@@warry290 fanno solo lo scarica barile é colpa di quello e quell'altro ma alla fine non fanno mai nulla e poi si lamentano che i giovani e soprattutto i medici si trasferiscono all'estero
Questa la devo scrivere! Colloquio di lavoro per un posto da architetto sulle Alpi trentine. Il datore si vanta del fatturato e del fatto che potrebbe comprarsi una Lamborghini, ma non gli interessa mostrarsi. Dopo altri minuti in cui si vantava della sua azienda mi fa tutto un elenco di mansioni che avrei dovuto svolgere. A questo punto chiedo la retribuzione: 1120€ netti. Al mio dubbio se possa essere possibile vivere (lì tra l'altro) con questo stipendio, mi chiede se io andassi a mangiare tutte le sere fuori. Gente fuori dalla realtà!
"volere è potere" "se evitassi di fare ape tutte le sere non saresti come sei ora" e tutte queste frasi da liberisti del cazzo mi danno sui nervi in una maniera incredibile. Mi fanno veramente venire voglia di ripartire con la lotta di classe, anche perché loro ci credono davvero a quelle cazzate che ti dicono! Credono veramente che noi siamo in queste condizioni per quelle cose. Senza un minimo di analisi della situazione attuale, senza analisi con senso critico della realtà, con superiorità.
@@ham_hilton_420e la cosa assurda è che sono di un'ipocrisia incredibile. Loro, che vivono per primi di cene lussuose, vacanze premium e auto in leasing a spese dell'azienda
lascia perdere il trentino e vieni in sicilia che da Architetto con un decennio di esperienza e skill varie iti danno almeno 800 euro al mese... se si ricodano di pagarti, ah e ovviamente il primo mese lavori gratis
@@missouriresole4726 dipende se sei qualificato o meno, di sicuro un laureato o uno che ha una buona specializzazione è pagato meglio dell'Italia già in Francia
non pensare che sia tutto rose e fiori. In Uk trovi piu' interneship gratuiti che lavoro... Io sono neo laureato anche se da mature studend. Troppa gente e pochi investimenti
"Con i tempi che corrono, possiamo darti solo questo: 1.300 al mese". La stessa frase la dicevano a me 7 anni fa, quando ho lasciato l'italia. La sentivo dire anche ai miei amici che cercavano lavoro quando io ero alle superiori. 20 anni dopo ci sono sempre "i tempi che corrono". Quindi in 20 anni non è cambiato nulla. Zero. Non per osannare gli altri Paesi, che hanno anche mille difetti, ma in centro e nord Europa i "tempi che corrono" li hanno cambiati. In meglio.
@@110pillole Balle. La mancata crescita dei salari non è dovuta all'essere nell'UE. Se lo fosse ciò non spiegherebbe come mai invece nello stesso periodo di tempo, quasi tutti gli altri paesi europei hanno visto i propri stipendi medi salire. Perfino la Grecia, dopo il quasi default sta facendo meglio di noi. L'Irlanda poi ha avuto un aumento dei redditi stratosferico quando era uno dei PIIGS tanto quanto noi...
Vivo a Dublino ormai da 2 anni e mezzo e non riesco a capacitarmi di come in Italia tutto continui a crescere tranne che gli stipendi. Per lavoro mi occupo di digitalizzazione nelle imprese italiane: quello che vedo ogni giorno è aziende rimaste indietro dal punto di vista tecnologico, che preferiscono continuare a usare budget per reiterare le stesse attività da 30 anni senza monitorare risultati o ROI, invece che investire in tecnologia e digitalizzazione, perchè si è sempre fatto così. L'età media dei dirigenti con cui mi interfaccio è 50 anni, e tutto ciò che ruota intorno al digitale viene visto come una roba "da giovani", quando per giovane in Italia si intende sotto ai 35 anni. Finchè non avverrà un cambio generazionale l'Italia è e resterà un paese per vecchi.
👏👏 ..L'età media è 50 anni...giovani! da noi sono tutti over 60😂 e quando entrano in pensione li tengono con il contratto di consulenza😂 Spa con migliaia di dipendenti.. allucinante 🤦♀️
@@paratroddiu Le pensioni sono una voce di spesa ampiamente superiore al dovuto. Ci sono 1,4 pensioni erogate per pensione incamerata dall'INPS e già da anni essa è finanziata a botte di debito pubblico.
Ma quale ricambio generazionale...il problema è che i giovani bravi e studiati se ne vanno via, e chi rimane o è un povero ignorante (nel senso che non ha potuto studiare perché magari la famiglia non aveva i soldi per pagare l'università o per malattia...tipo io) o è un figlio di imprenditori che ha già il posto suo e non ha interesse a far cambiare le cose perché gira a suo vantaggio. Ti faccio presente che nemmeno i giovani che vengono dall'est europa tipo kosovo o romania, non vogliono rimanere qui a lavorare... Io vivo nella regione che oramai ha quasi solo anziani e tutti deceduti...la solitudine si sente veramente perché in giro non vedi veramente nessuno, le aziende non trovano personale (ma non vogliono nemmeno trovarlo in certi casi, visto le paghe irrisorie e la cassa integrazione usata sempre di più, assunzioni a raffica per prendere bonus e tutte ste robe), i servizi oramai sono quasi allo zero ma dicono che siano i migliori in italia...boh... Qui non è un paese né per giovani, nè per vecchi....qui è un paese per disonesti e ricchi, che si rinchiudono nella loro bolla e stanno bene così.
Se anni fa mi avessero detto che avrei trovato lavoro più facilmente e a migliori condizioni in Georgia (quella ex sovietica) che in Italia, non ci avrei creduto. E invece è proprio così...
Dico la mia: lavoro nel comparto scuola, dove gli stipendi sono ancora discreti al liceo, sebbene insufficienti per vivere in una grande città del Nord. Nella scuola ho colto una delle essenze della nostra cultura sociale: la paura dell'errore e del fallimento. I ragazzi, come le imprese non si rendono conto che sbagliare è normale, che un vero investimento (non le cryptovalute) si misura nel tempo, non in 6 mesi o un anno. L'Italia è immobile perché ha paura di perdere ciò che ha, e per questo lo perderà sicuramente.
Il problema e' che oggi in Italia se perdi come imprenditore rischi di perdere molto male. Della serie che le banche ti prendono tutto e poi ti pignorano la maggior parte del salario che avrai finche' non crepi. 60 anni fa, le banche erano disposte a darti i soldi per aprire un' attivita' senza garanzie. Erano tutti pazzi? No. Semplicemente allora i banchieri erano imprenditori e non amministratori. Se andavi in banca e proponevi una buona idea ti finanziavano. Il fallimento era un rischio che si prendevano tutte le parti in gioco, non uno stigma sull' imprenditore.
questo in parte. Ma lamaggior parte dei problemi arriva dalle scelte politiche, non personali. Dovute ovviamente a cittadini che queste politiche le hanno chieste. Nessun pasto è gratis, regalare pensioni, bonus, posti pubblici ecc..non eisste..qualcuno paga
Fate altri video di questo tema! A mio parere un enorme problema di questo paese è l'ignoranza sull'economia, sui soldi eccetera. Potreste fare la differenza!
in un paese dove i tassisti (40000 persone su 60 milioni di abitanti) riescono a difendere i loro privilegi e a comandare a bacchetta i politici per fermare qualsiasi innovazione nel settore non c'è possibilità di cambiamento. I rimedi alla stagnazione italiana ci sono ma vanno a pestare tutti quegli interessi corporativi che si sono formati soprattutto nella Prima Repubblica. Rendere più trasparente la burocrazia toglie lavoro ai notai e commercialisti, riformare il sistema pensionistico scatenerebbe l'esercito dei pensionati, la lotta all'evasione fiscale mobiliterebbe tutti quelli che fanno nero (soprattutto al Sud) ecc.. le riforme in questo paese non vanno fatte ma imposte con i carri armati.
Eh, però questo comporterebbe instaurare una dittatura, magari illuminata. A me personalmente starebbe pure bene, ma io non faccio parte di nessuna lobby.
Riformare le riforme delle riforme delle pensioni, significa non restituire cio' che si e' pagato in contributi, tasse su ogni cosa... anche per l' economia di tutti noi
@@massimocorona6209 mi dispiace, ma non possiamo più permetterci 300 miliardi l'anno per soggetti che ormai non lavorano più. Abbiamo bisogno di ridurre le tasse e per farlo occorre recuperare denaro dagli sprechi e dalle spese eccessive, in alternativa ce la bancarotta.
@@micheleori1644 Sbagliato, abbiamo bisogno di *redistribuire*. Avere manager che trasferiscono i propri patrimoni nei paradisi fiscali per poi comprarsi 3 yacht all'anno mentre i pensionati vengono affamati è il contrario di cui ha bisogno l'Italia
I tassisti sono una lobby odiata da tutti. Inoltre è un paese di vecchi che ancora piangono e fottono, dando la colpa agli altri e dicendo di avere la coscienza pulita. Mentono sapendo di mentire.
Quando ero regazzino (ahimè è passato tanto tempo) esistevano due strumenti che garantivano un certo brnessere ai lavoratori... la scala mobile, ovvero gli stipendi aumentavano proporzionalmente all inflazione, in base ai dati istat. L altro strumento era l equo canone, ovvero gli affitti non erano liberi ma rispettavano delle tabelle e garantivano affitti calmierati ... entrambi eliminati negli anni 80 da un certo Bettino Craxi, in accordo con gli imprenditori italiani ed internazionali che avevano imprese in Italia
Due anni alla (nota azienda di lavatrici americana con stabilimenti acquisiti da azienda turca), contratto tramite agenzia(perché li fanno solo così),al termine mi dicono che lo stabilimento non assume nessuno a c. indeterminato (perché dopo 24 mesi sono obbligati). Escamotage: ti assumiamo in staff leasing (indeterminato con agenzia)con rinnovo trimestrale . Ed io con la più sana dignità sono andato in disoccupazione per tutta l'estate per potermi godere mio figlio , dato che son padre separato con 350km di distanza. Preferisco 1100€ e cercare alternativa che svendermi a 1500 e bloccato a rinnovi at cazzum per ditte a cui viene concesso di farlo
Io avevo un indeterminato nel commercio, supermercato, dopo 8 anni ho dato le dimissioni perchè stavo male, orari a cazzo, ore e ore di pausa tra un turno e l'altro, sabati , domeniche per prendere nemmeno 1.400 euro, non so cosa farò della mia vita ma ora sono felice
Oppure in nero, al ristorante in cui lavoravo facevo 12€. Coi 3 mesi di contratto estivo che avevo fatto all'inizio ne prendevo 7. Uno dei grossi problemi di questo paese è che incentiva troppo a fregare il prossimo
Da neolaureato ormai trasferito a Parigi (condizioni di vita totalmente differenti) da qualche anno, mi piange il cuore a vedere in che situazione sta finendo l’Italia. E la cosa peggiore è che non si vede (né si vuole/ si cerca) alcun miglioramento.
