Diciamo che su sirboni è stato gentile con la signora..lei non ha idea di cosa sarebbe potuto succedere..😂😂😂cmq..troppa gente in mezzo alla flora..quindi mi sembra giusto che la fauna riccordi loro di allontanarsi..ringraziate gli zaini..
Forse la spiegazione più semplice è che i nuraghi (costruzioni in pietra) erano destinati a vari scopi, come per esempio le costruzioni attuali che con gli stessi mattoni si costruiscono: stalle, magazzini abitazioni, palazzi, templi, ect. insomma non dovevano per forza avere una destinazione comune.
@@luigideriu9993 No ! Luigi una destinazione Comune c'è l'avevano ed era la Luce dell'acqua !! poi non discqutto che la loro funzione era diversificata .
Nessuno archeologo - pur preparato come in questo video - presenta la descrizione suoi nuraghi... , compiutamente , iniziando a sceverare il suo nome ...., ovvero tutti annaspano con ipotesi piu o meno verosimili ed accostamenti sulle più disparate utilizzazioni ma nessuno nemmeno il prof, Lilliu ha fornito una ricerca esauriente, vds, il libro Ichnusa . Detto ciò per chi ama l'archeologia e fosse più interessato a questo nome , come da mia ricerca trentennale e dalle lingue indoeuropee vuol essere - Nuraghe o Nur - ake - ( luce dell' acqua ) . Ora concordata o meno questa mia ricerca , provate voi gentili studiosi a comprendere perché i Nuragici avessero battezzato con questo nome queste splendide opere d'arte e perché.
@@pierpaolocolafati8560 Pierpaolo col nome jchnos ti riferisci al nome antico che diedero i greci all,isola, io mi riferisco al nome Nuraghe o Nurake .
Si distinguono due classi fondamentali di edifici: i nuraghi arcaici o protonuraghi, diffusi nel Bronzo medio (circa 1600-1330 a.C.); i nuraghi classici o evoluti edificati nel Bronzo recente e finale (1330-900 a.C.). Generalmente si associa il termine nuraghe all’edificio fortificato provvisto di alte torri, definito più specificamente nuraghe classico o a tholos per distinguerlo dal nuraghe arcaico. Per il loro aspetto gigantesco e ad un tempo armonico, i nuraghi turriti suscitavano la meraviglia degli antichi scrittori greci che li attribuivano al sommo artefice Dedalo, ma non di meno emozionano i visitatori d’oggi. La funzione dei nuraghi, pare ormai assodata, avevano funzione simbolico-militare e segno di potenza costruttiva e di difesa dell’antico popolo Sardo, che hanno costellato la Sardegna di oltre 8.000 nuraghi o città nuragiche, segno di elevato benessere, ricavato da una fiorentissima economia della Sardegna, sia agricolo che pastorale (i Sardi erano allevatori di bestiame), e integrata in tutto il Mediterraneo con i ricchi traffici commerciali derivati dallo sfruttamento delle grandi risorse minerarie della Sardegna (ossidiana, sale, argento e rame) e con servizi militari all’estero, come attestato dalle scritte sui Shardana in Egitto. Vi sono altri monumenti del periodo nuragico come i TEMPLI, le TOMBE DI GIGANTI, le FONTI SACRE. Prima ancona le DOMUS DE JANAS.
Magari la stavano prendendo per fare compost..in altri luoghi di mare si fa..invece di pulire con ruspe appiattire per questi turisti ..che vabbe i soldi..ma il baratto impari ..Madreterra non soccombera' mai a noi esseri umani..risorgera dalle nostre ceneri❤😂..un abbraccio a tutti voi
Le capanne rettangolari in Sardegna non sono direttamente attribuibili al contatto con i Romani ( come alcuni assergono) poiché la loro comparsa precede di molto l'arrivo della dominazione romana sull'isola. Queste strutture sono state costruite intorno al 900-800 a.C., durante l'ultima fase dell'età del Bronzo e l'inizio dell'età del Ferro, mentre i Romani iniziarono a esercitare un'influenza significativa in Sardegna solo dopo la loro conquista dell'isola nel 238 a.C.Tuttavia, è plausibile che l'architettura sarda abbia subito ulteriori influenze e modifiche durante il periodo romano, integrando alcune caratteristiche tipiche dell'architettura romana. Le interazioni con i Romani potrebbero aver portato a un'evoluzione nelle tecniche costruttive e nello stile delle abitazioni, ma le fondamenta della tradizione delle capanne rettangolari erano già ben stabilite molto prima della loro presenza.
La necropoli di Su Crucifissu Mannu è scavata su un vasto pianoro calcareo ed è composta da 22 tombe suddivise in tre settori: meridionale, centrale e settentrionale. Gli accessi agli ipogei sono tutti costituiti da pozzetti verticali. Questi immettono in un’anticella o in uno stretto corridoio di disimpegno. Le grotticelle presentano piante prevalentemente articolate in più vani, fino a un massimo di 15 (Tomba XII). Alcune tombe presentano decorazioni di tipo architettonico, come paraste, lesene e falsi architravi in rilievo (Tombe I, II, VIII, IX, XI, XII). Sono presenti anche pilastri a sezione quadrangolare (Tombe VII, IX, XVI, XX, XXII) e una colonna (Tomba VIII). In altri casi troviamo decorazioni simboliche, come la falsa porta della Tomba XIII e le protomi taurine scolpite nelle tombe VIII e XXI. Alcuni ipogei presentano inoltre tracce di pittura con ocra rossa. Sul piano roccioso su cui si estende la necropoli, sono presenti profondi solchi paralleli risalenti all’utilizzo dell’area, in età romana, come cava di pietra per il vicino centro abitato di Turris Libisonis.
Era il febbraio 2019 e le immagini del latte sversato per le strade avevano colpito nel segno e avevano fatto rimbalzare la protesta dei pastori sui media nazionali e internazionali. Il prezzo era di 60 centesimi al litro, ben al di sotto di una soglia remunerativa.
