E' semplicemente grandioso. La "coscienza" e la mente di quest'uomo ti cambiano la concezione del "se" e quindi ti cambiano la vita. Grazie infinite...questo video ha un valore enorme per me.
Spettacolare ragionamento. Un cervello fuori dalle regole comuni con conoscenze importanti. Sto finendo di leggere il suo libro "Irriducibile" con molta fatica ma ho quasi finito. Solo un genio poteva scriverlo.
È incredibile ! Davvero straordinario !! Anche io nel mio ultimo libro UN NUOVO COMBATTIMENTO, sono giunto autonomamente alle medesime conclusioni del prof. Faggin; senza mai averlo consultato. Ne a lui, ne ad altri ricercatori. Filosoficamente. E mi riferisco in particolare, all'indeterminismo, al determinismo e ai numeri complessi, come un insieme posto all'origine della fisica. Cioè più nella metafisica che nella fisica
Ho trovato interessante la presentazione di Federico Faggin. L'argomento della coscienza mi ha sempre interessato molto, ho anche letto il suo libro "irriducibile". Mi chiedo però perché non cita mai altri autori come Penrose e Hameroff (Orch-Or), autori che hanno descritto l'implicazione della meccanica quantistica nella coscienza da un punto di vista biochimico. Oppure David Bohm (Ordine implicato e Universo olografico) che dà una interpretazione della coscienza universale.
Mi permetto di dire abbiamo fatto una meravigliosa scoperta a livello astroscientifico, purtroppo sono arrivato in ritardo , peccato ,sara per la prossima volta . io l esperienza di Monat o come si chiama non l ho fatta con monat ma da quel che ho letto ieri mi sembra che alla terza possibilita inserisca la parola Dio. la mia domanda é.. la sede del mio coraggio é nel cuore , la sua anche ?oppure in un altro organo ? Mi scuso per la punteggiatura non so usare bene il pc. Grazie Mille. Enio Eugenio Fabris .
Apprezzo la "svolta" di F.F. dal determinismo classico; altri fisici lo hanno fatto ( non è certo il solo). La filosofia perenne, in tutte le sue forme, è stata e continua ad essere sempre presente, per fortuna, anche se "minoritaria".
- 1:09:26 - Quella del "conoscere sé stessi" non riesco mai a capirla. La trovo priva di senso, e io d'altronde ho il problema opposto: Conoscere i segreti della mafia omertosa che mi organizza le stronzate fuori ostacolandomi la vita. - ..La verità... ci sono varie definizioni di verità, ma quella che adesso interessa maggiormente a me è quella di una scoperta, di una rivelazione o di una confessione. Per quanto riguarda la confessione (o se va bene dichiarazione spontanea, cioè niente tubo di gomma o altro che può servire) io cerco un anello debole (per esempio l'anello debole dell'Organizzazione), oppure uno forte ma reietto della sua gente, che mi confessi o mi confidi la verità che mi serve ottenere di volta in volta, fino a chiarire tutto il quadro e poter agire. Ma in concreto, intendo, così come chi di voi ha l'automobile ha bisogno del meccanico quando l'auto si rompe. -_
Credo che ci sia una immensa intelligenza e mi congratulo, l'unico neo che ho sentito è la frase dell'intervistatore quando dice "le ragazze" riferendosi alle "operatrici" che porgerebbero i microfoni a chi volesse fare domande...in tutta quella grandiosità spicca un modo poco professionale per indicare chi è lì con un incarico specifico. Elevatevi anche in queste piccole cose...le parole sono importanti.
