ALZATE LATERALI 

Per ottenere un maggior contributo sui fasci laterali del deltoide, può aumentare di pochi gradi la flessione d'anca e ginocchia.

Riducendo il range di movimento, purtroppo riduce l'allungamento del deltoide e rischia di scaricare il lavoro sul trapezio superiore. Non c'è modo di simulare l'azione del cavo con i manubri, al più si possono evitare i punti morti, ma non sempre questo è possibile.

+vittorio avarello se il macchinario non ti consente di mantenere l'omero extraruotato, è consigliabile non superare la linea delle spalle durante la fase concentrica. Ricorda sempre che l'esecuzione di un movimento con manubri o cavi liberi, dove sarai tu a definire gli angoli articolari, ha il vantaggio di stimolare anche la muscolatura stabilizzatrice (oltre quella prevalentemente mobilizzatrice) indispensabile per uno sviluppo fisico equilibrato.

No, la flessione del gomito riduce la lunghezza della leva e quindi facilita l'alzata. Quindi il gomito va mantenuto leggermente flesso e sollevare il carico adeguato. Più carico con il gomito flesso è inutile e controproducente alla tecnica.

@@trainingpedia8508 grazie mille per la risposta :D

Le scapole devono essere in grado di ruotare in modo fisiologico durante il movimento di abduzione e adduzione omerale. Mantenere le scapole addotte non permetterebbe un movimento naturale dell'articolazione interessata.

+Sergio Sciara Sì, se oltre al palmo della mano anche la fossa cubitale dell'avambraccio è rivolta verso di te. In questo caso il tuo braccio è intra-ruotato e, a livello dell'articolazione della spalla, rischi di incorrere nel conflitto subacromiale. Alla lunga potresti manifestare patologie al cingolo scapolo-omerale. Ti suggeriamo di adottare l'esecuzione mostrata nel video, anche se inizialmente dovessi ridurre il carico, la maggior escursione articolare che puoi sfruttare, infatti, produce un maggior lavoro muscolare e quindi una stimolazione più efficace del deltoide. Buon allenamento