Finally The BETA! - Vanilla OS 2.0 "Orchid" 

Grazie mille! 👌

Grazie mille! Prima o poi un video su Alpine lo faccio. Intanto, se può interessarti, ne ho parlato anche sul canale principale in questo video: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-3gm-tPp1o_o.html che è, sì, dedicato a Raspberry Pi, ma i concetti generali alla fine sono quelli... Potrebbe essere utile ugualmente 🤞

🤞 speriamo!

Grazie mille! Per il dual boot, è sconsigliato perché Vanilla OS non è progettato per funzionare così. Nulla vieta che si possa smanettare con le partizioni e tenere su disco due sistemi. Magari gestendo la cosa con due dischi diversi (ognuno con il suo bootloader, gestito poi con il selettore di boot del BIOS) sicuramente è meglio

@@linux_distros ok ma quindi avendo già Windows e Fedora su due partizioni differenti, mi stai dicendo che posso replicare la cosa anche con Vanilla? Corretto? Grazie ancora...

Meglio due dischi differenti, separati, ognuno con le sue partizioni. E per maggiore sicurezza, installazione dell'OS con l'altro disco scollegato. Se proprio non hai due dischi diversi, allora dovresti farti le tue partizioni a mano e gestire la cosa con l'installer

Ehehe 🤗

Eh sì, SerpentOS lo sto tenendo d'occhio da tempo immemore ormai 🤪 quando esce il video è assicurato! Per Cosmic vediamo

Vediamo come evolverà il panorama: per ora ci sono (come capita sempre) una valanga di tecnologia/implementazioni che fanno grossi modo le stesse cose, chissà quale la spunterà?

Non conoscevo questa distro. Molto interessante

🤗

Se ti interessa un approfondimento sulle distribuzioni "immutabili", tempo fa ho pubblicato un focus sul mio canale principale proprio su tale argomento. È passato un po', ma dovrebbe essere ancora un buon punto di partenza: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-ttzml8w_uiM.html Inoltre, ho ripreso la questione anche in quest'altro video: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-1Jz90T25VK4.html Invece, su questo canale, a parte Vanilla OS, ho trattato anche blendOS, EndlessOS e rlxOS che sono altre 3 proposte alternative e trovi i video sia linkati nelle card di questo focus su Vanilla oppure facilmente tra tutti i contenuti pubblicati

anche opensuse microos non è male... ma non ho capito perchè alcune parti mi rimangono in inglese pur avendo selezionato l'italiano... andando a vedere se non ho capito male manca un gestore di coordinamento per la lingua in italiano. cmq tutti capiscono cosa è home, videos, picture, music etc...

C'era anche un altro problema su micro os desktop (poi ribattezzato Aeon) che non memorizzava, se non ricordo male, il cambio dell'hostname e/o altre modifiche sull'utente. È un po' che non ci smanetto, magari hanno fixato (quasi) tutto ora, visto che c'è la rc2 e -in teoria- tra non molto Aeon dovrebbe uscire

Per quanto riguarda le performance non c'è differenza tra eseguire su host o via container (non sono macchine virtuali che necessitano di risorse dedicate), quindi le prestazioni sono le stesse. Per la compatibilità dipende anche da come si configurano determinate cose, ma per il resto, sì, potrebbe capitare che qualcosa non funzioni se ad esempio necessita di scrivere in path particolari non accessibili, ma in tal caso è forse più un problema nelle distro con filesystem read-only che in generale (ad esempio io uso container su Debian e non riscontro problemi di alcuna natura). Sulla condivisione dei file che problemi trovi? I container hanno acceso alla home dell'utente, dove in teoria dovrebbero essere tutti i file

Per il momento essendo ancora una beta le ISO che hanno pubblicato sono disponibili solo su GitHub, quindi devi avere un account lì per poterle scaricare

@@linux_distros ho scaricato la vecchia versione

Quale? Quella basata su Ubuntu?

