Questa intervista sembra rispondere a quella domanda di Massimo Cacciari che chiedeva del “ thauma ” alla radice della filosofia di Emanuele Severino, inoltre ci invita ad una riconsiderazione del rapporto che la civiltà occidentale intrattiene con i morti . Il pensiero di Emanuele Severino se preso seriamente avrebbe quindi anche delle ricadute pratiche interessanti, in quanto smettere di credere che le cose vengono dal nulla, transitano provvisoriamente nell’ essere, per poi ritornare nel nulla ci porterebbe ad un rapporto con i nostri morti molto diverso dall’ esilio forzato dalla comunità dei vivi e dal flusso vitale a cui li costringiamo spinti dalle nostre abituali convinzioni ( mentre se pensassimo che chi muore smette di apparirci ma non per questo smette di esserci ci comporteremmo diversamente ) . Francesco