Come Faccio a Capire se il Mio Psicologo è Bravo? 

Un altro problema ricorrente (successo con almeno due psicologi) era che loro riconoscevano dei miglioramenti o progressi che io non riuscivo ad osservare. Mi sembrava un loro "bias" (per non sentirsi in colpa riconoscendo che non miglioravo) ma nel contempo mi sentivo cattiva a pensarlo e dovevo sempre mettere in dubbio la mia sensazione e pensare che il problema doveva essere mio, nella mia incapacità di percepire i miglioramenti e resistenza al cambiamento (che sicuramente c'è). Anche i miei famigliari non riconoscevano il cambiamento. Un paziente in questa situazione non ha la possibilità da solo di poter comprendere quale sia la verità, per questo é essenziale potersi fidare della buona fede e lucidità, mancanza di bias, del terapeuta

Credo, dopo diverse esperienze di terapia, di essere arrivata alla conclusione che probabilmente il terapeuta adatto equivale all’espressione “il migliore dei mondi possibili”. In base alle fasi di vita, e ai percorsi. Attualmente, credo di poter dire , dopo tre anni di terapia, tra alti e bassi, di essere sulla strada giusta per il raggiungimento di una maggiore consapevolezza, per questo motivo sono ottimista circa le doti professionali del mio terapeuta, i problemi non sono mancati ma le crisi sono state affrontate in modo lucido. I progressi vengono monitorati e gli obbiettivi da raggiungere sono stabiliti sulla base del lavoro già svolto in seduta.

Grazie Genna, tema fondamentale per me, ho sempre il dubbio di stare perdendo tempo con uno specialista

Ciao Genna, bel video ma servirebbe un elenco puntato delle cose che un cliente deve controllare. Il contratto, gli obiettivi terapeutici eccetera, un cliente che ha solo problemi non capisce. Non so cosa vorrebbe ma…ecco forse una grafica con un elenco puntato potrebbe aggiungere una dimensione utile. Magari la usi su Instagram ma qui sarebbe molto utile

Se è come il Dr Romagnoli lo è sicuramente!!! 💪🏼💪🏼💪🏼

Grazie mille per il video! Io ho avuto diverse esperienze negative in passato: c'era una dottoressa che mi diceva poche cose, mi chiedeva poche cose e poi diceva che non mi capiva e questo mi mandava in ansia perché pensavo "se non mi capisce neanche la mia psicologa, sono proprio complicata"; poi c'è n'è stata un'altra che mi diceva che ero speciale, che era un peccato che ci fossimo conosciute in questo contesto e che sarebbe stato bello se ci fossimo conosciute in un altro contesto; un'altra evitava l'argomento più importante per me e quando parlavo del mio dolore più grande, lo sentivo sminuito. Adesso, dopo tutte queste "belle" esperienze (che comunque mi hanno insegnato cose importanti a livello relazionale) sono da mesi in cura da uno psicologo col quale mi trovo molto bene, mi spiega cosa sta facendo, mi fa ragionare attraverso discorsi sensati, sta sbloccando diverse parti di me e infatti mi sento molto più forte rispetto a quando ho iniziato. Però ho un'ansia assurda che qualcosa si rompa e che dopo aver, finalmente, dopo 10 anni, trovato lo psicologo giusto, perda la possibilità di guarire 😢

Grazie per i tuoi video. Buon lavoro. :)

Grazie, adesso ho una visione chiara

14:08 ecco perché abbiamo filosofi psicanalisti che dicono che la dislessia non esiste 😢 Bel video! Molto chiaro e utile.

Una cosa che mi lasciava basita della terapia a buon mercato di alcune piattaforme era quella di aver scoperto che la professionisya a cui mi stava rivolgendo non separava i suoi appuntamenti. Cioè chiudeva una chat su WhatsApp ed un minuto dopo era in videocall con me! Il ché mi ha portato a pensare che questo era più che altro baby-sitting accompagnato pure dai fattori quali : Non si è mai parlato di obbiettivi, anch'io ho avuto la sensazione della chiacchierata che ti porta a non tirare più fuori le cose scomode. Inoltre non vedevo profondità di pensiero in questa persona che cercava di ridurre problemi complessi a formulette e slogan. Aggiungo che una pausa della terapia magari supportata da video di valore come quelli di Genna è molto utile per far sedimentare e processare le nuove consapevolezze alla luce delle cose imparate all'interno delle sedute.

Ciao Genna, sai che ogni tanto mi riesumo dal sarcofago. Partendo dal presupposto che non fa una piega quello che dici. È sempre acceso il mio campanello d'allarme. Ho risposto ad un commento, ma , nulla togliere ai tuoi colleghi, tu sei il più migliore. Intanto grazie per la tua cortesia, sei l'unico che mi risponde. Non si può a non seguire i tuoi esercizi. L'ho messo in pratica proprio ieri. E tu non hai idea che giornata ho passato. Mi scuso infinitamente, intanto che ogni tanto sparisco, ma continuo a seguirti, ad ascoltarti. Ok il fiume in piena si ferma qui. Grazie grazie grazie. Io riesco a seguire solo tu. Hai perfettamente ragione. Se racconti quello che ti fa comodo, non serve a niente. Spero vivamente di riuscire a ribeccartti in una tua prossima Live. Ti abbraccio forte 🤗🤗🤗

