Fantastica questa pillola, la storia della Jugoslavia e di Tito è di solito un argomento poco trattato ma che secondo me merita di essere spiegato bene. E questo video ne è la conferma💪
Complimenti ,detto da uno che è nato in quello che una volta era la Jugoslavia, adesso Slovenia, e che tante volte ho cercato di spiegarne la storia ai miei amici qui in Italia, bè, tu l'hai spiegato molto meglio
@@trucebardelli8563 era, non è...comunque dimentichi anche la Macedonia la Serbia con le sue due province autonome, appunto, il Kosovo l'altra era la Vojvodina
Io comunque mi chiedo come tu faccia a lavorare a tutti questi video fatti, tra le altre cose, molto bene, in così poco tempo. Complimenti come sempre!
Bravissimo nella spiegazione di questa pillola, soprattutto quando si parla di Jugoslavia e Balcani dove le cose diventano ingarbugliate anche solo a parlarne.
Ciao! Ti ho appena scoperto. Sei semplicemente straordinario. Sono un grande appassionato di storia, senza esserne per nulla colto, anzi. Sono anni che cercavo qualcuno che sapesse spiegare in modo così competente e piacevole al tempo stesso. Nel giro di pochissimo tempo ho trovato te e anche un altro ragazzo su un altro canale. Sei davvero sbalorditivo. Complimenti per l'esposizione, la competenza, e anche la capacità di organizzare e classificare i diversi argomenti. Bravo, bravissimo!
Complimenti, è tanta roba da trattare ed è facile che sfugge qualche errore insignificante per qualcuno. L'Abania secondo i documenti non soltanto si è liberata da sola ma con la sua quinta brigata della prima divisione dell'armata dei partigiani entrò fino a Vishegrad in Jugoslavia. Partecipando degnamente in guerra per la liberazione della ex Jugoslavia sono caduti per la sua libertà. L'unico aiuto se si può dire così (volevano conquistare l'Albania come la settima repubblica ridandoli la provinca del Kosovo, l'odierna Dardania, rubata pochi anni fa dall regno Jugoslavo)è che circa nel 1941 sono venuti in Albania sotto l'illegalità due membri del partito comunista Jugoslavo, Miladin Popoviç e Dushan Mugosha con il compito di riunire tutte le cellule dei comunisti sparse nelle varie città Albanesi per fomare il partito comunista. Per quanto l'armata rossa, non poteva entrare in Albania perchè dovevano passare tanti paesi compreso Jugoslavia che si liberò nella primavera dei 1945. Invece nel 29/11/1944 è finita la guerra in Albania.
Interessante e la storia della squadra di calcio triestina della Ponziana Trieste, che partecipò al campionato jugoslavo, e i giocatori squalificati dalla FIGC.
Più che altro:come fa a raccontare spediti, 30 m. o più a "cappella" senza, che gli si intorcini la lingua, ma se uno è capace è capace, non c'è niente da fare 👏😜😇..
Ancora complimenti doc.. Sull’idea di Tito di dar vita con Nehru e Nasser al movimento dei paesi non allineati si dovrebbe poi fare una pillola a parte, sarebbe molto interessante, visto che a tutti gli effetti questa organizzazione sopravvive ancora oggi.
Sei stato chiarissimo....finalmente una persona che spiega perbene ciò che è avvenuto. Bravo, usi bene le pause ........punti principali messi in risalto e prerecisi
Sono una recente abbonata, le sue pillole di storia mi stanno molto appassionando. Sono molto interessanti e semplici nell'esposizione di fatti complicati e mi complimento. Vorrei sapere qualcosa di Lei: è un insegnante di storia? Grazie e cari saluti, Rosa
Lo scontro di Tito contro Stalin ha impedito la messa in opera del" territorio libero di Trieste "" TLT "zona A e zona B, uno stato cuscinetto voluto dalle nazioni vincitrici , sotto il patrocinio dell ONU.
Magnifco veramente ; Josif Broz Tito è stato un grande statista e Stalin sapeva che entrare in Jugoslavia sarebbe stato un bagno di sangue per loro ; geniale organizzare i paesi non allineati.
