Video stupendo! Complimenti! Sto studiando il Vajont, ho già partecipato alla perdonata alla memoria, e vorrei visitare la forra, con relativi canali sotterranei ispezionabili e arravare alla base della diga. Mi piacerebbe molto unirmi a qualcuno, o a lei Fabio se effettua un'altra volta la forra, grazie
Tu sei matto 😅 andare in una galleria di quel tipo secondo me è rischioso, non andrebbe fatto. Capisco la voglia di divulgare ma è quando ci sentiamo troppo sicuri che poi succede qualcosa.
Matto da legare :-) Con la corda di sicurezza che ho trovato più avanti nella tubazione, messa chissà da chi, in seguito rimossa. Per il resto la galleria è simile a tante altre cavità naturali o artificiali come miniere o grotte di cui si trovano centinaia di video sul web. Certo che la sicurezza al 100% non c'è mai da nessuna parte, l'importante è conoscere i propri limiti, non dare mai nulla per scontato, non essere mai troppo sicuri di sè stessi come traspare anche da quello che dici tu, e valutare bene i rischi oggettivi come quello di crollo nel caso specifico, rischio potenziale ma molto remoto, quindi con potenziali conseguenze gravi ma con possibilità che accada proprio al momento del passaggio tendente a zero. Se vedi il video della miniera invece, li mi sono fermato prima rispetto a gli speleologi che erano entrati anni prima, proprio perchè i rischi oggettivi cominciavano ad essere non più trascurabili. Concordo comunque che si può anche fare a meno di andarci, e io non è che sono sempre dentro posti simili...
Io penso sempre agli operai , persone in carne ed ossa, che hanno lavorato a scavare questi cuniculi e dei quali nessuno fa mai menzione. Non penso ad altro.Vedo l'immane fatica .
Certo, ho pensato anch'io a questo mentre percorrevo quella galleria. La galleria fu realizzata dall'Impresa Pierobon di Belluno, nel tratto di circa due chilometri che va dal pozzo paratoia a Cimolais fecero il record di velocità di scavo. C'era una gran fretta di concludere il lavoro per poter far defluire le acque del lago verso Cimolais e infatti il pavimento della galleria in quel lungo tratto è molto scosceso e irregolare rispetto al tratto precedente.
Grazie per la bellissima descrizione, Fabio. Al di la' della tragica vicenda, ti ringrazio perché mi hai riportato in luoghi che ho frequentato una quarantina di anni fa, facendo base al Treviso. Ho potuto notare anche come è cambiata la montagna, i ghiaioni sono aumentati, e i pini mughi -un tempo usati dai carbonai per fare carbone- stanno riprendendo il loro habitat. Incredibile l'errore che ha portato quei poveri ragazzi a schiantarsi qui. Grazie.
Incredibile come sempre. Grazie Fabio! Ho passato tutte le estati quand'ero piccolo a Fiera di Primiero e in val Canali e non conoscevo nulla di questa storia. Grazie per avermela fatta scoprire
@@fabio_bellini ma infatti nessuno che so essere salito in quella zona mi ha mai detto di aver visto resti di un aereo. Una storia interessante e bella l'intervista al signore che era tra i soccorritori!
Si, non è un evento noto, sono passati tanti anni e anche al tempo del disastro se ne è parlato poco. Oltretutto passando per il sentiero che sale al Passo delle Lede non è scontato scorgere i rottami sparsi, e il motore bisogna proprio andarlo a cercare parecchio più in basso.
Grande fabio!...Bellissimo documentario di una tragedia ai più sconosciuta. Ottimo montaggio! molto interessante anche il racconto del Tullio Bonat. Complimenti doppi!
Scusami la domanda : ora il lago residuo a che quota è? circa sui 600m? La galleria a quota 640 sarebbe di sicurezza come quota massima in caso di forti piogge o non si è mai più arrivati a quella quota? Il lago residuo se fosse stato portato alla quota originaria dei 720 m avrebbe ancora 100 milioni di metri cubi?
Ciao, il lago residuo è a quota 635 (quota del bypass frana, vera galleria di sorpasso frana), la galleria di quota 640 potrebbe entrare in funzione come sicurezza in caso di forti piogge ma senza che il livello del lago aumenti di cinque metri in quanto la galleria di 640 sarebbe in grado di raccogliere parte delle acque di piena grazie alla posizione del suo imbocco rispetto ai torrenti Tuora e Vajont. Non conosco la capacità che avrebbe il lago residuo se fosse portato alla quota di 720, sicuramente una capacità inferiore a quella originale per effetto della frana che si trova al suo interno ma comunque una capacità molto grande.
Ciao, la stazione di pompaggio l'hanno fatta subito dopo la tragedia per cominciare a mettere in sicurezza il lago, essa non si trovava a Cimolais ma vicino all'imbocco della galleria di quota 721, all'inizio di quello che doveva essere il bacino originale. A Cimolais venivano scaricate le acque provenienti dalla stazione di pompaggio e in seguito dallo scarico di superficie di quota 721 che in origine doveva essere una galleria di adduzione
Grazie per i complimenti, non so rispondere a questa domanda ma tieni presente che i torrenti Vajont, Tuora, Mesazzo e Zemola per natura confluivano tutti nel fiume Piave attraverso la forra del Vajont, forse si è voluta ripristinare il più possibile la situazione idraulica originale.