Ciao Gennaro..condivido la mia esperienza scioccante direi😅 ho cambiato tre psicologhe. L' ultima mi sembra fatta a dovere per me! La prima è stata la peggiore. Avevo problemi nella mia relazione, lei mi serví su un piatto d'argento la soluzione più sbagliata che poteva darmi: cambia partner! Credo sia stato un grande errore sia perché lo psicologo non è un veggente e non ti dà soluzione, è una guida,ti fornisce strumenti, poi sta al paziente farne buon uso; il secondo che se quella soluzione così "facile" fosse stata quella corretta,come hai detto nel video,allora saremo tutti psicologi! Però meno male che ci sono persone etiche come te! Grazie per il lavoro favoloso che fai

Effettivamente io ho avuto nella relazione con la mia psicologa il problema che tu hai citato; dopo un po’ mi pareva di girare in tondo e andare a fare una specie di chiacchierata o confessione che mi dava magari uno o due giorni di sollievo ma poi mi pareva che tutto restasse identico. Mi sono chiesto a posteriori se non fosse anche colpa mia nel non aver mai chiesto che si fissassero degli obiettivi o non aver voluto chiarire bene cosa volevo ottenere con questa terapia. Diciamo che mi aspettavo che ci pensasse lei a “chiarirmi le idee”. D’altro canto però se vado da un idraulico questo si aspetta che gli dica dove si trova il problema, non di dover ispezionare ogni tubatura della casa. Tu come la vedi?

Nella mia esperienza (cambiato vari psicoterapeuti) solo quelli di formazione cognitivo -comportamentale si mettono a tavolino e fissano obiettivi... infatti prima di vedere il tuo video non credevo fosse un "problema" non fissare obiettivi o struttura alla terapia, nonostante lo patissi personalmente (la sensazione era appunto quella di andare lì e vuotare fuori un marasma di cose senza che venisse dato un ordine). Non parlo di psicanalisti o terapie di vecchio stampo. Dopo due terapie di tipo cognitivo comportamentale avevo deciso di cambiare perché cercavo terapeuti che usassero più la mindfulness e l'ascolto del corpo, siccome uno dei miei problemi é l'iper razionalizzazione e la tendenza ad analizzare troppo a livello mentale distaccandomi dall'ascolto delle emozioni nel corpo. Avevo sviluppato bene le risorse cognitive e ritenevo il caso di andare più sul profondo. Così ho fatto due psicoterapie diverse, in cui i terapeuti davano pochi feedback verbali (a livello di spiegazioni, analisi, anche solo domande)...ma ho visto che la sensazione per me era di essere meno "contenuta", di andare lì e straripare tante cose a caso senza riuscire a darci un ordine..di conseguenza l'ansia saliva e non riuscivo comunque a concentrarmi sul corpo. Ho ripreso ora con psicoterapeuta di formazione cognitivo comportamentale che usa anche lo schema therapy e il solo fatto che mi "spieghi" le cose mi dà un effetto più rassicurante, ma ho sempre il dubbio che sia un'illusione che calmi solo la mia parte ansiosa come un palliativo, senza modificare poi nulla nel concreto. Ma questo lo vedrò solo andando avanti, le sto dando fiducia. É molto importante che venga detto come riconoscere se un terapeuta va bene oppure no, perché purtroppo nella terapia si sviluppa un disequilibrio per cui il terapeuta rischia di avere un "potere" su di te e non é facile da paziente metterlo in dubbio.

👍👍👍

Salve dottore, io ho fatto terapia per tanti, con pochi risultati. Sono bipolare. Secondo lei quanto tempo deve durare un ciclo di psicoterapia per avere dei benefici? La mia ex psicoterapeuta diceva che per il mio problema, devo avere un supporto terapeutico per sempre.

Un altra domanda che vorrei fare è se lo psicologo non psicoterapeuta ha comunque la possibilità di intervenire su determinate patologie e quando potrebbe valere la pena rivolgersi a questo tipo di professionista. Grazie ancora per gli ottimi contenuti.

Oggi è pieno di coach che si travestono da psicoterapeuti.

ESPERIENZA (SEMI) BRUTTA PRIMA - BELLA DOPO: Andavo da un terapeuta strategico che aveva una buona capacità di relazione ma purtroppo non faceva a caso mio per diversi motivi: 1. Carattere personale del terapeuta: troppo egocentrico (anche sui suoi guadagni) e troppo critico verso le figure del mondo da cui veniva, per cui la terapia si divagava nel gossip. 2. Non ha stipulato con me un vero "contratto di obiettivi": Quando ho presentato i miei problemi mi dava tante prescrizioni. 3. Negli ultimi tempi si è perso totalmente e pescava dal cilindro lo strumento che gli capitava tra le mani come se fosse la lista della spesa: Fatti 1kg di peggiore fantasia, 500gr di Splendore dei disastri ecc... Non ha opposto resistenza quando sono andato via. Credo sia un bravo terapeuta e che con me abbia fatto fatica perché ha incontrato un paziente non nelle sue corde. Non è l'approccio migliore per me. ADESSO: vado da un terapeuta sistemico-relazionale molto bravo in Italia (un nome molto conosciuto anche all'estero) che utilizza la PSICOTERAPIA IPNOTICA. E' un po' più anziano del terapeuta precedente e riflette molto il tipo di persona che voglio per questa relazione super intima. Non mi dice tutto quello che fa e mi ha fatto raggiungere alcuni dei miei obiettivi. Non mi da prescrizioni specifiche. Può anche essere un po' più bravo del precedente ma non è il migliore perché dipende anche dai pazienti e dalle problematiche che portano. Ci tengo a sottolinearlo.

Quando la terapia non sta andando bene come capire se la responsabilità è dello psicologo o del paziente? (Chiedo per evitare se possibile di ricominciare da capo per poi arrivare allo stesso punto).