Video azzeccatissimo; non si ribadisce mai abbastanza: in una discussione ha ragione chi dimostra di averla, non chi è più bello, saggio o buono. La cosa davvero triste, per quel che ho visto negli anni di università e sul lavoro, è accorgersi di quanto, anche in ambiente tecnico-scientifico (in cui dovrebbe dominare un certo tipo di metodo), spopoli ancora il caro vecchio "ipse dixit". Probabilmente è un qualcosa di insito nell'animo umano il fidarsi o meno in base alla simpatia o alla personale preferenza, ma è troppo spesso la fonte di tanti problemi. Complimenti come sempre!
Fun fact: avevo un'idea abbastanza neutra sullo schwa. Non mi sembrava una priorità assoluta ma nemmeno potevo definirmi "contro" (dopotutto come si può essere "contro" qualcosa di inclusivo?), mi mettevo al centro tra i due poli. C'erano giusto un paio di punti che non mi tornavano nella proposta dello ə, però mi dicevo: forse sono ignorante io, dovrei informarmi meglio. Qua arriva la parte divertente: Per informarmi meglio scelsi di leggere le ragioni della signora in questione: Vera Gheno. Fu proprio lei che, in risposta a qualche detrattore, mise il link ad un suo articolo nel quale confutava per filo e per segno tutte le argomentazioni a sfavore del linguaggio inclusivo. Nel mezzo, c'erano anche le risposte ai due punti che non mi tornavano. Esattamente quello che cercavo per trovare risposte ai miei dubbi!! Ebbene, fu quindi proprio la Gheno, con quel documento, a convincermi che la proposta della schwa non solo ha ben poco a che vedere con un reale bisogno di rivoluzione del linguaggio, ma è anche molto lontana dall'essere inclusiva e PER SUA STESSA AMMISSIONE! 😂 C'è un intero paragrafo nel quale la signora spiega che è ben consapevole che lo ə esclude dalla lettura determinati gruppi di persone ma... Cosa ci si può fare? 🤷🏻♀️ Non possiamo mica occuparci di tutti quanti. Per rendere il concetto più romantico ci ha infilato qualche citazione di Don Milani ("non possiamo amare tutti") e via. Cito: “La ricerca di forme oltre il binarismo di genere non avviene in opposizione alle pratiche di leggibilità, contro un'altra minoranza marginalizzata, ma nella consapevolezza che al momento non esiste nessuna soluzione che possa mettere tutte le individualità d'accordo.” Qualcuno mi dica se questo non è un modo per dire che si ha consapevolezza che lo schwha esclude ma lo stesso si rifiuta di accettare il fatto che l'italiano così com'è va bene. Insomma, ci state chiedendo di essere più inclusivi forzando un cambio della lingua che scientificamente non è possibile e che sapete già che avrà molte probabilità di fallire nel lungo termine (anche questo era nel documento) ma tu ti lavi le mani riguardo le categorie escluse da questo cambiamento dicendo, fondamentalmente, che non è una vostra priorità e che, in caso, saranno altri ad occuparsene. Vedi Yasmina, il motivo per cui fingono di dare rilevanza ad un dottorato è che a rispondere nel merito dovrebbero ribadire più e più volte alle masse che il linguaggio non-molto-inclusivo è un capriccio per dare visibilità ad una minoranza finché fa rumore, e se questo significa ignorare altre minoranze ben venga fintanto che si continui a parlare di comunità LGBTQ+ e parità di genere. Avrebbero molti più dettattori di adesso. Scusa se ho scritto questo aneddoto e mi sono dilungata ma concordo con ogni parola detta nel video e, ricordandomi le parole di quel documento e sentendo di come si svincola dall'avere un confronto con te, la disonestà intellettuale della Gheno comincia a darmi prurito.
Ti ringrazio per questa testimonianza, che mostra un lato della questione di cui non si parla mai (non ne parlo nemmeno io), cioè proprio le difficoltà di lettura per le persone neurodivergenti, e il modo veramente scandaloso in cui questo viene ignorato, facendo una sorta di guerra tra poveri che è davvero assurda. Comunque il tuo racconto dimostra anche che quando si ha spirito critico si notano le crepe, a prescindere dal nostro percorso di studi.
Tra l'altro Vera Gheno in un'intervista-colloquio di ottobre 2020, dalla durata di un paio d'ore, ha speso 15 minuti (e quindi senza possibilità di fraintendimento )a dire che lei non ha mai proposto lo schwa, perché è una linguista seria e sa come funziona la lingua e questa falsa paternità attribuitale è in realtà il classico uomo di paglia creato per screditare la sua battaglia per il linguaggio inclusivo: l'aveva buttata lì per scherzo. Spero di ritrovarlo e linkarlo. Quindi, a meno che non si sia ricreduta negli ultimi tempi, non ci crede nemmeno lei
trovato: Vera Gheno a favore di asterisco e linguaggio inclusivo, ma offesa del fatto che si sia presa sul serio la sua proposta dello Schwa: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-mZdQcI5eHSM.html
@@qllas Grazie mille per il link! Ho visto il video, qui Gheno definisce addirittura un'idiozia pensare che si possa davvero arrivare ad usare nel linguaggio comune lo ə al posto del maschile e femminile, rafforzando il concetto espresso nel documento di cui parlavo (cioè che è molto improbabile che il neutro prenderà davvero piede ma resterà solo una cosa di nicchia). Ma evidentemente, a forza di prendere applausi come afferma nell'intervista, deve essersi convinta visto che adesso fa squadra con tutti quelli che addirittura danno degli scemi a chi si rifiuta di usare lo schwa, tipo Sio. Che dire, molto coerente.
Buongiorno, cara. Concordo su tutto, meno che su un dettaglio: la scuola non è necessariamente così fuori dal mondo... Dipende dai singoli istituti e dai singoli docenti: da noi (per fare l'esempio a me più vicino) si parla di hikikomori (grazie, Marco Crepaldi), si parla di abuso a prescindere dal genere, si cerca il corretto approccio nei confronti di maschi, femmine, gay, fluidi, ecc. Sia nel lavoro di singoli docenti, sia in quello collegiale. Capisco la tua posizione, poiché non siamo probabilmente TUTTI attenti, a scuola come altrove... ma forse si potrebbe evitare di generalizzare troppo 🙂 Detto questo, sono pienamente d'accordo con te. È vero: pubblicamente, se sei femminista puoi dire qualunque cosa a prescindere dalla fondatezza, e semmai è quello, il problema grave. D'altronde, esistono anche figure pubbliche che parlano - bene - anche di argomenti per i quali non hanno specializzazioni, e riscuotono successo. Per esempio, prendi Barbascura X: è un chimico organico ma parla di animali. Nessuno gli hai mai detto che non può poiché non ne ha i titoli - anzi, si appella a persone competenti per la review dei testi dei suoi video per maggior correttezza. E ha successo. Meritato. Perché? Perché, benché non abbia QUEI titoli specifici, applica correttamente il metodo scientifico. E non si pronuncia su schwa e simili (peraltro fa bene, non è assolutamente il suo campo e probabilmente è consapevole che quelle competenze non lo riguardano); altrimenti, se facesse come altri, dubito che sarebbe così privo di detrattori estremisti... Altri esempi: - Adrian Fartade, divulgatore in tema di astronomia. È laureato? Sì: in filosofia. Qualcuno gli ha mai detto che, come divulgatore scientifico, è inattendibile? No. - Quando linguisti del calibro di Simone, Arcangeli, De Santis si pronunciano in tema di schwa & co., le stesse persone che ti accusano di inadeguati titoli li ignorano bellamente. Viva la coerenza.
I professori sono sempre un po' suscettibili quando si parla di scuola 😀 è ovvio che ci siano tante eccezioni, ma ciò che accade nella scuola dipende innanzitutto da ciò che viene diramato dall'alto, e cioè flash mob, assemblee e convegni sulla violenza sulle donne e il patriarcato, non certo sulla misandria. Gli hikikomori è una cosa diversa e infatti ho detto che "io" non l'ho imparato a scuola, so che oggi si sta diffondendo la prevenzione (ma proprio a opera dell'associazione di Marco, di fatto). Il punto del discorso è che esiste una narrazione dominante che prevale dappertutto, compresi i luoghi dell'istruzione: a me arrivano ogni giorno le lamentele dei ragazzi a cui è stato imposto di leggere libri femministi, spesso misandrici, senza poter controbattere. In casi come questi se il ragazzo si lamenta ha solo conseguenze negative, mentre se il libro fosse sui diritti maschili accadrebbe l'esatto contrario. Di fatto se non fosse stato per il lavoro degli antisessisti online questi problemi non sarebbero neanche mai emersi, e se qualche volta arrivano nella scuola è comunque per merito loro. Anche sul linguaggio inclusivo del resto moltissime scuole si sono espresse (a favore) e gli studenti non possono dire nulla (e nelle università è anche peggio). Questo era il mio discorso, non certo screditare il lavoro dei singoli insegnanti, ovviamente. Per il resto, condivido e grazie come sempre 😘
@@YasminaPani Ma l'ho capito; solo che le scuole che fanno notizia sono probabilmente proprio quelle più estreme in un senso o nell'altro. Per questo forse si può parlare di "una certa quantità" di scuole anziché dire "la scuola" 🙂 Per fortuna, una bella fetta non si mischia a quel calderone... Ci sono ben altre priorità, che diffondere bufale tra i banchi 🤣 Ora vado (appunto) a scuola. Un baciuzzo!
