16-IMPIANTI ELETTRICI -Salvavita o interruttore differenziale? Tipo AC, A, F, B, curva di intervento 

Grazieee ☺️ sono lusingato da queste parole. Il mio sforzo per ora è quello di eliminare formule, formulette e dimostrazioncine matematiche per andare al dunque, agli aspetti concreti della materia. Okk le basi ma queste devono essere piantate su un terreno solido, sul terreno delle applicazioni concrete. Rifletto sempre ad esempio del perchè a scuola stiamo a fare mille esercizi con reti composte da 3 4 generatori, sistemi matematici a 4 equazioni per andare a trovare le correnti di un circuito che mai sarà presente in applicazioni reali.

​@@laicorrado-ilprofelettricosono d'accordo con ogni parola, aggiungo che in questi settori, elettricisti, tecnici di gruppi frigo, caldaie , tecnici in generale queste cose sono FONDAMENTALI per lavorare e i datori di lavoro cercano soprattutto ragazzi che almeno abbiano chiari questi concetti. Il problema appunto è che il 90% di essi spesso non sa neppure cosa sia un tester uscendo dal quinto superiore. È molto importante che gli istituti tecnici vengano riqualificati puntando molto di più sull'aspetto pratico , applicato come nei suoi video.

vero....e che fatica...infatti ho imparato di più quando dopo il diploma mi hanno messo una cassetta degli attrezzi in mano ed ho iniziato a cablare quadri, pulsantiere e bordomacchina . Avessi avuto all'epoca, l'accesso ad un canale come questo, sarebbe stato anche più facile studiare

@@laicorrado-ilprofelettrico concordo professore !

Non c’è ancora una direttiva perchè ancora non hanno valutato bene il problema. Nel dubbio, ho sentito degli esperti, dicono di Si

Salve Andrea e grazie per le belle parole sul canale. Un ingegnere ha sempre un buon occhio sulle questioni tecniche di qualsiasi settore. Rispondo alla domanda. Allo stato attuale la normativa ancora latita su questo aspetto. Ma si consiglia che se a valle c’è un differenziale di tipo F deve esserci a monte un differenziale di tipo F o almeno un A. Questo, non perchè quello a monte non riconoscerebbe le componenti non sinusoidali ma perchè eventuali piccolissime dispersioni con componente continua a valle tali da non far comunque intervenire il differenziale F potrebbero “accecare” il differenziale AC a monte annullandone il suo funzionamento.

@@laicorrado-ilprofelettrico grazie professore, chiarissimo! La ringrazio e un saluto!

Non è tanto il verso orario e antiorario degli avvolgimenti ma il verso di percorrenza delle correnti. Infatti i due avvolgimenti devono essere percorsi dalla corrente in senso opposto. Come si puó notare in uno circola la corrente che sta arrivando sulla fase in un verso e nell’altro la corrente che ritorna dal neutro in verso opposto e quindi generano due flussi opposti che si annullano in condizioni di non guasto

@@laicorrado-ilprofelettrico Grazie Professore!

Si su questo argomento vorrò fare delle lezioni perchè entrano in gioco anche gli SPD

@@laicorrado-ilprofelettrico ... ottimo la ringrazio!

Buongiorno Vittorio. Direi proprio di si. Il problema sono i prezzi degli A e F ancora molto alti

Mi scuso ma solo ora ho notato che la lezione 15 non era dentro la playlist, ma ti do una bella notizia: ESISTE! 😊eccola qua! ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-5QWNrkgIBAU.html

@@laicorrado-ilprofelettrico grazie mille!