@@linux_distros si

Ok ok

Ahaha 🤪 ho provato a semplificare il più possibile, ma certe cose o vai sul tecnico o non ha senso parlarne... Spero più che altro di essere stato sufficientemente chiaro 🤞

Mai dire mai, se un giorno riusciranno ad integrare e semplificare abbastanza il sistema con strumenti idonei dotati di interfaccia grafica, non vedo motivo per non usare questa Distro o altre del genere. Da tempo sto provando due Distro cosidette immutabili o transazionali in V.M. e non ho trovato più criticità particolari di una Distro normale, se non per il fatto che qualsiasi aggiornamento richiede sempre molto tempo per essere portato a termine e la necessità di usare comandi da terminale. Per quanto riguarda l'installazione di nuovo Software poi, in pratica avviene, né più né meno, quasi come al solito. Alla fine, come per tutto, è solo questione di abitudine.

Vero 👌

EDIT ho sbagliato, andava nei commenti principali, scusatemi. Grazie per il video. La cosa buona è che vengono fuori soluzioni a valanga nel mondo Linux. La cosa cattiva è che io non riesco a starci dietro! PS ma tu lavori, giochi, hai 3 canali RU-vid, fai video completissimi e dettagliatissimi... Ma il tempo di dormire ce l'hai? 😂

Ahahaha hai ragione, il tempo non basta mai! 🤪 Grazie 🤗

OSTree (alla base di altre distro di questo tipo come le varie atomiche di Fedora, endless os, rlxos, etc) funziona vagamente in questo modo, ma le modifiche ai layer sovrastanti sono fortemente sconsigliate poiché aggiungi entropia che alla lunga fa perdere i vantaggi di avere una base "immutabile". Ci sono anche altre soluzioni comunque che consentono di smanettare più liberamente. Vedremo come evolverà in futuro

@@linux_distros entropia... mmm.. ma se metto nel layer1, es: modifica al DE, tramite container, non dovrebbe. stessa cosa se mettessi sul layer 2 programmi containerizzati... in questo modo la macchina sarebbe ultra leggera essendo fatta a moduli e non si romperebbe mai, fin quando non si tocca il layer0. è da un po' che ci sto pensando, ma oltre a docker, podman, kubernets non so andare... creare un OS è complicato. la mia idea sarebbe quella di avere un SO. fatto a moduli, tramite container, quindi il kernel è un container, i driver, il modulo connessione di rete un altro etc.. etc... in questo modo quando aggiorni si aggiorna solo una frazione dell'insieme, ed essendo isolato ma operabile usando anche la tecnica abroot, dovrebbe risultare ancora più performante. inserendo poi anche la logica a strati sempre containerizzati. in pratica i moduli dovrebbero avere una specifica on/off. il tutto orchestrato da kubernets... o similare

@duracell211 in pratica stai scrivendo Ubuntu Core xD

@@linux_distros non lo so non conoscevo questo progetto. cosa fa, ubuntu è da un po' che lo evito perchè mi creava casini al boot.

​@@duracell211 ubuntu core c'è da diversi anni (quasi una decina ormai), è stato uno dei primi progetti in generale per creare un OS per il mondo IoT, container, edge computing e via discorrendo. È nato in concomitanza con Ubuntu Phone e le altre tecnologie che erano state create all'epoca per containerizzare le app e cercare di unificare i vari mondi. Ruota tutto attorno alla tecnologia Snap, ogni componente è un pezzetto separato (kernel, stack vari, sistema di stampa & co, applicazioni, servizi di ogni tipo, etc), quindi ogni cosa è slegata e può essere aggiornata indipendentemente dalle altre, anche seguendo livelli differenti di stabilità (puoi avere il kernel stabile, lo stack grafico rolling, la specifica app unstable, il servizio tal de tali beta, e via discorrendo): ti gestisci ogni pezzetto come più preferisci. Quest'anno dovrebbe uscire la versione Core Desktop, quindi votata al mondo PC e non limitata soltanto all'uso attuale. Visto che gli snap sono container, ognuno vive nel proprio mondo, e visto che vengono aggiornati in modo atomico, se ci dovesse essere qualche problema sarebbe limitato al singolo pezzetto, che puoi sempre riportare alla versione precedente. Se vuoi approfondire, a parte il mio video al riguardo ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-1Jz90T25VK4.html c'è anche questo post qui ubuntu.com/blog/ubuntu-core-an-immutable-linux-desktop