@@perfectmazda3538guadagni di più perché per affittare un buco in una soffitta ti chiedono 3000 euro al mese, sono posti dove per i giovani è impossibile farsi una vita
Io vivo in Ungheria e gli stipendi sono come in Italia ma esiste una maggiore offerta lavorativa. Gli affitti delle case sono sui 500 euro. La cosa che mi fa schifo e' vedere paesini orrendi soprattutto del Nord Italia con prezzi da grande città europea.
@@ForeverNihil se sei expat fai lavori in ambito tech o ingegneria. In italia ne guadagni un pó di piú. Inoltre immagina andare all´ estero come expat per guadagnare di meno quando germania e svizzera sono a due passi. P.S 30 km da milano paghi 500 euro un bilocale ;)
Abito in una piccola città vicino Napoli, vi posso assicurare (per esperienza personale) che il 99% delle piccole "imprese" locali basa il suo guadagno interamente sul meccanismo di sottopaga di ogni singolo dipendente. Non potrebbero MAI esistere se il peso economico di ogni lavoratore fosse quello legale. Ad oggi l’unico modo di portare avanti un’attività senza andare in perdita è soltanto sfruttare quanto più possibile una situazione ormai disastrosa, almeno dalle mie parti. E non parlo di gente che ha mollato alle elementari, parlo di gente con lauree e master accademici. Sto paese deve esplodere.
La maggioranza della popolazione è troppo anziana e impaurita dall'innovazione tecnologica, in più moltissimi pensano che il "nero" sia l'unica cosa che salva questo paese
Guarda che il sistema Italia tutto sommato regge grazie alla generazione di ferro e hai pochissimi figli e nipoti simili a loro(un 10%)capace di scavalcare gli ostacoli e da indipendentementi o dipendenti più altri lavori tengono la barca a galla. Ma il resto sta cadendo nel baratro man mano che genitori e nonni oltrepassano,non sanno nemmeno gestire l'eredità. Che significa tutto ciò? Che terminati definitivamente il vero ammortizzatore sociale crolleremo come i tedeschi oggi,che erano come un Bambino in una teca di welfare e aziende solide multinazionali che però per effetto Nord stream (attentato sabotatore del finto amico naziangloUcraino)sta letteralmente precipitando.
Sono stato in aziende dove hanno aumentato la produttività con nuovi macchinari, dimezzato i dipendenti, e gli stipendi sono rimasti gli stessi e dettati dal CCNL.
infatti. video fatto in maniera ultra sommaria. modo migliore per aumentare i salari naturalmente è che ci sia domanda di assunzioni che superi l'offerta. se hai necessità di 1 laureato e 10mila laureati ti portano il curriculum, è normale che il prezzo che sei disposto a pagare per riempire quel posto di lavoro sia il minimo necessario. la regola che vige è 'se non va bene a te ce ne sono tanti altri'. mentre in una azienda che si muove nel mercato libero e innova, o comunque vuole vincere, deve tendere a pagare bene i propri collaboratori per tenerli in squadra, altrimenti quelli vanno a trovarsene un'altra.
Nemmeno rispettano il CCNL che e già sfavorevole per il dipendente.... Il datore può scrivere 30h e te ne farai 50/60 con un piccolissimo fuori busta di 300€ La dottrina italica e di fregare il prossimo e basta... La domanda che si pone e ; perché guardare un profitto con un investimento ben pianificato o aggiornare la propria tecnologia, se posso fregare lo stato e il dipendente con contratti part-time e lui lavorerà full-time 2 piccioni con una fava Evadere le tasse facendo la tecnica del uno lo fatturo e l'altra invece a nero solo cash E normale poi che la produzione non aumenta... Sottopagato e perché dovrei fare di più tanto non pagherà mai in più il datore...
Il privato ha un unico obiettivo: fare profitto. I dipendenti sono una spesa, riducendo le spese si aumenta l'utile. È lo stato che deve dettare le regole nell'Interesse dei cittadini, un minimo universale può essere la soluzione. Ma alla base, non ci può essere crescita infinita in un mondo finito, è sbagliato proprio il modo di pensare.
Fa male al cuore ricordare in che stato versa il nostro paese. L'esperienza che sto per raccontare non vale solo per me, in quanto 8 colleghi di corso su 10 hanno fatto lo stesso. Io e la mia ragazza, neolaureati in ing aerospaziale, abbiamo immediatamente trovato lavoro in Germania 2 anni fa. All'inizio ci siam detti che tempo 1-2 anni e saremmo tornati, giusto quanto basta per trovare un lavoro soddisfacente in Italia da non più neolaureati (era quello che pensavamo). Ora però abbiamo già ricevuto vari aumenti, il lavoro ci soddisfa, non è strassante e mediamente prendiamo 3k netti a testa (e continuerà ad aumentare con gli anni). Come possiamo mai tornare in Italia?
tra l'altro il settore credo sia molto ristretto. Dubito sia possibile trovare un lavoro nell'aerospaziale in provincia di Cosenza salvo la presenza di un osservatorio a mia insaputa in zona..
Domanda interessante, la risposta lo è ancora di più dato che si stima che ogni laureato italiano sia costato 2 milioni di euro allo stato Siete in Germania è più difficile fare questo ragionamento che vale sicuramente nei paesi anglofoni dove lo studio lo si paga con mutui da riscattare in seguito con gli stipendi alti Hai capito benissimo il discorso e ogni sistema economico è chiuso anche se ci sentiamo europei, la logica conseguenza sarebbe chiedere 2 milioni di euro ai laureati che vanno all'estero... Una schifezza che però salvaguardia il bilanciamento di ogni singola economia Qui in Italia si lavora male a causa della classe dirigente pubblica e privata, se chi ha la preparazione necessaria a rompere questo schema se ne va all' estero tutta l'Italia resterà un cartificio socialmente insostenibile... Non è certo colpa dei neulareati ma sarà una vostra responsabilità morale, mi dispiace doverlo dire e coraggio che l' Italia può uscire dalla svendita
Che incubo avere 20 anni oggi in Italia!! Per fortuna sono emigrato 20 anni fa’. Tra 15/20 anni..quando avremmo esaurito il patrimonio creato della generazione dei nostri genitori/nonni..allora in Italia ci sarà la povertà vera .. , siamo passati dall’ essere la 4 economia del mondo..a un paese che assomiglia ogni anno di più ai Balcani.
@@machekazzo non si’ Che lavoro o che situazione hai, ma se io fossi in Italia oggi è avessi 23 anni cercherei di specializzarmi il più possibile, poi andrei a lavorare in Germania un paio di anni e imparerei tedesco per poi trasferirmi nella svizzera tedesca, il miglior posto d’ Europa.
Totalmente d'accordo. Lo dico sempre anch'io. Ho vissuto 10 anni in Argentina... è come se venissi dal futuro....il futuro nefasto che avremo qui in Italia....io già l'ho vissuto lì e vengo avvertendo qui in Italia che siamo sullo stesso cammino. Nessuno adesso mi crede ...ok ..ne riparliamo tra qualche decina d'anni.
I Balcani sono ormai meglio dell’Italia: in Croazia gli stipendi crescono del 20% l’anno e ormai sono in media di 1300 euro netti. Le città un tempo decadenti stanno venendo tutte restaurate e modernizzate. Un tempo se si varcava il confine da Trieste verso Capodistria era fare un salto indietro nel tempo, ora è il contrario
In Germania da 1 anno. Decisione migliore della mia vita. Non solo gli stipendi sono immensamente più alti e il costo della vita di pochissimo superiore a Roma, sono stato promosso dopo pochi mesi. E hai voglia con la solita solfa del "o sole o mare" che sembra abbiamo solo noi. I Germania hanno ormai sviluppato un senso del "buon vivere" che a Roma non ho visto nemmeno tra i ricchi.
Italia: paese vecchio soprattutto mentalmente, con la paura di ogni modernità, soprattutto tecnologica, che possa modificare anche minimamente lo status quo, con la nostalgia di ogni cosa del passato, ritenuto migliore a prescindere. Negli altri paesi non hanno paura di uscire dalla comfort zone, innovare e migliorare e crescono…
Siamo tutti sulla difensiva, tutti a cercare di sopravvivere, nessuna certezza sulla pensione. Come si fa ad amare il lavoro in queste condizioni? E se non si ama il lavoro, il sistema sociale va a rotoli.
@@alessandromontebovi9090 ho studiato tanto, mi sono sacrificato lasciando la mia città, mi sono fatto finanziare un master, viaggio per trasferta almeno ottanta giorni all'anno e sto riscattando gli anni dell'università in centoventi comode rate. Direi che le mia posizione me la sono guadagnata. La serenità è relativa, per carità, però c'è qualcosa che non torna sui piatti della mia bilancia, soprattutto rispetto al "fine pena", che l'INPS nelle sue simulazioni colloca alle soglie dei settanta, quando, se ci arrivi, da godere ti resta gran poco.
@@alessandromontebovi9090 Con le condizioni di lavoro dipendente che sussistono oggi, specialmente nelle PMI, il rischio tra fare impresa e il fare lavoro dipendente é quasi equiparabile (contratti ridicoli e precari se non direttamente lavoro irregolare di conseguenza no pensione, orari che sai quando inizi ma non sai quando stacchi, straordinari non pagati, paghe incerte, assistenza medica che vedi col binocolo, ferie e malattia manco a parlarne e, soprattutto, se salta l'azienda per cui lavori salti anche tu; praticamente spesso e volentieri il tuo futuro dipende da come si sveglia il principale la mattina) e i ritorni in termini di stipendio da dipendente ridicoli, quindi sí, ci ho pensato a fare impresa e vedo solo condizioni migliori rispetto al lavoro dipendente, quello che mi manca é il capitale iniziale perché le capacitá ci sono tutte
@@alessandromontebovi9090 Avete capito? Il signor Alessandro di fatto vi dá dei codardi se non avete il coraggio di mettervi in proprio. Senza sapere che è proprio la proliferazione delle PMI uno dei problemi italiani. Senza sapere che se c'è un sistema ingessato, mettersi in proprio ed andare male non è colpa del rischio che hai intrapreso, ma dell'essere assolutamente dissennato nell'intraprenderlo, il percorso.