Buonasera Prof, io ho installato un Magnetoremico differenziare tipo AC 16A 0.03A e testato con un dispositivo che simula la dispersione di corrente a 30mA, ed interviene correttamente! Se ho capito bene, interviene solo se il nostro corpo va a contatto con la fase e la terra e quindi se la corrente di dispersione che circola verso terra é superiore a 30mA l'interrrruttore deve intervenire! Mentre, se per negligenza si lavora su un interruttore classico della lampadina senza staccare la tensione, con le mani su di esso e tocchi la fase e il ritorno lampada prendi una bella botta di corrente senza che il differenziale intervenga, é corretto? Quindi si permette alla corrente di passare il nostro corpo per accendere la lampadina, visto che con la mano destra tocchi la fase e la mano sinistra il ritorno lampada chiudendo il circuito. In questo caso non c é alcun dispositivo di protezione che possa intervenire per la nostra protezione del corpo? Grazie

Se tocchi fase e neutro non c'è protezione. Se interviene il MT significa che sei già arrostito da un pezzo.

Buongiorno Matteo, se hai voglia di imparare sei allora nel posto giusto. Per rispondere alla tua domanda potresti vedere i video sui quadri elettrici a partire dal numero 20 ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-7IVa6gXRVD0.htmlsi=XOMC4gnMjotoBsNu

Cosa intende a 15? In ogni caso si riesce sempre snche nellastess nicchia del contatore a mettere un magnetotermico ad 1 modulo anche se non metto un quadretto elettrico

Dipende dai carichi che hai a casa. Tipo AC vanno bene su quei carichi dove le correnti sono solo sinusoidali, come ad esempio luci, stufette elettriche. Invece nei carichi dove c’è dell’elettronica di potenza, dovrebbero andare di tipo A o addirittura di tipo F. In teoria è il costruttore che dovrebbe indicare il differenziale da usare con la sua apparecchiatura. Nel caso sostituisci solo quello che alimenta carichi di questo tipo.

@@laicorrado-ilprofelettrico quindi nel caso di lavastoviglie , climatizzatore inverter , lavatrice asciugatrice , sarebbe meglio tipo A?

Sicuramente

@@laicorrado-ilprofelettrico grazie 🙏

Metterei un tipo B ma su questo argomento ancora non sono ferratissimo. Presto però approfondiró nella playlist sul FV

Grazie per questa preziosa informazione. Io sugli aspetti commerciali non sono sempre aggiornato. Il prezzo penso sia sceso tanto proprio perchè sicuramente è stata fatta una grossa produzione in quest’ultimo periodo visto l’utilizzo sempre più frequente elettrodomestici con schede elettronicahedi potenza. . Conviene quindi direttamente installare quelli di tipo F

Bè sono indicati nella 64-8. In particolare con l'entrata in vigore (settembre 2011) dell'Allegato A alla CEI 64-8 V3, anche negli impianti a uso domestico è obbligatorio l'impiego di almeno 2 interruttori differenziali, al fine di garantire maggior sicurezza e una migliore continuità di servizio

Ehh si, proprio cosí. Qualcuno addirittura usa il nome salvavita per l’intero blocco magnetotermico-differenziale

Non scatta in presenza di dispersioni con correnti a multi frequenza e quindi potrebbe creare dei pericoli alle persone che toccano quell’utilizzatore

Si è consigliabile un tipo F. No, per le prese non è un problema. Il tipo F continua a riconoscere le dispersioni a terra anche di tipo sinusoidale. Il vantaggio del tipo F oltre a quello noto è che è meno sensibile alle correnti dovute a sovratensioni transitorie

La ringrazio per la sua risposta

Ce ne sono tantissimi! Io uso quelli scolastici. Ma basta anche un bel catalogo tecnico di un produttore (bTicino, ABB, Schneider… ) Chiedilo ad un rivenditore

Una domanda veramente interessante. Trascurando l’inutilità dei differenziali in cascata non selettivi io direi che mettere a valle un tipo F non crea problemi anche se a monte lasciamo il tipo AC. Però se in tutte le linee a valle esiste un differenziale io quello a monte lo toglierei del tutto

