Ciao Andrea, ottimo video e ottimi consigli. Quello di capovolgere la foto è una figata, grandissimo!!! Personalmente, pur comprendendo che la post è legata al tipo di foto, al risultato che magari chiede il cliente ecc, penso che per un amatoriale i problemi siano decisamente meno rispetto ad un pro, se non altro per le aspettative che sono e restano, puramente personali. Per quanto riguarda le foto, dopo aver studiato parecchio su Photoshop, ho automatizzato il 90% delle operazioni, facendo fermare il programma solo dove è necessario un mio intervento, ma tutta la roba ripetuta ecc, la lascio fare a lui (e pure volentieri). Per quanto riguarda il video invece, sono ancora molto acerbo, nel senso che inserisco decisamente poche clip all'interno dei miei lavori e quindi sinceramente me ne sono sempre preoccupato poco, ma è un buon proposito che mi accompagna da tempo 🙂 Come faccio a non far sbroccare il cervello durante la post? Mi metto un limite massimo di file da lavorare ogni giorno. Non avendo clienti che pressano, posso permettermelo ed è per questo che i problemi sono decisamente diversi tra amatoriali e professionisti. In più ogni volta, soprattutto in fase di selezione, lascio "decantare" le foto per un po' di tempo, poi le guardo, le seleziono e le lascio di nuovo a decantare. In questo modo al giro successivo sono decisamente meno saturo di certe immagini e riesco ad essere più oggettivo. Un paio di giri normalmente è sufficiente per scremare il "mucchio selvaggio"... Per i colori e le difficoltà visive, lato foto, per chi non lo sapesse, c'è il pannello info di PS che aiuta, usando i punti campione, soprattutto per la pelle o per i cosiddetti colori noti. Per il video, quello che fai tu credo sia addirittura più semplice rispetto al far rientrare i dati del campione nei parametri Lab corretti, come si fa in Photoshop. Molto, molto interessante, devo assolutamente approfondire il discorso video....ok, mi hai convinto!! 🙂 Bel video Andrea, buona continuazione!
Personalmente mi sto formando sul corso on line di Lightroom mobile di Alessio Furlan e devo dire che è capace e anche molto più di darti basi fondamentali per la post produzione !
Dei consigli veramente utili, e cambiare schermo mentre edito una foto è semplice basta usare il secondario che è sopra al principale così cambia anche l'angolo di visione e magari noto "errori" che probabilmente avrei notato forse molto tempo dopo e magari con la foto già pubblicata su qualche social (cosa successa)
questa cosa delle mosche è pura filosofia! video eccezionale non da respiro e non ti lascia andare via! hai un ritmo impressionante che non oso immaginare quanto tempo impieghi a scrivere e filmare tutte le clip! top!
Comunque grazie Andrè per avermi fatto sentire una 💩ina per aver semi abbandonato l’apprendimento di Photoshop e DaVinci Resolve😂😂😂 Il perfezionismo è quello che ci fotte sempre, poi arriva l’ignoranza… e in mezzo c’è una curva di apprendimento che ci sembra più una Tour Eiffel piuttosto che un Ponte di Brooklin😅🤦🏼♂️
Ciao Andrea, video "leggerino" ma comunque piacevole. Anche io soffro di deuteranomalia, scoperta con le famigerate tavole di Ishihara, durante i mitici "tre giorni" nella caserma Duca degli Abruzzi di La Spezia, diverse ere geologiche fa. Pero' me ne infischio e postproduco come se non ci fosse. Molto belle le foto dei sassi a Santa Severa! Personalmente avrei scelto un formato quadrato per le immagini dove c'e' una singola pietra, ma non farci caso, l'eccesso di simmetria e' una delle mie perversioni. Da buon Ladispolano DOC, sono stato al castello di Santa Severa un infinita' di volte, ma ci credi che non ho mai portato con me una fotocamera? Mea culpa, mea maxima culpa 😞 Un'ultimo commento sulla postproduzione (scusa per la lungaggine, ma oggi e' domenica e ho tempo da perdere ;-) ): leggo e sento spesso dire che una buona foto necessita solo di una postproduzione minima per essere pronta. Non sono d'accordo. Secondo me questo vale certamente per foto di tipo documentaristico/paesaggistico, dove si vuole mostrare la realta' delle cose (non ne posso piu' di vedere cieli tropicali sulle spiagge di Ladispoli ed erba verde brillante in immagini autunnali), ma per altri tipi di foto no. Talvolta si vuole partire da una foto "realistica" per realizzare degli effetti grafici "innaturali", ed in questi casi una postproduzione pesante diventa necessaria (con buona pace dei sostenitori della postproduzione minima come il grande Marco Olivotto, i cui libri sono i piu' consumati nella mia libreria). Ultimissima cosa: un trucco che uso spesso per controllare la bonta' della postproduzione e' il ribaltamento speculare dell'immagine, lo trovo molto utile per capire la distribuzione delle "masse" nelle immagini. Scusa ancora per il commento troppo lungo e buona domenica!