Il problema della maggior parte dei lavori in Italia è che devi vivere per lavorare 10h al giorno 1200€ miseri 5/6 giorni settimanali mentre in altri paesi hanno la settimana lavorativa di 4 giorni e la paga base parte da 15€ l'ora
Guarda che il problema non è che la gente non ama andare a lavoro. I problemi sono quelli detti nel video : bassa produttività data da scarsa innovazione, pressione fiscale eccessiva, eccessiva burocratizzazione ecc
Non per fare un discorso da boomer, ma l'Italia è un paese che si è sempre dato la zappa sui piedi da solo. Abbiamo sempre avuto una classe politica che tolta da quelle poltrone vale meno di un qualsiasi dipendente medio, gente che su quelle poltrone ci sta grazie a MIOCUGGINO e mai per meriti. La scuola che è rimasta bloccata nei primi del 900 come insegnamenti, strutture e organizzazione. Con queste premesse non si va da nessunissima parte. Ci chiedono costantemente soldi, soldi, soldi e soldi e in cambio cosa abbiamo effettivamente? Nulla. Ogni tanto se ne escono con qualche bonus e gli andiamo a votare, ci tengono zitti con questi contentini. Bonus benzina, bonus spesa, 100 euro in più a chi fa figli e noi come i beoti subito a votarli. Un sistema contributivo che tempo 10 anni collasserà su se stesso perché spoiler: noi in realtà i contributi che ci versiamo non sono per noi ma stiamo pagando le pensioni della vecchia generazione ;) Ora vi chiederete "si ma la soluzione qual'è che parli e parli??" Ah, non lo so .... forse un bel cataclisma e reset da 0? La pensata non sarebbe malvagia :)
Collassare sarebbe troppo comodo. Diciamo che avremo morte lentaaa e dolorosaaa. Diciamo un mix tra caos politico da nazione centro-africana e criminalità da Bogotà anni 90.
✋🏻Ex magazziniere di ferramenta, dopo problemi alla schiena, ernia allo stomaco e una buona dose di mobbing ho dovuto lasciare l'indeterminato da 1100€ netti. Dopo un anno e mezzo di scrupolosissima ricerca lavoro, accompagnato da una interinale, due corsi di formazione, un migliaio di candidature e una ventina di colloqui, mi sono arreso. Credo di essere depresso. Grazie per il video❤ ho trovato commenti che mi hanno confortato un po' 😊
Consiglio spassionato... studia e tenta di fare uno dei tanti concorsi pubblici che stanno uscendo in questi mesi. Il diritto amministrativo può essere tosto all'inizio ma una volta preso il via la strada è in discesa
Non mollare ragazzo.. Io dopo 4 anni da disoccupato, con 3 bambini, sono riuscito a trovare lavoro.. Faccio fatica ad arrivare a fine mese..ma non so che fare.. Forse dovrei traslocare all'estero.. Comunque non mollare.. La tua famiglia ti vorrà sicuramente bene e l'amore non lo compri.. Affidati a loro e non mollare.. Ciao ❤
Sono ing elettronico e lavoro nel mondo dell'informatica. Sono stato a Milano a Verona e al sud , al nord si guadagna leggermente di più ma gli affitti sono troppo costosi come i prezzi del resto, al sud invece il lavoro non c'è anche se costa di meno. E che tu abbia studiato o no se non ti fai aiutare dai genitori agli inizi non fai nulla e quando inizi a lavorare gavetta e stipendi di merda per poi continuare ba prendere leggermente di più
Ciao, laureando di ingegneria elettronica qui. Da quanto lavori? In quanti anni di esperienza lavorativa il tuo salario è salito? Di quanto? Sempre se ti va di rispondere, vorrei capire "di che morte devo morire"
beh ad oggi come informatico entry level CCNL metalmeccanico prendi 1600€ netti almeno, a Verona, se hai una qualifica o sai fare qualcosa la situazione al nord è ancora decente dai
@@adrianalter8935 lavoro nell'ambito dell'informatica da circa 6 anni con questo tipo di contratto. Sono arrivato adesso a prendere poco più di 1600 netti. Quando sono entrato stavo su 1200.
@@furiobruciamete6151 allora bro ti consiglio di cambiare lavoro ogni 2-3 anni così salti in alto. io partendo da 1300€ netti 4 anni fa ora sono a 4000€ netti a partita iva come programmatore
La mia Azienda a fronte da aumenti di fatturato e utile a due cifre percentuali ha negato parte dell'aumento salariale di giugno del CCNL metalmeccanici. Non è vero che se aumenta la redditività aumentano i salari. Manco l'inflazione ci hanno riconosciuto.
Anche la mia. Record assoluto di vendite nessun aumento. Nessun premio. Anzi, niente piu welfare a natale e d estate quest anno (500 buoni spesa o benzina, generalmente) niente più cene aziendali per cementare il gruppo. Loro guadagnano di più, ma ti pisciano in testa spacciandole per lacrime.
Esperienza vissuta. Settembre 2017, dopo 9 anni circa di Università riesco finalmente a conseguire la laurea in legge, felicissimo, festa bellissima con amici e parenti in un luogo stupendo di Cagliari, città dove mi sono laureato. Ore 18 del giorno stesso, festa finita ma iniziata a metà mattina, mi ritrovo solo a casa con quattro spiccioli frutto dei regali di laurea, in una casa di un paesino a una 50ina di km da Cagliari dove mi ero trasferito per stare vicino a una ragazza con cui mi ero fidanzato un annetto prima. Da persona molto pragmatica, ma che negli ultimi anni ha ascoltato più il cuore che il cervello (grande errore secondo me, col senno di poi posso dirlo), metto giù qualche idea per cercare di tirare avanti visto che i sussidi familiari erano praticamente conclusi. Dalla mia famiglia infatti mi dissero "bene, ora ti sei laureato arrangiati, se hai bisogno di un piatto di pasta a casa ce l'avrai sempre", non proprio quello che vuole sentirsi dire un neo laureato in legge. Capita l'antifona il giorno stesso aggiorno il C.V. mettendoci ovviamente il titolo appena conseguito e corro a spargerlo in tutta la provincia, sono andato persino dai cinesi per vedere se mi potevano assumere come magazziniere o commesso... pensate la follia e la disperazione. Passo qualche anno andando avanti in cerca di un lavoro che mi permettesse di migliorare la mia situazione, campando grazie a soldi che chiedevo in prestito a tutti quelli che conoscevo, facendomi ospitare nei salotti di amici, insomma un disperato. Passo da un lavoro schifoso e malpagato a uno ancora peggiore e non pagato proprio, provo la pratica forense ma mi viene detto subito "forse fra tre anni ti pago", a quel punto scappo via immediatamente. Poi arriva la svolta, Poste italiane mi assume come postino, contratto ottimo (per me che avevo vissuto solo sfruttamento e povertà fino ad allora) e mi accorgo di essere anche bravo... purtroppo Poste mi ha dato un bel calcio quasi un anno dopo e mi sono ritrovato ancora punto e a capo ma sapevo fare, e pure bene, il corriere. Sono entrato in questo settore e oggi sono felice, non utilizzo la laurea è vero ma alla fine della fiera ho imparato che non bisogna mai arrendersi e impegnarsi per migliorare sempre e prima o poi qualcosa di buono succede. In bocca al lupo a tutti gli studenti universitari in procinto di laurearsi, vi auguro di avere maggiore facilità nel rendervi autonomi. Considerato che i percorsi più ortodossi sono super battuti dalla massa dei neo laureati, soprattutto se non avete molte possibilità economiche e quindi non siete figli di papà (come me), consiglio di aprire la mente e pensare fuori dagli schemi (io ne ho provato di ogni tipo) e, se possibile, non aspettare il giorno della laurea per buttarsi nel mondo del lavoro, ma "sporcarsi le mani" già 1 o 2 anni prima... e pazienza se ci metti sei mesi in più a prenderti quel pezzo di carta.
Sono venuto in Italia per un paio di mesi e ho deciso di rimanere a Roma per imparare l'italiano (anche se non ho ancora un livello altissimo). Per ora sono ancora qui perché sono riuscito a trovare un buon lavoro (anche se non ce ne sono molti), ma penso di tornare in Francia tra 2 o 3 anni. L'Italia è bellissima, ma rimane un paese per i vecchi...
@@marcoda13 ho messo il mio testo su chat gpt solo per correggere due/tre parole. Capisco l'italiano 100% ma siccome lavoro in inglese non scrivo mai in italiano 😬
Video come al solito interessante ed istruttivo, che fa venire il serio dubbio se anche l'Italia possa o debba essere considerata alla stregua di uno stato fallito...
Una cosa è certa.. il nostro paese è vecchio.. troppa burocrazia, 0 digitalizzazione, sviluppo quasi inesistente. Ci vuole ben altro che parole al vento.. quando quelli al governo si saranno finalmente messi d'accordo sul da farsi e avranno smesso di litigare forse qualche cosa si smuoverà. I politici spesso pensano a sé stessi e non al bene dell'Italia
Negli anni 90 i miei capi fatturavano miliardi di lire , sapete che investimenti hanno fatto ?? Casa al mare e Ferrari . Dopo 30 anni avevano l'azienda che andava in pezzi e da 50 dipendenti siamo rimasti in 8 . 😂😂😂😂😂
Ho 16 anni e sono stato due settimane in irlanda per una work experience e mi è bastato sentire gli stipendi locali; di 50000€ annui per un insegnante contro i circa 20000€ di un italiano oltre al pil pro capite intorno ai 100000€ e comunque il costo della vita non è così più caro (non so sulle case ma nei supermercati è solo di circa il 5% in più); per decidere quasi definitivamente di andare a fare l'università all'estero e di rimanerci a lavorare.