Probabilmente ne sarebbe uscita una vera guerra, con gli americani che forse sarebbero intervenuti. Stalin sapeva che sarebbe stato folle un intervento militare.
@@Celeste90ify dittatore fuor di dubbio, ma in tanti anni come capo della Jugoslavia le divergenze etnico-religiose non sono (quasi) mai sfociate in episodi violenti. Da croato seppe limitare le velleità dei serbi, infatti soleva dire: per fare una grande Jugoslavia, occorre una piccola Serbia.
@@Celeste90ify vorrei precisare che non condivido la sua dittatura ma è riuscito primo a liberare il suo paese dai nazi prima e dai russi poi ,; a farla breve trattare con Hitler e Stalin non puoi essere la fatina dei denti
Nell'ex Jugoslavia c'era la polizia política chiamata Ozna, poi diventata Udba. Come la Romania aveva la Securitate e la ddr aveva la Stasi. Gente che abita là mi ha detto che sia prima che dopo la guerra 2 stati mantenevano gli altri 4. Né più né meno come noi italiani diciamo che 3 - 4 regioni ne mantengono 20.
Chi mantiene questo paese sono gli Italiani che pagano le tasse e cioè quelli a reddito fisso e coloro che sono costretti a fatturare e si trovano in tutta Italia. Non so di quale regione sei, ma per ignorare queste cose è evidente che fai parte degli italiani mantenuti
@@giorgiogiorgis4653 Ai figli più turbolenti e problematici si dà sempre una carezza in più. Io ti do pure un'opportunità di lavoro perché la Zanzara cerca il sostituto di Mauro da Mantova. Fai domanda.
Sono nato a Trieste, madre Yugoslava, padre della minoranza slovena di Trieste. Ammetto con non poca vergogna di aver scoperto più in questa mezz'ora di video, che in anni di scuola bilingue. Grazie PS: della Yugoslavia ho ricordi grigi, per un bambino che viveva in un'Italia ricca.Una Trieste che si nutriva di negozi di ogni genere che rifornivano pullman di persone che di superfluo avevano poco. Ricordo di aver guardato il funerale di Tito in tv. Ricordo molte, moltissime persone profondamente dispiaciute. Per ignoranza personale non posso giudicarlo, ma a tutt'oggi Tito resta per molti un vero gran capo di stato.
Bhe, pur non potendoti dare torto sul piano del diritto "de jure" te lo si deve dare sul piano "de facto". Il trattato di Osimo, ha sancito a chi fosse concessa l'amministrazione di quelle terre già parti del TLT (a cui apparteneva la sovranità). Il problema è che non avendo de facto il TLT mai esercitato DE JURE la propria sovranità sul territorio costituito, in maniera puramente pragmatica, (de facto) bisogna indicare che non è mai esistito. Il memorandum di Londra infatti, pur costituendo la sovranità del TLT, prevede in un articolo, che la questione sarebbe dovuta essere discussa in via definitiva da un trattato a parte da siglarsi in seguito, tra Italia e Repubblica Federativa di Jugoslavia. Quindi dal punto di vista del diritto, il TLT, la cui sovranità era stata costituita da un trattato internazionale, purtroppo non è mai stata implementato (nessun governatore fu mai nominato a causa dei rispettivi veti incrociati da parte dell'una e dell'altra fazione dei due blocchi che ne avevano diritto all'ONU); quindi si crea la discrepanza di una situazione di un territorio che "de facto" è una cosa e "de jure - di diritto" un'altra. (Tra l'altro sono le ragioni che presentano oggi i triestini che richiedono il ristabilimento del TLT indicando che legalmente non è mai sparito). Se da un punto di vista puramente teorico, gli si può infatti dare ragione, da un punto di vista pratico, purtroppo no. Un esempio? Nel mondo ce ne sono centinaia (anche se in questo caso la costituzione del TLT è avvenuta per trattato internazionale e non per occupazione). ti consiglio per esempio di leggere il caso di Olivenza (o Olivença) che ti farà in parte comprendere, come purtroppo anche se di diritto una cosa può apparire giusta, poi è il pragmatismo che haimé conta per gestire la cosa stesso'a. Mi sono laureato a scienze diplomatiche di Gorizia (nel lontano 2007...) Con una tesi sui micronazionalismi, conosco quindi bene e di persona la situazione del c.d. TLT, potrei consigliarti quindi di leggere anche le ragioni che spingono gli abitanti del c.d. "Principato di Seborga" di pretendere l'indipendenza dall'Italia, e potrai notare che (più in piccolo logicamente rispetto al TLT) se da un punto di vista giuridico il loro discorso non fa una grinza, di fatto risulta "pura barzelletta". Cordiali saluti.
