𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄’ 𝐐𝐔𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐓𝐑𝐀 𝐃𝐈𝐏𝐄𝐍𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐄𝐃 𝐄𝐕𝐈𝐓𝐀𝐍𝐓𝐄 𝐄’ 𝐔𝐍𝐀 𝐃𝐀𝐍𝐙𝐀 𝐀 𝐃𝐔𝐄 

Grazie per aver condiviso il tuo pensiero! :-)

@@michaelasbarra grazie a te per il video. Interessante

Grazie mille!

Esattamente cosi se a me uno piace fisicamente ben venga che mi tratta da regina ed io ho dipendenza affettiva

Grazie! 🙏 Ognuno di noi arriva ad un certo livello di consapevolezza, riuscire ad accettare l'inconsapevolezza altrui è molto difficile, lo so... di fatto però non abbiamo il potere di cambiare nessuno, possiamo solo scegliere chi vogliamo al nostro fianco 😉

Grazie Lucia 🙏

Grazie! :-)

@ducciofrancescomelosi, innanzitutto, la ringrazio molto per lo spunto di riflessione e per aver condiviso qui la sua esperienza personale. Questo suo commento mi offre anche l'opportunità di chiarire alcuni aspetti, che potrebbero necessitare di un ulteriore approfondimento. Quando parlo di donna dipendente, mi riferisco alla donna, che soffre di dipendenza affettiva. Questo tipo di donna presenta uno stile di attaccamento insicuro-ambivalente, ed è proprio per questo motivo, che è attratta da uomini emotivamente non disponibili, ossia uomini che hanno uno stile di attaccamento insicuro-evitante. Il suggerimento, che do loro, è di uscire dalla comfort zone, di non ricalcare sempre lo stesso copione, provando a dare una chance anche a quegli uomini, che di primo acchito, potrebbero sembrare loro “noisi” (perché, proprio a livello biochimico non c’è quel rilascio adrenalinico, solamente presente invece quando interagiscono con l’evitante). È importante precisare, però, che mi riferisco a nuove frequentazioni. Naturalmente, se stiamo parlando invece di due individui, che sono già in una relazione consolidata, la dinamica cambia, specialmente, se entrambi i partner sono disposti a mettersi in discussione e a lavorare su se stessi, per migliorare la loro coppia. Nel corso degli anni, ho avuto l'opportunità di seguire diverse coppie con dinamiche simili, formate da donne dipendenti e uomini evitanti (sempre facendo riferimento allo stile di attaccamento); alcune di queste coppie sono riuscite poi a fare notevoli progressi, grazie al counseling di coppia (e ovviamente al loro grande impegno). Tra l'altro, proprio recentemente pensavo, che potrebbe essere interessante discutere di questo argomento in un video, e non escludo di farlo in futuro. Direi quindi, che no, assolutamente non ci sono buoni e cattivi: ci sono solo stati bimbi, che non hanno purtroppo ricevuto quell’amore senza condizioni, di cui avevano tanto bisogno e si sono dovuti adattare alle richieste ambientali, per cercare di sentirsi al sicuro. A seconda di quelle che sono state le richieste, e del conseguente adattamento, si è venuto poi a formare il loro specifico stile di attaccamento, purtroppo sempre di tipo insicuro (ambivalente, evitante, o disorganizzato). Personalmente, penso che sia davvero degno di ammirazione chi ha il coraggio di mettersi in discussione e di migliorare se stesso, quindi, non posso che farle un grosso in bocca al lupo, per il suo percorso personale e per la sua coppia!

Quello che puoi fare, all'interno della relazione, è spiegare all'altro ciò di cui hai bisogno (spazio, autonomia, tempo per te...) e come ti fa sentire un suo determinato comportamento, per es: "IO non mi sento a mio agio, quando tu mi fai una sorpresa, perché mi sembra di non avere più il controllo su ciò che accade". Ovviamente, sarebbe auspicabile chiedere poi anche al partner di cosa sente il bisogno e cercare insieme un compromesso, che tenga conto delle reciproche esigenze.

Sì, sì certamente. I ruoli possono benissimo essere invertiti. La mia comunicazione è al femminile, solo perché io sono specializzata nel supportare donne con stile d'attaccamento insicuro-ambivalente (ovvero emotivamente dipendenti). Grazie per la domanda, che mi ha dato modo di chiarire questo punto.