@@laicorrado-ilprofelettrico Prima di tutto grazie per la veloce risposta. Inoltre, oltre a diffondere cultura tecnica, offre possibilità di ragionare su molti aspetti. Ho fatto questa specifica domanda perchè, in un documento consultabile su internet, a firma di un ingegnere della ABB Sace, viene spiegato che quanto ho ipotizzato (cioè differenziale superiore sotto un tipo AC) non va fatto. Questo divieto è però specifico, almeno in quel documento, per i differenziali di tipo B e non dei tipi F. Io ho pensato, probabilmente sbagliando, che lo stesso problema potesse esservi anche per quelli di tipo F. In particolare l'articolo riporta testualmente: "Considerando che gli interruttori differenziali di tipo B sono impiegati in presenza di carichi in grado di provocare correnti di guasto anche di tipo continuo, nella progettazione dell’impianto elettrico è necessario che altri eventuali interruttori differenziali installati a monte di un interruttore di tipo B, attraversati dalla medesima corrente di guasto, siano anch’essi di tipo B (nota 7). Questo perché le eventuali dispersioni continue pregiudicherebbero il corretto funzionamento dei differenziali a monte di tipo AC, A o F, non idonei in caso di correnti differenziali continue. Infatti, anche se l’interruttore differenziale di tipo B protegge dalle correnti di guasto continue, il valore d’intervento (per esempio, 60 mA per un interruttore con I∆n = 30 mA) è sufficientemente elevato per compromettere il regolare funzionamento di un altro interruttore non di tipo B. È, quindi, necessario derivare l’alimentazione del differenziale di tipo B a monte di eventuali interruttori differenziali di tipo diverso, oppure, se è necessario il differenziale a monte, scegliere anche per questo un tipo B". Il tutto corredato da tre schemi molto evidenti. Ora, stando alla sua risposta e, prendendo per buono il contentuo dell'articolo sopra citato, devo dedurre che: porre un differenziale di tipo F sotto un AC non è errore, perchè non da alcun un problema, come lei asserisce, mentre collocare un tipo B sotto un tipo inferiore (AC, A e F possiamo considerarli meno prestanti oltrechè meno costosi del tipo B) è un errore, come afferma l'ingegnere della ABB sace. Giusto? Oppure anche quanto scritto nell'articolo è, a suo avviso, errato? La motivazione di differenziali in cascata è semplicemente per ridondanza e, quindi, per essere protetto anche nel caso in cui un differenziale si dovesse rompere. Se si rompe quello a monte, a proteggermi rimarrà uno di quelli a valle, se si rompe uno di quelli a valle a proteggermi sarà quello a monte. Nel caso in cui si rompesse uno di quelli a valle o quello a monte, appena faccio il test mensile o bimestrale, con l'apposito tasto, me ne accorgo e lo sostituisco, ma in quel lasso di tempo non sono rimasto senza protezione. Le sembra un ragionamento che può avere senso? Come ha poi spiegato lei stesso, quello a monte dovrebbe avere una Idn più alta in modo da non intervenire insieme a quelli più bassi e, magari con un certo ritardo. Io, personalmente, per il mio quadro, non ho adottato questo criterio ritenenendo meno importante la selettività gerarchica rispetto ad altri vantaggi, ma questo è un altro discorso che non riguarda quelli precedenti.

Nonostante i numerosi tentativi di inserire il mio commento, You Tube non lo pubblicava. Solo dopo vari tentativi ho capito che ad impedirlo era il link che ho inserito riferito all'articolo citato e che, quindi, ho dovuto eliminare.