Tito passò anni alla corte moscovita di stalin dove imparò le tecniche di sterminio di massa e etnico poi attuate con maestria soprattutto in Italia dalla fine dell'occupazione tedesca al primo dopoguerra. allievo di Stalin tra i migliori poi passato per motivi di schieramento al comunismo terzaviista.
Ciao Gioele, dopo aver visto la pillola ti volevo proporre una pillola o un'aperistoria su questo argomento: en.m.wikipedia.org/wiki/Order-State_of_Burgundy . Spero che ti piaccia e a presto 😉🙃
Conosco un po' della vicenda (mio padre fece la guerra là e mi sono documentato, oltre ad avere le sue foto e il suo diario). Le cose sono ancora più complicate di così, a cominciare dal fatto che Tito e Stalin non erano proprio amici già durante la guerra, passando per il fatto che i partigiani jugoslavi erano in parte non trascurabile stranieri, che tra di loro si sono sempre allegramente ammazzati (conosco molti episodi in proposito), che la posizione dei Croati (ustascia) e dei Cetnici era MOLTO più ingarbugliata di come descritto, che i contadini bosniaci non avevano nessuna simpatia per i partigiani... Andando a visitare quei posti, una decina di anni fa, ho camminato nelle orme degli scarponi di mio padre e ho percepito di persona quanto odio ci sia tra di loro ancora adesso: Mostar, la valle della Neretva, Konjic, Bradina, Makarska... mille segnali, ma è una storia lunga e forse non interessa a nessuno.
@@laBibliotecadiAlessandria la storia ci insegna che nessuna nazione entra in guerra per andare a liberare altri popoli ma solo per i propri interessi. Quindi usare il termine di nuova occupazione, vittoria ecc penso sarebbe corretto. Ma io certo non sono uno storico.
Tito, una delle figure più importanti (e forse sottovalutate) del 900, seppe dire di no al baffone, ingraziarsi gli occidentali e farsi da loro aiutare economicamente. Unire e far rimanere unita la Jugoslavia fu semplicemente un capolavoro.
Tito rimane sempre un vigliacco genocida che uccise civili inermi in Istria, Fiume e Dalmazia perché a differenza dei fascisti con cui era in guerra non avrebbero reagito.
@@revengeseeker3492 il problema è che non l'ha fatto solo lui, in quegli anni tanti dittatori hanno massacrato popolazioni inermi per qualche strano e assurdo motivo, e purtroppo non è stato l'ultimo
@@loresomma4213 usano dire "è la guerra" per giustificare l'attacco ai civili inermi ma è sempre vigliaccheria . Lo era quando le giacche azzurre fecero Sand Creek e lo erano le foibe. Vigliaccheria pura.