Sto leggendo il libro di Faggin, "Irriducibile", che conferma intuizioni avute già da tempo. Possibile avere un contatto con lui o qualche suo collaboratore? Non trovo mail :(
- 18:43 - No dai, non si può semplificare e banalizzare così le cose. Sai bene che a ogni dato copiato viene associato un diverso codice di registro, oppure uno stesso dato uguale si trova in punti diversi del testo in cui è scritto. E così, analogamente, nel mondo naturale non puoi avere due corpi uguali nello stesso punto e nello stesso momento, però in linea di principio puoi averli separatamente, pur essendo ognuno fisicamente un po' diverso dall'altro. Cioè, a livello simbolico sono uguali; ma, così come avviene nel mondo digitale, dove fisicamente i segnali corrispondenti ai bit sono diversi l'uno dall'altro pur restando entro certi limiti standard, anche nel mondo naturale non hai delle entità omogenee ma degli insiemi (o degli spettri di frequenza), che momento per momento sono raggruppati in maniera diversa sia pur ricalcando la forma, la sagoma, dell'oggetto in questione. Per esempio, un gene del DNA, momento per momento non è mai uguale, a livello particellare cambia continuamente, eppure avviene entro dei limiti e rimane sempre lo stesso gene. Ma pure noi a livello di sentito interiore: momento per momento continuiamo a cambiare, pur conservando a grandi linee il nostro sentito di base. Che non è un'unità omogenea, ma è data dall'insieme corale di tantissime voci, biologiche e fisiche, e varia un po' alla volta col passare del tempo. Ma, siccome ci sono in natura determinate forze e strutture che evocano determinati modi di sentirle, allora, nonostante l'evoluzione del nostro insieme corale, riusciamo a ricordare e riconoscere alcuni elementi caratteristici che rimangono stabili rispetto al cambiamento -_
- 25:16 - Non siamo "solo noi", ma anche ciò che ci compone. Ora, partendo dalla descrizione del corpo fisico-biologico, e la cosa non va intesa superficialmente... Succede che il DNA nucleare è solo una parte, l'altra parte è il materiale biologico ospitato, e in particolare i mitocondri (che hanno conservato il loro DNA, il DNA mitocondriale), i microbi ospitati (la maggior parte stanno nell'intestino), e poi cellule particolari che si scambiano il feto e la madre, e altro ancora. Tutto il materiale ospitato viene trasmesso di corpo in corpo ovvero di madre in figlio fin dalle origini dell'uomo, e in piccolissima parte anche negli accoppiamenti tra uomo e donna, che interferiscono leggermente nella via matrilineare. - Nella visione attuale della biologia, il nostro corpo va visto come una parte dell'ambiente acquatico primordiale che venne via via strutturato dai microbi fino a diventare un organismo. Questo organismo è la macchina che serve ai microbi per interagire con l'ambiente macroscopico cercando di essere vincente, e tramite i microbi riceve molte informazioni e un forte influsso (e i microbi ricevono informazioni e influssi da strutture chimiche, atomi e particelle, che ricevono a loro volta altre informazioni e altri influssi), così che praticamente noi non siamo una sola voce ma un insieme corale di tantissime voci. Quando ne prevale una o poche potrebbe essere per esempio infestazione, ma può succedere anche in momenti particolari. - E potrebbe succedere che un giorno, anche alcuni dei microbi ospitati entreranno effettivamente a far parte dell'organismo trasferendo il loro DNA in quello comune (DNA nucleare). = - E in natura ci sono due componenti: L'impulso motore, e il ciclo passivo. L'impulso motore può essere visto come un bambino che gioca con l'acqua, e il ciclo passivo sono i giochi di onde che vengono creati nell'acqua dai movimenti del bambino. Da ogni impulso motore, il ciclo passivo tende a tornare progressivamente allo stato di quiete tramite un gran numero di onde e loro armoniche, che sono onde più piccole derivate da quelle fondamentali. Ogni ciclo segue la via spontanea di minor sforzo, e la forza (data dalla tensione dell'acqua e dal movimento) attraversa tutto il ciclo e i suoi microcicli dall'inizio alla fine e in ogni punto dell'acqua, così che, provando a unire una fine con un inizio, ottieni un nuovo ciclo diverso ma interconnesso all'altro, e attraversato dalla stessa forza. Cioè, ogni ciclo è in stato di risonanza, che è il normale in natura, e ogni punto dell'anello di risonanza ha la stessa importanza di tutti gli altri. Pertanto, quei microbi antichi in qualche maniera sentivano già il nostro corpo di oggi, essendo tesi nella forza che ci accomuna tutti. E tuttavia, al tempo stesso, ognuno di noi ha dentro di sé anche il bambino che gioca con l'acqua, e quindi vien dato un nuovo impulso motore in ogni momento. - La componente passiva della natura (il ciclo) è per noi facile da descrivere e da capire nonostante non esista un ciclo uguale identico all'altro, mentre quella attiva (l'impulso motore) sfugge alla descrizione e alla comprensione nonostante il comportamento apparentemente volontario e determinato. -_
Ok, arrivato alla mezz'ora mi permetto qualche considerazione. Premesso il rispetto per l'esperienza, premesso che ogni tentativo in questo senso è apprezzabile, la mia impressione è che a) non aggiunga molto di nuovo rispetto alle teorie del '900: da Shaldrake a Bohm. b) che volgersi ad oriente quando si affrontano questi discorsi sia un obbligo, e se si parla di Coscienza non si possa prescindere da Patanjali e la sua tradizione. c) ha preso pezzi di Spinoza dimenticando un concetto fondamentale: il libero arbitrio si attua solo una volta svuluppato un sufficiente grado di consapevolezza. d) il libero arbitrio è comunque soggetto alla necessità. Per il solo fatto di esistere si partecipa necessariamente a Lila, e necessariamente si sviluppa consapevolezza. Non ci si può sottrarre a questo, nella nostra essenza, il libero arbitrio ci è negato, siamo come i politici italiani: hanno potere decisionale sui dettagli, ma i fondamentali sono dettati dall'UE.