Che bella questa comunicazione, chiara e netta. Mi è piaciuto molto questo video, che forse va anche un po' nell'intimo della tua persona. Lo condivido immediatamente e spero lo guardino quante più persone possibili, perché sollevi questioni generali sul pensiero scientifico e su a chi dare credito e come fidarsi. Tanti altri scienziati e biologi comunicano su RU-vid. Da poco Dario Bressanini si lamentava del fatto che facessero fatica a chiamarlo scrittore benché abbia al suo attivo diversi libri fantastici. Ebbene, continua a non essere "scrittore" ma "youtuber", come se fosse una mortificazione. E che "youtuber" sia, sta di fatto che i canali divulgativi di RU-vid, se scelti con accuratezza, come il tuo, sono una delle più grandi esperienze formative che una persona possa incontrare.
Ho visto dei video in canali youtube di istituzioni scientifiche autorevolissime, in cui venivano dette castronerie inconcepibili. Non è questione di youtuber o non youtuber, nè di titoli. E' questione se quel che si dice è corretto o meno. Che denigrino Yasmina perchè è una "youtuber", vuol dire che non sono capaci di argomentare nel merito, ovvero sanno di aver torto loro.
Ahahah! Quindi ci sono ancora persone così ingenue da credere che l'università sia l'auctoritas del sapere? Io dopo un dottorato sono scappata dall'università per disinteresse e noia! Ho imparato più cose coltivando da sola i miei interessi che durante il mio percorso di studi. Ps: tralasciamo di commentare il merito con cui molte persone riescono a fare carriera accademica. Vai avanti così 👍
Ciao! Ho scoperto da poco il tuo canale e la tua onestá intellettuale mi ha colpito e mi ha spinto, come accadde per Wesa anni fa, a vedere tutti i tuoi video dal primo all'ultimo. Non so se leggerai mai questo commento, ma mi piacerebbe poter leggere uno studio serio di linguistica per capire meglio cosa significhi evitare di soffermarsi su pagliacciate come quella della schwa (non ho mai studiato linguistica, quindi non ho conoscenze tecniche alla base, ma sono molto curioso). Ci tengo a dirti che in base a quanto visto finora, apprezzo ogni video che ho visto, e gli articoli che ho letto (anche se sono ancora pochi e vorrei fossero di piú ahahaha): è meraviglioso aver scoperto te e la tua voglia di diffondere la veritá basata su solidi criteri scientifici. Ti auguro di continuare a diffondere il tuo pensiero critico sempre, perchè fa del bene a chi ti circonda e a chi fruisce dei tuoi contenuti sul web! Grazie di cuore
Grazie per il tuo contributo. Sei una persona integra e coraggiosa. Il discorso che hai fatto sui “circoli” lo conosco bene perché l’ho subito anch’io dicendo a volte le cose come stanno. Ma nel mio campo rimango un’autorità (per la solidità del mio pensiero) e anch’io non debbo rispondere a nessuno. Auspico che tu continui con il prezioso lavoro divulgativo che stai svolgendo e sempre continuo a seguirti.
Ti seguo da un po' e mi sembri una persona con cui ci si può confrontare in maniera "normale" anche quando si hanno opinioni differenti. Io ad esempio sulla religione e su alcune cose non la penso come te ma non mi sono sentita offesa dalle tue idee, ho ascoltato l tue argomentazioni e non mi sembrano totali cretinate frutto di indottrinamento ideologico come capita con altri youtuber. Il tuo libro mi interessa e appena possibile lo leggerò. Oltretutto lasciami dire che parecchi youtuber famosi incensati come "guru dell'informazione" qui su youtube hanno pubblicato su determinati argomenti video con castronerie incredibili e talvolta anche gravi che non si sono mai premurati di correggere nonostante gli fosse stato fatto notare da parecchi commentatori talvolta più qualificati di loro, per non parlare delle prese di posizioni ideologiche quando poi magari sono i primi ad accusare gli altri.
Sinceramente Yasmina il tuo sfogo è giustissimo. Punto primo appunto per la miriadi di influencer che non hanno competenze ma che finché seguono la "parte giusta" vengono prese per portatori della verità assoluta ma che non hanno nessun sostegno effettivo dietro. E questo purtroppo ha creato questo problema del " sei una youtuber (o influencer in altro social in esame) non puoi capirne nulla ). Punto secondo , giustamente chi è dalla sua parte come michela murgia che mi risulta non avere la laurea , e ben accolta dalla professoressa Gheno perchè la sostiene e ha chiesto dei pareri in merito a lei direttamente da quanto ho potuto intendere da due libri che lei aveva pubblicato. Terzo punto , purtroppo ed è davvero un purtroppo importare così senza problemi tutti i massicci casini in ogni dove degli stati uniti che vengono presi per oro colato senza un minimo riflettere se sia effettivamente giusto o meno accettarli studi, problematiche ecc è davvero qualcosa di davvero grave. Una frase che uso spesso è "gli statunitensi ci dovremmo rendere conto che non sono effettivamente le stelle più luminose del firmamento". Ultimo punto che è qualcosa che effettivamente mi fece riflettere due settimane fa. Leggendo un post di instagram che recitava: vi siete mai accorti che in tv quando si parla di economia i vari presentatori dicono di riassumere velocemente l'essenziale da far sapere allo spettatore ma invece quando si parla dell'oroscopo viene concesso tutto il tempo necessario? Dopo averlo letto effettivamente ho iniziato a farci caso ed è proprio così e potremmo ovviamente ampliare il tutto ad altri settori o altri mezzi. La cruda verità è effettivamente quello si preferisce una superficialità alla corretta conoscenza di vari aspetti. Scusa per il papiro yasmina ma per alcune cose seppur nel mio piccolo purtroppo ci sono passato e sono ancora dentro quest'orribile meccanismo.
Michela Murgia è davvero il miglior esempio di persona completamente ignorante che però è stata presa come fonte autorevole, e sostenuta proprio da persone come Vera Gheno.
Brava ben detto. Molto d'accordo con te sulla parte del tuo discorso che capisco meglio (sul metodo scientifico e su come scegliere chi ascoltare in merito agli argomenti che vogliamo approfondire). Mi permetto di consigliarti, su RU-vid, Dario Bressanini e Beatrice Mautino. Ciao e grazie del tuo lavoro.
Bene, se già pensavo di regalarmi il tuo libro per Natale, ora credo proprio che lo regalerò a quanta più gente possibile! Grazie per il tuo lavoro e per la tua passione!😁
Mi dispiace che devi farti il fegato amaro per questa gente. È proprio vero che la verità fa male, specialmente il questo periodo dominato dal moralismo becero. Io come sempre mi trovo d'accordo con te e ti sostengo pienamente. ❤️
Nell’intervista con RickDufer (cogitata con Vera Gheno), al minuto 50 ammette di aver suggerito lo schwa a delle attiviste quasi per gioco per sostituire l’asterisco. E continua dicendo che potrebbe essere usato in piccoli gruppi. Poco dopo aggiunge: ‘’Non avrei mai detto proponiamo questa cosa per cambiare la lingua italiana, perché ovviamente da linguista so che non funziona così ‘’
Jasmina, quando ho fatto il tirocinio al liceo classico sono stato assegnato ad una professoressa che aveva un atteggiamento "particolare" (per non dire discriminatorio) verso i suoi alunni. Un giorno lei sbagliò a correggere uno studente sulla coniugazione del verbo essere in latino e io la corressi in modo discreto, scrivendolo sul mio quaderno e facendoglielo leggere. Quando finì l'ora mi fece una partaccia fuori l'aula dicendomi che non dovevo credermi chissà chi e che lei invece aveva più autorità su di me perché aveva pubblicato e aveva anni di esperienza sulle spalle. Perché per lei un insegnante è sempre nel giusto e non può essere corretto. Non hai idea delle risate che mi sono fatto quando mi ha elencato la serie di cose che ha fatto, come se a me potesse importare qualcosa. 😂🤣
PhD in scienza politica e ricercatore universitario. Secondo la mia modesta opinione, il titolo di studio che serve per essere autorevoli varia a seconda di quel che si dice. Se si riporta il conensus scholarum (come fai tu), si può parlare anche con un diploma di scuola superiore (in via d'ipotesi, anche con la terza media). Piero Angela, forse il maggiore divulgatore scientifico della storia italiana, non era laureato (salvo lauree honoris causa). Certo, se uno cominciasse a sostenere di poter apportare contributi positivi a una disciplina e di poter confutare gli studi pubblicati, il tutto senza il PhD, senza pubblicare su riviste etc. allora il sospetto che si tratti un mitomane verrebbe. Tu fai divulgazione scientifica; tre lauree sono più che sufficienti. Vera Gheno ha il PhD e fa ricerca? Ok, ma non mi pare che abbia dato contributi à la Chomsky o Sassure. Meglio essere una divulgatrice e public intellectual che riporta correttamente lo stato dell'arte, piuttosto che un'accademica tutto sommato minore, che cavalca la pubblicità sui media e sostiene tesi scientificamente deboli o inesistenti (sempre a mio modesto avviso). OT A me è sembrato, e da tempo, che Arcangeli fosse in cerca di visibilità e di uno sbocco politico. Non sono rimasto per niente stupito, ma proprio per niente, di vederlo candidato nel 2022.
