Azienda di apicoltura biologica operante in Alta Irpinia, ai confini con la Basilicata, con apiari localizzati in aree dedicate principalmente a prati spontanei, incolti, pascoli e semina di foraggere dai quali si ricavano mieli millefiori di particolare gusto e originalità, o mieli monofloreali come quelli di acacia, sulla, rovo, castagno ed il raro meliloto.
info e contatti email dolcezzaenatura@gmail.com whatsapp 3341939051
Ciao, anch'io sarei interessato ad utilizzare le strisce di ossalico e glicerolo. Gira però voce che le api, consumandole, vadano poi ad intasare la rete del fondo antivarroa. Tu hai mai avuto un problema del genere?
@@ApicolturaBIODolcezzaNatura capisco, in ogni caso i microrganismi sono facilissimi da usare e permettono di potenziare la flora batterica intestinale e aumentare le difese immunitarie. Diversi studi scientifici si stanno concentrando sul potenziamento del microbiota. Questo garantisce un utilizzo continuo senza trattamento chimico, a basso costo e permettendo alle api di potenziarsi in maniera naturale. Grazie cmq per la sua risposta.
@@catiagianni8833 si, ho sentito di questi studi, ma approfondendo, allo stato, credo non risulti niente di concreto/realmente utilizzabile nell'apicoltura di campo
Testato alcuni anni fa per non aver eseguito il blocco artificiale di covata. Nulla da dire sull'efficacia, ma il prezzo del formico è decisamente elevato rispetto a quello dell'ossalico, fattore che mi ha fatto desistere e tornare a fare blocco a fine estate.
@@fabiobarinotto3650 beh..... dipende dai canali di acquisto.... nelle latte da 25 se non ricordo male il formico 85% sta intorno ai 3 euro... quindi 1euro circa a trattamento...
Buongiorno vorrei un consiglio oggi ho aperto un' arnia dopo due settimane di trattamento acido formico con erogatori, mi è stato consigliato di metterli in sesta posizione, negli ultimi telaini (4) ho notato tanta covata fresca e guardando bene ho visto una nuova regina, nella stessa armia convivono due regine separate dal telaio con acido formico. posso dividere la famiglia? Premetto che non ho molto spazio la nuova famiglia sarebbe attaccata all' altra. Grazie
@@nicolinodipietro5999 Si, può essere posato anche in mezzo alla covata. Infatti, lo stoppino solitamente viene propolizzato, qualcuno infatti ha pensato ad una protezione per evitare che succeda.
Prodotto simile, Liebling Dispenser. Ottimi risultati (dopo il trattamento non ci sono piu api deforme e mi sono ritrovate tante api nate piccole, addirittura una ape regina il giorno stesso che ho tolto il dispenser aveva fatto della covata fresca). Se le temperature costanti nessuna perdita di covata e regina. Ditta molto affidabile. Loro consigliano di chiudere il fondo Varroa 3 giorni prima di fare il trattamento, in modo di far regolare la temperature dalle api. Si aggiunge anche un telaio da melario vuoto per stressare di meno le api. Chiaramente appena posso faro un trattamento sublimato di ossalico. Al momento soddisfatto. Dovrei monitorare meglio la Varroa, mi sono solo basato sullo stato visivo della covata e api deforme! Grazie per il bel video
Buongiorno, volevo chiederle un link dove acquistare gli erogatori del video e quale formulato commerciale di acido formico acquistare? In oltre volevo chiederle cosa ne pensa delle strisce di Formic Pro?
@@dariovitiello6038 Salve, le strisce formic pro non le ho provate. Gli erogatori artigianali, (non so se hai viato gli altri video nostri) ne ho qualcuno disponibile. Questi sono gli aspronovar form si trovano facile, tipo da Pitarresi o da altri rivenditori, stanno poco più dei 10euro. Formico tal quale 84%.
La ringrazio, è stato davvero chiado e gentile. Avevo letto pareri molto contrastanti sul formic pro ( principalmente elevate orfanità post trattamento). Leggendo un po' su questi erogatori dovrebbero essere molto più stabili nel trattamento. Cercherò anche i video precedenti per approfondire l'argomento.
Buongiorno, se io ho fatto un gocciolato a luglio con acido ossalico con famiglie in blocco , posso fare ora ad agosto questo trattamento? O è troppo pesante per la famiglia due trattamenti a distanza di un mese
@@salvatorecorina7726 se hai pulito col blocco ti conviene aspettare l'autunno inoltrato per verificare la situazione "reinfestazione" e fare un nuovo trattamento
Hi Vito. You can always pin 10 layers of newspaper on the entrance. By the time they open a hole they all forget... it's an old trick we use on this part of the adriatic. It's proven to work great. It's good to move hive places in the same yard too
Da quando non ci sono più contadini e i campi sono spopolati, i calabroni e le vespe si sono moltiplicati a dismisura. ora anche in centro abitato. Io introdurrei delle coppie di falchi pecchiaioli
Chi lavora con le api difficilmente non detesta i calabroni. Che poi nel caso si tratta di distruggere quei nidi che creano problemi, non di sterminare l'intera specie. Ma vallo a spiegare a moralisti fanatici, maestrine da quattro soldi e scienziati improvvisati. Inoltre visto che sembrano tanto convintamente deterministi dovrebbero conoscere anche gli effetti che provocano col rompere le scatole all'infinito a chi non la pensa come loro.
