Buongiorno sto comprando da una cantina di nome Arcania Rive D'arcano (UD) che sostiene che il loro vino biologico sia completamente assente di solfiti ma sentendo le sue parole nn e' proprio cosi . Loro dicono che hanno certificato quello che dicono ma sara' veramnete vero . Se vuole visionare il sito e gentilmente darmi una risposta di quello che pensa perche ' se nn e' cosi come dicono mi sento un preso in giro Grazie
Ciao Marco, Grazie per il commento. L'unico modo per sapere la verità in merito è avere un un certificato di un laboratorio analisi riconosciuto che ci dica la quantità di anidride solforosa totale presente nel vino.
Dove si comprano gli Orange Wine??? Non li trovo in nessun negozio, noti bene chi legge, abito in una città abbastanza grande la sesta per abitanti dopo Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo.. Abito a Genova, conosco tutte le enoteche nel centro storico della mia città ma orange wine neanche l ombra....
Anticamente in Liguria si teneva la buccia per dei mesi a contatto col mosto, specie in val Bormida, i bianchi in Liguria spesso hanno un colore giallo scuro quasi marrone.
nella mia regione si usa a macerare il vino bianco per almeno 6 mesi... li lasciamo nei kvevri (amfore) sotterranee tutto l'inverno almeno fino a pasqua 😊 quando le bucce affogano fino il fondo in un certo senso filtrano anche il vino
Al 90%dei casi i solfiti vengono sempre demonizati nel vino senza tenere presente che in centinaia di prodotti che quotidianamente consumiamo ne contengono altrettanti.
Il problema dei soliti consiste nel fatto che il nostro organismo reagisce alla quantità complessiva di soliti ingeriti in un certo tempo. Come detto nel post, i soliti sono legittimamente presenti in una miriade di alimenti con funzione antiossidante, ed ecco perché talvolta anche i vini migliori possano "far male", nel senso che i solfiti presenti nel vino, anche se naturalmente presenti, si sommano agli altri solfiti presenti negli altri alimenti che ingeriamo e per questo motivo dovremmo bere solamente vini senza soliti aggiunti.
Io avrei una domanda: è possibile che l'eccesso di solfiti faccia venire il mal di testa? Chiedo questo perché i vini commerciali che compro nonostante io possa spendere molto quattrini mi provocano sempre questo sgradevole effetto, e non è che io non sia tollerante all'alcol visto che mi tracanno spritz e sbagliati senza alcun problema. Ma quando si tratta di vini non c'è niente da fare: sonnolenza e cerchio alla testa esagerato. Ricordo di aver bevuto un tempo un vino bianco fatto da un contadino che era praticamente del succo d'uvo leggermente alcolico, fruttato, buonissimo. Non aveva niente a che vedere con i vini industriali, era la cosa piú buona che io avessi mai assaggiato. È molto soggettivo, me ne rendo conto, ma quel nettare batteva anche bottiglie da 100 euro in negozio, semplicemente perché era come mi immagino dovesse essere un vino primitivo dell'antico impero romano.
Certo che è possibile, e chi dice che non ci sia correlazione tra eccesso di solfiti aggiunti e mal di testa, se non peggio, può essere solo un produttore dei solfiti stessi.
I vini naturali sono buoni anche con qualche difettuccio.. I vini di aziende che hanno il proprio enologo quelli davvero sono corretti chimicamente..... Perché demonizzare i naturali ?
vorrei chiederle due cose:ci possono essere relazioni tra presenza di solfiti nel vino e prurito ?..domanda due:che fascie di prezzo hanno mediamente questi vini?
Anche troppo, quello fatto con uve scadenti e riempito di solfiti arriva a un anno e mezzo in modo da poterlo vendere. Bevilo prima dei 2 anni così vai sul sicuro 😆
Al di là di alcuni aspetti citati su effetti ad personam, o peggio ancora se gli effetti per abuso nel bere siano riconducibili ad altre problematiche più importanti che sui solfiti, un'azienda che deve produrre utili non può permettersi il lusso di mettere sul mercato prodotti a rischio ossidazione, volatile... etc...per cui domando "fanno altro" per far si che...?? Per assurdo ripeto per assurdo non troviamo nel vino, come in altri prodotti, "da consumarsi entro..."