A quale aspetto in particolare ti riferisci? Se parli della parte container, c'è distrobox/podman, se parli delle app c'è Flatpak. Il resto del sistema, invece, sfrutta ABRoot per gestire le due partizioni tra cui il sistema switcha in automatico dopo gli upgrade atomici/transazionali di immagini OCI che contengono la base del sistema

@@linux_distros ok bene distrobox e podman. si si ho capito cosa fa abroot in pratica clona se stesso, con B, questo si aggiorna e verifica la compatibilità, se affermativa, B diventa A. caso negativo, A rimane A ed il sistema riparte. questo sistema ha senso ma aggiornare tutto il sistema è una operazione monolitica, poco efficiente... creando invece la distro per moduli, aggiornerebbe solo quel modulo specifico. quindi i ragazzi dietro a questa distro dovrebbero pensarci di creare tutto il so in moduli. sarebbe la mia distro perfetta sia con il sistema abroot sia container a più livelli che sul kernel etc... wow. sarebbe fantastico se lo facessero.

@@duracell211 per come è strutturato il sistema (ed in generale l'idea che c'è alla base di tutte le distro con core "immutabile") la direzione è un'altra: l'idea è quella di avere un core completo, minimale e immutabile che viene aggiornato sostituendo l'intero blocco con uno nuovo tramite una transazione atomica. Se questa fallisce allora viene annullata e non c'è modifica "dannosa" al sistema, se invece va bene allora hai la nuova versione e tutto è ok. A partire da questo assunto c'è poi il progetto X che cambia l'intera immagine (Vanilla OS, Nitrux, Xenia, chromiumOS, macOS, ...), c'è quello che suddivide l'immagine core in blocchettini separati che comunque vengono tutti aggiornati nella stessa transazione (gli Atomic Desktops di Fedora, rlxOS, Endless OS, Micro OS e varianti), c'è chi applica altre idee (Serpent OS, NixOS, Guix System), etc. Ma in sostanza, il blocco nevralgico è uno, e viene gestito come tale, con aggiornamenti in toto ogni qual volta c'è un avanzamento. E l'OS finale, seppur gestito in questo modo, continua a mantenere una struttura generale "tradizionale". Quello a cui ti riferisci tu è invece una modellazione dell'OS completamente differente (simile all'esempio che ti riportavo nell'altro commento di Ubuntu Core) e ad oggi non mi sembra ci siano molte altre proposte in tal senso...

@@linux_distros ok ok.. bisogna vedere. come sarà ubuntu core... sicuramente è più facile aggiornare tutto il sistema così sei sicuro che tutto funziona e non genera incompatibilità. ma l'idea di ubuntu core mi piace di più, essendo plastico e adattivo... anche se avrei tolto l'uso dogmatico di snap lasciando all'utente cosa volesse esempio distro... come idea fulminata del giorno, ma nn troppo. ubuntu potrebbe implementare un manager IA così se ipoteticamente trovasse incompatibilità tra i vari moduli, potrebbe direttamente scrivere il codice per renderlo compatibile, oppure migliorarlo ottimizzarlo tenendo conto dell'uso dell'utente e dell'hardware installato. in questo modo risulterebbe quasi inutile tutti questi pacchetti e smazzi vari...

@@duracell211 ma è proprio l'utilizzo degli Snap che ti consente la modularità, ognuno infatti è containerizzato e indipendente da tutto il resto, ed è proprio questo che consente di gestire ogni pezzetto a sé