Brava Jasmina , profonda riflessione in materia di cultura e società che certifica la crisi del sapere come fattore VALORIALE AUTONOMO a beneficio UNIVERSALE. Ho scoperto i tuoi video per caso , come quelli di altri preparati you tuber in altre discipline navigando curiosamente in rete da pensionato per il quale il valore del tempo diventa assoluto e non strumentale . Questi contenuti, seri tra i tanti inutili e dannosi, possono essere di grande aiuto per i giovani in formazione proprio per contrastare gli effetti devastanti della crisi del pensiero critico occidentale . Continua così, i dibattiti si elevano invece di abbassarsi senza diventare esclusivi ed è l’unica possibilità che vedo per invertire la rotta della odierna cultura prevalente dell’ignoranza utile.
Dire che chi non ha "titoli" non può parlare è come dire che chi non ha un diploma di Conservatorio non può suonare il pianoforte. "Non mi prendo neanche la briga di rispondere perchè lei, Yasmina, non è abbastanza competente". Che dicano piuttosto che non sanno come controbattere, perchè di questo si tratta.
Sul fatto che viviamo in un tipo di società che tende a premiare il conformismo non ho dubbi. Sinceramente non posso entrare nel merito della questione schwa, non mi interessa tantissimo, ma apprezzo chi ha la schiena dritta come te. Personalmente non ho avuto lo stesso tipo di coraggio che dimostri, ma ho semore tenuto alla mia indipendenza di pensiero e qualche prezzo l'ho pagato. In generale penso che avremmo bisogno di più persone libere come te per rendere più difficile la vita ai mafio/burocrati del sapere e delle professioni.
Il mondo accademico è un cerchio esclusivo costruito molte volte non sulla base del merito. Ho visto dottorati di una pochezza disarmante, ricercatori citarsi a caso in ricerche a cui non han contribuito perchè bisogna arrivare ad un certo numero di pubblicazioni ogni anno per avere tot fondi, e ancora, ricerche fondate sulla fuffa per stessa ammissione del ricercatore fatte solo per far massa. Ci girano soldi, fondi e giochini malati di potere (visto in prima persona) nell'ambiente accademico (chi più chi meno). Vogliono tenerti lontana screditandoti perchè tu hai il vantaggio della ricerca libera e quindi non possono esercitare giochini di potere malato. Ho fatto bene a star lontana da quell' ambiente appena ho fiutato il marcio. Internet coi nuovi media sta portando il sistema dei dottorati al collasso (alcuni, non tutti) come è giusto che sia. My 2cents.
Cara Yasmina, vai avanti per la tua strada , per quel che mi riguarda sei la più autorevole che ho incontrato sulla rete dove, come dici tu, ho imparato molte cose su materie che prima non conoscevo, e da te ho imparato parecchio. Grazie.
@@YasminaPani il comportamento attuale di Arcangeli ( così come di chi partecipa a tali "dibattiti") può esser riassunto benissimo da queste strofe di una canzone degli Afterhours: La mia generazione ha un trucco buono: Critica tutti per non criticar nessuno E fa rivoluzioni che non fanno male Così che poi non cambi mai. Essere innocui, insomma, che sennò è volgare . 🙃
@@YasminaPani pensare che, canzoni scritte 30 anni fa, siano ancora più attuali che mai, fa davvero piangere 🥲. Ma è anche un po' confortante ritrovarcisi dentro 🤣
Per qualche tempo ho studiato una lingua di matrice siberiana, mi dicono, con affinità col turco : il giapponese. La possibilità di essere vaghi e inclusivi nel giapponese è enorme... il modo in cui si utilizzano aggettivi e verbi non solo nasconde facilmente il genere, ma pure il numero... Si evidenziano difficoltà di comprensione tra parlante e ricevente del messaggio, che necessita maggiormente di un contesto di frasi per collocare meglio il significato dei termini utilizzati in una singola frase, molto più di noi italiani . Neanche dico i fraintendimenti possibili tra due madrelingua giapponesi, quanti possano essere... Ne avvantaggia una maggiore chiarezza e stabilità nel tempo della nostra lingua, l'italiano, in un confronto tra le due. A mio avviso la società giapponese rimane gerarchica, e vagamente maschilista, (secondo una visione feminista sicuramente) ... la lingua inclusiva ha uno scarso effetto quindi, di modificare struttura sociale e comportamenti in una società X oppure Y, che dir si voglia . E probabilmente ci sarebbe un impoverimento della chiarezza. Ho notato che hai parlato di "stratagemmi": la mente mi riporta ad Arthur Schopenhauer, "l'arte di ottenere ragione", un utilissimo breve trattato, su come si prevarica, con la disonestà intellettuale, un avversario più autorevole e preparato di noi. Ricordo sempre che Socrate parlava dell'ignoranza, come del male del mondo, (l'ignoranza, non la mancanza di titoli). ♥️♥️♥️👋😁
Delle argomentazioni ad personam ne parla già Cicerone nel De Oratore. Quindi è uno strumento per abbattere le ipotesi altrui vecchia di 2000 anni. E sempre Cicerone spiega che era un uso immorale. L’unico modo per affrontare un tema è SOLO entrando nel merito delle questioni. L’uso di criticare una persona per sminuire la sua argomentazione è dimostrazione d’inferiorità.
Rimane , comunque , il problema che per argomenti specialistici, per chi non è dei lavori è impossibile, o molto difficile, entrare nel merito per cui si deve basare, in assenza di altri elementi, sull'autorità di chi parla. Però, sui discorsi del linguaggio inclusivo ci sono campanelli di allarme: il fatto che l'Accademia della Crusca (quindi, un ente espressione della comunità scientifica abbia argomentato contro, peraltro con argomenti comprensibili), il fatto che i sostenitori dello schwa linquisti dicono e non dicono e si basano su argumenta ad verecundiam ("bisogna saper ascoltare"), il fatto che alcune conclusioni vanno contro all'esperienza della lingua che una persona ha avuto negli anni di vita precedenti e quanto appreso a scuola (es.il fatto che in italiano il genere grammaticale è arbitrario, non solo perché l'uscio non è il maschio della porta, ma anche talvolta anche per i nomi di persona; che in inglese è più facile visto che il genere è morfologicamente distinto solo per i possessivi e i pronomi personali di terza persona singolare e più sentito visto che rispecchia il genere sessuale, che in italiano il participio passato quando non concorda con soggetto o complemento oggetto è al maschile singolare ecc. ecc)
Esatto: questi elementi sono a disposizione anche dei non specialisti, e sono già ampiamente sufficienti per guardare al linguaggio inclusivo con sospetto.
Che poi diciamocelo: Vera Gheno che si mette a parlare di titoli è ridicolo, non solo perché ipocrita (Yasmina Pani non può parlare, ma Michela Murgia sì ?!?), ma anche perché parliamo di una che a 47 anni ha messo su solo 329 citazioni (fonte: Google Scholar) . Citazioni in realtà fatte soprattutto con i suoi libri di """saggistica""" pop-femministi, con i soli articoli su riviste peer review non si arriva al centinaio. In breve, Vera Gheno dal punto di vista accademico è al massimo una mediocre (per non dire una nullità proprio).
Già solo il fatto di mettere assieme la saggistica (i suoi libri di divulgazione hanno lo stesso valote del mio) con le pubblicazioni accademiche dice molto.
Io ho un dottorato in italianistica (andato presto a farsi benedire), ma molti degli argomenti di cui parli li conoscevo solo superficialmente e non mi ero mai costruito un'idea precisa al riguardo: molte delle mie posizioni erano simili alle tue, ma tu mi hai dato gli strumenti per confermarle. Quindi credo, anzi ne sono convinto, che i tuoi interventi siano supportati da un'ottima preparazione. Normalmente chi accusa un altro di non avere un titolo di studio è uno che ha meno titoli di te oppure è qualcuno ne ha di più ma è assai frustrato e non sa a cos'altro attaccarsi, del resto come molte persone che lavorano in ambito accademico, soprattutto umanistico. Sulla letteratura italiana penso di avere una mia piccola autorevolezza, ma ne ho ancora di più sulle cazzate ascoltate e lette nell'ambiente accademico, dove naturalmente ho imparato moltissimo, altrimenti sembra che stia qui a gettare merda a caso su tutto e tutti. I cialtroni ci sono su RU-vid, alla Crusca, al bar sotto casa mia, sui quotidiani e anche sugli scaffali delle librerie: la nostra arma è lo spirito critico, punto. Poi anche a me ogni tanto fanno incazzare alcuni personaggi che recensiscono libri su RU-vid, su Instagram e altri luoghi virtuali, ma semplicemente non li seguo e mi affido a chi ha più competenze di me per poi imparare qualcosa. Per esempio, senza i video di Federico Frusciante, canale che ti consiglio, saprei di sicuro qualcosa in meno sul cinema, una disciplina che peraltro ho affrontato in parte anche nella mia tesi di dottorato: ecco, lui non ha i titoli, ma dopo due o tre video mi sono accorto che ne sa più di me, o quantomeno su alcuni aspetti della Settima arte è più preparato e ha le visione e le letture giuste alle spalle. Da mezzo-insegnante quale sono (per il momento non ho accettato supplenze: anche col MIUR ho un rapporto controverso), sottoscrivo pure quanto hai detto sulla scuola. E aggiungo: i tuoi allievi sono assai fortunati ad averti come professoressa. Scusami per il commento-pippone. Continua così!
Hi Yasmina, I enjoyed the video with Podcast Italiano. I don't see information on how to contact you about private lessons on the internet. Let me know.