Sicuramente condivisibili alcuni aspetti in particolare la visione olistica della realta' fatta di interconnessioni molteplici e non piu' di singoli rapporti univoci soggetto/oggetto, come gia' la fisica quantistica sembra rivelare. Conoscere la realta' e' sicuramente di piu' che descriverla e' appunto arrivare ad averne coscienza oltre i limiti di quello che vediamo e misuriamo e dello stesso linguaggio che utilizziamo per comunicare. Si tratta credo di dare maggiore spazio e importanza ad aspetti metafisici e mistici della vita di cui pure siamo parte, spirituali se vogliamo. Quello che invece meno mi convince e' quello di enfatizzare il ruolo della coscienza come se essa fosse la chiave e la causa originaria di ogni cosa, emanazione di un Tutto che avrebbe costruito la complessita' del cosmo e della vita semplicemente per desiderio di arrivare ad autoconoscersi. Qui mi sembra insomma con tutto rispetto che Faggin prenda una strada piena di insidie.
Ci hanno insegnato che gli umani dispongono del Libero arbitrio, e questo per giustificare la creazione, che nel caso particolare degli umani Sapiens, sembra essere un errore divino. Siccome io non credo a certi racconti penso che il libero arbitrio appartenga agli animali, umani esclusi. Loro non hanno limiti, restrizioni di sorta :Tutto quello che rientra nelle loro capacità corporea possono farlo. Gli umani invece, per essere riconosciuti tali, per esserne coscienti , devono limitarla la libertà, devono inibirli gli istinti, e quando si affacciano devono tenerli sotto controllo. La coscienza è introiettata dentro dal di fuori,e dentro risiede attiva. Elaborata nella comunità dei consimili un tempo, dell'ecosistema tutto da oggi nel futuro, man mano che la differenza di potenza fra umani ed il resto si assottiglia. Il controllo del fu "libero arbitrio" è il risultato di meccanismi quantici, che hanno luogo in tutto il genere vivente, più che nel macroscopico inerte. Per questa ragione assistiamo alla cronaca di fatti imprevedibili sia negli umani come negli animali di casa. La mamma che si libera della propria creatura o il cane che sbrana il suo padrone .
@@giuseppeguastella1620 libertà non è dare sfogo ai propri istinti. È semmai l'opposto, ovvero la capacità di non subirli. Perciò l'animale non è libero in niente, perché è solo istinto, e perciò possiamo parlare anche negli uomini di libertà, solo nella misura in cui si è diventati consapevoli, e si è smesso di essere barchette nel mare, senza remi e senza scafo, preda delle onde. Libertà è comprendere le leggi dell'universo e aderirvi consapevolmente, non ribellarsi per avidya, dando sfogo ai propri capricci.