Non si e' accennato a quali tipologie di vino e piu facile finalizzare la riduzione di solfiti , quali analisi di controllo sono necessarie da eseguire prima e post vendemmia , quali trattamenti sul vino sono effettuati per ridurre la quantita dei solfiti nella fase di stoccaggio prima e per il successivo imbottigliamento.Molto probabilmente si effettueranno delle chirifiche per rimuovere delle sostanze ossidanti presenti in particolare nei vini bianchi,si aggingera' del carbone per impoverirli dal colore troppo carico o ricorreranno a prodotti a base di caseinato di potassio o di polivenil pirrolidone per ridurre la parte ossidata, il tutto ricorrendo con chirifica,poi si ricorrera' ad una filtrzione a 0,4 mcr e ad una aggiunta ridotta di metabisolfito e acido ascorbico per bloccare la presenza di ossigeno e conseguente ossidazione e colmare con azoto lo spazio vuoto vino-tappo.E' pensabile tutto questo passi come vino bio ? La sua vita sara' breve e le sorprese non mancano in particolare a chi vuole vincere la scommessa. Solo poche aziende specializzate rischiano avendo professionisti presenti in tutta la filiera della produzione.Personalmente credo non vale la pena pensare ai solfiti per i 50/70 mg presenti nel vino con le moderne concezioni di vinificazione , rappresentano un piccolo mantello che ci protegge da un venticello e da un costo elevato di produzione.
Buongiorno vorrei chiedere un consiglio, ho vendemmiato l.uva bianca in anticipo, come la moda dell'annata voleva, anticipando la maturità fisiologica..adesso trovo nel vino un sentore vegetale sgradevole anche nel gusto, cosa posso fare per mediare un po'..grazie mille buona giornata.
Io faccio il vino da anni e il mio vino non ci sono né solfiti ne anidrite solforosa e senza lieviti aggiunti,il mio vino è eccezionale con i suoi 12 gradi naturali ,cambiate modo di lavorare e mettete da parte la chimica,siamo a febbraio e sulle damigiane ho sempre il gorgogliatore e non prenderà di aceto,auguri.
@@politiciutiliidioti a parte che non ha detto di quale vino si tratti e sappiamo che i solfiti cambiano in base alla tipologia, anche a me piacerebbe sapere quanto si assestino al di sotto dei 10 mg per litro, anche perché se chiedi all'oste se il vino è buono la risposta sarà pressoché scontata...😁 Una fermentazione completamente naturale quanti solfiti produce?
Mi dispiace dirlo ma ci sono delle gravi incorrettezze su ciò che ha detto. Il ridotto non è dovuto all'eccessiva presenza di solfiti ma dalla fenomeni ossidoriduttivi in fase post fermentativa, la geosmina deriva dalle muffe sull'uva non dall'igiene di cantina,
Concludendo la mia sintesi, la prego di non cancellare 200anni di evoluzione nella produzione di vino, la quale evoluzione ha perfezionato il prodotto finito, oramai siamo arrivati quasi al l'assurdo, i difetti del vino sono diventati pregi, ....
Ho compreso che lei protende per i vini naturali, in questo video lei ha detto che ci sono norme per i vini naturali, purtroppo non ci sono norme o disciplinari, ma solo auto dettami di associazioni, quindi non possiamo parlare di norme giuridiche, inoltre i vini naturali (termine che di fatto "confonde" il consumatore, tutti i vini sono naturali) non sono un avvicinarsi alla Natura ma semplicemente un andare indietro nel tempo, più o meno 200anni, nella viticultura
Ciao, bello ed interessante ma, forse, non completamente corretto, provate a parlarne con Giorgio PEREGO e magari anche assaggiare i suoi vini con 0,002 mg. di So2
Mi scusi, Lei è una laureata del settore quindi perché date pubblicità a delle associazioni hobbystiche che di scientifico hanno ben poco?, in un metafora le racchiudo il mio pensiero, l'astronomia è la scienza, l'astrologia è la non scienza.... Grazie
Tutto giusto, è per questo la ringrazio, ma per favore non usiamo il termine naturale per identificare una nicchia di vini che ci riportano al medioevo, è solo un termine di "marketing"
una volta il vino barbera sincero e giovane si presentava con un forte sapore di aceto ma, bastava metterlo su un mobile in cucina per una dozzina di giorni si poteva bere una vera delizia