Argomenti impeccabili, hai la mia solidarietà. Solo mi lascia un po' freddo l'esempio sui cosiddetti "medici antivaccinisti", che odora molto di quella stessa perentorietà e di quelle trappole logiche e di quei condizionamenti che illustri così brillantemente. Cosa sono i "medici antivaccinisti"? Chi sono? Cosa dicono? Quali sono gli argomenti che giustificano il trattamento da pariah della scienza che gli riservi? Sei sicura di non applicare semplificazioni e banalizzazioni sull'onda di un condizionamento dato da un "discorso mainstream", che tutto ha (in particolare l'arroganza della Verità), tranne che un'autentica ragionevolezza scientifica?
Titolo alternativo: "Gigachad Yasmina Pani OBLITERATES Virgin Philosophiae Doctor Vera Gheno with Truth and Facts". Cazzate a parte, non seguendola non credevo ti attaccasse. Inconsciamente, associo a queste figure un carattere pacato e rispettoso. Rispondere sul personale ad una questione tecnica (in merito alla quale chi non sa non si capisce perchè venga così assiduamente interpellato) è già di per sé indice di argomentazioni fragili e basate su ideologie che, probabilmente, persino chi usa per sostenere queste ipotesi ne conosce l'incoerenza e la precarietà. Inoltre, il semplice fatto che alcuni docenti con la qualifica che lei richiede per discutere ti diano ragione non solo invalida il suo ragionamento, ma è verso esso controproducente.
Vera Gheno sembra pacata solo nelle interviste unidirezionali che la vedono protagonista assoluta. Io l'ho vista per caso rispondere nella sezione commenti di un articolo che la riguardava e sparava insulti in ogni direzione, anche a commenti che esprimevano dubbi legittimi. Poi alcuni di questi insulti magicamente sparivano insieme ai commenti che non contenevano unicamente elogi.
@@YasminaPani va beh, ma che mi frega a me di andare sul suo profilo ingombrante se io ho già la mia linguista tascabile, che mi risponde pure quando le mando le minchiatine si instagnam. Ti mando un abbraccione gigante con il consiglio di sbattertene le balle. Sei proprio una persona straordinaria. Ciao ciao!
Ciao Yasmina. Come puoi immaginare, ho ben poco da aggiungere, quindi mi limito a scriverti per sostenerti, spingere il video e farti sapere che ci sono;)
Per come la penso io, il dottorato non serve per fare il divulgatore scientifico, serve solo per fare ricerca, prendiamo ad esempio Piero Angela, lui aveva solo il diploma di maturità classica, non aveva neache la laurea (anche se poi gliel'hanno dato ad honorem). Facciamo inoltre anche un esempio più attuale, prendiamo il creatore del canale youtube Link4rUniverse, il quale lui non ha una laurea in fisica, ma lo ha in filosofia della scienza , eppure è un divulgatore con le palle. Che poi quasi nessun divulgatore scientifico ha il dottorato, quindi la gente che dice "Serve il dottorato per fare divulgazione" dice stronzate.
Mi sembra che Adrian di Link4universe abbia una laurea in Filosofia della scienza, quindi comunque il suo percorso di studio è coerente con gli argomenti che tratta.
Non mi dicono che serve il dottorato per fare divulgazione, però, ma che serve per essere considerata affidabile! Come se, appunto, dovessimo basarci sulla persona e non su quello che dice e scrive.
Ciao Yasmina! Saresti in grado di citare qualche esempio di articoli scritti male (di linguistica, non gender studies) ai quali ti riferivi nel video? Sarei molto curioso di capire il livello. Se non vuoi mandare il link o dati espliciti mi va bene anche una query con cui cercare su google scholar senza menzionare titoli o autori.
1. Quando ci vene voglia di concordare con certe opinioni seguendo il principio di autorità, ricordiamo che Sir Isaac Newton studiava principalmente alchimia, e si beveva il mercurio e altre sostanze per descriverne il sapore. 2. Un amico, una mente brillante, dopo il dottorato in filosofia della matematica si è rifiutato di continuare il percorso universitario. Questo perchè, mi ha spiegato, ha notato in università un certo apporccio conservatore : scrivi articoli sì, esprimi la tua idea sì, ma non allontanarti troppo dal percorso già tracciato, da quello che è stato detto, non contraddire i grandi autori. Mi disse : "con questo approccio, Quine non avrebbe mai contraddetto Kant". E quindi ... a che serve? Siamo sicuri che con i, dottotato si affini lo spirito critico?
Cara Yasmina, la competenza è un binomio indissolubile tra teoria ed esperienza, cioè pratica reale sul terreno. Parlo almeno per il mio campo che è quello della chirurgia ortopedica. Nel nostro mondo accademico corre un aforisma: "Chi sa opera e chi non sa insegna, possibilmente all'università". Questo per dire che, almeno nel nostro paese, si diventa professore solo grazie ad interi vagoni di pubblicazioni, spesso inutili o inventate a tavolino o addirittura scopiazzate facendo review di lavori altrui. In altri termini potremmo dire di costoro ciò che Foscolo diceva di Monti: "Gran traduttor dei traduttor d'Omero". A ciò si aggiungono i valori più importanti senza i quali non si fa carriera: un solido calcio in culo, cioè una potente raccomandazione politica, una spiccata tendenza al masochismo nel subire anni di angherie ed umiliazioni ed una imponente macroglossia. A pensarci bene, il lavoro che porta uno studioso al conseguimento del premio nobel E' UNO, non il tir di carta straccia senza significato. Il mondo accademico è spocchioso ed insulso, facendo salva ovviamente la figura di pochi seri e rigorosi. Mi sono sempre chiesto se vale di più una montagna di scritti fondati quasi sempre sul nulla o i 40.000 interventi che ho dietro di me, da 40 anni, sempre accompagnati ANCHE dallo studio teorico e dal confronto con l'esperienza degli altri e non ho mai avuto dubbi sulla risposta. Il tuo insegnamento vale molto perché la competenza è evidente anche a chi come me non è del campo ed è comprensibile in maniera chiara a chi ha scarsi strumenti specifici. La chiarezza espositiva denota chiarezza di idee e questa è la prova della competenza
Grazie per la bella testimonianza. Non concordo su un argomento non linguistico (anzi, due), ossia sul fatto che il nucleare non inquini (semplificando, non produce emissioni, ma rifiuti radioattivi e anche questo è inquinamento) e, di conseguenza, sulla neutralità e credibilità de "L'avvocato dell'atomo" (e sono favorevole alla ricerca sul nucleare, sia al mantenimento delle attuali centrali, finché non ci saranno alternative valide). Ho avuto modo di conoscere la dott. ssa Vera Gheno prima che la pensasse così (era dell'opinione contraria) ed era una persona preparata e piacevole. Mi dispiace molto che abbia intrapreso questa strada pseudoscientifica.
Sulle questioni energetiche e ambientali, consiglio di consultare il materiale prodotto dagli istituti diretti rispettivamente da Rifkin e Lovins, che da decenni si occupano della materia.
Non è l'unico canale serio (anche se ideologicamente schierato). Molto meglio "Ingegneria Italia" (che è pronucleare, ma non minimizza i problemi e gli svantaggi rispetto ad altre fonti) o "Geopop".
@@pnx9 Geopop ha fatto un video in cui confondeva centrali nucleari e reattori nucleari. Lasciamo perdere per favore... Geopop è divulgazione per chi letteralmente non sa niente dell'argomento; meritorio nella sua missione "pop" ma non lo prenderei a punto di riferimento per approfondire degli argomenti.
Destaccate Yasmina diceva il grande poeta. Volevo farti una domanda tecnica visto che sei una filologa neoromanza. Fai una bella serie di video sulle lingue del dominio tosco-corso insulare. Alludo ovviamente alle lingue parlate nel nord della Sardegna e nella Corsica ultramontana. E poi alle altre delle due isole del mediterraneo centrale. Vedrai che a qualcuno interessa (pochi magari).
@@YasminaPani so che puoi, eppoi essendo “sul territorio” saprai tutte le breaking news in materia. Però capisco che i dissing con la Murgia siano più divertenti e più “soscial” Ciao 😽:)
Ma perché devi attribuirmi modus operandi che non mi appartengono? Insinuando che scelga gli argomenti in base al fatto che siano appetibili? Ti ho scritto che non sono esperta di queste lingue, e siccome non ho l'abitudine di parlare di cose che non conosco, non le tratterò a meno che non dedichi del tempo a studiarle. Che cosa c'entrava Michela Murgia?
Se penso che alcuni anni dopo il mio diplomino da raggiungere, quando ho provato a parlare di Nikolai kondratiev con vari laureati in materie economiche , questi lo conoscevano solo di nome..... Uno che dopo la grande guerra ha previsto una enorme crisi globale per il decennio dopo. La risoluzione dopo un evento catastrofico entro il ventennio successivo. Una crisi intermedia legata alle materie prime durante il nuovo ciclo, che poi avremmo scoperto essere quella petrolifera degli anni '70. Ma perché n che mondo vivono?
