Docufilm Un giorno con .. Carlo Rivieri
video realizzato da Gino Montinari per conto della casa Editrice Aletti Editore
BIOGRAFIA:
Il mio nome è Carlo Rivieri e sono nato a Massa il 10 agosto 1963.
Amo raccontare cose vere che il mondo non conosce, un mio desiderio è quello di comporre storie vere che parlano della verità del cielo. Credetemi, non vi narro delle storie ignoranti, ma solo quello che mi detta il cuore.
Il mio dire manda delle informazioni alla cultura moderna che dovrebbe cambiare il suo pensiero. Ormai l'uomo è decaduto; quindi ha bisogno di essere rialzato. Il mio pensiero è mandare nelle scuole una sana informazione. Non è possibile continuare a vedere in tv scene che rovinano la ragione del giovane; credo che abbiano più bisogno di capire cose che poi servono per dare un senso alla loro vita, e capire perché sono nati e il valore stesso della vita che è sacra. Non si può trattare il corpo come un oggetto usa e getta.
Cari lettori, mi sento di raccontare queste cose, perché è da tanto tempo che mi frullano in mente; commento tutto questo ma non voglio giudicare nessuno, il giudizio finale spetta solo a Lui. Devo anche narrare che alla nascita dovevo essere considerato come una persona dalla medicina, invece mi hanno registrato come un deficiente, così pure è stato per tutta la gente.
Ora che parlo con la penna, voglio testimoniare che l'a"amore" di qualcuno mi ha salvato, perché è spuntato un fiore dal tronco, la mia poesia, che ormai fa parte della mia esistenza. Mentre scrivo, cammino con il pensiero e controllo l'emozione che spesso è eccessiva e sento che la devo dominare con l'aiuto del Signore.
Credo al mio domani che sarà migliore e per questo ringrazierò cantando una canzone d'amore alla croce gloriosa già sulla terra. Così la gente capirà che la "croce" non è una sventura, ma una prova dell'amore del Padre che dice: "Sei mio figlio e su di te mando il mio creato e la mano mia sarà sempre sopra il tuo capo".
La medicina alla nascita mi ha subito classificato come un down deficiente e così il mio cammino non è stato capito da nessuno, mentre ho sempre capito tutto e nel cuore non sentivo la mia persona come malata, ma intelligente, solo con qualche problema fisico e molto lento nel movimento e con difficoltà serie nella comunicazione verbale. Non giocavo con nessuno perché non avevo la parola. Mi pesava il fatto di essere presentato come "malato di mente" ma sapevo che grave non ero, ero una gemma caduta dal cielo.
Gentile con tutti; solo chi non crede nella mia intelligenza mi fa fare dei pensieri negativi. Commento il passato. Nel Centro di merda che ho frequentato per vent'anni non parlavo e non hanno capito niente della mia sofferenza e non hanno insegnato niente, nemmeno i colori, mentre frustate prendevo sulla schiena perché non volevo fare quello che volevano loro.
Cercavo una mano per urlare la mia sofferenza ma loro non capivano niente.
Capivano che soffrivo perché non parlavo ma non capivano il vero senso del mio gesto di toccare la mano delle persone, come a dire che ci sono anche io, che ho bisogno di essere considerato e non emarginato.
Devo chiudere la porta col passato, anche se le ferite scolpite nel mio cuore non possono essere cancellate perché solo la morte lo può fare.
Quindi amo mettere un mattone sul passato. Quando ci ripenso per me è un calvario. E' come dire: vado dal dottore e non faccio quel che mi dice.
Sono come risorto, con la poetica e con la pittura, sono medicine per me.
Con la parola scritta, anche se con l'aiuto di mia madre, una rendita di pittura ho in casa per rendere la mia camera come un piccolo museo. Le mie opere sono piene di spirito divino. Centomila commenti fanno nel cielo per le opere che esprimono come rinascere dallo Spirito Santo, mi dice Gesù, perché alcune anime dentro non sono molto belle. Il mio genitore mi ha educato alla fede, come un miracolo per me, sono come salute spirituale per la Chiesa.
3 июн 2024