E qui si parla di neolaureati, quelli che sono "solo" diplomati e fanno comunque corsi di specializzazione sono messi peggio.. almeno dalla mia esperienza
@@Bino917 Da "La tirannia del merito" di Michael Sandel: "In un momento in cui il razzismo e il sessismo non godono di favore (sono screditati ma non eliminati), il credenzialismo è l'ultimo pregiudizio ammissibile. Negli Stati Uniti e in Europa, il disprezzo per i poco istruiti è più pronunciato, o per lo meno più facilmente ammesso, del pregiudizio contro altri gruppi sfavoriti. [...] Una delle conseguenze negative del trionfo della meritocrazia potrebbe essere la perdita di un ampio sostegno pubblico a favore dell'istruzione superiore. Un tempo considerata come una fucina di opportunità, l'università è diventata, almeno per alcuni, il simbolo del privilegio credenzialistico e della tracotanza meritocratica. [...] Costruire delle politiche attorno all'idea che un diploma di laurea al college è la condizione per un lavoro dignitoso e per la stima sociale ha un effetto corrosivo sulla vita democratica. Svilisce il contributo di quanti non hanno una laurea, alimenta il pregiudizio contro i membri meno istruiti della società e, di fatto, esclude la maggior parte dei lavoratori dal governo rappresentativo, provocando una reazione populista."
@@alessiaconforto1770 Ha semplicemente detto che molte persone diplomate hanno piú difficoltá nel lavoro rispetto a quelle laureate, non ha sminuito le persone senza laurea...
@@wallcroftb9914 L'avevo capito. Ho riportato l'estratto perché spesso si fa riferimento ai lavori malpagati dei laureati senza considerare quelli di tutti gli altri.
Ti porto l'esperienza di una ragazza che ho conosciuto: estetista a livelli altissimi, 15 anni di esperienza ed un corso da 3 anni pagato 5mila euro. 1200 euro di stipendio, 600 di affitto (un bilocale da 60m2).
E' fantastico come puntualmente ogni tanto capiti che ci lamentiamo di come mai le cose in Italia (ma non solo eh) stiano peggorando sempre di più ma la risposta, nonostante ci siano schiere di esperti a contraddirmi è sempre una sola: Globalizzazione. Vittoria totale del capitalismo sul socialismo. Il vecchio sistema politico che abdica in favore del nuovo corso di speculatori, economisti e signori della guerra. Insomma quella roba con cui conviviamo allegramente da ormai 30 anni. Dal 1990 al 1993 è accaduto tutto quello che i vecchi poteri centrali si sarebbero augurati succedesse ai tempi del congresso di Vienna. Ed è accaduto in quasi tutti i paesi importanti dell'occidente. Ovvero cancellare con un colpo di spugna tutti i diritti sociali conquistati col sangue durante le rivoluzioni dall'età contemporanea fino ad oggi. Non si può pretendere di stare bene quando al centro delle politiche di uno stato non c'è più il cittadino o la giustizia sociale (quella vera, non le put.tanate woke propinate dagli attivisti di oggi) ma il bieco pareggio di bilancio. Non puoi pretendere di stare bene quando al centro di tutto c'è il denaro e non l'individuo. Fossimo monetine andrebbe bene, ma siamo esseri umani. Tutto il resto sono chiacchere da bar che possiamo continuare a fare all'infinito. Nulla potrà migliorare se tutto non cambia e serve che accada rapidamente. O la nostra eredità per i futuri giovani laureati sarà molto peggio di quella che abbiamo ricevuto noi.
Ma allora concretamente cosa proponi? Vorrei sapere perché secondo te migliorare gli aspetti di cui parla Simone nel video (salari reali, produttività, innovazione) non può essere sufficiente, visto che i problemi veri sono la globalizzazione e il capitalismo. A me non sembra che Germania, Francia, Norvegia e altri paesi sviluppati siano meno capitalisti e meno globalizzati.
@@emanueledistefano7827 Chiedo scusa in anticipo, sarò prolisso e non mi stupisco se nessuno vorrà leggere sto commento, ma il discorso è lungo e tortuoso e non si può liquidare il tutto con una semplice frase ad effetto. Tanto non cerco like e approvazione. Germania e Norvegia, ti potrà sembrare strano, ma hanno sistemi socialdemocratici (molto più in direzione del socialismo che del capitalismo, nonostante il libero mercato) che funzionavano benissimo fino a pochi anni addietro e infatti ancora conservano un welfare e uno stato sociale ben migliore del nostro. Altri stati occidentali sono ex imperi coloniali o potenze militari egemoni e quindi situazioni economiche completamente diverse, ma gli effetti del collasso economico arrivano più lentamente ma arrivano comunque.. Un terzo degli States, ad esempio, oggi è denominato the Rust Belt, ovvero sono quegli stati in cui l'industria si è fermata e le città sono lentamente divenute realtà fantasma. Roba che potremmo definire quasi in stile chernobyl. Accade vuoi per la delocalizzazione delle aziende in paradisi fiscali o in posti dove la forza lavoro è quasi gratuita e non ci sono leggi a tutela del lavoratore, vuoi per gli investimenti scellerati o decisioni politiche volutamente sbagliate (ebbene si, per funzionare il capitalismo necessita di disperati disposti a farsi sfruttare). La verità è che il sistema economico attuale non si può più autoalimentare senza l'escamotage delle continue guerre. Ovvero i sistemi capitalisti vampirizzano gli stati più deboli e le loro risorse, sia umane che energetiche, dopo che questi vengono arbitrariamente definiti stati canaglia o dittatoriali. Ormai ogni scusa è buona per fare guerra a qualcuno e col terrorismo islamico di aftto hanno fatto Bingo. L' America è la patria del capitalismo e su questo non ci piove, giusto? E il paradosso di tutto ciò è che nacque combattendo proprio i primi capitalisti moderni, quelli della Compagnia delle Indie che avevano convinto Re e governo a tassare il thè e altri prodotti destinati alle colonie attraverso i lobbysti che avevano infiltrato nel parlamento Inglese. Fermati sul più bello fecero un altro tentativo ma Lincoln li fermò appena prima che questi, grazie sempre a corruzione e lobbysmo, potessero appropriarsi della Federal Reserve e della capacità di coniare moneta. Lincoln poco dopo venne assassinato per pura follia dal solito malato di mente a piede libero. Cosa che fecero ed ottenenro invece nel 1917 e, grazie alla loro tenacia e avidità, in un solo decennio portarono gli USA e mezzo occidente nella crisi economica del 27 che, di fatto, fu una delle ragiuoni che accelerarono lo scoppio della seconda guerra mondiale. Nonostante tutto questo FDR salvò bacarra e burattini col New Deal, la più formidabile politica socialista mai applicata sino ad oggi. Immaginate ora essere americano ed aver scordato che tu sei in effetti un erede della nazione più rivoluzionaria e socialista dell'occidente. Ma che 70 anni di propaganda e pubblicità pagata dallo "sponsor" ti hanno così anestestizzato che ora parteggi per il nemico e combatti (letteralmente) le sue guerre. Prima quella fredda nei confronti di un alleato che non ti ha mai minacciato mezza volta, poi quelle in giro per il mondo per aprire nuovi mercati (di schiavi e risorse) per il tuo padrone. No, io no ho ricette o proposte da vendere per migliorare la situazione, ti dico solo quel che vedo. E secondo me c'è qualcosa che non torna se, ad esempio, (seguendo la logica di questi esperti e geni della finanza) per contrastare l'effetto serra e il cambiamento climatico invece che piantare alberi ci facciamo convincere che dobbiamo comprare auto elettriche che non sappiamo nemmeno come alimentare in futuro, dato che l'energia che abbiamo non basta manco per accendere i condizionatori d'estate, figurati caricare un auto che richiede 3 kw di potenza lei sola. Cosa vogliamo aumentare ancora la produzione che abbiamo già diversi mercati saturi ed è per quel motivo che viene introdotta l'obsolescenza programmata e tutti quegli altri escamotage per continuare a produrre in barba alle reali esigenze e semplicemente perchè obbligati dal mantra della produzione e guadagno continui. Ma dove vogliamo andare? Metà del cibo che produciamo marcisce sugli scaffali dei negozi. Noi che facciamo? Ovvio, ne produciamo ancora di più per una società che ha sempre meno soldi per comprare beni. Tutto perfettamente logico nel capitalismo occidentale.
Sono stato 6 mesi a Monaco di Baviera quando avevo 24 anni, stanco di lavori sottopagati e senza contratto, speranzoso di fare soldi ed essere trattato bene. Sono tornato perché non sono e non erano quelli i motivi per cui vale la pena andarsene da casa. Ora sto progettando di andare nei Paesi Bassi, i motivi? La politica, l'ambiente, le tasse, il mercato immobiliare (vivo a Palermo, stipendi da Mumbai, affitti da Mykonos), le prospettive di crescita professionale, un degrado sociale che toglie la voglia di farsi una famiglia, la sanità, la sicurezza, la burocrazia, la poca cooperazione e comunicazione tra i dipartimenti istituzionali...basta ragà, non si può fare. Io c'ho provato, giuro, ma non si può fare.
Io ho vissuto in Olanda e ho origini siciliane. Olanda e' follia pura. Ok pagano bene ma trovare una casa e' pura follia. Le case ok sono tutte prese quindi significherebbe andare a prendere la casa nel paesino olandese X e fare il pendolare ogni giorno per X ore al giorno andata e ritorno. Inoltre integrarsi e' veramente difficile dato che gli olandesi non sono dei mostri di simpatia. Per prendere casa ti chiedono un anticipo di 3 o 4 mesi. Gli affitti sono dai 1400 a salire per una casa ok in una citta ok quindi anche emigrare in Olanda ha un suo costo (Io direi di partire con 7K almeno in banca, calcolando emergenze e affitti in anticipo). Ovvio che tutto e' meglio di Palermo ma vale la pena riflettere.
@@ForeverNihil a dire il vero proprio per questi motivi io sto partendo con un lavoro che mi garantisce l'alloggio, l'assistenza sanitaria e una mano per prendere il bsn per poi pensare soltanto ad un monolocalino tutto per me. Però grazie, sto apprezzando molto sia lo sbattimento di rispondermi sia la sincerità.
@@ForeverNihil Io abito in Olanda. Gli affitti sono alti e ci sono poche case, ma se si è lavoratori qualificati non ci sono grossi problemi. Stipendi da 3.500/4.000 netti sono comuni. Certo se uno fa lavori non specializzati la situazione cambia.