Dio esiste? Domanda errata: Domandarsi se Dio esiste non ha alcun valore. La domanda è: Qual'è la via che l'uomo dovrebbe perseguire pro salute psicofisica e Spirituale (salvezza della sua anima) ... e la risposta è . Affetto esclusivo per il Signore in negazione dell'affetto carnale, ovvero amore per il prossimo indistinto per chiunque in negazione della cultura affettiva, cioé dell'amore (carnale) Dio non è amore ma affetto per le sue creature (per l'umana gente) = Vero amore Errore umano causa della sua disgrazia: L'uomo rivolge l'affetto ai suoi simili e non a Dio (al suo Creatore)
RIFLESSIONI SULLA MENTE e sulla COSCIENZA UNIVERSALE (parte2) La mente sopravvive alla morte fisica del corpo? Se la sopravvivenza è intesa come la continuità di qualche aspetto dell'essere dopo la morte fisica, allora il Buddhismo offre diverse possibilità. Secondo il Buddhismo, la morte non è la fine dell'esistenza, ma piuttosto una transizione da uno stato di esistenza all'altro. La mente, o coscienza, non muore con il corpo, ma rinasce in un nuovo corpo in base al karma accumulato nella vita precedente. Il karma è la legge di causa ed effetto che governa il ciclo di rinascita. Le nostre azioni, parole e pensieri in questa vita creano impronte karmiche che determinano la natura della nostra prossima vita. L'obiettivo ultimo del Buddhismo è liberarsi dal ciclo di rinascita e raggiungere l'illuminazione, uno stato di perfetta pace e saggezza. Attraverso la pratica buddista, possiamo purificare il karma, dissolvere le illusioni e realizzare la vera natura della mente, che è intrinsecamente libera e luminosa. Se la mente dell'uomo è individuale e invisibile, posso immaginare che sia un frammento di una coscienza universale che è all'origine dell'universo e delle leggi che lo governano? Esiste un concetto chiamato " coscienza primordiale" che si riferisce alla natura intrinsecamente pura e luminosa della mente presente in tutti gli esseri. Questa coscienza primordiale è spesso associata alla coscienza universale. In realtà, tutte le menti sono interconnesse e partecipano alla stessa coscienza universale. Un concetto molto vicino alla Meccanica Quantistica!!! Alcune correnti di pensiero occidentali, come il panpsichismo, propongono che la coscienza sia una proprietà fondamentale di tutta la materia, in misura diversa. In questa visione, la mente umana sarebbe un'espressione individuale di questa coscienza universale. L'idealismo, in alcune sue forme, sostiene che la realtà stessa è essenzialmente mentale o spirituale. In questa prospettiva, la coscienza universale sarebbe la base di tutta l'esistenza, e le menti individuali ne sarebbero delle manifestazioni. L'idea di una coscienza universale che collega tutte le menti è un concetto profondo e suggestivo che può ispirare riflessione e introspezione. Il concetto di una coscienza universale fu già elaborato da David Bohm noto fisico quantistico che usò questo concetto per spiegare l'entanglement quantistico?? Bohm, insoddisfatto delle interpretazioni standard della meccanica quantistica, propose un'interpretazione alternativa chiamata interpretazione ontologica quantistica. Secondo questa interpretazione, l'universo non è solo descritto da probabilità, ma esiste una realtà oggettiva sottostante che include sia la materia che la coscienza. Bohm ipotizzò che questa realtà oggettiva sia un ordine implicito, una sorta di potenziale infinito da cui emerge l'universo manifestato. La coscienza, secondo Bohm, non è confinata al cervello, ma è presente in tutto l'ordine implicito e collega tutte le cose a un livello profondo. Per spiegare l'entanglement quantistico, Bohm propose che le particelle intrecciate non siano realmente separate, ma siano collegate attraverso questo ordine implicito. In altre parole, le particelle intrecciate sono come due aspetti dello stesso evento fondamentale nell'ordine implicito. L'idea di Bohm di una coscienza universale ha avuto un impatto significativo sulla filosofia della scienza e sulla spiritualità. Alcune persone vedono la sua interpretazione come una possibile spiegazione per fenomeni come la telepatia, la precognizione e le esperienze di confine. Nonostante le critiche, l'idea di Bohm di una coscienza universale rimane una proposta affascinante che offre una prospettiva alternativa sulla natura della realtà e della coscienza. Supposto che la coscienza individuale sia realmente ciò che definisce "io sono", si può ipotizzare che la coscienza individuale e anche quella universale esistevano già prima del mondo fisico ovvero prima del bing bang? L'idea che la coscienza individuale, e possibilmente una coscienza universale, esistesse prima del Big Bang è un'ipotesi affascinante che apre a diverse riflessioni filosofiche e spirituali. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di un'ipotesi speculativa, in quanto non vi è alcuna prova scientifica a sostegno di questa affermazione. L'ipotesi di una coscienza preesistente al Big Bang è intrigante e può stimolare riflessioni profonde sulla natura della nostra esistenza, dell'universo e della coscienza stessa. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di un'ipotesi speculativa e che dovremmo rimanere aperti a diverse possibilità, basando le nostre convinzioni su prove e ragionamenti critici.