Infatti, io sono proprio in contatto con una donna evitante. Ma tipicamente, si sa, adesso gli sbagliati sono solo gli uomini.

@FrankieCS76 in realtà, non è possibile convincerlo, è sempre possibile, però, chiedere ciò di cui NOI abbiamo bisogno, evitando assolutamente accuse e giudizi ed utilizzando sempre il "messaggio IO"; per es: "IO mi sento trascurato, quando tu non mi chiami per giorni". Questo è in nostro potere farlo, la risposta dell'altro invece è fuori dal nostro controllo.

Ciao, mi spiace, non posso aiutarti. Quando dici "per far tornare", praticamente stai chiedendo come puoi manipolarlo. Se vuoi, posso dirti invece come rassicurarlo: parlagli autenticamente, digli che ci tieni e che vuoi proprio lui accanto a te! In bocca al lupo! ;-)

@@michaelasbarra ciao grazie per avermi risposta in primis. Nel mio far tornare è racchiuso il mio amore e la voglia di stare con lui ma anche di capirlo sapere come fare per avvicinarmi e trasmettere a lui sicurezza e non ansia. Sono 4 anni che questa storia va avanti e per me non è stato facile anzi ho sofferto molto ma i momenti che noi abbiamo insieme belli valgono ogni momento di paura e dubbi e dolore anche che a volte ho provato. Io sono certa che ci tiene a me ma sa comunicare questo tenerci solo tramite stati whastapp che potrebbero essere rivolti a piu persone ma io e lui sappiamo bene che sono solo per me che li vedo solo io. Se gli chiedo perché ti allontani mi dice che è fatto così e gli prendono ste cose..se gli chiedo se mi pensa quando si allontana da me quando per alcuni giorni non mi risponde ne cerca mi dice che lui mi pensa sempre. Aiutami consigliami come devo comportarmi per trasmettere sicurezza e amore...posso dirgli chiaramente ciò che provo e sento con dolcezza o faccio peggio. Grazie di ❤

Cara @@foreverforever503, capisco molto bene ciò che provi, perché io stessa mi sono ritrovata ad interagire con partner sfuggenti ed ambigui, in passato. Dalla mia esperienza, personale e professionale, posso dirti che l’autenticità è sempre la strada maestra. Dirgli ciò che provi e ciò di cui avresti bisogno credo sia fondamentale, dopo di che, una volta fatto questo, se le cose non cambiano, credo che sia necessario accettare il dato di realtà: questa persona ha evidenti difficoltà a stare in relazione e sono 4 anni che tu lo stai aspettando. Nessuno ha il potere di cambiare un'altra persona, certo, esistono delle strategie che possono farlo riavvicinare, ma solo temporaneamente, poi il suo disagio lo porterà ad allontanarsi di nuovo. Deve essere lui a volerlo affrontare e a mettersi in discussione. Tu, dal canto tuo, potresti domandarti, perché vuoi una persona da rincorrere e non una davvero disponibile per te. Questo è il tuo pezzo di responsabilità. Io ci ho messo tanto tempo a capirlo, ma alla fine mi ha svoltato la vita! Un abbraccio❤️

@@michaelasbarra grazie per le tue parole ne farò tesoro per capire..e darmi forza. ❤

@@foreverforever503 Anche io sto vivendo una situazione simile. Da 4 anni😂. Forse ancora più estrema della tua. Io per di più sono dipendente. Per me l'unica consolazione è conoscere sempre altre, però nessuna mi prende come lei. Se ci penso è assurdo... Come un chiodo fisso. Ormai credo che mi eviterá a vita, però le voglio bene così, giustamente devo capire perché io mi sono innamorato di lei? Difficile capire il mio inconscio😂.

Salve, certo, glielo spiego volentieri, anzi la ringrazio per la domanda, perché mi da modo di precisare questa cosa: io ho semplicemente scelto di narrare il fenomeno, osservandolo da una prospettiva femminile (scelta dettata dal fatto che, da anni, accompagno le donne in percorsi di crescita personale), ovviamente i ruoli possono sempre essere invertiti.

