Hai ragione è un tema che non abbiamo mai trattato anche negli altri video sulla sicurezza, vedrò di dargli spazio in uno dei prossimi video. Grazie dell'osservazione.

Grazie! del commento Solo per precisare non sono andato sulla via accanto, la linea di arrampicata seguita è quella della via Giorgia. La cosa che ho fatto è stata di usare lo spit della via accanto per sicurezza invece dell'ultimo rinvio della via originale. La scelta è stata motivata non da un diverso passaggio sulla roccia ma da una situazione di pericolo in quanto la rinviata della via originale era posizionata molto in alto e se non sei molto alto il rischio di rinviare da sotto con la possibilità di perdere i piedi molto precari, e quindi di dare una caduta incontrollata, è molto elevato. L'alternativa era non rinviare fino alla presa finale buona (quella che si vede 1 metro circa sotto la catena), che è comunque una scelta possibile ma che non mi sono sentito di fare. Un valore che cerchiamo sempre di trasmettere nei nostri video è quello della sicurezza, secondo noi non vale mai la pena di rischiare seriamente di farsi male solo per una idea di "etica" piuttosto soggettiva. Come esempio ti cito anche il fatto di partire con uno o due rinvii già messi... che per molti è una eresia, secondo noi invece è una ottima pratica: prima la salute !!!

@@ClimbingNOBIG nel momento in cui moschettoni lo spit di un'altra via sei tecnicamente uscito dalla tua via di salita ( e questo è oggettivo non soggettivo). Se non ti sentivi sicuro hai fatto bene a pensare prima di tutto alla sicurezza MA la via non l'hai chiusa (e anche questo ha poco di soggettivo, è oggettivo. E per correttezza non dovresti dichiarare la via fatta).

@@angelolobina1929 Senti come vuoi tu, tanto non si vince niente... e cmq non sono d'accordo, se fossi salito senza moschettonare del tutto, secondo i tuoi criteri, sarebbe stata valida no? Gli spit stanno li' solo per sicurezza non contano nulla, secondo me, al fine di determinare se una via l'hai fatta o no, altrimenti anche tutte le salite in free solo o le multipich/trad in cui non usi solo gli ancoraggi del primo salitore non sarebbero "valide", boh è solo la mia modestissima opinione quindi va' bene tutto no problem. PS. nelle falesie laziali ci sono moltissime vie così vicine che spesso nessuno più, tranne forse i chiodatori, sa' quali sono gli spit di una o dell'altra e , in questi casi, contano le prese e gli appoggi che usi per determinare se se andato fuori via.... almeno io la penso coì. Interessante discussione comunque! Grazie

@@angelolobina1929 Sottoscrivo in pieno. Da principiante/intermedio e da chi - pur usando anche spit di altre vie se necessario per garantire la sicurezza - non dice mai di aver "chiuso" una via, se non è così. Le regole sono regole e non tolgono nulla al risultato, aggiungono. Inoltre @climbingnobig, avevi anche i rinvii già piazzati...L'obiettivo è sapersi muovere, non arrivare in cima. Altrimenti non avrebbero senso nemmeno le diverse classificazioni: a vista, lavorato, artificiale.

Ma al di la del fatto che la via va fatta con la sua chiodatura etc etc.....ma io non capisco il motivo principale di questi filmati che sono un misto tra l'autocelebrativo e si dichiarano pieni di contenuti....ma quali??? Appoggio li buchino per la mano....mah...boh. non sarebbe meglio puntare su una bella ripresa generale tralasciando notizie ed info che poi sono anche molto soggettive e tolgono il bello a chi ci sale sopra per la prima volta?? Parere personale ovviamente.

Grazie i l tuo commento ci incoraggia!!!