Magari non c'entra niente con i discorsi che fai tu, ma ho notato che spesso i "divulgatori" su youtube, partono bene e poi finiscono con il razzolare male quando poi alla fine finiscono con l'essere condizionati dalle visualizzazioni. Da un lato diventano pieni di sé e dall'altro si guardano bene dal discostarsi dal pensiero dominante e questo perché dipendono anche economicamente dalle visualizzazioni- Seconda cosa: una persona, anche se non ha i titoli, ha lo stesso il diritto di esprimere il proprio pensiero e la propria opinione. E' una cosa così umana come il mangiare, il defecare, il fare sesso e altre cose, che è impossibile negarla a chiunque. Volendo parafrasare qualcuno, non si può non pensare. Per questo è bene curare la qualità dei propri pensieri e cercare la qualità nei pensieri altrui (non la verità o la definitività). Per esempio non sono favorevole ai vaccini perché sono ossequioso al pensiero dominante (poi mettiamoci d'accordo se è veramente il pensiero dominante) ma perché ho cercato di interessarmi e di cercare di capirci qualcosa. Sull'atomo ho cambiato opinione, ma nel senso che adesso penso che sia il male minore (se l'umanità fosse composta da cifre a cinque zeri dovremmo tenercene lontani). Sull'ambientalismo comincio a pensare che bisognerebbe ascoltare solo le persone che per convinzione adottano uno stile di vita veramente sostenibile e non i ragazzini con smartphone da più di mille euro. E così via. Insomma abbiamo il bisogno di pensare e di comunicare il proprio pensiero e anche di ascoltare il pensiero altrui, stando attenti a misurare gli indici di qualità di quel pensiero. Infine quello di gettare fango sull'interlocutore e di non affrontare i suoi argomenti è un trucchetto vecchio, ma è anche un buon indice della cattiva qualità delle opinioni di uno dei due interlocutori. Ci fanno un favore ad usarlo.
L'ho notato anche io, fortunatamente non credo diventerò mai così famosa da rischiare di fare la stessa fine 🤣 per il resto io la vedo diversamente, nel senso che le opinioni non sono tutte uguali, e le opinioni delle persone incompetenti e non informate fanno danni. Un conto è la libertà di espressione in casa tua, al bar o sul tuo Facebook personale, un altro è metterti col megafono in piazza passando per esperto di qualcosa e condizionando gli altri!
@@YasminaPani si ma è impossibile che opinioni superficiali o contraddittorie o false si installino nella mente di noi umani e si diffondano. Inutile tentare di fermarle ma possiamo cercare di impegnarci ad aumentare la qualità di questo ecosistema di idee. E anche al bar posso fare danni con discorsi da ubriaco, per questo ho smesso di andare al bar.
Ma siamo sicuri che la questione del linguaggio inclusivo sia una esigenza reale e non il solito pippone astratto di una minoranza di pseudo intellettuali in cerca di autore? Sarò un rozzo maskio un po' cinico ma mi ricorda tanto certe discussioni fra teologi sulla divinità o meno di Cristo o sulla immacolata concezione di Maria. Ma un bel esticaazi?
Condivido tutto! Meno le frecciatine riguardo la questione nucleare. Luca Romano fa comunque una narrazione parziale e spesso si lascia andare a critiche ad personam, ma penso che anche questo si ricolleghi col tuo discorso sull'attenzione a prestare fede alle fonti, anche le più autorevoli, anchd a quelle di cui si ha più stima. Non è atipico che un divulgatore sia condivisibile sulle basi e sull'elaborazione ma solo fino a un certo punto, mentre non lo sia nelle conclusioni (ad esempio uno come Shy, per quello che mi riguarda, rientra in questo campo). Anche questo non va dimenticato. Peccato comunque che non parteciperesti all'evento di Arcangeli, una come te aiuterebbe ad evitare l'effetto "masturbazione collettiva". Il dibattito pubblico è una cosa bella, e stimo questo tipo di iniziative, normalmente; ma dopotutto non ti hanno invitata, e anche questo è indicativo purtroppo.
Luca Romano sul canale dell'Avvocato è ineccepibile. Diverso è il suo profilo privato dove giustamente fa quello che vuole, proprio come facci io. Detto questo, appunto, nemmeno lui è Dio, così come non lo sono gli altri collaboratori della pagina (che credo arrivino quasi a 20 ora), quindi possono talvolta perdere la pazienza o sbagliare. Ed è giusto non dimenticarlo mai.
@@YasminaPani io non sono d'accordo sulla sua ineccepibilità, e anzi, trovo che nella sua pagina (lui o i suoi collaboratori) si ponga in un modo per il quale chi non è favorevole al nucleare è un ignorante e un ciarlatano, quando ovviamente non è così, e c'è chi gli risponde nel merito. Quello che dico io è che, nel momento in cui ci si accorge delle fallacie dietro al ragionamento mainstream su molti temi, bisogna anche stare attenti anche a chi sta dall'altra parte: penso che sia un istinto molto umano quello di cercare un "vate", anche nel momento del rifiuto della narrazione dominante, ma anche lì ne dobbiamo stare in guardia. Giusto per evitare di accanirmi sulla stessa persona, pure Crepaldi e Wannabe tirano le loro cantonate; ma resta incontrovertibile che senza ognuno di loro molte informazioni non arriverebbero mai alle orecchie di nessuno. Quindi niente, come dici tu, avere sempre spirito critico. Piccola nota personale: il film animato Ratatouille secondo me esprime molto bene il concetto che dici nel video, nel momento in cui ricorda, nel finale, che un bravo cuoco può venire da qualsiasi realtà, anche dalla più umile.
@@ciaoguys6218 certo che tutti tirano le loro cantonate, secondo te non le tiro anche io? È proprio quello che dicevo: le persone sono fallibili, ed è vero che il rischio di prendere qualcuno come vate c'è sempre. Per questo va allenato costantemente lo spirito critico.
Sono andata a controllare nei libri dei miei figli e si dice che l'energia nucleare non è inquinante ma lo smaltimento delle scorie pone seri problemi... Quindi non è che libri e insegnanti raccontino sempre frottole...
Condivido il contenuto del tuo video. I confronti vanno fatti nel merito a prescindere dall'autorità di una persona. Io vorrei esplicitare che qui c'è anche un discorso di ipocrisia perché a essere in gioco è il più delle volte una questione di convenienza e non una reale adesione al principio di autorità. Nel caso della Gheno, immagino, lei non ritenga conveniente fare un dibattito contro di te: avrebbe solo da perdere. Del resto questo si evince bene dal tuo discorso, dove chiarisci che la Gheno parla dei problemi di inclusività del linguaggio anche con chi non ha titoli "quando le conviene". Comunque che tu, che tra l'altro sei una donna, sia discriminata per i tuoi titoli dalla Gheno che si batte contro le discriminazioni fa un po' storcere il naso nei suoi confronti.
@@YasminaPani cerco di chiarirlo. Fermo restando che la Gheno è libera di parlare o non parlare con chi vuole, se però si giustifica sostenendo in generale un principio del tipo: "se non hai un dottorato sulla linguistica non sei titolata a parlare di lunguistica", a me sembra compiere una discriminazione. E se una persona si pone come paladina del movimento femminista mi aspetterei abbia una coerenza interna che la spinga a non discriminare perlomeno le donne.
i dottorandi negli atenei italiani consistono nel fare portaborse ai docenti, fotocopie e, raramente, lavori in laboratorio e stesura di qualche articolo di cui poi si prenderà il merito il prof relatore.. quello che conta è la laurea nella materia di cui si vuole scrivere o disquisire.. master dottorandi ed esami per l'albo sono robe estranee o relative ad applicazioni pratiche delle teorie che appunto si studiano nel corso di laurea..
Ciao Yasmina, perché perdere tempo in sterili polemiche? Ne approfitto per dirti che ti trovo affascinante, sei una delle menti più aguzze in circolazione. Una ventata di freschezza.
Non sono sterili, sono questioni fondamentali e non solo per ripicca personale, ma proprio perché su queste basi la gente viene infinocchiata. Comunque ti ringrazio!
Sono sempre d'accordo con lei su ciò che dice riguardo i vari argomenti che tratta nei suoi video. Dissento però sulle sue considerazioni riguardanti L'Avvocato dell'Atomo in questo video. Il nucleare è un tema complesso, divisivo ed in divenire. In virtù della sua complessità molti studi e dati sul tema possono essere manipolati a seconda delle proprie convinzioni. Ad esempio esiste il fenomeno del "cherry picking" che consiste nel considerare soltanto gli studi o i dati che avvalorano le proprie tesi ignorando tutto il resto. Ho letto molti studi ed ascoltato numerosi ricercatori, scienziati ecc. che mostrano come L'Avvocato dell'Atomo tenda a dare informazioni parziali e tenda a sottostimare i problemi del nucleare e a sovrastimare i problemi delle rinnovabili ed i benefici del nucleare. Esiste un grande dibattito a livello accademico, sociale, politico ed economico ed il fatto che L'Avvocato dell'Atomo abbia così tante risposte e certezze inoppugnabili (secondo lui!) pone dei dubbi sulla sua affidabilità. Ciò mi ha portato ha definirlo non un divulgatore ma un "mal-attivista" pro-nucleare proprio perché tende a far prevalere la sua idea forte sul nucleare ad ogni costo, quasi come se fosse una missione di carattere religioso. Questo lo dico proprio perché io sono una persona molto razionale e vorrei che su un tema così importante non ci fossero ideologie (o fazioni pseudo-religiose) ma si seguisse il metodo scientifico e si prendessero in considerazione tutti gli studi e si valutassero vantaggi e svantaggi, il tutto integrato nel contesto sociale, politico ed economico, valutando altresì il grado di fattibilità ed il rapporto costo/beneficio. Ecco perché a mio avviso citare L'Avvocato dell'Atomo in questo video sia improprio.
Non ho niente da dire che non sia già stato detto, mi limito a suggerire di nuovo a Yasmina la lettura dei Libri di Luca Ricolfi sulla sinistra e sulla deriva woke che ha preso.