Ciao caro, grazie mille del tuo commento 🤞🏻 e non scusarti sulla lungaggine. Partiamo dall'affermazione di Alessio. Anche io sono parzialmente d'accordo. Non ho ribadito perché inserita nel contesto di questo video mi sembrava azzeccata e il suo discorso finiva anche con un "l'appetito vien mangiando" (con la post, cioè piu ti ci dedichi e più ti infogni. Senza contare che anche io faccio pochi ritocchi alle mie foto, almeno dal mio punto di vista. Pannello base Lightroom e pannello colori (pochissimi ritocchi), poi passo alle maschere di lightroom, poi a photoshop: maschere, dodge&burn e livelli di colore sulle ombre o sulle luci. Ora, so che questo è poco dal mio punto di vista ma in totale, in genere si tratta di 5/20min a foto. Il fatto è che sicuramente, quando per lavoro sono costretto a recuperare una foto fatta male alla quale non posso rinunciare, impiego anche un paio di ore per post produrla. Immagino Alessio si stesse riferendo a questo. Se poi non si è spiegato faremo ammenda 😅🤞🏻🤣 Per le foto del mare anche io le avrei fatte quadrate e per questo non l'ho fatto. Ho provato a vedere se potessero funzionare anche così e mi sembra di sì, causa ombra direzionale dei sassi.
Ciao, vale per quasi tutte le camere (se ci pensi i sensori delle nostre fotocamere sono oggetti sensibili alla luce, non alle ombre 🤞🏻🤣). Ma ad esempio Sony recupera meglio le ombre. Fuji (tutte, perché hanno tutte la stessa architettura di sensore) lavora meglio le luci. Massimo 2/3 di stop in su. Da uno stop in poi brucia
@@AndreaJump esatto, l'ho notato perché è successa la stessa identica cosa a me un mesetto fa, mare e diaframma chiuso purtroppo ho visto che non vanno d'accordo se c'è qualche macchiolina sul sensore! 😄
Io con l'occhio destro vedo il mondo con colori che tendono al freddo, invece con l'occhio sinistro vedo dei toni più caldi. Come sarà mai il mondo? Bello lo stesso! 😊🥰
Quello di Mattia, in ambito video, è un gran consiglio! Usare un altro schermo, un altro ambiente, un contesto diverso. Lo uso anche io. Aiuta davvero a vedere le cose da un punto di vista diverso e lo butta in... quel posto al cervello. Per quanto tu possa avere il monitor tarato a piombo, a forza de stacce davanti, te se stara il cervello! Ma anche in ambito foto tocca scollasse dallo schermo. Qua però meglio prendersi 10 minuti e guardare lontano fuori dalla finestra, o fare due passi all'aperto (che è meglio!). Prendere una boccata d'aria e poi ridiscendere nella miniera della post produzione.
io per quelle pochissime volte che lavoro su una foto per evitare di fare danni quando sono mediamente soddisfatto chiudo e rivedo un altro giorno. Riesco a cogliere molto più facilmente errori e a valorizzare quello che prima non riuscivo a percepire. Mi viene più facile cosi chiudere soddisfatto una foto.
@@AndreaJump so' purtroppo. Infatti mi sono sempre basato su bilanciamento del bianco (magari con color checker) e cercando di evitare come la peste illuminanti misti. Poi vado a fiducia su quello che vede la macchina... (ma i profili bn della fuji sono una manna da cielo i miei gusti!) 🤣