La sua disamina mi sembra molto esaustiva e corretta. Ma andiamo in ordine: 1) le ditte produttrici di interruttori cercano di vendere quanto più possibile i loro prodotti e quindi anche se non ancora nelle norme “obbligano” con pseudo ragionamenti tecnici ad adottare le loro soluzioni 2) il ragionamento secondo cui sono da mettere dello stesso tipo quelli di tipo B può eventualmente essere esteso a quelli di tipo F e ci togliamo ogni dubbio. Per ora comunque le norme CEI non mi risulta che lo ritengano obbligatorio e quindi aspettiamo indicazioni. 3) le sue scelte nel mettere in cascata gli interruttori con la stessa Idn sono personali e ci stanno vista la consapevolezza del problema. Di certo in sicurezza ci sta guadagnando 4) grazie per le sue considerazioni

@@laicorrado-ilprofelettrico Buonasera professore. Spiego perchè ho messo il differenziale a monte con la stessa Idn di quelli a valle, però preciso che ha ragione lei e le cose vanno fatte senza alcun dubbio come ha illustrato lei, la mia è una scelta personale e non un invito a fare quello che faccio io. Se fossi un professionista farei senz'altro gli impianti seguendo le sue indicazioni. Lo svantaggio di mettere un differenziale con medesima Idn è che, se c'è un guasto in qualsiasi punto dell'impianto si apre anche quello a monte e viene a mancare tensione in tutto l'appartamento, questo ormai è assodato. Un altro svantaggio sarebbe quello di non capire dov'è il guasto, questo problema è in realtà ovviabile alzando man mano tutti i magnetotermici (ho sezionato in molte parti l'impianto) fino ad arrivare a trovare quello gisuto e circoscrivere il problema. Il vantaggio che ho, a mio avviso superiore allo svantaggio, è duplice, essendo riconducibile ad un discorso di maggior sicurezza e nel maggior controllo delle dispersioni (deterioramento) dell'impianto. Per quanto riguarda la sicurezza, sappiamo (e lei lo ha spiegato in maniera eccelsa) che il differenziale, coordinato con l'impianto di terra, serve per proteggere le persone dai contatti indiretti e non da quelli diretti. E' anche vero però che il differenziale, sebbene non nasca per questo, può offrire (non garantire) una certa protezione anche dai contatti diretti. I differenziali con Idn da 30 mA e da 10 mA, io credo che possano essere utili in caso di accidentali contatti diretti, che, per quanto improbabili, sono sempre possibili anche se tutte le norme sugli isolamenti sono rispettate. Di contro, il differenziale da 300 mA (a monte di quelli da 30 mA) offre certamente la sua protezione dai contatti indiretti (a meno di non superare una resistenza di terra di 166 ohm) e garantisce certamente selettività ma non serve a nulla in caso di contatti diretti qualora il differenziale sotto di esso da 30 mA sia guasto per qualsiasi motivo. Questo sopra esposto è il motivo principale, in via secondaria c'è il discorso sul controllo delle dispersioni: se io metto un differenziale con Idn da 300 mA, potrei avere una somma di correnti di dispersione molto alta prima di far intervenire il differenziale e non rendermi conto che il mio impianto ha un isolamento verso terra molto scarso. Nel ringraziarla ancora del tempo che dedica a queste discussioni mi piacerebbe sapere il suo parere, anche se negativo.

C’è un errore di fondo. La trasformazione di energia non avviene per una dispersione di corrente ma attraverso un lavoro che viene fatto compiere a questa corrente. Immaginiamo un circuito idraulico dove viene fatta girare una turbina al passaggio dell’acqua. Quando l’acqua scende per caduta naturale tutta l’acqua che è partita me la ritrovo a livello zero e poi ci sarà una pompa che consumando un’altra forma di energia mi riporta quest’acqua su in alto per rifarla poi cadere e così via. L’acqua però è sempre la stessa, quella che stiamo “sprecando” è l’energia per far salire quest’acqua. Lo stesso identico principio fa la corrente. Il generatore consuma energia per far circolare le cariche ma non possiamo parlare di dispersioni se non in caso appunto di guasto dove questa corrente devia da qualche altra parte

@@laicorrado-ilprofelettrico Chiarissimo. Grazie.