Grazie! Il coraggio è nascosto li da qualche parte ma prima di tutto ci vuole moltissima prudenza e valutazione dei rischi. Si, luoghi ed eventi che è giusto far conoscere
Vídeo magnífico, sou Brasileiro e estive em Vajont em 2010, a convite de uma amiga moradora de Padova. No momento do convite confesso que não fiquei empolgado, pois não imaginava a grandiosidade magnífica da beleza desta construção e da beleza da geografia da região. Ao chegar ao local fiquei maravilhado e do alto da Diga, fiquei olhando pra baixo e imaginei estar lá na base, de poder pisar, tocar e apreciar todos os detalhes. Gostaria de saber se é permitido fazer esse trajeto que vocês fizeram ou se é exigido alguma permissão. Meu sonho é visitar Vajont novamente, estou pensando ir novamente a Itália, pois tenho um fascínio enorme por esse País. A Itália é linda, rica em cultura, amo o Norte da Itália, me sinto atraído por esse País.
Acqua poco sopra il ginocchio nel punto più profondo che si trova all'inizio della galleria. Se prosegui oltre la frana dove io mi sono fermato fai attenzione anche alla concentrazione di zolfo e di anidride carbonica, oltre alla frana stessa. Gli speleologi che superarono quella frana dieci anni fà rilevarono appunto un forte odore di zolfo oltre all'ambiente con strutture in legno pericolanti. Ti consiglio di fermarti dove mi sono fermato io.
Perchè obsolete e sostituite con altre più moderne e di capacità maggiore. Quelle da me visitate rimangono comunque opere di grande importanza storica considerando anche i pochi mezzi che avevano a disposizione quando le hanno realizzate.
Sono alcuni anni che io e mia moglie giriamo sul Montello in e-bike, ma questa galleria sul Canale Castelviero l'abbiamo scoperta solo ora guardando il tuo video. Massimo rispetto per il coraggio e per la bravura nelle riprese. 👏👏👏
Quindi insomma non difficile la discesa verso Recurto? L'ho fatta d'estate e qualche pezzo ripidino c'era. Vorrei fare il Formin da lÌ andata e ritorno, perché non ho due auto per partire dal Giau o sperare nell'autostop anche no.
Ciao, si, non è difficile la discesa verso Ru Curto (dico "verso" perchè io Ru Curto l'ho lasciato sulla sinistra e ho continuato a scendere) ma dipende anche da quanta neve c'è, se è battuta e dal grado di pericolo valanghe. Io avevo pianificato di scendere sempre verso Ravà da dove ero salito ma poi in cima al Formin ho conosciuto quel gruppo di persone che mi hanno invitato a scendere con loro verso Peziè de Parù che è ancora più in basso di Ru Curto, dandomi poi gentilmente un passaggio fino a Ravà che non è molto distante dalla cima del Giau.
Complimenti per il video e tutti i contenuti che condividi con questo canale! Esiste un modo per rivedere i video dell'interno della diga? Li ho visti più volte ma hanno sempre un fascino unico!
Salve Fabio. Ho sentito parlare della località California e delle sue miniere durante le mie escursioni in moto al Lago del Mis ma mai visto video cosi particolareggiati come questo. Il mio pensiero va alle condizioni di quei minatori che, nel 1700, lavoravano alla luce di torce e candele ed alla sorte infausta degli ultimi che ha decretato poi la chiusura della miniera. Complimenti per la tua passione e per il tuo coraggio che, non ti nascondo, mi fa venire un po' di angoscia.
Ciao, grazie per i complimenti. Si, ho pensato anch'io alle condizioni dei minatori mentre percorrevo le gallerie, specialmente a quelli dei primi anni, e anche a quelli che lavoravano nei forni di distillazione con i vapori di mercurio...
Eh si, anche se le frane sembrano ormai stabilizzate da tempo quelli sono posti dove un po di rischio c'è sempre. Io mi sono fermato dove per proseguire bisognava anche strisciare, in quel punto si notano anche infiltrazioni di gesso nelle rocce, quindi sono piuttosto friabili e infatti bastava toccarle con la schiena e tendevano a sbriciolarsi. Comunque paradossalmente una miniera è più pericolosa quando è attiva per via delle esplosioni e degli scavi, certo è che nelle miniere dismesse i puntelli in legno con il tempo si degradano inesorabilmente e rappresentano sempre un pericolo.
Ciao vecio... Inanzitutto complimenti per il coraggio che dimostri nell'entrare in quei cunicoli, e poi complimenti di cuore per i contenuti riportati in ogni tuo video, sempre con una nuova sorpresa! Finalmente ti sei rifatto vivo... Ciao !!
Ottimo video. Interessante per scoprire un passato che pochi conoscono. Ancora complimenti per il coraggio di infilarti in certi posti. Il pericolo di frana è piuttosto elevato, mi pare evidente... forse sarebbe il caso di avere qualcuno con te?
Ciao, grazie per i complimenti. Si, in effetti non bisognerebbe mai andare da soli in quei posti... come ho scritto in un'altra risposta le frane sembrano ormai stabilizzate ma dove bisognava anche striscire per proseguire mi sono fermato, anche perchè in quel punto ci sono infiltrazioni di gesso nelle rocce che sono piuttosto friabili.
Ciao, grazie, eh si, questa volta in due regioni a poca distanza una dall'altra... ma l'orso c'era solo nei cartelli del parco :-) per la precisione anche il lupo e la lince. Di fatto ho incontrato solo un grosso cervo che si è allontanato lungo il bordo del torrente smuovendo sassi e rami a terra.
Finchè l'orso rimane solo nei cartelli del parco si va tranquilli. Bello che hai incontrato un cervo. Circa un mese fa sono entrato nella grotta del Calgeron in Valsugana, è una grotta naturale ma mi piace visitare anche quelle create dall'uomo. Alla prossima, ciao.
Mandi... no no, sono ancora tutto intero :-) E' che non sono un vero e proprio "youtuber" che in alcuni casi "deve" pubblicare video con una certa frequenza :-)