Questa è la voce del vero baritono verdiano, con un timbro simile a Bastianini e un vibrato eccitante come i maestri dell'epoca aurea. Una voce piena di fuoco e di passione, una voce da brividi. E l'acuto finale... ammazza! Bravo Antonio Salvadori.
No....he has easy production similar in zancanaro with slightly darker timbre . But it is not nearly as large as ettore, Capucilli, protti, Merrill, tagliabue or many great baritones . But an attractive voice.
Ho avuto il dono di ascoltarlo e anche di conoscerlo personalmente. Non ha raccolto tutto ciò che una voce grande avrebbe dovuto raccogliere. Ci ha lasciato troppo presto. Grazie Antonio.
The more I listen to this magnificent and powerful voice, the more it grows on me ~ a truely great artist -whom I unfortunately never had the pleasure to hear perform. Thanks @CraigFrancisSoto for sharing this recording and @stroega for introducing me to this baritone.
Ringrazio anche io Nicoletta perché con semplicità e amore mi ha fatto conoscere ed apprezzare questa bellissima voce, scura, calda, potente, espressiva, vibrante, dizione e uso della parola di ottima fattura, capacità interpretativa ...unite ad una ricca umanità e a quella "umiltà" che è propria dei Grandi. Mi spiace di non averlo potuto vedere in palcoscenico. Grazie!
Forse la piu' bella voce da baritono che abbia sentito, ricordo il pubblico in delirio dopo Rigoletto al Teatro Comunale di Treviso ( ora teatro Mario del Monaco) Personaggio senz'altro atipico nella storia del melodramma era solito sdrammatizzare l'importanza dei ruoli e di porsi con molta modestia con le persone che incontrava. Forse appagato dalle qualita' vocali ( timbro raro , presenza scenica da vero mattatore) non ha saputo essere diligente nel preservare con un rigoroso studio tecnico questo grande dono avuto dalla natura, questo a mio parere e' stata la sua pecca e non divenire cosi' uno dei grandissimi baritoni del melodramma
la sua è una bellissima domanda alla quale purtroppo oggi non è capace nessuno fra i critici,direttori d'orchestra,direttori dei teatri,saccenti di dare la risposta giusta... o tempora o mores . Grande Salvadori.
La risposta non è difficile. Alcuni entrano nel circuito delle grandi case discografiche e sono automaticamente belli, bravi e buoni. Altri no e faticano, pur con mezzi notevoli come quelli di Salvadori.
Lo vidi la prima volta nel lontano 1976 e subito rimasi affascinato dalla bellezza della voce. Scoprii la sua incredibile simpatia grazie ad una pizza veneziana e grazie a lui, alla sua spavalda generosità, riuscii ad intrufolarmi in un palco della Scala per assistere ad una prova d'orchestra di Muti, era l'Ernani. Io povero e semplice melomane mi ritrovai nel palco di proscenio in compagnia della Freni e di Ghiaurov convinto che presto qualcuno avrebbe provveduto a cacciarmi. Passano gli anni ma posso dimenticarlo. Grazie ancora Antonio.
E meraviglioso ,stupendo ! That mustt be a B flat at the very end(at 3:30 on the counter). Tante grazie cara Nicoletta for sharing this wonderful baritone with us.
@stroega Merci à toi de nous livrer un chant de la véritable école italienne qui nous rappelle celle des vieux maîtres.De qui ce monsieur a t-il été l'élève?Où en est cet héritage aujourd'hui? Salutations bien amicales. Mitia.
Ciao Tony, ti sto ascoltando oggi nei dieci anni dalla tua scomparsa....ma perchè non torni a farci felici della tua presenza e della tua arte?...lo so non puoi, ma sappi che oggi, come tanti altri giorni, in tantissimi ti stanno omaggiando. Te vojo ben, Lucy ( topolino come che ti me ciamavi ti)
@abracadabranque Chiedo scusa se non scrivo in francese. Antonio Salvadori ha studiato con Cecilia Sacchetti (erede di Chiarina Finosavio e della Bellincioni), poi con Iris Adami Corradetti e infine con Arrigo Pola (maestro anche di Luciano Pavarotti e del basso Michele Pertusi). Un caro saluto e grazie ancora per la tua preziosa attenzione. Nicoletta
@stroega Je n'infligerai pas à ta langue la torture de supporter mes tournures littéraires:J'en serais bien incapable et si j'essayais tout de même,j'en massacrerais la musique!Merci pour la gentillesse de tes informations.Est-ce que Salvadori a eu des élèves capables ou bien n'a t-il pas réussi à transmettre le flambeau?Qui y a t-il aujourd'hui en Italie digne de représenter cet art?J'admire les anciens,mais je nourris l'espoir d'entendre quelque chose de beau en ces temps-ci... Amitiés. Mitia.
@@donjose8250 Par les chanteurs eux-mêmes. Le chant est une tradition orale, et, comme la musique, si elle n'est pas enseignée par de véritables maîtres, elle dégénère comme un témoignage qui, de bouche en oreille, se transforme progressivement jusqu'à devenir une toute autre histoire. Il fut un temps où les professeurs étaient des génies intemporels de l'humanité. De nos jours, n'importe qui avec un diplôme peut enseigner. Cela donne-t-il capacité à former un artiste? Comment ne pas déformer des élèves quand l'ADN qu'on prétend leur greffer est aussi dégradé? Il est aussi un élément particulièrement pernicieux pour les chanteurs, l'enregistrement. Aux origines, à cause de sa piètre qualité, il a déformé le son et faussé dans un premier temps sa perception. Puis, au fur et à mesure de son perfectionnement, il a fallu calibrer les voix afin qu'elles n'affolent pas les micros, transformant progressivement une émission de scène en voix de studio .En outre, les techniques conjointement développées d'amplification et d'amélioration du son sont devenues désormais les prothèses indispensables pour des voix manquant de qualité ou de volume, aggravant ainsi le fossé désormais abyssal entre vérité d'une performance scénique et maquillage élaboré d'un enregistrement studio. Comble de tout, bien des représentations sont maintenant sonorisées; cela existe depuis déjà longtemps mais c'est en passe de devenir la norme.
@@donjose8250 Quand je te parlais de sonorisation.... ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-TttlW3Rf8BU.html Note bien l'aigu final qui au lieu de finir en tsunami se fait engloutir par l'orchestre malgré un crescendo pathétique refluant en arrière à mesure qu'il ouvre la bouche. O tempora...