Solo oggi ho ascoltato questo"webinar": non ti preoccupare, stringi i denti e va avanti. Fregatene di detrattori e detrattrici (ho messo anche il femminile ed a proposito e non ce ne era necessità), sei brava e tanto basti. Ti bacio in fronte.
Hai fatto bene a difenderti dalle accuse che ti hanno rivolto, e soprattutto a differenziarti dal peggio che il mondo accademico ha da offrire. Tuttavia non condivido del tutto il tuo discorso sulla scienza e la divulgazione. Premesso, il lavoro che fai per il tuo canale merita tutti i complimenti possibili, ma non penso che la divulgazione sia solo una questione sul dire cose vere o cose false. Un esempio forse, come già altri commenti hanno evidenziato, viene fuori proprio dalla citazione che fai del canale dell'avvocato dell'atomo. Tutto ciò che riporta sarà anche vero, e nulla toglie che il suo lavoro rientri nel concetto di "divulgazione", eppure da laureato in fisica considero il suo canale monnezza pura (se dovessi fare un paragone, direi che è la stessa sensazione che prova un medico quando sente parlare Burioni). Il discorso sulla divulgazione in generale è estremamente complesso e spesso come tu stessa hai evidenziato la manipolazione delle informazioni è un processo subdolo, nel più subdolo dei casi anche inconsapevole. Purtroppo chi ti scredita ha fatto dell'arrivismo accademico uno stile di vita, e non ha nemmeno più paura di sparare cazzate se il fine è quello di mantenere il proprio stato sociale. Ma non penso che la soluzione sia irrigidirsi sul concetto di scienza o di verità. Ci sono tanti concetti "veri" ma presentati nelle più orride maniere, e allo stesso tempo idee non scientifiche possono essere lo stesso meravigliose e giuste.
In che senso lo consideri monnezza? Ti riferisci ai contenuti o alle modalità di comunicazione? In ogni caso ci tengo a precisare che, dal mio punto di vista, la cosa cruciale è proprio che nessuno è perfetto e infallibile: anche qualcuno che stimo moltissimo può deludermi, o può sbagliare, o posso distanziarmene a volte (e spero bene che altrettanto valga per le persone che seguono e stimano me). Il concetto di verità è sicuramente complesso, entrano in gioco molti fattori, però ci sono alcune cose che sono vere e altre che sono false, e lì ci sono i numeri a dirlo. Poi, ripeto: quegli stessi numeri possono essere interpretati diversamente, ecco perché lo strumento più importante siamo noi stessi, che dobbiamo educarci a rimanere vigili (e a leggere i numeri).
@@YasminaPani Ti ringrazio per la risposta, e come sempre concordo con ciò che dici. Proverò a spiegarmi meglio sul discorso dell'avvocato dell'atomo. Premettiamo un po' di cose, cioè che nessun fisico è contrario alle centrali a fissione in senso astratto, così come nessun fisico è contrario al frigorifero o alla macchinetta del caffè. Sono tecnologie in uso da anni che hanno i loro pro e contro, e su questo possiamo sciorinare tutti i dati e le pubblicazioni che vogliamo. Tuttavia la tesi di fondo di Luca Romano è un'altra; parafrasando: siccome la nostra economia, e in generale tutto il nostro mondo, funzionano in una certa maniera, allora se vogliamo ridurre le emissioni di CO2 e allo stesso tempo salvaguardare l'indipendenza energetica dell'Italia, l'unica soluzione è costruire le centrali nucleari. Il che può essere anche un'idea condivisibile, ma non vedo che abbia a che fare con la fisica o la scienza, né come sia dimostrabile matematicamente. E' piuttosto un'idea politica, di stampo liberale direi. Personalmente non sono contrario alle centrali nucleari in Italia, ma non nascondo i problemi (non scientifici, ma politici e economici) che possono nascere da queste (vedi ad esempio ciò che sta succedendo a Zaporižžja). E soprattutto non ammanto le mie idee politiche con pretese scientifiche, perché sarebbe sia infantile che disonesto.
Guarda, potrà sembrare meschino dirlo da parte mia ma grazie per aver fatto i nomi. Premetto che le faide di yt le detesto, non me ne frega assolutamente niente, le trovo il vuoto più totale. La gheno la seguivo su fb per sentire l'altra campana per questo tema, e quando a un commento su fb che ti citava ha linkato con aria snobistica e superiore le sue pubblicazioni, confrontandole sarcasticamente con la tua pagina web in cui non c'era niente, lo schifo che ho provato ha preso il sopravvento. Schifo e sdegno. Ho smesso di seguirla, tanto a che pro rispondere a lei e alle sue mediocri seguaci? Perché chiunque ha studiato la storia sa benissimo quanto quello dell'auctoritas sia un atteggiamento sbagliato, che pure gli scienziati e i filosofi nazisti e fascisti erano persone dottissime, e non per questo ovviamente erano nel giusto. Basta mettere due neuroni insieme per capirlo. Chi usa questi mezzucci per screditare l'avversario è una persona ignobile e in malafede. Null'altro da dire. E non parlo da "tifosa da curva da stadio", altra categoria con cui non voglio aver nulla a che fare. Chiunque si avvalga del principio dell'auctoritas è da disprezzare a livello scientifico e da tenere in nessuna considerazione. Nel 2022 dovrebbe essere già chiaro a tutti, in un mondo ideale. Ma purtroppo. Per quanto riguarda il resto del video: grazie per aver centrato il punto. Serve tantissimo più cultura scientifica alla base, e purtroppo la gente ancora associa la scienza non a un metodo ma a una serie di fatti acquisiti (la cosa più anti-scientifica del mondo). Certo l'istruzione scolastica è quello che è, e lo si è visto nella pandemia, quando i "dotti ligi al dovere" sparavano, accolti dal favore degli altri del loro stesso coro, assurdità come "io credo alla scienza". Con scienza che ovviamente è: quelli che vanno in tv a parlare. Tutti gli altri novax, quindi antiscienza, quindi male. È realmente preoccupante come la cultura scientifica sia a zero o quasi, e l'arroganza del filo-scientista ignorante del 'credo alla scienza' sia un atteggiamento invece dominante.
Ma sanno come si entra all'Università, i vincitori si conoscono prima e se non rientri nel giro puoi rassegnarti. Un mio amico, fratello di presidente di un tar, divenne professore, non dico la materia per evitare che venga individuato, quando il PC andò al governo e chiamo come consulente un professore, bravo docente niente da dire, che lo propose alla cattedra creata per lui. Io ho studiato linguistica, sociolinguistica, ecc. da autodidatta, Ho una laurea in giurisprudenza ed esercito la professione di avvocato. Vera Gheno l'ho sentita ed è una che non sa neppure pronunciare lo schwa che propugna, ed essendo di origine ungherese dovrebbe spiegare come mai nella lingua magiara non c'è genere e nessuno è morto. E non fatele sapere che in giaponese hanno i pronomi distinti tra maschili e femminili, il che la farebbe arrrabbiare perché non c'è quello per il terzo binario e adottare il sistema della distinzione tra femminile e maschile e terzo binario anche in italiano
Di solito si sfoglia la bibliografia e si guardano le prime cinque o sei citazioni. Da li si capisce un pochino della competenza di chi scrive. I titoli non valgono nulla, come dice qui, giustamente la professoressa. Le pubbicazioni in giornali scientifici contano, ma non sempre e non al 100%. Ad esempio, tanto per citare un classico dei classici di Linguistica, Syntactic Structure di Chomscy ci mise un po` prima di essere pubblicato. A volte, proprio cio` che e` piu importante e che cambi gli equilibri intellettuali fa fatica a trovare collocazione. Ma, data la generale pubblica ottusita`, soprattutto italiota, non credo che corriamo questo rischio!
Sto leggendo l ultimo libro di Michela Murgia "God save the queer".Drovo andare dall oculista per lo sforzo fatto leggendo tutti gli "swha" ce ci sono.Una ckntorsione oculare.
@@0909Alz esatto! Comunque non sapevo avesse usato lo schwa; vorrei leggerlo, anche per poterlo eventualmente commentare, ma così la vedo ancora più ardua.
La mia prima esperienza di lettura con lo schwa era stata con un articolo di M. Murgia. Il mio cervello elaborava la letterina come desinenza femminile, salvo poi tornare indietro, rileggere, reinterpretare il testo e infine ritradurlo in italiano. Questo molto velocemente. Più avanti nel tempo ho deciso di applicare la censura: al primo schwa o asterisco chiudo, salvo che non vi sia un interesse particolare. Comunque, buona lettura!
@@marianodevalerio8504: capisco la difficoltà nel leggere un testo che utilizza lo schwa, data la somigianza del segno grafico con determinate lettere dell'alfabeto. Ma perché mai l'uso dell'asterisco dovrebbe creare confusione nella mente del lettore?
@@YasminaPani perché? Non voglio rubarti del tempo, ma in teoria un titolo di studio è un costrutto relativamente recente per dare autorità “ufficiale”, (cioè riconosciuta) a qualcuno. Il che potrebbe anche servire a qualcosa SE coloro che conferiscono questa laurea/aurea fossero a loro volta autorevoli, e non volgari baroni di scuderia.
