Quanto era graziosa Alice all'inizio della sua carriera, e la sua voce ancora un po' acerba. Ma in seguito è esplosa preponderantemente diventando quella bellissima e raffinata interprete che tanti di noi, ancora oggi a distanza di molti anni, ammiriamo e stimiamo. Ti amo Carla.
Quell’anno si sarebbe rivelata Marcella con Montagne Verdi e Alice pasó totalmente inosservata. Mai dire mai: quasi dieci anni dopo Alice vinse il Festival dove Marcella portó il brano piú insulso di tutta la sua carriera. Alti e bassi della vita….
@@drefgoldhit su questo non ci piove: Maledetta Primavera fu l’indiscussa vincitrice morale di quell’edizione, e lo dimostra il fatto che ancora oggi tutti la considerano una delle piú famose canzoni italiane di tutti i tempi. Cosa che non é successa a Per Elisa. 😉
@@63gualty esatto, per quanto sia fan di alice credo che non ci sia purtroppo un suo pezzo veramente rimasto come leggenda conosciuto da tutti come se esempio maledetta primavera
Tono di voce già allora bellissima canzone straordinaria peccato gli preferirono Montagne verdi...il direttore d'orchestra Aldo Buonocore è il padre di Nino Buonocore😮
riascoltarla oggi si sente uno stile stravecchio come Jurassic Park ma è normale, forse non la miglior canzone per Sanremo tra il suo repertorio di quei primi anni dove canzoni belline già ne aveva. Ma era solo l'inizio di una gavetta durata tutta gli anni '70, bontà sua se non ha mai perso la speranza, la tenacia era grande ed il premio arrivò sotto forma di uno strano spilungone segaligno che parlava di cinghiali bianchi e sigarette turche...