Tito, maresciallo, da non confondersi con Tito Speri, eroe del Risorgimento. E, dopo questa che voleva essere una battuta, tristemente mi ritiro, ma non prima di complimentarmi per il suo lavoro. La saluto cordialmente,
Mio nonno era ufficiale nell'esercito bulgaro e ha combattuto nella ex Jugoslavia non poco. Non è affatto vero che i serbi si sono liberati da soli. Le battaglie decisive con i tedeschi, che cercavano di ritirare dalla zona oltre 500 000 soldati di esercito, sono stati con i bulgari che hanno combattuto nella zona lungo tutta la parte occidentale di Bulgaria fino a Scopie e Novi pazar in Serbia, ed è soltanto lì che si incontrarono con i partigiani jugoslavi e il 3° Fronte ucraino (e proseguirono verso Beograd e Novi Sad. Poi la 1° Armata bulgara ha combattuto nella battaglia delle colline transdanubiane, l'offensiva Nagykanizsko-Körmend , l'operazione Frühlingserwachen e l'offensiva di Vienna, incontrandosi con gli altri eserciti a Klagenfurt. Il comandante della 1° armata bulgara, il generale Vladimir Stojčev, su invito di Stalin divenne l'unico generale straniero a cui è stato concesso il diritto di partecipare alla Parata della Vittoria di Mosca del 1945, dove insieme ai generali sovietici era in testa alla colonna rappresentante il 3° Fronte ucraino.) L'esercito bulgaro liberò in ex Jugoslavia: Kriva Palanka 8.10.44 Knjaževac 14.10.44 Stratsin 25.10.44 Podujevo 3.11.44 Strumica 5.11.44 Štip 8.11.44 Veles 10.11.44 Skopje 13.11.44 Pristina 19.11.44 Raška 28.11.44 Novi Pazar 30.11.44 e altri bulgarianhistory.org/wp-content/uploads/2014/08/Balgariq_VSV_44-45-e1409388041208.jpg ru.m.wikipedia.org/wiki/%D0%9D%D0%B0%D1%80%D0%BE%D0%B4%D0%BD%D0%BE-%D0%BE%D1%81%D0%B2%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D0%B4%D0%B8%D1%82%D0%B5%D0%BB%D1%8C%D0%BD%D0%B0%D1%8F_%D0%B2%D0%BE%D0%B9%D0%BD%D0%B0_%D0%AE%D0%B3%D0%BE%D1%81%D0%BB%D0%B0%D0%B2%D0%B8%D0%B8
Non me ne voglia, ma quando i bulgari, invasi dall'URSS, abbandonarono l'asse schierandosi con l'URSS, sicuramente diedero un grande aiuto alla causa, ma vaste zone della Jugoslavia erano già libere dalla presenza tedesca. La zona di operazioni della resistenza era più a nord, in Serbia, Bosnia e Croazia
Ancora complimenti! Sei unico degno di raccontare la storia! Mi dispiace solo che anche tu Tito chiami dictatore! Sono nata e cresciuta in Jugoslavia di Tito, la storia che mi hanno insegnato a scuola e quella che racconti, è cuanto era amato Tito basta vedere immagini di suo funerale! Ho scoperto che ho vissuto in dictatura anni 80 da quando vivo in Italia, e mi sento ripetere questa cosa tutti giorni! Mi piacerebbe tanto che ogni volta che qualchuno etichetta Tito come dictatore mi spiega che cosa intende! Per trenta anni non ho mai pensato che vivo in dictatura! 🤣💕
@@laBibliotecadiAlessandria suppongo che ti riferisci a esistenza di un partito solo! E vero che c'era solo un partito però per candidarsi non era obbligatorio essere iscritto come per votare iscrizione non era obbligatoria! Votavamo come liberi cittadini per persona che consideravamo più adeguata! Non mi sembra che numero di partiti garantisce più alta libertà e democrazia se non quella apparente è illusoria!
@@laBibliotecadiAlessandria ti racconto un fatto personale, nell 1978,periodo di primi disordini a kosovo, ero a secondo anno di università di informatica, presidente di sezione del partito (a quale ero iscritta) era profesore da quale ancora dovevo fare esame! Durante una seduta ho espresso mio disappunto con posizione di partito riguardo gestione di situazione a kosovo e ho consegnato mia tessera! Tanti miei colleghi e amici mi davano della matta, vedrai consecvenze! Be ti posso assicurare che non ho avuto nessuna conseguenza e nessuna ripercussione! 💕
Carissimo, ma perché hai definito "pillole" questo tuoi interventi storici, che sono di eccellente livello divulgativo? Mi sembra che questa definizione sia inadeguata e sminuente. Credimi. Con grande apprezzamento, anche per la tua ottima verve comunicativa
Non c'era paragone fra l'unione sovietica e la Jugoslavia socialista ma stiamo scherzando in Jugoslavia la libertà c'era a differenza dell'unione sovietica le zone balcaniche dove era terribile il comunismo e stata la Romania e l'Albania c'era una bellissima differenza, però non tutto e vero di quello che hai detto
@@laBibliotecadiAlessandria non segnalo un bel niente non mi metto a fare il bambino, certe cose le hai dette giuste ma certe sbagliate io non voglio giudicare te, tu fai il tuo lavoro vai a cercare le informazioni per informare la gente ma quelle informazioni che tu vai a ricavare tante son sbagliate finché non ti fai un giro li e ti fai veramente raccontare dalla gente com'era non potrai mai trasmettere la verità alla gente che si vuole informare , trammite la storia c'è troppa politica in ballo ovunque vai ricordatelo, non prenderla come un offesa sei bravo a fare i video tanto di cappello
@@laBibliotecadiAlessandria L' Isola calva o Goli otok e' stato un campo di prigionia noto soprattutto per l'imprigionamento dei sostenitori dell' Informbiro. Nel 1948 infatti, dopo la rottura di Tito con Stalin, si temeva l'invasione da parte dell'Unione Sovietica. Per evitare insurrezioni interne vennero imprigionati sull'Isola calva i simpatizzanti di Stalin e dell'Unione Sovietica, tra i quali molti ex compagni della lotta partigiana.
