Ma nella visione del dio cosmico esiste anche l'entropia di ogni forma e di ogni sistema e noi ci siamo dentro fino al collo per poi emergere in un nuovo sogno
Se.penso ai congressi politici,! Avvertite il fascino? Il carisma?l'amore ? Il suo pensiero e stracolmo di amore tanto che chi lo ascolta ama le cose e i pensieri. Grazie
No: l'arte se entra nel mercato cioè ne è fagocitata diventa mercato a sua volta e non vale più come arte, invece è arte e come tale vale solo e sempre in quanto è una "merce inconsumabile" (Pasolini) ossia scardina l'assiologia finanziaria con la sua non spendibilità-vendibilità, superando infinitamente (per incommensurabilità) qualsiasi prezzatura o disprezzo (e apprezzamento); solo in quanto inerme appello d'attenzione all'esistenza oltre ogni griglia e briglia valoriale l'arte ha e avrà sempre il suo posto e ruolo nel mondo umano, cechcché ne possa 'pensare' chicchessia. Quest'appello è l'essenza umana (e cosmica): relazionale; è il fondo contro cui va a sbattere e dove ricade qualsiasi costruzione babelica e dia-bolica: si ripartirà sempre da tale pentecoste sim-bolica. Tantopiù oggi che il soggetto della storia non solo ma anche umana si è ormai avviato a diventare non la tecnica ma l'ecosistema: l'umano a meno di non autoestinguersi passerà dall'ego, pure de-personalizzato in tecnologia (di cui la cosiddetta economia o meglio crematistica/finanza speculativa è solo una declinazione), all'ecocentrismo cioè all'interrelazionalità totale. Platone non solo fonda la ragione come contenimento (re-ligione) della follia, ma parla d'una follia divina: ben sopra la ragione.
Mi dispiace non aver potuto bene la relazione di Galimberti per via della voce non sufficientemente udibile. Dovreste rimediare. Per me è stata una occasione persa
Caro montatore dei video di queste conferenze galimbertiane, ma sei tu che monti gli stessi discorsi del Galimba, o è lui che ripete da una conferenza all'altra gli stessi concetti e con le stesse parole? In effetti, e detto in parole povere, ripete spesso nelle diverse conferenze quanto ha già detto in altre. A me pare (ma, lo ripeto, a me pare) che, stringi stringi, i concetti che esprime sono al massimo 5 e non di più (forse 4 soltanto, e forse anche solo 3). Essendo questi video della lunghezza temporale di una ora, tutti, quando ne abbiamo sentito e visto uno (vuoi in un momento serale, o vuoi in uno pomeridiano libero da impegni), passiamo a qualcos'altro. E così, magari, torniamo sul Galimba il giorno dopo, se va bene, altrimenti vi torniamo dopo alcuni giorni o settimane, e ci ricordiamno solo vagamente di aver sentito già quei concetti. Insomma, stringi stringi, tutto il Galimba su RU-vid potrebbe essere sintetizzato in non più di 2-3 ore di video. Allora mi domando (e mi si scuserà per lo scivolamento nel popolaresco): 1) O siamo scemi noi, che non capiamo i suoi concetti; 2) O è scemo il Galimba, che ripete sempre le stesse cose, il che significa che nella zucca ha poco da dire; 3) O gli organizzatori delle conferenze sono furbi e traggono adeguato profitto con questo espediente, mediante l'accesso ai fondi di enti che vorrebbero "promuovere" la cultura (e, quindi, si dovrebbe dire "a scopo di lucro"). Un pò avviene anche ad altri personaggi che si possono vedere nella lista dei video a margine proposta dall'algoritmo di RU-vid, ma - santiddio - non così di frequente e, soprattutto, non sempre con le stesse identiche frasi composte dalle stesse identiche parole. Mi si illumini, please!!! Qui occorrerebbe una vera opera di svelamento, la tanto strombazzata e grecissima Aletheia, al cui retroterra greco (antico, naturalmente) il Nostro si richiama spesso. "Internauti di tutti i paesi unitevi", mi verrebbe da parafrasare con Marx ed Engels, per chiarire (o, se preferite, disverlare) la faccenda che vi ha proposto chi sta scrivendo che, sia chiaro, un pò scemo lui lo deve essere per forza, vista la prolissità. (Scritto già postato in calce a un altro video su Galimberti)
Sig. Fausto Baiocco buona sera, il Prof. Galimberti ripete gli stessi concetti con le stesse parole - come anche la Costituzione italiana o la Magna Carta statunitense o i dieci Comandamenti - e purtroppo in assenza di significativi cambiamenti dei comportamenti umani, ma l'uditorio non è sempre lo stesso. Grazie dell'attenzione.
.....eehhhh......già....già....... .....nei solchi dei dubbi, andrebbe seminato ,mica lasciato vuoto. Cmq grazie lo stesso, perchè molto meglio di convegni estetici.
Galimberti non ha capito cosè il denaro e non dice chi sono i soggetti che lo creano e come questo danaro viene prestato. Se la comunità comprendesse che è lei stessa che deve assumersi il controllo della economia, della moneta che deve essere pubblica, si potrebbe vivere diversamento. Il denaro ha solo un valore convenzionale e non deve essere rarefatto, ma prodotto nella misura dei beni e dei servizi che devono essere scambiati tra i cittadini. Ora tutti siamo indebitati senza saperlo, perchè un gruppo di banchieri ha monoplizzato l'intera economia, la cultura, il comportamento, schiavizzato la società. Galimberti non va alla radice del problema, ma si limita a girarci intorno usando la filosofia come i versetii del corano. Il danaro come dominio, perchè te ne impongono l'uso e con quello ci devi pagare le tasse. Da oltre duemila anni siamo sotto una cupola massonica di potere e ora grazie alla tecnica quale internet, ne possiamo parlare in rete, perchè i media sono nelle mani di questa mafia mondialista e grazie alla tecnia li possiamo sconfiggere. Basta che gli onrsti prendano consapevolezza. Siì la grande Mafia è in grado di pogetttare guerre , di dividere i popoli, di avvelenare acqua e cibo, ma non riusciranno a mettere in sciavitù il genere unamo secondo i loro voleri.
Giorgio Quarantotto Guarda che non c'entra nulla quello che scrivi. Ciò che critichi è semplicemente il modo di funzionare del capitalismo. Non c'entrano la massoneria e le altre organizzazioni.