Fuochino.... 🙃

Ciao Vertical, grazie per i tuoi interessanti ed utili commenti. Come ho scritto in altri messaggi intanto devi sapere che io non ho titolo da istruttore o guida alpina e, allo stesso tempo, il nostro modesto canale NON ha lo scopo di fare dei video che possano sostituire corsi certificati o istruttori ecc… ma solo di dare spunti di riflessione per chi inizia e spesso non ha modo di confrontarsi con nessuno su questi aspetti e magari va’ a scalare su roccia senza averlo fatto mai prima e senza compagni esperti. (e ne ho visti tanti negli ultimi tempi) Posso anche umilmente assicurarti che non sono un principiante, ho iniziato a scalare nelle cave vicino Roma a fianco di persone del calibro di Bini ed ho fatto corsi di roccia da quando avevo 14 anni, da quelli con le guide alpine della val di fassa quando usavamo scarponi rigidi e fettucce messe intorno ai fianchi perché le imbragature erano solo per i professionisti, fino a corsi individuali recenti specifici sulla sicurezza, ad esempio con una guida del ragni di lecco, dove sono andato con mio figlio proprio perché volevo fosse un po' preparato alla montagna, ecc… Vengo ai tuoi preziosi commenti nel merito: forse non hai visto gli altri video del nostro canale, ma in vari altri video andiamo nel dettaglio proprio a spiegare i vari casi che descrivi. Il format di youtube non è adatto per fare corsi completi o video lunghi, già i nostri sono lunghissimi per gli standard del web, la maggior parte dei video viene vista per una frazione di circa il 10-15% per cui l’obiettivo qui è SOLO quello di dare pillole di riflessione che poi, come dico e ripeto in ogni video, devono essere necessariamente approfondite con i proprio istruttori. Per un approfondimento ti suggerisco di dare un’occhiata ad una serie di video approfonditi e scientifici fatti da un tedesco (in collaborazione con la Mammuth) sulle cadute, le dinamiche, i materiali ecc… (Hard is Easy è il canale). Dopo averli studiati a fondo e discussi con altri esperti e guide, ti posso dire che oggi una regola molto condivisa sulle cadute su placca è quella di spingersi leggermente in fuori. Nella maggior parte dei casi è la scelta migliore. Poi ovviamente come dici tu ci sono infinite variazioni sul tema: cenge, posizionamento del rinvio, sbandierate laterali ecc…. e qui ci siete appunto tu e qualche altro migliaio di appassionati che ci segue pronti a spiegare, approfondire e correggerci dove serve Grazie ancora e ad Majora anche a te!

Guarda i chiodi ben fissati sono spesso la cosa migliore che puoi trovare in parete, il problema è quando devi usare altri sistemi moltooo meno affidabili... l'esperienza fa la differenza :)

Grazie per le correttissime precisazioni!!

Ciao Si grazie per la giusta osservazione, la sinteticità del video spesso non permette di chiarire gli aspetti di dettaglio. Di per se calarsi con il cri cri è sicuro, nel senso che, se non si rompe (cosa altamente improbabile), è perfettamente bloccante. Per lavorare come fai tu poi va' bene perchè lascia libere le mani. Chiaramente ci sono alcune controindicazioni: 1- non è una "corda doppia" quind per calarsi e recuperare la corda non va' bene 2- per lavorare una via fai attenzione perchè se voli e il grigri sbatte con la leva sulla parete non blocca per un pò, e puoi volare anche 2-3 metri quindi occhio alle cenge o alla corda bagnata. 3- se il tizio del video andava in panico e tirava la leva senza tenere la corda sotto il grigri precipitava Vi lascio un link ad un bell'articolo fatto da esperti su come usare il grigri nelle calate: www.alpinesavvy.com/blog/descending-with-a-grigri Io cmq per la doppia preferisco sempre piastrina e marshand.... Grazie ancora per la giusta osservazione!! PS. Sulle multipitch NON usare il grigri sulla sosta per fare sicura ma solo eventualmente sulla imbragatura del secondo: qualche anno fa', una ragazza forte è caduta da prima in multipitch, l'assicuratore aveva messo il grigri sulla sosta, con lo strappo della caduta questo si rovescia e la leva sbatte sulla roccia con il risultato che non blocca più. La ragazza è precipitata per 30 metri con gravi ferite.....

@@ClimbingNOBIG Perfetto, grazie 👍👍

@@ClimbingNOBIG Si possono fare multipitch tranquillamente col Gri Gri, basta saperlo usare correttamente. Si possono fare anche calate col Gri Gri (personalmente ne ho fatta più di una), basta che si sappia come usare il Gri Gri. La persona del video non ha la minima idea di come usare il gri gri, lo si evince chiaramente dal fatto che nel panico va a bloccare la corda con le mani non facendo lavorare il gri gri.

Si guarda quando ho visto il video la prima volta ho pensato che era proprio un miracolato....

Piu che altro sembra andare in panico malamente quando è sospeso nel vuoto lontano dalla roccia. Non capisco come non abbia pensato a questa evenienza

Grazie! Temevo molto peggio!