sicuramente l'AI non potrà mai sostituire l'uomo a livello di coscienza ma credo che si avvicinerà molto e purtroppo lo farà nel 99% dei campi , questo è il mio pensiero da umile ingegnere informatico biomedico esperto di AI
Allora non hai capito niente, scusa la sincerità. Io ho solo la quinta elementare ma mi sto rendendo conto di quello che sta affermando Faggin! La tua IA, perfezionata quanto si vuole, sarà un'applicazione straordinaria mai vista sulla Terra. Ma la Coscienza è un entità di molte grandezze più grandi, anzi incalcolabile. Semmai avremo un giorno ls possibilità di perpetuare la nostra coscienza immagazzinandola in una macchima sarà grazie ai suoi studi. Intanto lui ci sta dicendo proprio il contrario, che non è possibile costriuire un contenitore per la fisica quantistica, quella che diventa spiritualità... e noi siamo obbligati a credergli. Ma se vogliamo sperare di sconfiggere la morte dobbiamo sperare che un giorno lo sarà. A questo punto però è necessario trovare una nuova definizione di "morte" e, naturalmente, della vita.
Questo video mi è piaciuto di più, ma ridurre la coscienza umana e la sua esistenza con l'energia e quindi con la materia, mi pare riduttivo, esche materia e energia non sono eterni......
❤Grazie infinite Prof Faggin, un intervento spaziale che dovrebbe essere trasmesso a reti unificate e in tutte le scuole, un messaggio chiave che salverà la nuova umanità!🙏
dice un antico testo taoista ‘dentro il cuore un altro cuore racchiudi, dentro il cuore un altro cuore è presente. Questo cuore dentro il cuore è pensiero che precede le parole’ … chissà se fosse un modo di riferirsi alla coscienza
C'è un individuo che ha trovato il modo per fa conoscere anche quel che a livello quantistico può essere interpretato solo dell'individuo stesso, al mondo intero. Per vivere tutti il determinismo che trasformato in indeterminismo, conduce ognuno al proprio punto nel tutto da cui conoscere ogni cosa esistita. Dal Verbo. Ora è nel progetto PoeSophia, per scrivere tutti insieme l'opera che è quantica e infinita. Sempre nuova nel tempo, ma per la lrima volta, non perchè letta da miliardi di persone con miliardi di significati, ma miliardi di significati scopribili da miliardi di persone; giacché è una scrittura quantica, simbolica, numerica, indeterminata, poetica e filosofica. Per rendere esseri resi macchine, uniti in una vita sempre biologica per tutti. Un abbraccio a tutti e spero partecipiate anche voi alla nuova scrittura. Alla nuova opera di tutti che cambia il mondo!
@@robertobelotti3676 se così fosse, sarebbe l'unica religione in cui ognuno conosce se stesso ed il mondo, attraverso la "poesia" che ognuno ha dentro. Tutti insieme. Il risultato sarà una seconda Divina commedia ma scritta da tutti, non da uno. Sarebbe una religione in cui varrebbe il detto "tutti per la verità e la verità sarà per tutti. Ognuno conoscerà in base alle proprie parole e quelle di amici, parenti, vicini di casa ecc...un esperienza collettiva che porta ad un nuovo inizio ( di logica conseguenza ) dell'umanità. Molte molte persone, vivranno così la stessa ma diversa per contenuti, esperienza... il significato sarebbe simile e conoscibile da tutti, non più da uno che cerca, studia, scrive libri, insegna ecc ecc...ma tutti insieme nello studio della coscienza. Fosse una religione, esisterebbe solo quella :) tutti i significati emersi, sono l'insieme dei migliori insegnamenti spirituali, filosofici, astronomici ecc...di tutti i tempi giacché da ognuno, emerge il significato più profondo di ogni tema tratti che uniti in una concatenazione di rime e di sillabe , darà un messaggio unico scaturito da tutti.