"Dinnelo" ... Poi vabbè, ci sarebbe da ragionare su cosa è il PhD in Italia rispetto a quello che uno fa durante la tesi di laurea. All'estero, ad esempio, in molti casi gli studenti affrontano un percorso di ricerca solo col dottorato, mentre in Italia,soprattutto in caso di tesi sperimentali e a seconda del campo in cui si opera, la ricerca originale può iniziare proprio con la tesi. E quindi sempre in Italia verrebbe da chiedersi se il carico di lavoro di una laurea + PhD è maggiore di quello di due lauree.
La situazione è molto variegata; direi comunque che la questione è anche che col dottorato si può diventare molto esperti di un aspetto della materia ignorando del tutto gli altri.
@@YasminaPani vero, viene a mancare la multidisciplinarietà. Situazione che in certi ambiti (penso ad es. alla AI e alle scienze cognitive) è il "Kiss of Death"
Temo che dietro alla disonestà intellettuale di chi sostiene l'insostenibile, ci sia la sempreverde voglia di accumulare denari facili. Pecunia non olet.
Siccome non sono laureata in politicologia non voto perché non avendo competenze non potrei mai votare dei politici estremamente più formati e certamente laureati in tuttologia paragonati a me. Non bisogna fare dei video per parlare di persone che hanno scelto la via autistica. Dante ci ricorda attraverso Virgilio di non soffermarsi troppo nei pressi del girone degli ignavi.
@tizia caia però sono due questioni diverse, per quanto anche qui sia in corso da anni un dibattito: la Costituzione non pone vincoli dal basso, a parte il titolo di terza media, per votare e prendere parte all'agone politico, quindi, il fatto che uno non sia laureato o che non abbia competenze, non preclude il diritto al voto. Questa cosa nasceva dall'esigenza di dare a tutti la possibilità di votare e fare politica, che se no sarebbe stata appannaggio solo dei ceti più abbienti. E' ironico poi che sia stato Giolitti ad introdurre nel 1913 il suffragio quasi universale, lui che era un liberale, diritto che gli si rivolse contro alle elezioni perché i voti non andarono ai liberali. Tanto è che per fare certi lavori, serve una laurea, per votare e fare politica, appunto, no: nessuno, o quasi, penserebbe di dare la propria opinione su una operazione a cuore aperto, mentre tutti diamo opinioni sull'operato dei politici. Poi c'è anche chi dice che non si può esprimere sulla politica perché non ne sa abbastanza. E proprio questa distinzione è oggetto di polemiche negli ultimi anni. Che poi, essendo la nostra una democrazia rappresentativa, l'idea di base sarebbe che in effetti, io voto uno che sia meglio di me, se no tanto vale che ci pensi io. L'astensione, soprattutto negli ultimi anni, ha motivazioni diverse e votare non è più anche un "dovere", perché una volta veniva segnalato chi non votava: è comunque un diritto anche astenersi. Addirittura, è previsto, anche se non formalmente, presentarsi al seggio e dichiarare la propria rinuncia a votare, proprio come forma di protesta. Il presidente del seggio può prendere nota anche delle motivazioni. Anche se una qualche forma di selezione della basa votante, con dei test dove si valutano almeno le conoscenze di base, non sarebbe malvagissima come idea...ricorderò sempre anni fa, mentre andavo a votare per la Regione, una signora anziana accompagnata dai figli a cui chiedeva di ricordarle chi dovesse votare...solo che sarebbe un filo incostituzionale....Servirebbe soprattutto una selezione della classe politica. Ma qui si entra in un altro discorso.
@@lucat5479 grazie per la risposta pacata. Il mio argomento era ovviamente provocatorio ma vuole mettere l'accento sul fatto che una laurea in possesso di una persona x non è il diritto a occuparsi in forma esclusiva del tema. É anche banale doverlo ribadire. Io ho conosciuto odontotecnici divenuti dentisti sul campo e multati ma molto apprezzati dai pazienti in quanto più abili del dentista laureato, che essendo più disonesto dell'odontotecnico faceva svolgere a lui il lavoro. Le competenze si acquisiscono anche altrove. Visti lo schifo che hanno fatto con i vaccini a mRNA che ancora spacciano per buono ma che ormai è datato perché il virus su cui è stato prodotto é estinto.
Prima si accusavano i dottori di essere fossilizzati nelle loro teorie accademiche e il pensiero di uno vale quello di un altro e ora se non sei dottore meglio taci. Il mondo cambia troppo velocemente per me😅 ( ho messo la faccina perchè so che Yasmina le apprezza)
Che poi solitamente a parlare di titoli di studio sono i "terrapiattisti" e simili quando si trovano qualcuno, magari di una certà età, di autorevole che li appoggia. "Lo dice il nobel" è famosissima fra i no-vax. "Chi sei tu per andare contro la lista di questi 300 (autoproclamati) medici!".
@@anonimo6603 ma quello che mi dà più fastidio è questo antagonismo. Se si volesse usare un approccio scientifico dovrebbero essere più collaborativi e discuterne e non opporre paletti tipo tu non sei autorevole o mi stai sul cazzo. Queste sono solo scuse e tattiche per persuadere i cervelli pigri che vuoi ingraziarti.
@@factotumhenrylacarogna Più che altro: dovrebbero spiegarsi bene fin dall'inizio. Fingiamo che Yasmina sia la "no-vax" di turno, quando un divulgatore si confronta con i no-vax la prima cosa che fa è spiegare per filo e per segno come funzionano i vaccini, documenti che ne provano l'efficacia, mostrerebbe le percentuali di consenso ed ecc... Il passo successivo è quello di prendere le singole affermazioni e dimostrarne la falsità. Non mi sembra che sia questo quello che si stia facendo, al di la delle discussioni e dei dibattiti. Il problema è che tutto questo manca, ci sono invece singole personalità che si fanno promotrici di questa roba, senza un reale consenso generale. C'è attivismo, non divulgazione. Quando ho ascoltato Vera Gheno agli albori di queste discussioni prendeva le distanze, sul canale di Matteo Flora, dalla stessa schwa che ora promuove. (Cambiandone con il tempo la storia alle origini di questo Schwa.)
Infatti Yasmina appunto esiste il dialogo e il confronto! Che sono alla base della crescita personale e umana! Una persona vigile e intelligente come te comunque deve stare attenta a non cadere nella rete e fare le marchette involontarie al nucleare. Perché la strategia che oggi utilizza l'industria nucleare per poter emergere è quella di servirsi direttamente o indirettamente delle persone più o meno consapevoli e in vista (alcuni in malafede e altre come te in buonafede) ed è la strategia più efficace e vincente. Per cui questa del nucleare...cioè dei "fisici che dicono il nucleare non è un'energia pulita" non te la lascio passare :) Per me la verità è troppo importante e sono convintissimo che chiunque debba avere gli strumenti reali per potersi fare una libera opinione. Infatti il nucleare non è un'energia pulita e secondo il suo LCA (Life Cycle Assessment), "dalla culla alla tomba") e gli studi del “Secure Energy” dell’Oxford Research Group, calcola un valore delle emissioni di CO2 per ogni kWh prodotto da una centrale nucleare, tra 84 e 122 grammi, in virtù di questi valori di emissione lungo la filiera: - produzione di combustibile nucleare, il suo condizionamento e lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi: 56 gCO2/kWh; - costruzione dell’impianto nucleare: 11,5 gCO2/kWh; - smantellamento dell’impianto: 28 - 66 g CO2/kWh (nelle condizioni più favorevoli). E l' Advertising standards Canada (l'autority canadese sulla pubblicità delle industrie) ha dichiarato che “Le indicazioni nelle pubblicità della Power Workers' Union che il nucleare è "emission free" sono inesatte, non supportate e fuorvianti”. Ti ho citato solo due fonti ma non sono le uniche. Era per farti un esempio tra tanti diversi. Infatti in Europa il nucleare è passato come green di transizione esattamente come le centrali termoelettriche a gas di ultima generazione. Sono allo stesso livello equiparabile di emissione nel loro complesso. I fisici che affermano sia un'energia pulita spesso sono i fisici nucleari che ci lavorano e mica sono scemi hanno interesse a sostenerlo. Il nucleare non è un'energia pulita, semmai inquina relativamente meno del carbone. Però qualsiasi cosa inquina meno del carbone e infatti ii nucleare si paragona sempre col carbone e mai con le rinnovabili (in termini di inquinamento). Fatevene una ragione, non lo dico a te ma a chi ti ha informata male, se la realtà è questa non è colpa di nessuno. L'importante è sempre partire dalla realtà e in base alla realtà si possono fare delle scelte e dei ragionamenti maturi e liberi da condizionamenti. Dopo se una persona conosce tutta la verità ma il nucleare gli piace lo stesso per tanti motivi diversi se ne parla e mi sta bene. Se ne discute apertamente e ci si scambiano considerazioni. Sì ho approfittato di questo spunto che comunque si collega al senso del tuo video e non è fuori tema. Per me la verità viene prima di tutto e quando sento cose non vere lo devo dire a tutti i costi perché sono uno spirito libero e senza verità non c'è libertà. Le menzogne ci illudono e non ci permettono di crescere a livello mentale e personale. Sono delle gabbie che ci rendono dipendenti da chi crea queste illusioni. Per il resto del tuo discorso Yasmina sono d'accordo con te!