Ciao Lau Nico, nella fase iniziale di una relazione, con un uomo dallo stile evitante, si è oggetto di “love bombing”: una tecnica manipolatoria, finalizzata a far sentire la partner speciale, amata, apprezzata, desiderata, come forse non le era mai capitato. L'obiettivo ultimo è quello di ottenere potere all’interno della relazione e tenere la donna sotto scacco Solitamente però questa fase non dura molto a lungo. Dopo alcune settimane o pochi mesi, inizia il periodo delle “montagne russe”, della trascuratezza, dell’inganno e della svalutazione (sul genere di ciò che hai descritto tu). Il mio suggerimento è di non ancorati al pensiero di come si è comportato il tuo partner nel passato, ma di stare concentrata su come ti fa sentire ora, nel presente, perché questa è la sua vera natura, quello di prima, presumibilmente, era solo un bluff! E poi, dopo esserti ascoltata attentamente, prova a domandarti: “Ma io mi merito davvero tutto questo?”. Se pensi che sia troppo difficile per te affrontare ciò che stai vivendo, da sola, rivolgiti ad un professionista, specializzato su questa tematica. E’ sempre meglio intervenire tempestivamente, per evitare di rimanere incastrate, per anni, in una relazione tossica, che finisce per distruggere la nostra autostima e ci priva di energia vitale. In bocca al lupo, per il tuo percorso di rinascita! Michaela.

@@michaelasbarra ho deciso di chiudere, ma lui anche se a parole mi tratta male e dice che la vuole finire anche lui alla fine trova scuse per rimanere, conviviamo, alla finenpenso che lo fa solo per interesse e non perché mi ama. Inutile parlare in modo sincero e fargli capire come.mi fanno male i suoi comportamenti se ne esce dicendo che lui e fatto cosi, non lo fa apposta ad evitarmi e che e molto orgoglioso. Quando gli chiedo se mi ama mi risponde che può anche provare amore ma se con me non va non va. Poi quando gli dico adesso basta vai via prima mi minaccia e fa dispetti poi torna dopo giorni di silenzio mi guarda negli occhi e negli occhi ci vedo la paura di un bambino di essere abbandonato. Non vuole confrontarsi ne risolvere i problemi a fondo. Ogni volta torna come se nulla fosse e vuole sempre ricominciare. Alterna momenti di dolcezza a momenti di totale indifferenza emotiva, fisicamente e presente ma si dedica ad altro e se mi avvicino per baciarlo sembra essere infadtidito. Si lascia andare solo la sera nel netto. Vuole dormire abbracciato a me come un bambino e mi tiene stretta la mano. Queste alternate ad intermittenza non le capisco. Pero ho capito che lui non cambierà mai che come hai detto non devo restare ancorata ai primi tempi, lui stesso dice che non vuole cambiare né per me.ne per nessuna. E un uomo diffidente. Io non ce la faccio gliel ho detto stamattina che e finita e lui aveva gli occhi lucidi adesso entro fine settimana dovrai andarsene perché io mi stavo ammalando di gastrite e stress mi sono caduto anche i capelli. Mi chiedo solo se e consapevole del male che fa a me e alla sua famiglia, e se e mai stato in grado di amare veramente.

Salve, da quello che mi scrive, desumo che non ci sia mai stato un confronto tra di voi, al riguardo. Credo che esprimere apertamente i propri bisogni e i propri desideri (che non vuol dire pretendere che vengano appagati) sia sempre maturo e costruttivo, perché ci mette in una posizione di "assunzione di responsabilità". Ovvero: io mi assumo la responsabilità di chiedertelo, correndo il rischio che tu mi dica "no", e poi, se quel "no" per me è davvero intollerabile, ne prendo atto e mi muovo di conseguenza. Tra l'altro, il partner potrebbe sottostimare, o non arrivare proprio a capire, quanto qualcosa sia importante per noi, se non glielo diciamo chiaramente. Spero che queste riflessioni le possano essere utili e le faccio un grande in bocca al lupo!

Ciao Sonia, se ti va di comprendere qualcosa di più, rispetto a questo tuo "blocco", potresti usare la scrittura, prova a completare questa frase, di getto: "All'idea di uscire con qualcuno io mi sento....".