Il discorso della produttività è corretto ma non può essere esteso a qualsiasi attività. Faccio un esempio. L'azienda che produce mobili, o una ditta nel settore edile non sono affette dalla mancanza di innovazione (non di certo devono investire in tecnologie avanzate per produrre). Ecco in questi casi, trovare nella scarsa produttività il motivo di bassi salari non regge. Semplicemente le regole contrattuali non vengono rispettate dagli imprenditori (inquadramenti volutamente più bassi rispetto alle qualifiche del lavoratore) e lo stato inoltre non adegua i minimi salariali previsti per una determinata mansione al costo della vita. Gli imprenditori di capitale ne hanno e anche tanto, e poi lo reinvestono in altre attività secondarie (anche all'estero). Per cui il discorso è molto più ampio di quello che si pensi e non c'entra unicamente la produttività di una azienda.
@@stefanocaputo4451 la produttività è il fattore "principale" non è l'unico. Ovviamente stesso discorso vale per il turismo, come fanno gli albergatori, ristoratori ecc ad aumentare produttività? Il discorso ovviamente lo so fa sull economia nazionale contando soprattutto sui settori ad alto valore aggiunto e con un tasso di ricambio tecnologico favorevole
Ti sbagli, almeno sulle ditte/ambiti presi in esempio. La ditta del settore edile è affetta dalle innovazioni come prodotti chimici, macchinari o strumenti per la sicurezza in cantiere per le costruzioni, o anche i software gestionali. Se per ditta edile ti stai immaginando il mastro col manovale sul camioncino, beh... non è rappresentativo di una "ditta" edile; è piuttosto un disgraziato che cerca di stare a galla contro la fame. Per la produzione di mobili, tecnologie come il CAD, il CNC e perfino il 3D printing, fanno una differenza abbastanza netta proprio in termini di produttività. Il punto è che ci governano animali e, dunque, ci vorrebbe una rivoluzione con tanto di purghe staliniane per uscire da questo torpore generalizzato. Bisogna considerare che i competitor, oggigiorno, si chiamano CINA, POLONIA, MAROCCO. Dove vogliamo andare?
@@locked01 grazie per aver corretto l'esempio che avevo indicato. Ma pure ammettendo che l'azienda necessiti di mezzi/processi più all'avanguardia, l'ultima decisione spetta sempre all'imprenditore (se investire il capitale nel modo giusto, o comprarsi una Ferrari per sé stesso)
Certamente @@stefanocaputo4451. E, guardando il video (ma anche solo fuori dalla finestra), il fenomeno della de-industrializzazione sembra proprio favorire la Ferrari, o Audi o.... semplicemente chiudere o vendere ditta e trabattelli per pagare debiti e bollette. Poveri noi!!
Se posso, da imprenditore, il costo dei dipendenti è già alto per l’impresa, ovviamente tutti sapete che un’azienda paga praticamente 2 stipendi a lavoratore, uno allo “stato” per semplificare e uno al dipendente. Noi abbiamo dato dei “bonus”, ma comunque non sono sufficienti. Dunque da 14 anni, mi do uno stipendio da “dipendente” per poter far crescere l’azienda, ma la mio opinione è che se lo stato aiutasse e incentivasse le aziende a crescere, magari con sgravi fiscali per chi rinnova le attrezzature etc, aumentando PRIMA la produttività e poi i salari, allora il “giochino” starebbe in piedi, o ancora meglio, detassando gli stipendi dei lavoratori così l’impresa non si accollerebbe maggiore costi, almeno per qualche anno, poi quando l’impresa aumenta la produttività e nel frattempo il dipendente ha più capacità di spesa, vedrai che l’economia gira e non ci sarebbero problemi ad alzare gli stipendi da parte dell’impresa.
Eh, ma lei ce l'ha la scatola cinese alle Cayman?! No? E allora è troppo piccolo perchè qualcuno prenda da conto le sue necessità. Scherzo ma nemmeno troppo. Le auguro il meglio per il suo ammirevole sforzo.
Occhio che Zingales, con il modello dell'Università di Chicago (tristemente famosa per *Cile e altre dittature* sudamericane), non ha esattamente a cuore il benessere degli italiani, anzi. Il modello delle *"privatizzazioni"* è parecchio responsabile riguardo al declino economico italiano
@@giorgiolodigiani1081 no, quali privatizzazioni, l'italia ha la maggior parte del pil in mano alla politica, pubblica amministrazione ecc.. anche molte grandi aziende private italiane sono tutte compartecipate dalla politica e sono diventate tali facendo favori alla politica.
Le privatizzazioni sono letteralmente l'unico modo per fermare il declino italiano. Lo statalismo e l'assistenzialismo sono i principali motivi per cui le persone in italia non vogliono aumentare la loro produttività. Se concorrenza e liberismo non fossero considerate parolacce allora magari saremmo in una situazione migliore. Continuiamo cosi e finiremo come il peggiore degli stati sudamericani (chissà magari ci arriverà un Milei che ci rialzerà a quel punto)
@@francescomarrinima se manco l'acqua e pubblica che cosa vai dicendo, non sanno più cosa vendersi ormai é il pubblico che é in mano ai privati grazie a i politici che si sono venduti il patrimoni pubblico per intascare favori vacanze e villette.
Mi manca tanto vivere in Italia, ma so per certo che la mia famiglia non avrebbe mai le stesse possibilità lì comparato a dove sono ora. ❤ Italia gioie e dolori. Detto questo, uno speciale su Simone che balla la samba ora è D' OBBLIGO.
@@yrooxrksvi7142 nulla è perfetto ma i miei 50K annui da professore junior se li sognano (purtroppo) in Italia. E lo dico col massimo rispetto e senza retorica per i colleghi italiani, dei veri eroi.
Il problema in Italia siamo sempre stati noi popolo. Divisi tra nord e sud tra destra e sinistra,tra litigate tra vicini di casa,amici e per non parlare di quanto ci odiamo tra parenti. Siamo invidiosi di ogni cosa e godiamo quando qualcuno che se la passava bene ora se la passa male... questo nostro atteggiamento farà si che le prossime generazioni saranno schiave al 100% di quel sistema di cui siamo schiavi anche oggi ma con la sola differenza che abbiamo avuto un po' di aiuto da genitori e nonni.. in che modo potrete aiutare i vostri figli e nipoti?
Siamo una coppia che per fortuna guadagna in due circa 4.000Eur al mese, ma siamo ben distanti dal definirci benestanti.. diciamo che campiamo senza ansia di arrivare a fine mese, ma ad esempio comprare casa è solamente un sogno, stacchiamo la spina solo due settimane l'anno e poi lavoro, lavoro, lavoro... se non lavorassimo così tanto non riusciremmo mai a vivere senza pensare alla fine del mese... però nonostante sappiamo di essere fortunati, non possiamo avere quello che i nostri genitori hanno fatto con la metà dei nostri stipendi.. vado al supermercato e per due buste saltano fuori 50Eur ogni due giorni, quasi mille euro di spesa, mille di affitto, duecento tra luce, gas e acqua, 300 di finanziamento per un'auto usata.. con 4.000Eur 15 anni fa non ti faceva paura nulla, potevi fare con discrezione tutto quello che volevi.. Qui a Roma se avessimo due figli dovremmo pagare 900 eur di asilo solo per andare a lavorare.. Allucinante
Scusa, ma si può spendere molto di meno, qui in due sempre a Roma spendiamo di spesa 450€ al mese, e 800€ tra affitto, condominio, riscaldamento centralizzato e acqua…
Purtroppo chi ha studiato economia/finanza o lavora nel settore sa e sente ripetere queste cose da quasi 30 anni. Molto bene che anche un canale grande e meno settoriale come questo ne parli, per informare sullo stato delle cose e magari migliorare le proposte politiche future, così da non votare più chi promette ricette facili, bonus e tutto gratis! Dico due paroline finali: Drin Drin! :)
La cosa che mi preoccupa maggiormente della situazione attuale è che si respira un'aria stagnante da oltre vent'anni. Nemmeno la politica parla di questa situazione straziante, visto che sono incapaci e non sanno nemmeno da dove cominciare, preferiscono spostare l'attenzione dei cittadini su altro, ma questo è un problema estremamente serio che crea un circolo vizioso potenzialmente infinito che ci erode pian piano fino a toccare il fondo. Eppure nessuno ne parla, nessuno ha il coraggio di fare investimenti di cui "un futuro governo potrà riceverne i meriti" e sarà così finché la massa di ignoranti italiana è contenta di 20 euro in più di stipendio al mese (con cui non ci facciamo assolutamente niente) piuttosto che esigere degli investimenti a lungo termine come qualsiasi Paese lungimirante. Ma no, noi il siamo il Paese non di "tutto subito" ma di "qualsiasi cosa va bene basta che sia subito", il che è anche peggio.
Bingo. Il problema e' proprio questo un misto di indifferenza, individualismo, ignoranza, passivita' e rassegnazione di un intero popolo o almeno di quella parte, giovani in primis, che dovrebbero "esigere" un drastico cambiamento improntato a una maggiore equita' sociale e trasparenza (ad es: le pensioni attualmente pagate sono una gigantesca ingiustizia). Chi vede la realta' per quella che e', se ne ha le possibilita', cerca il cambiamento emigrando e impoverendo sempre piu' un paese che declina da decenni senza alcun convincente segnale di ripresa.
Sempre di più mi convinco che molti imprenditori italiani considerino il profitto non tanto in base al valore di ciò che viene messo sul mercato, ma attenendosi esclusivamente alla cosiddetta ottimizzazione dei costi, che negli anni si è spinta ben oltre lo sfruttamento, che grazie ai flussi migratori ha gioco sempre più facile.
@@Leviathan-uy4qy Proprio qualche giorno fa parlavo con un amico che vive in Irlanda e che mi ha detto quanto l' azienda per cui lavora ha scelto di investire su di lui, con corsi di lingue e formazione, oltre che uno stipendio adeguato. Se lo ha fatto, senz' altro sarà stato per il proprio tornaconto. Forse, anzi, senz'altro questo avverrà anche in Italia, ma resto del parere che in linea generale qui il profitto lo si concepisce partendo innanzitutto dallo "spremere" il lavoratore, il cui valore di norma è sempre relativamente basso, perché il ricatto sta tutto lì, se non ti sta bene ne trovo a centinaia disposti a lavorare il doppio alla metà di quanto chiedi. In questo, i flussi migratori hanno avuto un peso determinante.
