Cortometraggio di 15 minuti realizzato dalle allieve e dagli allievi dell’Istituto Cellini-Tornabuoni che aderiscono al Progetto "Cinema Adolescenti e Diritti Umani" nell’A.S. 2015-16.
Regia di Valeria E. Russo
Note di regia:
Uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi. Anzi no, una gran pizza, un libro noioso, illeggibile. Un testo giustamente obbligatorio, anzi no, un testo la cui lettura “andrebbe proibita nelle Scuole”… stiamo naturalmente parlando… dei PROMESSI SPOSI !
Per una volta abbiamo provato a riflettere a scuola su una delle (tante) cose che invece rendono i PROMESSI SPOSI un libro paradossalmente attualissimo : il fatto che sia un’opera in cui si parla (anche…) di “giustizia ingiusta”. Di diritti negati. Di diritti calpestati in modo brutale.
E abbiamo affrontato I PROMESSI SPOSI in modo ASSOLUTAMENTE NUOVO ponendoci questa domanda: cosa succederebbe se dovessimo applicare i principi enunciati nella “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” del 1948 alle situazioni descritte in un testo scritto da Manzoni nel diciannovesimo secolo, ma ambientato nel Seicento ?
“Gente di nessuno” perché questo titolo ?
Nel Cap. XI dei “Promessi Sposi” (in cui Don Rodrigo architetta il piano di rapimento di Lucia) a un certo punto Don Rodrigo, parlando tra sé e sé dice: “In quanto ai sospetti me ne rido. Vorrei un po’ sapere chi sarà quel voglioso che venga quassù a veder se c’è o non c’è una ragazza… Venga, venga quel tanghero (cioè Renzo), che sarà ben ricevuto…Venga il frate, venga…. La vecchia? Vada a Bergamo, la vecchia (cioè Agnese)! La
giustizia? Poh la giustizia! ... E a Milano? Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta? Chi sa che ci siano? Son come gente perduta sulla terra; non hanno neanche un padrone: GENTE DI NESSUNO”
28 окт 2024