Fatto anche noi: dentro la persiana.... Però uno ci è sfuggito e sta ricostruendo il nido, maledetto.... La cosa strana è che lavoravano anche di notte....
Ciao vito una domanda, oxybee ha una scadenza ? Perché a luglio dell'anno scorso l'ho acquistato e me ne rimasto un bel po' dato che nn ho molti alveari, però nn so se è ancora buono oppure va buttato...
Ciao vito ti chiedo un consiglio, io e dalla primavera che non faccio trattamenti , o meglio ho fatto 3-4 cicli di gocciolato ora a fine agosto come mi devo comportare , un blocco orizzontale, dei cicli , delle strisce , ciao e grazie
@@pompeopascale5590 dipende dal livello di infestazione, cmq se hai oramai tolto i melari puoi fare delle strisce di apistan o apitraz, in generale in questo periodo è troppo tardi per bloccare almeno che non ci sia una situazione grave di infestazione
@@simonecensi8052 se proprio non si vuole sciogliere, si dovrebbe asciugare bene e pulire dagli ultimissimi residui di miele, altrimenti c'è il rischio che ammuffisca
Acqua e zucchero buttati con la fame che hanno carine Smonto e lascio pulire a loro poi lavo ma la prima passata a recupero fanno loro se la meritano tutta
@@alessandroeusepi Pochissima roba, specie dopo che lo smielatore ha sgocciolato qualche giorno a temperature ambientali altine. Vuoi mettere il casino di api, lo spostamento in un luogo sicuro di uno smielatore che ci vogliono tre persone per alzarlo, insomma direi c'è poc'altro da aggiungere...
@@marioabate3901 è importantissimo uscire dall'inverno e partire in primavera pulitissimi, poi in estate si può fare tipo qualche gocciolato o anche sublimato o strisce ossalico e glicerolo, poi c'è di mezzo la sciamatura artificiale e quindi l'asportazione di covata, insomma, pian piano si impara a conoscere e gestire la varroa
Ciao, stamane durante la visita ho notato una famiglia orfana. Siccome nel mio apiario non ci sono più fuchi da un bel po' e per l'inserimento della regina non sarà possibile prima di una ventina o più di giorni, volevo sapere se si può aspettare nel frattempo la disponibilità della regina o sarebbe meglio prendere i telaini della famiglia orfana e metterli nelle altre arnie (sebbene non siano famiglie deboli). Grazie in anticipo.
In Giappone catturano un esemplare di calabrone, con delicatezza gli legano un striscetta molto leggera di carta o seta e poi lo liberano, lo seguono ed individuano la posizione del nido.
@@aldebaran6423 no, purtroppo, ma credo vada bene con temperature non troppo alte e tenendolo per almeno due settimane, insomma come previsto da manuale
Bellissimo gesto. Anche se, molti selvatici, rendono impossibile la coesistenza uomo/animali in montagna.. Se ti entra nel pollaio.. non si salva nulla.. Carinissimi animsli, ma terribili..
@@ledianlala9042 meglio a inizio primavera, quando ancora non c'è una forte importazione ed in estate, a raccolto terminato o lento, sebbene con i melari presenti
Ciao, ritornando sul problema che i telaini da sciogliere hanno covata, oltre al doppio melario, potrebbe essere sufficiente portarli, sempre nel nido, oltre il diaframma in modo da scoraggiare la regina nel deporli di nuovo?
Il ragno vespa (Argiope bruennichi (Scopoli, 1772)) è una specie di ragno, così denominato per la colorazione dell'addome giallo e nera simile alla colorazione delle vespe. Viene anche chiamato comunemente ragno tigre, epeira fasciata, ragno zebra o argiope fasciata. In caso di eventuale morso, gli effetti del veleno sono blandi; si avverte il dolore causato dall'azione meccanica dei cheliceri e un arrossamento della parte interessata. I sintomi scompaiono nell'arco di alcune ore[1]. Da Wikipedia
E un ragno vespa, non è velenoso per l'uomo ma incute sicuramente timore per le dimensioni.. lo conosco perché le mie piante di lavanda ne sono piene e anche li caccia le nostre amiche api😊
@@ApicolturaBIODolcezzaNatura me le cambiano sempre in questo periodo,ma poi durano poco e il più delle volte le ricambiano in primavera.Poi dipende dall'annata...Quelle dello scorso anno si vede che erano scarse perchè me le hanno cambiate tutte.Dicono che una regina può vivere cinque anni,eccezionalmente anche sei,ma solitamente non mi durano più di due anni e qualche mese.Ne ho ancora una del '22,ma so già che la prossima primavera verrà sostituita appena ci saranno in giro un po'di fuchi.Se il prossimo anno ci sarà una stagione decente proverò a comrare quattro o cinque regine da qualche allevatore specializzato per cambiare un po'la genetica in apiario.Si vedrà...Purtroppo al Nord la stagione apistica dura poco,ci vorrebbe un raccolto post castagno,anche scarso,ma tanto da poter fare qualche nucleo con regina feconda ed invece non c'è più niente.Quest'anno è stato un disastro anche il castagno che di solito mi salva sempre la stagione.