Si come dico nel minuto 12:40 se ne metto una a valle di tipo F devo mettere anche quello a monte dello stesso tipo. Sicuramente mettendo un tipo F aumento la sicurezza complessiva in quanto sono protetto da più diverse tipologie di correnti di dispersione

Buongiorno Renato, la cosa bella di un canale RU-vid è che si può rispondere anche stando sdraiati in riva al mare. Per rispondere correttamente è necessario stabilire se la lavatrice ha il motore ad inverter

@@laicorrado-ilprofelettrico presumo quella attuale sia sprovvista di inverter ( causa principale delle multifrequenze ) tipo F , ma se in un futuro non troppo lontano , causa rottura , la dovrò sostituire, voglio dormire sereno , senza il dubbio e l'angoscia che una lavatrice possa fulminare qualcuno per un contatto accidentale indiretto. Quindi....meglio cambiare quel componente , anche se a dire il vero quello attuale di tipo A da 10mA ha solo 1 anno di vita. Grazie comunque dell'impegno e buon proseguimento nel mare più blu ti tutto lo stivale !!! ( invidiato un po' da tutti )

Allora per ora lascerei quello già esistente. Quando cambierà la lavatrice mettendone una ad inverter cambierà anche il differenziale 😉. Grazie, sicuramente in estate non posso lamentarmi per tutte le possibilità che ho per fare mare in questa splendida isola.

@@laicorrado-ilprofelettrico grazie ancora Professore . Evviva la SARDEGNA e anche ammiocugggino ( Litri🍾🥂 cista ) 🤣🤣🤣

Salve, questi voltaggi anche se l’impianto è bifase sono troppo alti. Gli elettrodomestici funzionano a 230+-10%

Si di tipo B va benissimo, il costruttore dell’inverter dovrebbe dichiarare che tipo di corrente di guasto invia verso terra il suo inverter. Nel caso non sia citata la continua per risparmiare si può prendere anche quello di tipo F. L’importante è che sia non sia da 0,03A. Rischia che salti spesso. Da 0,3A va bene

@@laicorrado-ilprofelettrico Prof, la ringrazio per la risposta. Abbiamo detto tipo F da 0,30A dal contatore (all'inverter cinese). I cinesi non dichiarano nulla purtroppo. Mentre dall'inverter ai carichi di casa è indifferente?

@@antoniocasta3625 se non dichiarano nulla allora per tenersi il sicuro è meglio un tipo B da 0,3A. Controllare se poi il differenziale generale è da 0,3 A e ritardato, altrimenti non c’è selettività

@@laicorrado-ilprofelettrico Prof, la seguo volentieri. Per un fai da te è importante capire delle cose. In qualche video di lezione tipo questo ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-5QWNrkgIBAU.html ho capito alcune cose ed è sicuramente come dite. prima di iniziare l'impianto fotovoltaico, avevo chiesto ad alcuni esperti alcune cose. Ma ora mi rendo conto che vi devo fare pubblicità, o meglio dire a quelli esperti che non si parla tanto per parlare. P.S, anche la sezione del filo mi hanno detto sbagliata. I suoi calcoli o meglio nei metri che voi indicate, il mio cavo doveva essere da 10 e no da 4 come mi è stato detto. Ora capisco perché il mio impianto funziona bene solo con la funzione SOL e no SBU. Per i non esperti la funzione Sol è solare e rete elettrica. La funzione SBU è Solare batteria e gestore elettrico. Avrei altre domande, ma non voglio dare fastidio cerco di trovare le risposte nelle sue lezioni. Grazie ancora e tantissimi auguri di buon anno. Cordialmente la saluto. Antonio da Napoli.