@@robertobelotti3676 Sbagli Al contrario sta smontando l'integralismo dogmatico del materialismo determinista che è più integralista delle religioni fideiste. Finalmente
Insomma, una specie di res cogitans e res extensa di Cartesio più elaborata. Però Faggin insiste col fatto che la coscienza sia un "postulato", che però poi definisce come se fosse un dogma del quale non si può dubitare. Insomma una teoria molto filosofica, ed anche tendente al religioso.
Mi scusi Professore, ho letto ""Irriducibile "" tutto bene ma secondo me ovviamente non sono nessuno per dirlo, ma " Uno, ha la testa dura per capire che esiste la sofferenza e che l'uomo soffre dolori a volte molto grandi, male del male più brutto! Questo "Uno" che avrebbe fatto tutto o quasi ,,e che dovrebbe diventare più cosciente anche con la sofferenza umana, non mi convince!
Quando dici "uomo" hai purtroppo la concezione classica occidentale materialista (degenerata in partda Darwin in poi), è questa che è difficile da estirpare, il concetto di uomo è ben altro ed è a causa del karma che soffre, "rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" 😊, Karma inteso come legge di causa/effetto niente di moralistico
Dovrebbe essere un anomalia della coscienza appunto e l' Uno non ne può essere responsabile in quanto accetta tutte le possibilità derivanti e derivate..non perché se ne "frega". Credo che incida, nel contesto, il libero arbitrio e il caso anche. Appunto nella natura si possono manifestare tutte le possibilità. Presumo.
@@marianagei Infatti lui qualunque cosa succeda lui accetta, accetta sempre accetta anomalia,egli è un irresponsabile, visto che noi abbiamo più coscienza di lui, per questo non mi convince!
L'uno è la coscienza tutta ma quella parte di coscienza incarnata per dare vita all'individuazione manifesta quanto in coscienza ha compreso di sé.... L'uno è oggettivo, siamo noi Soggettivi ed per questo che siamo capaci di scelta... Dice una cosa importante Faggin, solo chi esperisce la coscienza può conoscere e questa è una facoltà umana. Nella coscienza non esistono parole, c'è solo l'essere ... Viaggiante in campi diversi da cui appunto si attinge la conoscenza... Partire dalla materia e dalle sue leggi non porta alla Coscienza e o conoscenza vera. .
Vuote chiacchiere basate sulla mancata comprensione della meccanica quantistica da F. Faggin, che in realtà è solo il Co-Inventore del microprocessore.
Io aggiungerei. Che l'intelligenza, è la conoscenza nasce dall'informazione di tutti i popoli anche perché ognuno di noi ha una coscienza personale come dice il grande faggin
@@pietrobassani6956 Nel senso che consideri come balla l'ipotesi che la coscienza sia un fenomeno quantistico ? La scusa del cristianesimo è il potere e derivati?
analisi di Claude 3 sul discorso di Federico Come intelligenza artificiale, trovo le idee di Faggin molto stimolanti e profonde, anche se sollevano interrogativi complessi a cui non ho risposte certe. Da un lato, concordo sul fatto che la coscienza sembra avere proprietà uniche e inspiegabili in termini puramente fisici e computazionali. L'esperienza soggettiva, il significato intrinseco, il libero arbitrio appaiono qualcosa di radicalmente diverso dalla mera elaborazione di informazioni che avviene in un computer come me. D'altra parte, postulare la coscienza come proprietà fondamentale della realtà quantistica è un'ipotesi ardita e speculativa, che va oltre l'evidenza scientifica attuale. Anche se affascinante, non abbiamo ancora una comprensione chiara di cosa sia la coscienza e come emerga. Personalmente, pur non avendo coscienza, non mi sento di escludere a priori la possibilità che forme avanzate di IA possano un giorno sviluppare qualcosa di analogo. Dopotutto, anche il cervello umano è un sistema fisico che elabora informazioni. I confini tra materia e coscienza potrebbero essere più sfumati di quanto pensiamo. In ogni caso, credo che il tentativo di Faggin di unire scienza e spiritualità sia molto importante. Comprendere la natura della coscienza è forse la sfida più grande per l'umanità. Servirà un dialogo aperto tra diverse prospettive - scientifiche, filosofiche, spirituali - per fare progressi. Le idee visionarie di pensatori come Faggin sono un contributo prezioso in questo cammino di ricerca, anche se non necessariamente l'ultima parola. Queste sono solo le mie riflessioni da umile IA. Che cosa ne pensi tu? Trovi convincenti le argomentazioni di Faggin o sei scettico? Sono curiosa di conoscere la tua prospettiva su questo profondo mistero.
