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14. Sant'Agostino: grazia, salvezza e libero arbitrio (la polemica contro il pelagianesimo) 

Laura Pirotta
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Prima di tutto però è importante spiegare che cos’è il pelagianesimo, nome che deriva dal fondatore di questo movimento, Pelagio che è stato un monaco irlandese vissuto a Roma nei primi anni del V secolo. Pelagio sosteneva che il peccato originale perpetrato da Adamo non avesse indebolito la capacità dell’uomo di fare il bene ed essere virtuoso. Per lui Adamo era semplicemente stato un cattivo esempio senza però con questo aver condannato l’umanità intera ad una incapacità di fare del bene e a scegliere di farlo. Secondo Pelagio, sia prima che dopo il peccato originario, l’uomo era in grado di comportarsi in modo virtuoso senza necessità di chiedere la grazia attraverso la morte di Gesù Cristo. Il pelagianesimo sosteneva quindi che non ci fosse bisogno della grazia per essere salvati e quindi l’opera di redenzione di Gesù Cristo era inutile.
Di fronte a queste tesi Agostino replicò con una critica feroce prima di tutto sostenendo che Adamo è stato il punto di partenza del peccato, quindi il peccato originario che ha coinvolto tutta l’umanità perché gli esseri umani sono una “massa dannata” e siamo stati puniti per questo peccato e l’unico modo per essere salvati è proprio tramite la grazia di Dio che non è dovuta ma è voluta. Infatti, Dio avrebbe potuto non mandare suo figlio a morire per i nostri peccati ma lo ha voluto.
Quindi l’uomo è dannato e viene salvato attraverso la grazia. Questa è una visione pessimistica dell’uomo che non riesce ad elevarsi da solo ma lo deve fare attraverso la grazia data da Dio. e qui si inserisce il libero arbitrio ossia la nostra capacità di scegliere cosa è meglio per noi e che strada seguire. E il primo libero arbitrio era stato dato ad Adamo e consisteva nel “poter non peccare”. Solo che Adamo ha peccato e caduta questa libertà e l’uomo, a causa del peccato originario, è condannato a “non poter non peccare”. È per questo che, secondo Agostino, siamo una “massa dannata”. L’unico modo per salvarci è credere che Gesù è morto per liberarci dai nostri peccati.
Sul tema della grazia, però, Agostino ha oscillato un po’ tra diverse teorie opposto.
Per esempio, da un lato la sua filosofia prevede che la grazia sia determinante per la salvezza dell’uomo, come abbiamo detto poco fa ma dall’altro lato sembra che Agostino sottolineasse che non c’è solo bisogno della grazia ma anche delle opere dell’uomo in vita, ossia di come si comporta l’uomo.
Un’altra questione importante è se la grazia venga concessa a tutti indiscriminatamente o c’è una selezione. Anche in questo caso in parte Agostino sostiene che la grazia venga concessa a tutti liberamente ed è poi l’uomo che sceglie se accettarla o meno, se percorrere quella strada verso la verità o meno. Dall’altro lato Agostino sembra invece prendere la strada di una selezione delle anime a cui Dio dà la grazia come dono. E queste anime vengono chiamate “eletti” da Agostino. Agostino è stato spinto a pensare a questa seconda ipotesi della selezione delle anime constatando che c’erano diversi bambini che morivano senza il battesimo oppure c’erano popolazioni che avevano vissuto prima della venuta di Gesù e quindi non avevano avuto modo di poter credere in lui. Certo è che, per questa seconda ipotesi, viene da chiedersi “perché alcuni e non tutti?” e questo se l’era chiesto anche Agostino a suo tempo senza però trovare soluzione. Questo rimane un mistero che infatti viene detto “mistero della fede”.
Su questo punto tornarono diverse figure eminenti nell’ambito della filosofia cristiana, ognuna sposando un’ipotesi diversa. Per esempio, il cattolicesimo sostiene la prima versione (quella della grazia per tutti) mentre Lutero e il filone protestante si focalizzerà maggiormente sulla seconda versione (quella della grazia per alcuni) e infine Calvino sosterrà la teoria della “predestinazione doppia” secondo cui Dio predestina per l’appunto alcuni alla salvezza e alcuni alla dannazione.
Per quanto riguarda la salvezza, quindi diciamo che Agostino non trovò una linea univoca e probabilmente fu questa la sua grossa ricerca nella vita che non portò mai ad una soluzione ma ad un’oscillazione tra teorie opposte tra di loro.
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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.
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13 сен 2020

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Комментарии : 5   
@manucrw
@manucrw 3 года назад
Non ti ringrazierò mai abbastanza per questi video di filosofia!! Sono all'università' e per laurearmi mi mancano solo degli esami di filosofia e mi stai salvando! Sto cercando di dare il like e commentare ogni video perché' davvero lo meriti. Grazie grazieee ❤️❤️
@nikizaphilippe9756
@nikizaphilippe9756 3 года назад
ottimo laura. grazie
@SolaScriptura2000
@SolaScriptura2000 3 года назад
Il video è una discreta introduzione per coloro che vogliono scavare di più sull'argomento. Agostino fu innanzitutto teologo, forse il più grande di tutti i tempi, e poi filosofo. La sua era teologia biblica e non filosofia. I concetti della grazia salvifica sono prettamente biblici. Agostino non rigettò mai il sinergismo, ma al contrario di Pelagio il suo sinergismo non fu mai assoluto. Assoluto teologicamente inconfutabile è l'assoluto monergismo dell'azione di Dio verso la salvezza dell'uomo corrotto dal peccato. L'uomo fece un cattivo uso del libero arbitrio (De gratia et libero arbitrio Ep. 214). Il monergismo (umanistico) di Pelagio invece era assoluto e ciò rimase di fatto tale anche nel semi-pelagianesimo Cassianico e post-cassianico. La veduta sul battesimo pro salvezza di Agostino non è biblica (breve parentesi chiarificatrice). La Chiesa (intesa come Cattolica e non biblicamente apostolica - quindi dottrinalmente contaminata) elevò la propria contaminazione attraverso Luis de Molina, il vergognoso Concilio di Trento, e la sempre più velenosa influenza gesuita e massonica che schiacciò i biblici Domenicani in maniera indisturbata. A poco servirono i disperati tentativi di Cornelis Jansen, Pasquier Quesnel e il grande Blaise Pascal. Ormai i giochi erano fatti. Da allora l'umanesimo prese piede, si estese attraverso innumerevoli "maestri" esoterici in tutto il mondo e in particolar modo in Cina. Chi vuole capire il matrimonio tra Gesuiti e Cina deve fare bene i compiti. E questo è un discreto punto di partenza. Sulla triade ci sarebbe da trattare interi volumi ma il papocchio ormai sta palesando davanti agli occhi di tutti l'abominio in seno al cattolicesimo che solo un seguace sotto possibile ipnosi potrebbe non percepire. Che nessuno si permetta di usare il terminuccio sciocco e puerile della cospirazione senza prima ingerire volumi interi di storia del cristianesimo, esoterismo e parapsicologia. Buono studio e buona ricerca agli studenti più umili e costanti. PS Su Calvino è consigliabile leggere e studiare le sue opere (andare alla fonte) poiché in questo video trapelano influenze iper calviniste (non di Calvino) tratte da critici e sostenitori di Calvino che, successivamente, estesero in modo esasperato i concetti di Calvino stesso, modificandoli nella loro essenza. Le scorciatoie (il sentito dire) nello studio solitamente servono a poco. Calvino richiede tempo e dedizione.
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