Grazie Antonio e tanti auguri anche a lei. Se ha ancora qualche dubbio provi ancora a scrivere nei commenti la domanda . Il video sulla selettività è questo ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-mh_1cwkVbCs.html

Meglio se ad inverter anche di tipo F. Non è più sensibile ai disturbi ma rileva anche correnti di dispersione a multifrequenza tipiche dei circuiti ad inverter. Quello di tipo F semmai è anche meno sensibili ai disturbi dovuti a correnti circolanti per sovratensioni transitorie quindi si va a migliorare. Un ulteriore miglioramento si puó fare mettendo una Idn da 100 mA se l’impianto di terra ha un Rt

@@laicorrado-ilprofelettrico ma se quello di tipo A rileva anche correnti di dispersione a multifrequenza tipiche dei circuiti ad inverter che il tipo AC non rileva, non vuol dire che è molto più probabile che intervenga e quindi peggioro la "situazione"! invece che migliorala?

No quello di tipo A non rileva le multifrequenza. Solo il tipo F e B. Non bisogna confondere la sensibilità ai disturbi da sovratensioni che è un problema e ce l’hanno quelli A e AC, dalla sensibilità alle correnti di guasto di dispersione a multifrequenza che è un beneficio per l’utente(che hanno quelli di tipo F). Insomma per capirci: se c’è una dispersione per un guasto causato da correnti a multifrequenza è bene che il differenziale intervenga per la sicurezza delle persone e questo lo fa quello di tipo F. Se invece ci sono correnti dovute a sovratensioni transitorie vorrei che il differenziale non intervenga perchè mi crea un disagio (e questo succede ai differenziali di tipo A e AC che sono soggetti a scatti indesiderati per correnti da sovratensioni)

@@laicorrado-ilprofelettrico ok. Grazie mille per le informazioni

@@laicorrado-ilprofelettrico ah, non ho detto che mi è capitato anche con tutti i clima spenti. Non è che il problema potrebbe essere l'interruttore del clima e non il differenziale? Ipotesi eh

Qui c’è qualcosa ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-oE9d4kf1UgU.htmlsi=2A7VMGDu-v4HrKhD

Buongiorno Gian Carlo, mettere altri differenziali da 30 mA non ha senso visto quello già presente a monte. In cascata mon ha senso mettere differenziali della stessa sensibilità. Si possono mettere solo i magnetotermici con il problema però da lei citato sul disagio nel caso di intervento differenziale.

Non capisco bene la scelta poi del sezionatore. Intende come generale per le nuove linee. Non c’è bisogno. Comunque in ogni caso il sezionatore deve avere una corrente nominale superiore della somma delle correnti dei circuiti derivati

@@laicorrado-ilprofelettrico Buongiorno prof. Lai e grazie per la risposta, per ovviare al teorico problema del differenziale che scatta nello scantinato come posso fare? Purtroppo gli ambienti sono staccati e nel caso dovrei uscire in giardino per raggiungere lo scantinato. Consideri anche, se utile, una modifica sul generale nello scantinato per ovviare al problema.

@@laicorrado-ilprofelettrico Il sezionatore avrebbe nella mia testa l'unico scopo di isolare la parte di impianto nell'appartamentino staccato dallo scantinato. Cioè vorrei chiuderlo quando vado via sicuro di aver tolto la corrente. Poi se non si chiama sezionatore ma in un altro modo purché assolva allo scopo per me va bene comunque. Grazie di tutto

@@gcrdvt7821 in effetti per darle una risposta precisa mi serve avere ben chiara la situazione complessiva. Visto che ha già la mia email mi invii lo schema complessivo dei quadri dell’impianto attuale e lo schema della modifica che sta pensando. Gli schemi anche disegnati a mano

@@laicorrado-ilprofelettrico da definizione molti le chiamano masse... ecco il mio dubbio

Per intenderci masse: carcasse, lampadari, ecc masse estranee:tubi del gas,termosifoni..non so se ho capito bene