@@laBibliotecadiAlessandria Un ottimo riferimento e' il libro di Giacomo Scotti "Goli otok - Italiani nel gulag di Tito". E, comunque, volevo farti i complimenti per la qualita' del tuo lavoro e la passione che ci metti. Grazie!
Comunque bisogna sempre precisare che se la città di Trieste era a maggioranza italiana, tutto l'entroterra carsico a cominciare dalle frazioni a ridosso della città (come Longera) era ed è a tutt'oggi a maggioranza slovena fino a Duino a nordovest e a Muggia a sudest e anche Gorizia aveva una grossa presenza slovena che oggi vive nella contigua città di Nova Gorica. Insomma, le rivendicazioni jugoslave non erano del tutto fuori dal mondo: diciamo che sia l'Italia che la Jugoslavia potevano a buon diritto rivendicare la zona
la grecia rivendica i territori della macedonia. Cosa molto grave visto che e’ molto attuale e che riporta direttamente agli interessi degli stati uniti e dell’inghilterra.
Il quarto motivo di attrito non mi convince molto , alla fine anche Stalin avrebbe preferito una Grecia comunista piuttosto che alleata , e non avrebbe dovuto temere attriti con gli stati uniti dato che era la Jugoslavia che supportava direttamente i comunisti greci
In realtà Stalin voleva difendere strenuamente l'accordo trovato a Yalta. Che probabilmente considerava vantaggioso, tanto da indicare più volte ai comunisti italiani di non tirare troppo la corda
@@laBibliotecadiAlessandria okok grazie, ma secondo te che convenienza aveva a preferire la Grecia per gli alleati ? Temeva più uno stato greco cuscinetto di Tito piuttosto che cuscinetto degli stati uniti?
Uh! Sono arrivata adesso, perché qui c'è una bufera di vento che sembriamo a Trieste con la bora....E chi ti trovo? Stalin e Tito.... meno male che non si baciavano come Breznev ed Honecker ( forse perché non erano allineati) 🤣😂🤣😂🤣😂
@@orsociondolone1237 Orso....quando ti sveglierai dal sonnellino, mi sa che troverai il tuo commento silenziato... io non leggo nulla, se tu lo vedi, vuol dire che lo puoi leggere solo tu. RU-vidro, farebbe bene a silenziare qualcun altro, in questi commenti....Mah, misteri delle condutture..Buon sonno...😁😴😴👋
Avrei scommesso che sarebbe andata peggio, ovvero che si sarebbe passati alle minacce esplicite, la WWII è troppo vicina e brucia ancora come bruciano le foibe o i campi di concentramento. So che non vedrò il momento in cui la parola guerra sarà solo un lemma del dizionario e non uno spettro che ci fa paura ogni giorno di più.