Gli imprenditori sono gli ennesimi ladri che si sono assuefatti al sistema che vogliono arricchirsi sempre di più. Se non sfruttassero i loro dipendenti, col caxxo che potrebbero permettersi il macchinone e le vacanze in Sardegna.
Gli imprenditori sono gli ennesimi ladri che si sono assuefatti al sistema che vogliono arricchirsi sempre di più. Se non sfruttassero i loro dipendenti, col caxxo che potrebbero permettersi il macchinone e le vacanze in Sardegna.
@@Leviathan-uy4qy Certo che si. Sono in germania e contando penso chew almeno 3 settimane siano state dedicate a corsi di aggiornamento e training. Ed io sono un normale ingegnere. Abbiamo un meeting dove viene discussa la questione crescita e quindi si stabiliscono i training che io vorrei ricevere e che l´azienda avrebbe piacere che io facessi.
Non invidio nessuno che abbia una vita di lavoro davanti. Più di quarant'anni sotto padrone, in prospettiva futura, da poveri, è veramente uno schifo inenarrabile. Soprattutto se quel lavoro neanche piace, diventa una galera senza sbarre, un ricatto sul bisogno che può durare tutta la vita. Come ci si è ridotti così?
Io vivo in Spagna dal 2008,tre mesi dopo la laurea ero qua, mi sono mangiata la grande crisi spagnola e mi davano della pazza. Adesso nel 2024 posso dire che ho fatto bene.
Quale ventennio? Berlusconi è entrato in Politica (ufficialmente) nel 1994, ma non ha governato ininterrottamente. Ai suoi governi si sono alternati governi di centro-sinistra (Prodi, D'Alema) e poi è nata la fase dei governi tecnici negli anni 10 del nuovo secolo. Infine sono arrivati i governi populisti /demagogici Conte e Salvini) per finire con la destra becera di Meloni. Berlusconi ha tante responsabilità, ma non sono solo le sue. La precarizzazione del lavoro è opera più della "sinistra" che del nano di Arcore...
Magari fosse stato solo Berlusconi il problema. I salari si sono fermi dagli anni 90 ma riflettono riforme sbagliate della prima repubblica, in cui fin da subito nessuno è stato lungimirante e dove si poteva speculare lo si faceva indiscriminatamente
Nota: ho parlato di "ventennio berlusconiano" e non di Berlusconi a ragion veduta. Non è tanto (o non solo) la figura in sé, ma il modello politico che si è creato (soprattutto) grazie a lui. Nessuna programmazione, campagna elettorale perenne per la ricerca del consenso immediato, avvisaglie di spauracchi che vanno dai comunisti agli immigrati per attirare consensi, soprattutto la distruzione della cultura come valore imprescindibile (e infatti oggi scopriamo che per i servizi ad alto valore aggiunto servono le competenze). Sicuramente ci sono errori che ci riportiamo anche da prima, ma mi sembra che la qualità della classe politica (e quindi anche della popolazione da cui essa è tratta) non sia sicuramente allo stesso livello.
Il problema dell'Italia non è la produttività perché anzi è pure già alta per i pochi che lavorano davvero. Il vero problema dell'Italia è la sovrappopolazione infatti per i nostri padroni anglo-americani oltre a suonatori di mandolino camerieri, bagnini,guide turistiche e pizzaioli(e armaioli) non servono tutti gli altri,al massimo se servono se li portano a casa loro! Hanno già da mantenere i loro che mangiano per due e in più Tedeschi e Francesi e Benelux. Tutta gente che non fa nulla se non gravare sulle spalle dei popoli oppressi dall'egemonia Occidentale. L'Italia come la Germania è all'avanguardia tecnologicamente parlando e compete con gli USA per quelle poche industrie che i competitor non occidentali fanno fatica ancora a fare. Per questo motivo non condividono più con noi i benefici delle loro ruberie ma solo i malefici...
Sono uscito da una triennale in ingegneria informatica in Italia, adesso sono a Copenhagen per la magistrale e nel mentre faccio un lavoro da studente lavoratore, con circa 16h a settimana mi porto a casa 800€ al mese e sono proprio l'ultimo degli ultimi. Alcuni miei colleghi che lavorano da 4-5 anni mi han detto che fanno 4k euro netti, roba che arrivano a mettere da parte 1800/2000€ al mese. Ci sono tante cose da valutare, qui il "welfare" è alto e costa, nella parte che mettono via non ho contato la macchina semplicemente perchè nei dintorni di copenhagen non ne hai bisogno. L'equilibrio lavoro vita privata non è manco da comparare. Ci stavo facendo un pensierino sia qua che in altri posti, ma in un futuro prossimo non mi vedo in Italia (purtroppo)
Mi sono trasferito in Germania ad Aprile di quest'anno e ogni giorno rimango sconvolto da come, nonostante uno stipendio praticamente doppio rispetto a quello che avevo in Italia, costa tutto di meno qui che lì. Se si fa una spesa analoga a quella che si farebbe (nel mio caso faceva) in Italia, mediamente qui costa la metà. Con uno stipendio di 3000€ qui pago la spesa 80€ comprando prodotti Bio (mai potuti permettere in Italia) quando in Italia con 1600€ al mese la stessa spesa la pagavo 140€. È tutto meno caro. La benzina costa meno, il cibo costa meno, l'assicurazione costa meno, il bollo costa meno. La casa (affitto o comprandola) costa di più ma le bollette costano meno. Le uniche cose che oggettivamente costano di più sono quelle che prevedono il lavoro di qualcuno (artigianato, idraulici, elettricisti, giardinieri, piastrellisti, falegnami, ecc..)
Bisogna anche dire che in Germania vanno molto forte supermercati come Aldi o Lidl. Certo, i prodotti costano meno, ma sono supermercati che sono considerati discount qui.. La benzina costa di meno si, ma 10/15 centesimi al litro in meno. Insomma 5/7 euro in meno per un pieno di un auto media. Nulla da dire sugli stipendi, sono molto più alti, +50% almeno
Si ma fa pena la Germania. Di amici tedeschi non ne troverai mai, vedrai che al 100. mafioso che ti prenderai, quando avrai l'umidità nelle ossa, quando la burocrazia ti porterà all'esaurimento nervoso, quando il cibo non avrà alcun sapore,gli inverni lunghissimi,bui e sempre piovosi.. rivaluterai l'Italia. P s fatti qualche bel viaggetto nelle autostrade tedesche,tra lavoro in corso, autovelox a tradimento, traffico paralizzante, buio pesto di notte, aree di sosta vandalizzate e bagni non agibili..eh ma sono gratuite
@@tommasov10 Aldi lo puoi mettere al pari di coop ed Esselunga, "discount" perché i prezzi sono inferiori ma non è come dire MD o Eurospin. Lidl è un pelino sotto Aldi ma c'è anche da dire che se vai all Esselunga e compri Smart o alla Coop e compri Coop i prodotti sono gli stessi. In Germania alla base c'è una competitività sana (se mantengo prezzi onesti vendo di più), in Italia si va al rialzo (tutti alzano i prezzi quindi li alzo anch'io). Il carburante non credere, il Diesel va 1.45 in questi giorni contro gli 1.70+ che lo pagavo a Firenze. Su 50 L di pieno sono 12-13€
@@sociale.11 Aldi e Lild sono comunque supermercati che vendono anche prodotti di marchi convenzionali e di grande distribuzione a prezzi oggettivamente concorrenziali. Ma per quanto riguarda i prodotti a marchio proprietario (che sono i principali) la qualità è così così. Carne, pesce e verdure non le compro lì, perché la qualità è percepibilmente inferiore. Lild è noto come discount, Aldi pure (di sta per discount, appunto). Sulla cosa del rialzo posso essere d’accordo, effettivamente si nota una forte tendenza rialzista nei prezzi. Non so se sia un problema solo nazionale. Per quanto riguarda il diesel ti posso dire che sono stato ad un Enercoop, (distributori presso gli ipercoop) oggi: € 1,539. (Vivo in Veneto)
sarebbe interessante accennare al rapporto remunerazioni "operaio-impiegato-quadro-dirigente" di oggi, rispetto a 20 anni fa, e rispetto a 40 anni fa. Sorprendentemente, ci si accorgerebbe che il denaro in giro è sempre lo stesso. Semplicemente, oggi quel rapporto è 1-1,8-6-50. 20 anni fa, e 40 anni fa, il rapporto era ben diverso. Tutto qui. Oggi, rispetto a 20, o 40 anni fa, molta più gente ha 10 milioni in banca, 4 ville, e la barca, e tantissima gente in più ha solo debiti. MAI come in questi ultimi anni, l'industria delle navi di lusso ha avuto un così alto numero di clienti italiani. Aggiungo : il pizzaiolo, l'artigiano, il commerciante ( anche online ) campano per la maggior parte sulle prime due fasce indicate ( operai e impiegati ), se viene a mancare il loro potere di acquisto, si disintegra la società, con buona pace dei soloni che inneggiano alla produttività tout-court. E tutto questo vale, all'ennesima potenza, per i politici italiani, per TUTTI, i politici italiani : dal livello regionale in su, sono quelli che hanno i maggiori stipendi in Europa, a fronte del minor potere di acquisto per gli italiani. Fatevele, due domande, prima di andare alle urne.
@@marcobignardi8026 Lavoro nell’industria delle navi di lusso da sei anni: non ci ho mai visto salire un italiano che fosse uno, a parte il proprietario della Zoppas, il CEO dell’Acqua Panna e la famiglia di Gianni Bugno
@@frac3620 che funzioni tutto è un parolone, peró si, si sta molto meglio economicamente parlando. Poi vabbè noi abbiamo fatto qualcosa di estremo e siamo alle Lofoten 😂
Paese senza più nessun futuro e popolo disunito dove ognuno pensa solo al proprio orticello,la frittata oramai è fatta e il trend oramai è incontrovertibile.
Grazie mille per questo video. La sensazione ormai è quella di vivere in un paese senza alcun futuro. Mancanza di progettualità a tutti i livelli, si naviga costantemente a vista preferendo nascondere lo sporco sotto un tappeto di illusioni.
Pensate a quello che hanno fatto al Signor Olivetti in questo paese, sembra che l'interesse nazionale e internazionale sia quello di mantenerci il più possibile una "potenza" del terzo mondo...