Le stime da te citate sulle emissioni del nucleare comprendono anche una valutazione sul fatto che i detrattori (ideologici) del nucleare non hanno fatto altro, negli ultimi decenni, se non fare pressioni in merito alla sicurezza del nucleare con lo scopo _(dichiarato)_ di renderlo artificialmente antieconomico, utilizzando degli standard che non vengono assolutamente presi in considerazione in alcun altro ambito industriale? Perché se una centrale nucleare, a causa di certe dinamiche politiche, si debba costruire resistente pure ai meteoriti, risulta ovvio che le emissioni per la sua costruzione e smantellamento saranno di conseguenza grandemente sovrastimate. Basti pensare che il livello di sicurezza della centrale nucleare giapponese di Onagawa, che è degli anni '80, è stato sufficiente a resistere senza problemi ad un maledettissimo tsunami, lo stesso tsunami che ha causato "i problemi" (0 morti finora accertate) a Fukushima, centrale degli anni '60. Dagli anni '80 sono passati 40 anni, di miglioramenti e raffinamenti tecnologici per evitare anche il più remoto ed improbabile degli eventi. Altri aspetti che non mi convincono del tuo commento sia l'assoluta inutilità dello sciorinare valori di CO2 così, senza alcun confronto con altre fonti, come se fosse una cosa normale che Yasmina o chiunque fosse in grado di farsi comparazioni da solo, snocciolando dati così, in autonomia. In ultima analisi non mi convince mai alcuna argomentazione sulla falsa riga di "la strategia che oggi utilizza l'industria X per poter emergere è quella di servirsi direttamente o indirettamente delle persone più o meno consapevoli..." Ne ho sentito da ogni parte di argomentazioni del genere, anche contro le aziende farmaceutiche per screditare i vaccini. Come se *_QUALUNQUE_* industria non faccia carte false per tirare i dati dalla propria parte; come se non ci fosse un'industria petrolchimica o """rinnovabile""" che non facesse *_ESATTAMENTE_* la stessa cosa.
Proprio il fisico che ho citato io non ci guadagna un ciufolo dalla difesa del nucleare, anzi semmai è palese che si guadagna di più a stare nel business della petalosità "green". Per il resto tutte le fonti e i dati di questo mondo li trovi, appunto, nel suo lavoro, non posso di certo risponderti io su questi dati, che mi sembrano anche un po' buttati lì. Comunque ti ringrazio per il commento.
@@telperion3 Purtroppo mi dispiace per te ma decide SEMPRE il mercato. Se il nucleare fosse stato conveniente come pensi tu avrebbe vinto sul mercato e lo devi capire anche da solo questo perché è un dato di fatto ovvio. Invece il nucleare non ha mai sfondato il mercato in oltre 60 anni di tempo, pur potendolo fare se fosse stato davvero competitivo, e non per ideologia. Se fosse stato per ideologia come dici tu proprio non esisterebbe e sarebbe stato accantonato del tutto a priori e subito. Invece al contrario ha suscitato da subito fortissime speranze ed entusiasmo negli anni '50. Quindi l'ideologia se mai ci fosse stata era nettamente favorevole al nucleare. Appunto esistono circa 441 reattori in tutto il mondo ed è presente in 32 nazioni su 221 nazioni per un valore del 10% dell'energia mondiale. Per cui quale ideologia negativa? Ci hanno provato ma hanno visto che non ne valeva la pena. Tutto qui. Non cercare nemici fantasma e spauracchi. Chi poteva investire in quella che era una tecnologia promettente e fiduciosa ci ha provato. Tuttavia non ha mai sfondato nel mercato. Semmai troviamo delle ragioni più razionali e discutiamone insieme sul perché mentre tutte le altre fonti energetiche quali petrolio, carbone e gas si sono espresse pienamente in qualsiasi nazione del mondo il nucleare non ce l'ha fatta. Eppure ci hanno provato eccome. Le possibilità le ha avute esattamente alla pari delle altre fonti energetiche ma non ce l'ha fatta e sono emerse le altre. Non ho parlato di altri argomenti legati al nucleare quali la sicurezza o le scorie perché è un altro argomento. Ho solo detto la verità e cioè che non è energia pulita a emissione zero e prima te ne fai una ragione meglio è perché s'è così è così e con le chiacchiere non si cambia la realtà. Un fatto è un fatto. Si parte dai fatti. Dopo se ti piace lo stesso e per te non è un problema e sei d'accordo comunque sul nucleare devi esserlo nella piena, totale e massima consapevolezza ed è molto importante che tu non ti faccia prendere in giro da nessuno! Noti la differenza? Nessuno deve dirti una cosa per un'altra per tentare di convincerti e rassicurarti della sua bontà. La mia se ci pensi bene è solo un'informazione neutrale e non ha nulla a che vedere con dei giudizi. Diventa un giudizio indiretto quando va a incrinare un caposaldo della retorica sul nucleare però non né ho colpa se le cose stanno così. Buon pomeriggio!
@@cesareideemusicali Andiamo ad analizzare le tue rimostranze punto per punto. _"Purtroppo mi dispiace per te ma decide SEMPRE il mercato. Se il nucleare fosse stato conveniente come pensi tu avrebbe vinto sul mercato":_ Perché non applicare allora questo stesso ragionamento, ad esempio, al fotovoltaico? Nel 2019 l'energia solare stava all'1.1% della produzione mondiale energetica, ed è una tecnologia vecchia di svariati decenni. Secondo il _tuo_ stesso ragionamento dovremmo abbandonare l'idea di utilizzare l'energia solare perché "decide sempre il mercato" e perché "se fosse stato conveniente avrebbe vinto sul mercato". È una maniera molto superficiale di vedere le cose. _"Se fosse stato per ideologia come dici tu proprio non esisterebbe e sarebbe stato accantonato del tutto a priori":_ Ma tu ragioni come se ci fosse un'organizzazione di controllo mondiale, che prende decisioni centralmente ed ammette o meno tecnologie a priori. Non è così che funziona. Esistono gruppi di pressione che, in funzione di ideologie e tornaconti personali, cercano di influenzare _la politica_ (che è fatta da uomini). È una maniera molto superficiale di vedere le cose. _"ha suscitato da subito fortissime speranze ed entusiasmo negli anni '50. Quindi l'ideologia se mai ci fosse stata era nettamente favorevole al nucleare.":_ Vero. Vero anche che gli anni '50 sono passati da un pezzo. Sono successe delle cose nel frattempo, se non te ne sei accorto. _"Ci hanno provato ma hanno visto che non ne valeva la pena. Tutto qui. Non cercare nemici fantasma e spauracchi.":_ Sarebbe vero se non ci fossero notevoli esempi in cui il nucleare viene utilizzato con successo, in cui, detta con le tue parole "ci hanno provato e ne vale assolutamente la pena". Paesi come la Francia, ad esempio, in cui più del 70% dell'energia viene dal nucleare. Esistono 11 paesi nel mondo in cui la produzione di energia nucleare copre più del 30% del fabbisogno e che dimostrano che. *per loro* ne vale la pena evidentemente. Esistono invece notevoli esempi contrari in cui un'industria nucleare fiorente e all'avanguardia è stata gambizzata da una decisione ideologica e di pancia (vedi l'Italia). Ne parli in modo fatalista come se una mano dal cielo possa trovare magicamente la quadra ottimale. È una maniera molto superficiale di vedere le cose. _"tutte le altre fonti energetiche quali petrolio, carbone e gas si sono espresse pienamente in qualsiasi nazione del mondo il nucleare non ce l'ha fatta. Eppure ci hanno provato eccome.":_ Stai _veramente_ cercando di paragonare una tecnologia che, alle sue basi (ovvero "bruciare cose") esiste da sempre, ad una che, per molti, è indistinguibile dalla magia? Stai veramente paragonando una tecnologia che, per come la conosciamo oggi (generazione termoelettrica), esiste da fine ottocento, ad una che ha visto la sua prima applicazione commerciale a metà anni cinquanta? È una maniera molto superficiale di vedere le cose. _"Ho solo detto la verità e cioè che non è energia pulita a emissione zero":_ puoi indicarmi tra i vari diabolici divulgatori di parte di cui parlavi, quando hanno mai detto che è energia ad emissioni zero? _"e prima te ne fai una ragione meglio è":_ Personalmente sono perfettamente conscio che il nucleare non sia ad emissioni zero. Banalmente per il fatto abbastanza lapalissiano che *non esiste letteralmente nulla ad emissioni zero.* Quel che val la pena è fare un *confronto* tra le varie fonti energetiche (cosa che qui ti ostini a rimandare) _"Un fatto è un fatto. Si parte dai fatti":_ peccato che tu non abbia esposto fatti bensì opinioni (abbastanza superficiali per giunta, se posso permettermi)
@@YasminaPani Yasmina sul fisico che citi non posso dire nulla perché non so a chi ti riferisci ma non cambierebbe nulla. Sì è vero questi sono argomenti molto complessi e stanno prendendo una piega maldestra. Tuttavia anche chi è favorevole al nucleare deve sapere che non è un'energia a emissioni zero di CO2. Quando se lo sente dire deve dire di no. La mia è solo un'informazione neutrale e non bisogna mai temere la verità oggettiva delle cose.
@@YasminaPani te lo avranno già detto milioni di volte, ma te lo ripeto lo stesso: recuperala! Almeno le 3 stagioni originali e il film. Questa nuova stagione revival è un po' inferiore, ma poiché sfotte il mondo delle produzioni delle piattaforme streaming così come l'originale prendeva in giro le televisioni, capitano anche queste gag a fagiolo sull'inclusività.
No! La Scienza dei Termosifoni è una branca dell'Idraulica, ovvero uno dei grandi pilastri della Civiltà!😎 E la vita sarebbe molto grama senza termosifoni... Per quello che riguarda gli "Studi di Genere" invece...🤢🤢-->🤮