Può darsi, ma per me Stalin, Tito, Mussolini, Hitler, Salazar, Franco, Mao Tze-Tung, Ceaușescu, Castro ecc sono tutti facce della stessa medaglia.. Non trovo nessuna differenza
@@ettoregiunta4202 Stalin non fregava un cazzo di noi, apparte che noi li abbiamo dichiarato guerra. Forse non sai che e proprio anche colpa sua, se gli Yugloslavi si sono liberati e hanno fatto le foibe. Se la Guerra invece avessimo vinta, Yugloslavia sarebbe diventata Italiana.
@@francesco5162 I suoi partigiani hanno commesso massacri e crimini di guerra contro soldati regolari croati disarmati, oltre alle truppe Ustascia, Cosacche, Četnike, e Slovene (i Domobranci) una pulizia etnica della popolazione italofona autoctona dell’Istria e della Dalmazia. Dopo la guerra ha fatto andare via gli ebrei croati espropriandoli dei loro averi. Ha creato il campo di concentramento dell’Isola calva, dove sono morti molti stalinisti e oppositori al regime. La sua polizia segreta ha ucciso molti dissidenti politici della diaspora croata all’estero. Il crimine più grande è stato difatti ricreare una Jugoslavia, sapendo che non sarebbe durata, visto il precedente risultato di poca durata.
No era il secondo peggior tiranno della terra dopo Hitler. Per il terzo e il quarto posto sono indeciso se andrebbe messo prima Tojo e poi Mao o prima Mao e poi Tojo.
@@africaguy1609 deve chiederlo ai polacchi, gli ucraini, i lettoni, i lituani,gli estoni,i bielorussi, i kazaki, gli uzbeki, gli azeri, gli armeni, i ceceni, i georgiani, i tedeschi, gli ungheresi,i bulgari,i rumeni, i finlandesi, i cechi,gli slovacchi ,una parte delle popolazioni ex jugoslave e ai russi stessi.
@@laBibliotecadiAlessandria la famiglia Broz è di origine ladina, e oggi c'è il paese di Brozzi a Trento. Emigrarono in Croazia nel diciottesimo secolo. Il padre di Josip Broz era croato e sua madre slovena.Fino al settimo anno Josip Broz ha vissuto con i nonni in Slovenia, quando ha iniziato la prima elementare non conosceva il croato e così ha ripetuto la prima elementare.Non ha mai imparato bene il croato, parlava correttamente, ma nella frase si sentiva la grammatica slovena.
il fatto che Josip Broz fosse mezzo sloveno non è privo di significato. Il Partito Comunista Sloveno è stato per qualche tempo indipendente da quello jugoslavo e ha operato indipendentemente nel COMINTERN. Durante la seconda guerra mondiale, il Fronte di liberazione della Slovenia ha agito in modo praticamente indipendente e non ha seguito i principi imposti da Broz nel resto della Jugoslavia / creazione di aree liberate, che di solito provocavano offensive tedesche e pesanti perdite civili //sono stati avvertiti più volte di una tale politica ma in realtà Broz ha tollerato il loro comportamento/ Inoltre, le operazioni finali nella lotta contro il nemico di classe a Trieste, Slovenia, Istria sono state effettuate dalla leadership slovena OZNA. Il comandante era Ivan Matija Maček e il vice comandante era Mitja Ribičić A causa dei frequenti arresti a Trieste, Boris Kidrič è intervenuto con Boris Krajger, / il presidente del Partito Comunista della Slovenia /, e Maček li ha cacciati entrambi dall'ufficio. Lui stava quindi ricevendo ordini direttamente da Tito e Ranković da Belgrado. Le forze che hanno effettuato le pulizie sono state fornite dalle unità KNOJ, Quelle unità erano presenti in ogni divisione e non ricevevano ordini dal quartier generale della divisione ma direttamente da Ranković e Tito. Il loro ruolo originario era fermare i disertori, controllare la situazione politica in ogni divisione. Erano organizzati secondo i principi dell'NKVD, i primi ufficiali andarono alla scuola NKVD Felix Dzhezhinsky a Mosca nel 1943 /29 ufficiali /. Queste unità sotto comandi di OZNA arrestarono e uccisero nemici politici nel 1945. Nelle operazioni finali in Slovenia, il numero più probabile di membri dell'esercito croato uccisi / arrestati e fucilati senza processo è probabilmente di circa 60.000, e di sloveni e serbi circa 20.000 /