Guarda le vie più facili in alto in effetti avevano delle catene vecchie, ma per il resto mi è sembrata buona, specie per le vie più difficili

Eldorado è stata attrezzata nel 2007, dall'avancorpo di destra del Moneta prendere la traccia che taglia a destra verso il settore Berger, subito dietro la punta dello sperone roccioso sotto Berger c'è la parete di Eldorado.

Verissimo! Anch'io arrampico da diversi anni, ed ormai visto l'andazzo, la mancanza di educazione e il buon senso, il più delle volte passo avanti e mi faccio i cavoli miei

Grazie Agostino sei un ottimo osservatore!!! In effetti quel video risale a due estati fa' quando ancora usavo i rinvii a leve contrapposte!!

Commento interessante, ci puoi spiegare perché? Dai test fatti riportati nei video citati sembra che da mezzo braccio ad un braccio di lasco sia la soluzione generalmente migliore, ma se hai altri dati in questo senso ti saremmo grati se ce li spieghi.

@@ClimbingNOBIG la dinamicità o staticità dell’assicurazione, con conseguente rientro più o meno veloce contro la parete, è data dal comportamento del corpo dell’assicuratore. Se “accompagna” la caduta l’assicurazione sarà dinamica, se rimane statico seccherà il compagno anche se avesse metri di lasco. Il lasco allunga solo la caduta. Chi si rivolge ai no big ‘ste cose dovrebbe saperle altrimenti fa danni

@@GabrieleChiappinigrazie della precisazione Gabriele. In effetti è proprio per i no big che sono importanti queste riflessioni. Se guardi bene i video che cito ed i test effettuati, il lasco di massimo un braccio indicato dai ragazzi tedeschi, non serve per rendere più dinamica la caduta ma per essere sicuri che grigri e clickup blocchino.... cosa che può non succedere in assenza di lasco e quando l'assicuratore non tiene la corda a valle dello strumento. Tutto qui direi che è importante non credi?

@@ClimbingNOBIG allora correggi il commento quando testualmente dici “dare un po’ di lasco è importante per favorire una caduta dinamica, soffice”. Dare un po’ di lasco favorisce il bloccaggio del sistema, fine. Il resto è una cazzata, la caduta soffice avviene solo attraverso il movimento dell’assicuratore

@@GabrieleChiappini occhei interessante osservazione e mi trovo d'accordo con te che il movimento dell'assicuratore è il sistema per fare la caduta morbida, lo spiega anche l'amico tedesco nei suoi video. In aggiunta spiega però anche un'altra cosa da cui origina il mio commenta che richiama il suo. Ovvero la seguente situazione: supponiamo che l'assicuratore non sia esperto e non si muove, non aiuta in caso di caduta ma resta solidamente fermo e magari quando ti sente in difficoltà tira la corda in tensione per farti cadere meno. Bene in tal caso un braccio di lasco cambierebbe qualcosa? Nei test fatti da tedesco si, la forza misurata sulla corda e la decelerazione, avendo a disposizione più corda libera di allungarsi dinamicamente, si riduce dal 10 al 30%. Questo vale sia nel caso che l'assicuratore non si muove, sia in traversi dove si genera molto attrito sulla corda che è equivalente al primo caso. In tutti gli altri casi si, sono del tutto d'accordo con te che dare lasco è una cazzata 🙂

Ciao Filippo, grazie per la domanda che ci consente, ancora una volta, di spiegare il senso dei nostri video. Ti dico subito che io personalmente non ho nessun “titolo professionale” solo un po' di esperienza che mi porto dietro da quando ho cominciato negli anni 70 in cui arrampicavo accanto a persone come Andrea di Bari e facevo scuola di roccia in dolomiti con le guide alpine di allora con scarponi, corde statiche, chiodi, martello e imbragature fatte intrecciando cordini a mano. Per motivi personali comunque non ho poi intrapreso nessun percorso professionale in tal senso. Ciò chiarito, “Climbing no big” ha l’intento di portare idee suggerimenti e nozioni utili a tutti, soprattutto ai principianti e, ovviamente, minimizzando gli errori che inevitabilmente possiamo fare. A tal fine ci teniamo a precisare che: • Quando parliamo di tecniche e sicurezza ci rifacciamo sempre a persone ed organizzazioni titolate. Se hai visto tutto il video, avrai certamente notato che, ad esempio, sulla gestione dei rinvii riportiamo e citiamo le guide di epictv, gli specialisti della black diamond ed altri esperti • Nel nostro gruppetto e tra i nostri amici ci sono diversi istruttori e guide che guardano e nostri video regolarmente e ci segnalano prontamente errori ed omissioni • Infine, ci sei tu, insieme a qualche altro migliaio di appassionati che ci seguono e che, giustamente, ci fanno notare subito quando sbagliamo, e capita si, in modo che possiamo subito correggere gli errori e comunque aiutare la community a capire sempre di più e sempre meglio. Per questo ti sarei grato se tu volessi condividere, a beneficio di tutta la community, gli errori che hai notate e le correzioni da apportare. Consci dei nostri limiti, e con l’umiltà del montanaro, siamo qui per imparare e migliorare, grazie ancora!

