Ciao Marco, ti seguo da diverso tempo anche se è la prima volta che commento. Forse spinta dalla bellezza di questa tonalità di inchiostro, che bel viola tendente al blu! Difficilmente trovo dei viola che mi piacciano come inchiostri. Anche la penna del resto ci mette il suo... quel magnifico pennino della Aurora rende giustizia all'inchiostro, che bel tratto. La tua calligrafia sempre un piacere per gli occhi. Grazie per la recensione! E saluti inchiostrati, per prendere in prestito la tua espressione distintiva che mi piace molto :-)
Considerato che, per notevole merito di qualcuno, i 100 colori della linea Sailor Studio sono acquistabili direttamente dall'Italia (insieme ai 20-25 Shikiori e 25-30 Manyo), gli altri inchiostri li valuto solo per contenere i costi, e in questo ambito tra Diamine e Robert Oster si ha tutto quello che si può desiderare.
«Può il viola essere violento?» Se lo chiede qui - magari con scherzoso accento - il caro nostro Marco Chiari. Parlare del colore viola, a metà fra il rosso e il blu, è come dire una parola cui non sottrarsi poi mai più. Quando è più vicino al rosso, dà sul vinaccia, sul lillà, e sfumature che non posso qui esaurire, in verità. Se va sul blu, si fa solenne, raffinato e… sì, regale; si sposa bene poi con penne dal tratto molto diseguale. L'atramento qui provato trova un bel bilanciamento: su ogni carta ha funzionato, s'attaglia ad ogni documento. E infin l'Aurora Minerali - quella italica e ametista - è fra le penne con le quali s'intona meglio, a prima vista.