@@laicorrado-ilprofelettrico giusto per essere precisi la carcassa di un elettrodomestico ola canalina metallica che porta i cavi (almeno che non abbiano isolamento doppio) sono masse, mentre le tubazioni dell'acqua, del gas sono delle masse estranee ambe due vengono connesse all'impianto di terra per evitare problematiche. Cioè per la massa in modo tale da far lievitare la tensione sia del terreno, a quella della massa in modo tale da sottoporre la persona a una d.d.p nulla, mentre la massa estranea va a terra per evitare un contatto accidentale fra una massa che va in tensione ed un tubo metallico che venendo da molto lontano ha potenziale zero, per cui sottopone l'individuo a una d.d.p pericolosa. Scusi davvero se lo scrivo ma questo è quanto io ho capito e volevo fare questa precisazione che spero sia utile :) comunque complimenti per il canale :)

Grazie Nicola per questi suoi preziosi chiarimenti. In effetti ho parlato impropriamente di massa estranea quando parlo del montante. È giusto dire che il montante non ha bisogno di protezione differenziale quando non ci sono pericoli da contatti indiretti e cioè quando lui non viene in contatto con MASSE che possono andare in tensione. In effetti la massa estranea precisamente, come correttamente dice lei, è una parte conduttrice non facente parte però dell’impianto elettrico. Gli esempi da lei elencati sono perfetti . In un’altra playlist ho parlato più nel dettaglio dell’impianto di terra e di concetto di massa e massa estranea. Allego la videolezione. Grazie per questo suo intervento.

In questa videolezione si capisce meglio il concetto di massa e massa estranea e la differenza tra conduttori di protezione e conduttori equipotenziali ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-G0UJkuV7CEg.html

Sa che ora 2P non l’ho ancora trovato ad un modulo. Sicuramente esiste 1P+N della Siemens ad 1 modulo (ma non può essere usato in un sistema fase/fase)

@@laicorrado-ilprofelettrico 🤐che tristezza ... fase/fase è molto diffuso a Roma

Ti serve necessariamente ad 1 modulo?

@@laicorrado-ilprofelettrico Purtroppo ho un quadro da 12 moduli con un magnetotermico 2P 2M 32/40Amper (GENERALE QUADRO) + un magnetotermico differenziale 2P 2M 25Amper + un magnetotermico FM 2P 2M 16Amper (cucina) + un magnetotermico FM 2P 2M 16Amper (Prese appartamento) un magnetotermico differenziale 2P 2M 25Amper Illuminazione + un magnetotermico Illuminazione 2P 2M 10Amper ---- Vorrei TOGLIERE magnetotermico FM 2P 2M 16Amper (Prese appartamento) e sostituirlo con 2 magnetotermici un 2P 1Modulo 16Amper (Prese appartamento) + un altro magnetotermico 2P 1Modulo 16/20Amper (linea condizionatore 1200BTU indipendente) .------ Ma se non li trovero metterò il condizionatore sotto il Magnetotermico con le prese. 😞🤬 ed un interruttore bipolare vicino al condizionatore per eventuali guasti.😳

I magnetotermici puri non differenziali da 2P esistono ad 1 modulo

La sezione del cavo montante va scelto in base a quanta corrente può circolare e alla distanza del contatore dal quadro elettrico. Se si cambia la potenza in genere bisogna riverificare mgt generale e sezione del cavo. Nei video presenti in questa playlist mostro una tabella molto pratica da utilizzare per tale scelta

Il cavo montante va cambiato dall’utente in quanto di sua proprietà

Con 25A puoi al massimo arrivare ad una potenza di 5kW e quindi dovrebbe andar bene per i 4,5kW contrattuali. Tieni conto comunque che l’algoritmo del contatore enel ti può dare anche sino al 40% in più della potenza contrattuale anche per 3 ore consecutive

@@laicorrado-ilprofelettrico Grazie mille professore,questo del 40% in più che mi può erogare il contatore per 3 ore è interesante. Cercherò un video in cui si parla delle caratteristiche elettriche del contatore Enel. Gentilissimo, un saluto professore. Continuerò a guardarmi tutti i video di impianti civile.