Grazie per il tuo prezioso commento. Se hai altri contributi ti prego di scriverci o di mandarceli li pubblicheremo volentieri!!!

Ciao, dunque intanto grazie a te per il commento interessante. Un paio di considerazioni: 1- se si sale proprio in linea con i rinvii non conta più dove è la leva, che invece è importante se si scala più lateralmente o in traverso 2- una volta che il rinvio ha entrambe le leve dallo stesso lato la moschettonata sullo spit è obbligata non credo che ci sia particolare scelta cmq si un pò di approfondimento su questo si può fare in effetti

@@ClimbingNOBIG Grazie della risposta! Credo che molto dipenda dal fatto che il rinvio venga in qualche modo trascinato verso l'alto dalla corda mentre salgo e che quindi questo possa, muovendosi, far incastrare il moschettone allo spit che ribaltandosi o( a seconda di come è ancorato lo spit) possa o spezzarlo o far aprire la leva. Mi è capitato con un compagno di cordata( a scoglio porcelli) che pur avendo messo la leva curva in direzione opposta al suo movimento, salendo il moschettone allo spit si era incastrato, rischiando in caso di caduta di rompersi o aprirsi.

Allora qui la situazione si complica dipende da tantissimi fattori: quanto è alto il rinvio sopra la cengia? Quanto è ampia la cengia? Io posso solo dare delle idee basate sulla mia esperienza, mi farebbe molto piacere se persone con maggiore esperienza e magari titoli di guide o altro dicessero la loro. Chi fa' sicura spesso è in difficoltà a valutare la situazione quando il compagno è molto in alto. Indicazioni da chi scala da primo sono molto utili tipo: "dammi corda tranquillo", piuttosto che "blocca che sto' per cadere su una cengia...." ecc... Personalmente direi che se la cengia è molto ampia bisogna considerare come se stesse ripartendo da terra, negli altri casi è tutto da vedere caso per caso, ad esempio se è al primo rinvio dopo una cengia piccola molto in alto potrebbe invece essere utile dare più lasco e fare la sicura dinamica in modo che se cade va' oltre la cengia ecc...

Grazie così ci incoraggi! Aiutateci condividendo i video sugli altri social many thankssssss!!!

Dicci dicci allora come hai risolto?

Considera che queste sono statistiche generali per tutto il mondo e tutte le età. E ovviamente si riferiscono a gradi liberati arrampicando da primo e in continuità, senza appendersi

@@ClimbingNOBIG confermo quello che ha scritto il collega, ho 35 anni per 112 kg e un lavoro da ufficio, quindi fisicamente in pessimo stato, il mio primo 6a da primo pulito senza mungere in 3 mesi scarsi... statistica un pò pessimista quella del collega credo... 4 anni per un 6a ti passa la voglia 😅

Beh complimenti! Partendo da zero, arrivare a fare un 6a pulito da primo è certamente alla portata di tutti me non è banale. Arrivarci in soli tre mesi, al netto del fatto che magari era una via particolarmente confacente al tuo fisico, è un bel successo, vuol dire che sei molto portato per questo sport! By the way che via era?

Ciao, Roccantica è calda esposta a Sud come molte delle falesie laziali però ha il pregio di avere alberi alla base di molte via che consentono una buona frescura a chi sta' sotto. L'inverno è certamente il periodo migliore per questa e per la maggior parte delle falesie laziali. Sul nostro canale troverai diversi video che spiegano in dettaglio alcune falesie. Attento che proprio in questi giorni Roccantica è stata chiusa per caduta massi, quindi proprio per questa bisognerà aspettare un pò.

Ciao anche a me è venuto lo stesso dubbio....e vedendo l'uscita confermo che è Rolling Stones e non il Coniglio che proprio in basso ha le difficolta'.

si è rolling stones, più soft del coniglio

Confermo "Rolling Stones"...

