Arretratezza economica dei Paesi islamici: le cause storiche 

Migliore rubrica in assoluto

Lo criticano molto in genere se non sbaglio... vediamo se qualcuno interviene

@@micheleblondelli9453 a me è sembrato molto interessante. La suddivisione in istituzioni estrattive ed istituzioni inclusive è una buona spiegazione dei divari, mi sembra. Non l'unica. C'è anche l'esempio del Botswana, come eccezione al sottosviluppo africano, con una spiegazione di questa eccezione. L'ho letto anni fa, per cui dovrei rivedere, ma ricordo questo.

@@micheleblondelli9453 poi ripercorre la Glorious Revolution inglese

quoto il suggerimento. Le questioni sono le stesse. Il problema di Acemoğlu e Robinson è il loro riduzionismo - poche cause - in definitiva due. Mentre ogni situazione sarebbe per un economista diversa. Comunque sono convincenti.

@@francescodarin8100 il libro parla anche molto del ruolo di zavorra svolto dall'impero ottomano. Principalmente peró, come osservi tu, riduce le cause a due.

@@GT-zr8xk intendi le donne? Non se ne parla nel video. Ma sei sicuro non facessero assolutamente nulla, nemmeno la filatura della lana?

Religione invadente e umiliante che soffoca la personalità e la libera ricerca

@@luisa.genovab4899 non semplificare la realtà.

@@eldalupo673 ho solo aggiunto all'elenco una caratteristica psicologica dell'islam che prevede un dio insaziabile e opprimente che castra la dignità e la libertà dell'uomo, per non parlare della donna

@@matteoperini19 che poi, correggetemi se sbaglio ma, la donna non aveva posizioni rilevanti in nessuna società prima dei primi movimenti femministi di fine '700/inizi '800 in europa. L'inferiorità del ruolo femminile non è una peculiarità islamica, semmai l'islam rifletteva la mentalità del suo tempo

Aaahhh mi mancav

Le consiglio il podcast di Alessandro Barbero sugli ottomani... si trova qua su youtube. 6 orette di ascolto

Disamina... Ehm, sostanzialmente corretta.

dev'esserci una correlazione tra la nebbia nel suo studio e l'abuso di sostanzialmente

@@logrtog basterebbe pulire la lente della telecamera. aiutatelo

quale fu la contro-riforma?

Blasfemia! 🤣😉

@@primosoma ovviamente è lecito avere diverse opinioni... l'analisi delle visioni con questi format o altri può essere un criterio di giudizio sull'efficacia del mezzo

Vero, nel 1054 c'era stato lo scisma, ma penso che Federico avesse in mente solamente l'Europa occidentale. Del resto, l'area ortodossa viene tagliata fuori con le invasioni turche e tatare. Se però ci si concentra sull'Europa occidentale, il ragionamento di Federico a mio avviso è corretto e lo si ritrova comunemente in storiografia. In Europa occidentale per lungo tempo vi è stata una violenta lotta di potere tra il potere religioso, ovvero il papato, e il potere politico-militare, il quale non coincide con l'imperatore, ma include tutte le formazioni politiche rette da principi locali con un grado variabile di autonomia. In Occidente la Chiesa non è stata perciò uno strumento di potere come invece è avvenuto in area ortodossa (il basileus di Bisanzio e lo zar di Mosca erano sostanzialmente teocrati) e, evidentemente, in area musulmana. Esiste in effetti una correlazione tra conflitto chiesa-stato e sviluppo storico di un paese sia economico che in senso liberale: basta suddividere l'Europa in base alle confessioni protestante, cattolica romana e ortodossa per individuare con una certa precisione delle macroaree caratterizzate da sviluppo economico e liberaldemocratico analogo (sempre al netto delle dovute eccezioni).

@@lorenzopenta4523 ho scritto il mio commento subito dopo che ho sentito il prof dire quello ho criticato. Il prof dopo afferma delle cose che sono abbastanza simili a quelle che ho detto io nel mio commento, per cui il mio è un commento specifico ad un pezzo specifico del video

@@albertomigliavacca8320 Certamente, io volevo solo chiarire ciò che secondo me Federico intendeva dire, ovvero che in Europa occidentale vi sono poteri contrastanti che creano pluralità laddove in Oriente le posizioni si appiattiscono su quelle del sovrano, con tutte le conseguenze dal punto di vista dello sviluppo di libera iniziativa economico-politica.