviamente non siamo ancora a Dio, però assumere qsto significa quantomeno abbandonare il materialismo. Io così ho cominciato. Non con grandi disquisizioni filosofiche...
Chi non può sparire qui rimane, ovunque arriverai qui rimarrai . Nessuno lascia il mondo dove è nato, anche se continua a mettersi nei guai. C’è chi dice : quando muoio andrò in cielo , fino alla fine dell’eternità . No! Il paradiso è già sotto i nostri piedi, e in cielo noi , ci siamo già. Tu dici. Dio è l’alfa e l’omega, ovunque arrivi lui c’è. Sì ! ma allora perché lo cerchi altrove, quando si trova già dentro di te? Ci ha regalati questo mondo , che è il paradiso della libertà , siamo noi quegli angeli del cielo, e il demonio , e la tua malvagità. D.M
Caro Vito, circa vent'anni fà dopo una tua conferenza qui nel veronese, ti qualificai di essere spinoziano. Tu, quasi risentito, mi rispondesti che eri piuttosto hegheliano. Ora tu ti identifichi con Spinoza e col mio pensiero. Grazie.
La stupidità umana Per imposizione divina (Giovanni 12.37/41): L'uomo non sa di nascere felice (Genesi 2.8), poiché crescendo la sonnolenza assunta a causa della cultura affettiva perseguita (Genesi 2.17) cancella dalla sua memoria la felicità del passato (Marco 4.12). Per questo motivo gli artisti e i geni della scienza e della conoscenza credono in Dio, poiché solo Dio può compiere una cosa simile. S'immagini ad esempio che le persone pur capaci d'intendere e di volere ricordino dove sono vissute ad esclusione degli amici con cui hanno giocato. A ragion di logica è impossibile, per la qual cosa, chiunque dispone di questa possibilità, non può essere che Dio solo. Dio è super potente.
Molto bello! Certamente interessante! Penso comunque che siamo eterni...grazie alla nostra anima e non alla nostra mente che (come è detto!) spesso mente! L'anima, per fede, porta in noi la scintilla divina ed è eterna...e ci parla di Dio e di eternità. Un giorno o l'altro cercherò di leggere l'Etica di Spinoza. Grazie! Maria Letizia 😊