Io penso che il nostro punto di forza era la qualità italiana su tutti i settori dalle grandi aziende all artigianato, poi hanno deciso di vendere tutto senza guardare al futuro e adesso ci ritroviamo ragazzi senza un vero mestiere in mano (ma con la laurea👍) che magari poteva essere tramandato da un genitore o anche ereditare un impresa da poter mandare avanti e magari migliorare ancora
Ma dove vivi? 😂 Ma sai cosa sta succedendo in Germania, Francia, UK e cosa sia un Paese povero? Un Paese del G7 e l'ottava economia Mondiale è un Paese povero? Ma a scuola sei andato?
@@karag4487esatto, questa tua frase ha perfettamente senso e anche americani, giapponesi, francesi e inglesi sono sempre meno ricchi o più poveri. L'altro utente ha detto una cavolata che non si può sentire, ben diverso da cosa hai correttamente detto te. Pace amici.
@@karag4487esatto, cosa diversa dall'essere Paese povero. Tutta Europea occidentale, Usa, Giappone, stanno diventando più poveri in termini di ricchezza individuale.
Ho lavorato 30 anni in un settore della sanità privata che si occupa dell'età evolutiva. Quando ho iniziato lo stipendio era decisamente buono e il posto ambito. Nel corso di questi trent'anni le cose sono andate costantemente peggiorando. L'iter è lo stesso in tutta la nazione. Sono madre single di due figli e, appena sono diventati parzialmente indipendenti, ho rispolverato il mio vecchio diploma e me ne sono andata. Con me ho portato gli anni di formazione accademica (la formazione richiesta è continua) e l'importante esperienza lavorativa che, nonostante vi dicano che fuori ci sia la fila a cui possono attingere, in realtà quelle competenze non le troveranno tanto facilmente.
@@MarisaAmadio-ur8jm Dal primo messaggio avevo capito che lavoravi in Italia e poi ti sei trasferita all'estero, trovando con facilità. Ho frainteso evidentemente.
Eppure io ho il vago ricordo di qualcuno che già 26 anni fa diceva che avremmo lavorato un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più 🤔
prodi aveva ragione perchè si basava sui dati di produzione e al tempo, molte industrie italiane esportavano almeno il 40% del proprio prodotto. in un contesto ancora di poca competitività dai paesi emergenti (europa est) e asia.
Qui in veneto (provincia di TV) era la norma che uno dovesse lavorare 5-10 con salari di merda per 'imparare' il mestiere. Ora ci sono cartelli che cercano tutti i tipi di lavori, soprattutto manuali. Conoscendo la cultura di varie aziende, gli sta bene. Se tanto devo lavorare per stare pari o sotto la soglia di sopravvivenza, tanto vale starsene a casa.
Si ma situazione come dici si sta ribaltando, gente specializzata ce n è sempre meno, es cablatore quadri elettrici puoi partire giá da una buona base e così via. Certo i lavoretti poco impegnativi sono sempre remunerati da fame c'è Ada dire che anche i giovani senza retorica non hanno ambizioni preferisco prendere poco e poche responsabilità, no così non si avanti
@@parcifes Una buona base è ormai 1500-1600 euro. Non dico che chi ha appena iniziato ne prenda sopra i 2mila, ma chi ha un titolo di studio (ingegneria o simili) o chi abbia 3-4 anni di lavoro specializzato dovrebbe giá raggiungerli. Anche un metalmeccanico sul CNC dopo qualche anno dovrebbe arrivarci. Purtroppo tante aziende pensano che la manodopera sia solo costo senza ritorno.
calcola però che chi sta a casa, sta bene.. oggi, che viviamo nel sussidistan. Domani, quando questo non sarà ovviamente sostenibile, ci attende appunto uno scenario a metà tra colombia e bielorussia. E chi è rimasto senza soldi, farà davvero la fame..
Nella mia azienda, le posizioni migliori sono già occupate da fancazzisti che vengono pagati più di me. Non mi fanno fare altre mansioni, quindi no nuove competenze e no aumenti. In compenso devo andare come un dannato perché la produttività non è mai abbastanza. Chi me lo fa fare? Nessuno.
Condizione molto comune oggigiorno. ma la domanda e' : hai alternative? che rischi sei disposto a correre? puoi permetterti di ripartire accollandoti rischi significativi? Serve un piano b per mollare tutto a meno che tu sia davvero sull'orlo di un crollo psico/fisico (in tal caso sempre meglio non prendere decisioni avventate e mettersi in malattia). O tanti soldi, ovviamente.
io vedo piccoli imprenditori, ti parlo di ristoratori di piccoli ristoranti, con macchine che viaggiano dai 70.000€ ai 110.000€, con questi mega suv, che pagano gli inservienti 7/800€ al mese perchè non ci sono soldi, c'è evidentemente qualcosa che non quadra... L'Italia è così, tutti che si lamentano "padroni" che sfruttano i poveracci che si fanno sottopagare, c'è ad ogni livello una sorta di profonda disonestà, questo è il problema Italiano, non mancano i soldi, manca l'onesta, l'Italia è un paese di disonesti...
Il turismo in eccesso è una piaga perché squilibra palesemente un sistema ed inoltre arricchisce maggiormente chi vive di rendite (case e alberghi) accentramento della ricchezza!
Io vivo in Australia da 5 anni e fuori dall’italia da 10. Per me è stato assurdo vedere la parte dei prezzi al aupermercato. Considerando che uno stipendio medio in australia si aggira sui 1000 - 1200 dollari A SETTIMANA e che 1 euro vale 1.6 AUD il salmone al kg qua costa tra i 22 e i 30 dollari. Un litro d’olio sui 10 dollari. Un kg di pasta a seconda delle marche tra 1.5 dollari e 4 dollari. Una stanza in una grande città la paghi 300 dollari a settimana mentre in fuori città con 450 dollari hai una casa con giardino e due stanze…. Io rimango basito di come i prezzi siano piú alti li che qua…è assurdo…per carità anche qua si fanno sacrifici eh… ma se ti gestisci i soldi alla fine della settimana 300 o 400 dollari li risparmi… Assurdo
Non ci resta che tornare al feudalesimo: disoccupazione allo 0%, inflazione inesistente (unico rischio la carestia ma pregando tanto ci si salva anche da quello).
Io sono emigrato piú di 10 anni fa ormai, i primi anni tornavo in italia in ferie e facevo semplicemente 'il signore', adesso é un paio di anni che quando torno a trovare i miei devo tirare la cinghia perché tutto é schifosamente caro, intendo molto piú costoso del posto dove vivo e dove guadagno il doppio di quello che guadagnerei se facessi lo stesso lavoro in italia. Non so proprio come sopravvivono i miei colleghi
L’anno scorso mi trovavo ancora in Italia e lavoravo nell’ufficio di un’azienda. Un giorno venne a fare formazione una collega della sede francese e, parlando del più e del meno, le dissi quanto prendevo di stipendio. Si mise a ridere. Non voglio dare cifre, ma vi assicuro che, pur svolgendo lo stesso lavoro, lei guadagnava il doppio di me. Ora, per fortuna, vivo in Australia e, tolti affitto e spese, mi rimane in tasca l’intero stipendio che prendevo in Italia, svolgendo sempre un lavoro d’ufficio. 🙌🏻
In Olanda come magazziniere avrei preso 2500€ in Italia lavorando 10h per una multinazionale non prendevo più di 1400€, l'unica cosa che mi hanno aumentato sono stati gli orari lavorativi mentre la paga e rimasta invariata infatti scaduto il contratto gli ho mandati aff...
Lavoro in un magazzino dove usiamo muletti di 20 fa,terminali che si inceppano ogni 5 minuti,ponte radio malfunzionante,gestionale inadeguato,camion che sono più in officina che in strada,gestione della logistica confusionaria.ah poi abbiamo anche un magazzino automatizzato che è un disastro perché non si fa manutenzione periodica(costa troppo dicono). Quando fai notare all' azienda che se investissero su strumenti adeguati per farci lavorare saremmo più produttivi o fanno orecchie da mercante o ti dicono:"eh si...hai proprio ragione"...ma poi non fanno niente.
Giusto così. I giovani devono preoccuparsi di scioperare il venerdì per l'ambiente e scendere in piazza per il bagno neutro negli edifici pubblici e nelle università.
Se si tira la corda troppo si spezza e a me sembra che questa corda stia diventando sempre più tesa e sottile, arriveremo che la gente giovane che vuole lavorare andrà in altri lidi (io so gia che tra un po di mesi mi laureo e dovro andare via) e quando ci sarà un vero cambio di generazione il paese sarà priva di forza lavoro e da li magari inizieranno come prima cosa a mettere uno che abbia studiato come ministro della cultura …
@@albertovastola beh immagino non ci sia limite al peggio in questo caso quindi… la corda si spezzerà di più e il problema sarà ancora più evidente, talmente evidente che non lo potranno ignorare, boh sono ingenuo o troppo ottimista
Bhe ma arriveremo a quel punto, garantito, a meno che non scoppi la guerra. Belle prospettive per i giovani 🥰. Sappiamo tutti benissimo quanta libertà in politica estera abbiamo, che siamo uno stato satellite americano, che il 99% dei nostri politici è al potere esclusivamente per denaro e guarda solo al suo personale portafoglio. Conosciamo benissimo le lobby che non pagano le tasse, sappiamo tutti benissimo, ed a volte siamo anche orgogliosi di essere la patria di un'azienda il cui volume d'affari è di decine di miliardi di euro annui (mafia), e sappiamo benissimo che questa azienda ha le mani e spesso muove i fili degli apparati statali. Siamo già falliti ragazzi, è solo che lo stiamo facendo piano. Io spero, ma non credo, che l'Europa possa fare qualcosa a proposito (sempre che non scoppi la guerra intendiamoci)
Me ne andai dall'Italia quasi 20 anni fa e non ho intenzione di tornare, proprio perché vedo che la solfa è sempre la stessa (se non pure peggiorata!)😢
Quasi 32 anni, laureato magistrale, prima ero troppo giovane e quindi tirocini a ruota, full-time per 400/500€ al mese. Adesso ho un bel CV, tante esperienze in vari ambiti, non soltanto nel mio campo di studi, ma sono troppo vecchio oppure troppo qualificato. Ah, e arrivano solo delle grandi offerte di tirocinio o prese in giro anche da parte di grandi aziende.
