La sicura in arrampicata: quando GriGri e Click Up non funzionano 

Ciao, ho visto entrambi i video che suggerisci che sono molto ben fatti e quindi assolutamente consigliati per tutti. Nello stesso tempo sottolineo che, secondo me, sono pienamente compatibili con quello che faccio vedere nel video qui sopra, ovvero alcune situazioni molto particolari in cui il GriGri NON blocca. Anzi direi proprio che vado ad esplorare le casistiche di cattivo utilizzo dello strumento messe in evidenza dai test, molto ben fatti, del canale Hard Is Easy (vedi sopra nella descrizione). Come dico più volte nel video stesso: questa clip NON è fatta per spiegare come si usa il GriGri correttamente dato che, come appunto riporti, ci sono già molti video di persone molto più qualificate di me a spiegarlo. Questa CLIP è fatta, al contrario, proprio per far vedere situazioni estreme in cui lo strumento non funziona e come cercare di farvi fronte. Grazie comunque delle osservazioni, il dialogo costruttivo e sempre utile a tutti!

Si hai ragione parliamo di autobloccante in maniera leggermente impropria. Diciamo che comunque si Grigri e Clickup sono sistemi "bloccanti" se usati nel modo giusto. A differenza di strumenti tipo secchiello o mezzo barcaiolo che non bloccano mai ma aumentano solo l'attrito.

@@ClimbingNOBIG in realtà anche questa divisione è impropria. Tutti gli assicuratori bloccano. Cambia la modalità in cui il bloccaggio avviene. Diciamo che gli strumenti a frenata assistita hanno tutti, eccetto il revo, una camma che sollevandosi "strozza" la corda. Con secchielli o secchielli più strutturati o "assistiti" come alle volte vengono chiamati la corda viene comunque bloccata, ma per mezzo dell'attrito, solitamente sul moschettone.

@@spaghettijungle6373 Beh c'è una differenza fondamentale però: grigri e clickup quando sono in "blocco" tengono ferma la corda anche se lasci la mano di tenuta, secchiello, piastrina, otto o mezzo barcaiolo no.... in questo senso non sono bloccanti. E ti assicuro che la differenza è importante quando sei a metà parete e chi ti assicura magari ha perso i sensi per un sasso o un giramento di testa......

Guarda bene i test, se la caduta avviene mentre la corda è tesa non c'è strappo perché tutta la lunghezza della corda accelera uniformemente. Se invece c'è lasco, la parte di corda a valle del GriGri dovrà accelerare maggiormente della parte a monte e questo che genera poi il bloccaggio (parliamo sempre del caso in cui l'assicuratore non tiene la corda in mano a valle del sistema di sicura eh)

L'antico otto anche io ho iniziato così! Comunque il Trango è quello che complessivamente esce meglio dai suoi test, l'ho cercato per comprarlo in Italia e per provarlo ma è praticamente introvabile....

Ottima notizia grazie. L'ho comprato qualche anno fa qui in Trentino ad Arco dove nel 1986 avevano fatto il Rock Master (su roccia allora, adesso in artificiale), da quel giorno i negozi per l'arrampicata sono spuntati come funghi.

Commento interessante, ci puoi spiegare perché? Dai test fatti riportati nei video citati sembra che da mezzo braccio ad un braccio di lasco sia la soluzione generalmente migliore, ma se hai altri dati in questo senso ti saremmo grati se ce li spieghi.

@@ClimbingNOBIG la dinamicità o staticità dell’assicurazione, con conseguente rientro più o meno veloce contro la parete, è data dal comportamento del corpo dell’assicuratore. Se “accompagna” la caduta l’assicurazione sarà dinamica, se rimane statico seccherà il compagno anche se avesse metri di lasco. Il lasco allunga solo la caduta. Chi si rivolge ai no big ‘ste cose dovrebbe saperle altrimenti fa danni

@@GabrieleChiappinigrazie della precisazione Gabriele. In effetti è proprio per i no big che sono importanti queste riflessioni. Se guardi bene i video che cito ed i test effettuati, il lasco di massimo un braccio indicato dai ragazzi tedeschi, non serve per rendere più dinamica la caduta ma per essere sicuri che grigri e clickup blocchino.... cosa che può non succedere in assenza di lasco e quando l'assicuratore non tiene la corda a valle dello strumento. Tutto qui direi che è importante non credi?

@@ClimbingNOBIG allora correggi il commento quando testualmente dici “dare un po’ di lasco è importante per favorire una caduta dinamica, soffice”. Dare un po’ di lasco favorisce il bloccaggio del sistema, fine. Il resto è una cazzata, la caduta soffice avviene solo attraverso il movimento dell’assicuratore

@@GabrieleChiappini occhei interessante osservazione e mi trovo d'accordo con te che il movimento dell'assicuratore è il sistema per fare la caduta morbida, lo spiega anche l'amico tedesco nei suoi video. In aggiunta spiega però anche un'altra cosa da cui origina il mio commenta che richiama il suo. Ovvero la seguente situazione: supponiamo che l'assicuratore non sia esperto e non si muove, non aiuta in caso di caduta ma resta solidamente fermo e magari quando ti sente in difficoltà tira la corda in tensione per farti cadere meno. Bene in tal caso un braccio di lasco cambierebbe qualcosa? Nei test fatti da tedesco si, la forza misurata sulla corda e la decelerazione, avendo a disposizione più corda libera di allungarsi dinamicamente, si riduce dal 10 al 30%. Questo vale sia nel caso che l'assicuratore non si muove, sia in traversi dove si genera molto attrito sulla corda che è equivalente al primo caso. In tutti gli altri casi si, sono del tutto d'accordo con te che dare lasco è una cazzata 🙂