Oh..finalmente un argomento complesso da spiegare dato in modo chiaro e semplice. Non se ne può più di degustatori che invocano questa parola solo perchè non sanno che altro tirare fuori...
Ciao, sono originario dei Colli Euganei da famiglia di vignaioli e vinificatori. Concordo con il fatto che sia un po’ una moda usare il termine mineralita’. Io lo uso, non so se correttamente quindi cerco conferma, quando trovo nel vino una sapidità spiccata, non la sento al naso ma solo in bocca. Grazie per i contenuti che diffondi e anche per la tua simpatia ❤
Oh, menomale una persona seria che mi spiega il concetto di mineralità del vino. Ogni volta che me lo hanno detto io sentivo poco e niente di minerale e il mio pensiero è sempre stato " ma so 'gnorante io che non la riconosco o la gente si è sciacquata la bocca con questo termine?" 👍 Grazie
A inizio video non capivo dove saresti andato a parare ,poi si sono scoperte le carte. 😊 Questa è la differenza tra chi è davvero del mestiere e i "vinologi"
Per me la mineralità nei vini più è presente e più te li fa sembrare secchi, come i vermentino, gli Etna bianco o Assyrtiko a volte ti taglia l’acidità e spesso li propongo per chi non beve rosso per avere al palato più o meno un secco come quasi un tannino leggero in modo da mimare alcuni aspetti del rosso
Quindi prendo un Etna bianco, vado in cima al vulcano e lo degusto leccando qualche roccia? Anzi mi ciuccio diverse rocce per diverse colate laviche, così faccio degustazione verticale! Mitico Maurizio!!!
😂eppure l'ultima volta a Palermo l'etna bianco me l'hanno presentato come "vino minerale" ...😂tipo l'acqua...la prossima volta vado a Catania per vedere se la descrizione è la medesima....li di sicuro possano verificare più facilmente
quindi il profumo di pietra focaia riconoscibile es nel sancerre o nel timorasso oopure l odore di idrocarburo del risling ,,,in che categoria di profumi li metteresti,,,grazie
Ciao Matteo, l'argomento è molto controverso; c'è chi ritiene che si possano identificare come aromi "primari" a causa deicarotenoidi contenuti nell'uva; chi fa riferimento anche alle fasi di lavorazione, tipo la pigiatura (quindi aromi "secondari") e chi attribuisce questi sentori all'evoluzione del vino in bottiglia, quindi aromi "terziari". Il dibattito è aperto... PROSIT!
A livello del mio gusto, il vino minerale risulta anche un poco metallico. Suggerisco di testare un Sancerre Sylicium che vi porterà a riconoscere meglio come definire il minerale.
Qui si parla di effimero,tutto il contrario di tutto, io ne faccio poco uso come termine ,ma tra un Sauvignon della Loira o un Sauvignon Friulano mi sorge spontaneo pensare al francese come minerale,in quanto un po' di zolfo lo percepisco ,mentre nell' italiano sento sentori vegetali( salvia ,foglia di pomodoro ecc ecc.) Tutto e piacevolmente personale😂
Le sensazioni di acidità e di salinità sono facilmente e nettamente riconoscibili. Quando il vino solletica la lingua un modo non riconducibile alle due sensazioni precedenti uso il termine in oggetto.
Ciao, mi permetto di darti un consiglio: non iniziare con “sbevazzoni”. Agli sbevazzoni veri, di sapere cosa bevono non frega niente. Ai sommelier o comunque a chi ama degustare, sentirsi chiamare sbevazzone da fastidio. Eto capio? Scoltame e fidate😜
È chiaramente in senso ironico, è un modo di dire tratto da un celebre fumetto degli anni 70-80 ovvero Alan Ford e il gruppo TNT a cui sono molto affezionato 😉 PROSIT
Buongiorno. Però se a naso riconosco un profumo che mi ricorda lo zolfo (profumo, non difetto!) Come mi è capitato in un Franciacorta brut, non posso definirlo minerale?
Scusa ma sembra che stiamo passando dal sacro al profano. Io bevo vino non per impressionare il prossimo ma per mio piacere. Non ho mai assaggiato il silicio o la pietra focaia, se mi trovassi di fronte uno che dice queste cose seriamente, mi alzerei e me ne andrei.