Sto in Umbria ragazzi.. trovassi una azienda che vende frutta o verdura.. niente!! Non esistono più i forni!!!! Nei supermercati solo Spagna e Canada.. ma la cosa allucinante per quanto mi riguarda é la gente, nessuno si fa domande, vanno avanti a ingozzarzi di pollo a un euro al kg felici.. così, io penso che abbiamo quello che ci meritiamo .
Se la tua azienda va male, non paghi di meno i dipendenti o li tieni in nero. Ti dai da fare per fare di più, fai sacrifici a costo di andare a piedi tu, non introito dipendenti! Se fai il tassista, non licenzi l auto perché guadagni poco ma cerchi di capire cosa stai sbagliando. Se non c'è la fai, cambi lavoro così le poche aziende che andavano meglio per merito possono permettersi di assumere o di pagare e trattare meglio i propri dipendenti. La concorrenza sleale è uno dei tumori della nostra società. Troppe aziende che attraverso sistemi illeciti vanno avanti con dipendenti sfruttati. Chiudete o fate sacrifici invece di fare pagare i vostri errori agli unici che possono davvero aiutarvi, i dipendenti.
Cento milioni di anni di applausi. Se per pagare tasse & contributi la tua azienda è in difficoltà o addirittura chiude, la colpa è tua che non sai lavorare e farla fruttare, non delle tasse.
non so cosa dire, se non aprivo una partita iva per i fatti miei, con un diploma di elettrotecnico, dove andavo ? Perchè di chiedere sussidi, mica mi va !
Affermare che per sviluppare il turismo servono metodi come Booking mi ha fatto venire la pelle d’oca !! Se prenoto un hotel in Italia tramite una pagina web che mi offre un servizio elementare ma di moda , vado a dare il 15 percento del mio pernottamento ad una azienda straniera . Se poi pago con la carta di credito e hotel lo raggiungo con un huber e prima di partire ordino un caffè con globo …. Arrivato in hotel ho già impoverito il territorio di risorse per servizi che esistevano già che non sono stati migliorati ma che fanno arricchire multinazionali estere e levano quotidianamente energia denaro dal suolo italico !! E grazie a questo video che invece di dire verità sento cose così assurde che per arricchire bisogna fare la strategia del servo che cede i suoi servizi a terzi !! Educatamente cancellerei subito il video o indossa una maglia con scritto anche io voglio distruggere Italia !!!
Il discorso era generico ma più ampio. L'alberghetto gestito da nonna Pia che non ha booking non verrà magari mai prenotato da dei turisti americani e tedeschi e non attrarrà soldi dall'estero all'Italia che poi contando quanto spende in totale un turista una volta che è qua quello che prende booking sono briciole. Invece vanno in Croazia perché magari hanno investito meglio all'estero nella loro immagine e nel pubblicizzare il turismo (esempio a caso perché non sono del settore)
Video molto interessante ma con un po' di limiti sull'argomento della produttività: i dati ISTAT ci dicono che l'Italia ha avuto una crescita generale nel post covid e che le esportazioni sono addirittura migliori rispetto al 2019. Se i dati non sono ingannevoli, significa che la produttività del nostro paese non è andata male. Il problema è capire come abbia fatto un paese a crescere e a non far aumentare i salari. La risposta è nella domanda: l'economia Italiana è cresciuta proprio perché ha mantenuto bassi i salari, nonostante il periodo di inflazione, mantenendo inalterata la produttività. Sulle spalle, quindi, dei lavoratori e quindi dei cittadini che si sono trovati con minore potere d'acquisto.
Sto notando molte contraddizioni fra i numerosi che, nei commenti, esprimono nostalgia verso la svalutazione della lira, la scala mobile, l’interventismo statale in economia et similia, pur esprimendo allo stesso tempo apprezzamento verso l’ottimo video di Simone, che, invece di dire dagli al neolibbberismo, individua le cause della stagnazione salariale in bassa produttività, poca spesa in ricerca e innovazione, eccesso di micro-impresa, eccesso di regulations, antitesi fra conduzione familiare dell‘impresa e implementazione di economie di scala, ecc. Non c’è nessun complotto in atto, siamo, come popolo, gli unici artefici di questa crisi.
Hai dimenticato di scrivere con altrettanta semplicità, nel nostro contesto specifico, come ne usciamo. Ah, ed entro domani alle 12 possibilmente, che c'ho zumba e sushi dopo.. :)
Aggiungo al mucchio pure la mia esperienza. Dopo anni di gavetta sottopagata in condizioni generali pietose, tra cui anche molestie a colleghe da parte del capo e colleghi che piangevano, cambio lavoro. All'inizio mi pagano con prestazioni occasionali, poi, dato che praticamente lavoravo a tutti gli effetti come dipendente (lavoravo solo per loro, in ufficio da loro tutti i giorni), mi dicono che non possono assumermi perché costa troppo e mi "costringono" ad aprire la partita IVA (non mi hanno puntato la pistola addosso, ma sappiamo tutti com'è, se vuoi lavorare...) continuando a lavorare allo stesso modo, come dipendente all'atto pratico. Con la partita IVA che non dà assicurazioni, non permette di detrarre niente, né di strumentazione necessaria al lavoro stesso, né di spese mediche, men che meno ferie pagate o altri lussi; in compenso c'è la stigma del "se hai partita IVA sei automaticamente un evasore fiscale", mentre in realtà paghi una quantità folle di tasse che ti farebbero venire voglia di evadere davvero, se non fosse che avendo a che fare con aziende non puoi farlo anche volendo. E in tutto questo, un bel giorno scopro che questi a cui costavo troppo come dipendente si rifanno la sede otto volte più grossa, con tutto quello di superfluo che si possa immaginare, in modo completamente non necessario, perché sul lato produttivo non hanno cambiato niente, cioè non hanno aggiunto strumentazione, personale o che. Volevano solo il posto più grosso perché fa più figo coi clienti che vanno lì.
@@Montebaldoo Per i primi tre anni sì. Per i primi tre anni. E per tutto il tempo resti senza altri benefici. Niente ferie, niente tredicesime, niente assicurazioni, niente detrazioni. Il che può andare bene se fai un lavoro che ti fa guadagnare abbastanza da coprire tutto puramente con quello che hai in banca, ma va molto meno bene se fai un lavoro che è, all'atto pratico, da dipendente senza benefici, con lo stipendio da dipendente.
come se il problema fosse detrarre, mentalità da servo proprio. chissene fotte del detrarre e delle ferie pagate se guadagni BENE. e con il forfettario le tasse sono più che accettabili visto che non hai costi generalmente oltre alla benza e il computer. dai. basta piangere.
Nei commenti leggo le più disparate teorie, più o meno vittimistiche che danno la colpa a politici, imprenditori e altri paesi. La realtà é solo che l'Italia é rimasta indietro dal punto di vista tecnologico. Troppe aziende piccole che non possono fare scala, troppa glorificazione dei settori tradizionali e troppa demonizzazione di quelli tecnologici e digitali. Lo dimostra il numero bassissimo di laureati e soprattutto di laureati STEM, che nonostante siano pochi non trovano lavoro.
Da sud a nord, non pagando i DAZI autostradali, ti ritroverai a fare le strade statali. Da sud a nord, per coprire 5-6 scarsi paralleli, ci vogliono 18 ore di auto. Un paese NON può essere considerato sviluppato se la sua mobilità intestina è così compromessa e impedita dai costi esorbitanti delle autostrade. La situazione di trascuratezza di queste ultime poi, pagate care e amare, è a dir poco IMBARAZZANTE. La Spagna ci frega in volata, ha delle strade assurde e tenute maniacalmente!! Non finirà bene, e questo si vede SOPRATTUTTO da cose a dir poco fondamentali come le strade.
Il problema della crisi italiana è che i soldi li hanno gli anziani 70-90. Loro tengono i soldi sottoterra piuttosto che investirli nella crescita. I soldi vanno investiti se si vuole crescere
L'anziano i soldi li ha guadagnati. E dei suoi soldi fa quello che vuole. La fiat ha preso soldi pubblici per decenni e poi ha mollato tutto. Attenzione a non rivolgere la propria rabbia (legittima) verso l'obiettivo sbagliato.
ma cosa dovrebbero investirli?? anche perchè chi passa gli 80 molto probabilmente finisce in una casa di riposo al prezzo di 2000 euro al mese, quindi se sta dentro più di 5 anni ha perso tutti i risparmi.
farete un video (non facile) su come i vari stati nel mondo raccolgono i dati sull'occupazione? Perchè quando vengono presentati nei tg i dati dei vari stati non viene mai spiegato che i parametri NON sono gli stessi ;)
L'Italia ha un solo problema: l'Euro e l'Europa. La crescita del PIL è stato mediamente del 5,7% dal 1946 al 1991....dello 0,6% dall'entrata nell'unione europa e dello 0,4% dall'entrata dell'euro, per i "fenomeni" che possono obiettare l'ovvio! ricordo che molti paesi non hanno adottato la moneta unica e stanno benissimo e che "l'italietta" nel titolone del Corriere della sera risultava essere la quarta potenza economica del pianeta (16 maggio 1991) ...grazie "mortadella" se ti prende una betoniera carica di cemento con i freni rotti stappo un prosecco.
Una materia che sfiora il sadomasochismo 😢, mi è stato molto difficile resistere fino alla fine. 😅 Le tue constatazioni, haimè, mi riportano ad un discorso fatto da Indro Montanelli molti anni orsono. Complimenti per l' analisi.
In tutto questo mi fa arrabbiare la gente che scappa dall'Italia piuttosto di creare una vera e propria rivoluzione. Ma allo stesso tempo mi fa arrabbiare che cercare di creare una vera e propria rivoluzione sia complicatissimo di questi tempi
Io spero invece che sempre più giovani vadano via, così l'Italia collassa su sé stessa e solo allora capiranno che farsi comandare da pensionati, tassisti, evasori fiscali ecc non è stata una cosa buona
@@Master_0f_Shadow io invece spero di cambiare le cose o di crollare provandoci. Si vedrà tutto post laurea. So che non sono né il primo né sarò l'ultimo, però piuttosto di piangermi addosso..
Mah guarda , io la vedo che anche se siamo nati qua è ai nostri interessi personali che dobbiamo guardare, quindi se l'italia non ti offre nulla, con grande dispiacere ma è giusto cercar fortuna in altri lidi . E te lo dice uno che abita in Italia , sto qua perché economicamente mi conviene , ma se non dovesse essere così ci farei un bel pensiero a cambiare .