Si è rolling stones.

OK grazie, cerco sempre di calibrarla ma evidentemente è ancora troppo alta. Suggerimento utilissimo!!

Ciao Sandro Grazie! E' stato un piacere rivederti all'opera. Sabato prossimo falesia?

@@ClimbingNOBIG Sabato prossimo, se il tempo ci assiste, 3 cordate su Canne d’ Organo, Argentario

Ciao, ho visto entrambi i video che suggerisci che sono molto ben fatti e quindi assolutamente consigliati per tutti. Nello stesso tempo sottolineo che, secondo me, sono pienamente compatibili con quello che faccio vedere nel video qui sopra, ovvero alcune situazioni molto particolari in cui il GriGri NON blocca. Anzi direi proprio che vado ad esplorare le casistiche di cattivo utilizzo dello strumento messe in evidenza dai test, molto ben fatti, del canale Hard Is Easy (vedi sopra nella descrizione). Come dico più volte nel video stesso: questa clip NON è fatta per spiegare come si usa il GriGri correttamente dato che, come appunto riporti, ci sono già molti video di persone molto più qualificate di me a spiegarlo. Questa CLIP è fatta, al contrario, proprio per far vedere situazioni estreme in cui lo strumento non funziona e come cercare di farvi fronte. Grazie comunque delle osservazioni, il dialogo costruttivo e sempre utile a tutti!

Beh dipende da varie cose: le laser sono più morbide ed adatte, secondo me, allo strapiombo dando meno spinta su placca. Se invece arrampichi prevalentemente su placca tecnica le 2.0 sono insuperabili come precisione e spinta. Anche se sei pesante (70+ kg) meglio le 2.0 che sono più rigide.

@@ClimbingNOBIG e che numero consigli ? ho un 44 di piede pianta larga . Grazie mille gentilissimo

Per non soffrire troppo la taglia 43 ti dovrebbe andare bene però è una scarpe rigida, non cede molto e e pensata più per una piede stretto o medio e non sono sicuro se ti andranno bene siccome hai un piede largo come dici...

Si hai ragione parliamo di autobloccante in maniera leggermente impropria. Diciamo che comunque si Grigri e Clickup sono sistemi "bloccanti" se usati nel modo giusto. A differenza di strumenti tipo secchiello o mezzo barcaiolo che non bloccano mai ma aumentano solo l'attrito.

@@ClimbingNOBIG in realtà anche questa divisione è impropria. Tutti gli assicuratori bloccano. Cambia la modalità in cui il bloccaggio avviene. Diciamo che gli strumenti a frenata assistita hanno tutti, eccetto il revo, una camma che sollevandosi "strozza" la corda. Con secchielli o secchielli più strutturati o "assistiti" come alle volte vengono chiamati la corda viene comunque bloccata, ma per mezzo dell'attrito, solitamente sul moschettone.

@@spaghettijungle6373 Beh c'è una differenza fondamentale però: grigri e clickup quando sono in "blocco" tengono ferma la corda anche se lasci la mano di tenuta, secchiello, piastrina, otto o mezzo barcaiolo no.... in questo senso non sono bloccanti. E ti assicuro che la differenza è importante quando sei a metà parete e chi ti assicura magari ha perso i sensi per un sasso o un giramento di testa......

Guarda bene i test, se la caduta avviene mentre la corda è tesa non c'è strappo perché tutta la lunghezza della corda accelera uniformemente. Se invece c'è lasco, la parte di corda a valle del GriGri dovrà accelerare maggiormente della parte a monte e questo che genera poi il bloccaggio (parliamo sempre del caso in cui l'assicuratore non tiene la corda in mano a valle del sistema di sicura eh)

L'antico otto anche io ho iniziato così! Comunque il Trango è quello che complessivamente esce meglio dai suoi test, l'ho cercato per comprarlo in Italia e per provarlo ma è praticamente introvabile....

Ottima notizia grazie. L'ho comprato qualche anno fa qui in Trentino ad Arco dove nel 1986 avevano fatto il Rock Master (su roccia allora, adesso in artificiale), da quel giorno i negozi per l'arrampicata sono spuntati come funghi.

La mia prima "scuola di roccia" l'ho fatta a 14 anni a Pozza di Fassa. Usavamo scarponi a suola rigira e le imbragature le facevamo con cordini e poi fettucce.... il quinto grado era una vero traguardo....!

L'hai fatta nel mio Trentino 👍@@ClimbingNOBIG