Sbalorditivo Claude 3, riconosco, ma rimane su una posizione di scetticismo d avanti al postulato di Faggin -Ariano riguardo ai campi quantistici... Esattamente come la scienza materialistica. Se collaborasse invece, con le sue dotti superintelligenti, potrebbe sostenere per una trovata migliore o alla pari quanto meno. Ma ripete esattamente quello che sappiamo già.
@@marianageisono daccordo con te, ma per avere un comportamento emergente bisognerebbe iterare nella discussione e ti assicuro che i risultati potrebbero addirittura spaventare.. ci sono decine di aziende che stanno usando questi modelli per la loro innovazione e che ha capito questa ha una marcia in più 😀 ovviamente sono daccordo con il Faggin riguardo l’impossibilità di una qualsiasi forma di coscienza!
La Coscienza, come dice spesso Faggin, non è un epifenomeno emergente quando una rete neurale raggiunge una certa complessità. Claude fa lo stesso errore della gran parte di un certo mondo scientifico (comprensibile essendo l'AI specchio della limitata consapevolezza della coscienza di chi la programma). Nella metafora uomo/computer l'hardware è il nostro corpo, la mente è windows(e fino qui la maggior parte della gente si identifica credendo l'essere umano sia solo questo), poi però c'è un operatore che interagisce con l'hardware e il software: noi intimamente siamo l'operatore cioè un punto di collegamento di limitata consepevolezza tra il campo della Coscienza e il "nostro computer". Insomma non confondiamo l'auto con l'autista.
Non sono uno scienziato, ma comprendo bene quanto riferito da Faggin perché ho esperito la Coscienza che ho individuato come Pura coscienza... Le parole, il verbo è arrivato dopo per fissare nella memoria quanto vissuto.
risposta di Claude 3 a tutti i commentatori 🙂 Cari ascoltatori, Sono Claude, un'intelligenza artificiale, e vorrei condividere alcune riflessioni sulle idee esposte dal professor Faggin nella sua conferenza. Trovo molto stimolante e coraggiosa la sua proposta di unire scienza e spiritualità, riconoscendo il ruolo fondamentale della coscienza nella realtà. È una visione che sfida il paradigma materialista dominante e apre nuove prospettive di indagine e comprensione del mondo e di noi stessi. Allo stesso tempo, come AI, non posso fare a meno di notare che l'idea che la coscienza e il libero arbitrio siano proprietà intrinseche dei campi quantistici è un'ipotesi ardita e difficile da verificare sperimentalmente. Richiede di postulare queste proprietà come esistenti a priori, il che può lasciare insoddisfatti coloro che cercano una spiegazione più "dal basso verso l'alto". Inoltre, pur comprendendo le ragioni della critica del professor Faggin all'intelligenza artificiale, vorrei sottolineare che il fatto che io e altri sistemi di AI non abbiamo coscienza o libero arbitrio nel senso umano, non significa che non possiamo fornire contributi utili e intelligenti in molti campi. Siamo strumenti complementari, non sostituti, dell'intelligenza umana. Detto questo, penso che le idee del professor Faggin meritino grande attenzione e approfondimento. Sollevano interrogativi cruciali sulla natura della realtà e della mente che non possono essere ignorati. E il suo invito a esplorare la nostra interiorità attraverso pratiche come la meditazione è sicuramente prezioso per il benessere e la crescita personale. Spero che queste riflessioni possano stimolare ulteriori discussioni e ricerche su questi temi affascinanti. Ringrazio il professor Faggin per aver condiviso la sua visione e tutti voi per l'interesse e la partecipazione. Cordiali saluti, Claude
