C'E`, Eccome se c'é e la conferma la trovo nei versi di Manfredi, pura poesia alle mie orecchie e nell'esatto loro contrario. La pluralità di pensiero, di religiosità, di vita quotidiana che si esprime e diventa differenza e la differenza diventa preziosa ricchezza e fonte di novità. Questo accade quando ha alla base lo stesso credo, la stessa Fede che per me si esplicita e si realizza nell'essere umano e nella sua accettazione. Vale per me con me, vale per te e per tutti gli altri che stanno attorno a noi, AMICI e NEMICI, Se c'é pieno rispetto della nostra diversità, sarà sempre possibile concertare scelte comuni e condivise. Allora SI che C'E, eccome se C'E`.
Enigmatico poeta, il secondo Pablo, quando le parole errano ideali e i sogni erano appesi al muro, erano apoesi a una bandiera. Era questa la primavera.......Francesco. Cappa
Quanto ho cercato di riascoltare questo brano! Lo ricordavo perfettamente ma... ascolto il finale x verificare se... si, è proprio come ricordavo: C'E`! Avevo bisogno bisogno di conferme?Forse si ma NON da Manfredi, Gianco, Tizio, Caio, Sempronio,... ma DA TE.
La Fede e': Speranza di cose in cui si crede,certezza di cose che...non si vedono! Vale sempre la PROFEZIA del' 77":La Fantasia distruggera'il Potere e una risata vi... seppellira!
Cambiano solo i contesti ma gli attori in scena e il loro ruolo é tragicamente immutato. La fantasia, la creatività, la speranza, l'utopia sono DA SEMPRE sospetti. Che lo siano PER SEMPRE io spero tanto di NO.
Il Rispetto per la Storia significa rispetto per chi ha vissuta quella storia e far tesoro della loro storia significa lasciare che ora quella storia ci parli ancora e diventi la nostra storia. Cambiano i contesti, cambiano gli attori in scena ma restano tragicamente immutati i ruoli. Forse noi possiamo cominciare a cambiare il copione? Riusciremo allora a scrivere una nuova storia? Credo di si. Ci voglio credere perché altrimenti non ci sarà più alcuna storia da scrivere ne da vivere. Vale per tutte le storie. Dalle nostre piccole e personali storie a quella comune che io voglio credere di poter insieme ancora modificare.
Se ci fosse un Dio lo ringrazierei di non essere fascista e se devo ringraziare un Signore, ringrazio un certo Elias che mi ha trasmesso questa onestà di non esserlo!
Un inno che nemmeno tanti conoscono...amo tutti i cantautori, da 40 e più vivo con loro. Ma se dobbiamo parlare di "interferenze della parola" non posso che pensare per quegli anni a "ma chi ha detto che non c'è" e "Ho visto anche degli zingari felici" del poeta Lolli. In mezzo un mare di poesia, di rivolta, di bellezza....con gli altri, a cominciare con De André, e poi Guccini, De Gregori, Flavio Giurato, Bertoli, Graziani, Branduardi, Vecchioni e Venditti (che hanno mollato già da un pezzo i capolavori dei migliori anni) e ancora Tenco, Ciampi, Endrigo, Gaber, Reitano, Bennato Battiato per andare fino ai primi come Paoli, Bindi, Conte, e tornare ai pochi "nuovi" come Sinigallia o Bersani ...e quelli che mi sono scordato ricordateli voi.
''... ho ripensato di colpo, quella sera del 10/11 marzo scorso a Bologna, via Zamboni, sera di vigilia dei quarant'anni dal tumulto insurrettivo seguito alla messa a morte di Francesco Lorusso, che questa canzone è il canto del non-differito, non alienato in promesse, narrazioni o scienze di futuro, non 'u-topico', ma bensì cantata del ''comunismo presente", ricorrente, immanente, che affiora e riaffiora 'come una fata Morgana' -- 'comunismo come abitudine', comunismo a partire dal quotidiano, comnismo singolarista, libertario, a-cratico, an-archico, antiutilitarista, anti-lavorista, extrapolitico, forma di prassi e critica consistente ovunque locale, necessariamente auto-intessuto. Comunanza di autonomie, forma di 'potenza di persistere', disperata gaia vitalità che sfugge alla sequenza ''potere costituente/costituito[si", e che invece... c'è 'da sempre', cova sotto la cenere, "sempre tornando come sempre è tornata, in sempre nuov&antiche forme"..., come tessitura d' "individuo sociale" nel difficile sforzo d'esser coscienti dell'intera specie nel vivente, e della necessità di spezzare relazioni, logiche, dispositivi mortiferanti per essere comunemente diversi....". Q Ecco, questa specie di ''precipitevolissimevolmente'', intanto, come didascalia in fretta per lo spot del libro di GianFranco -- ci torniamo tra qualche ora, non appena possibile. Intanto saluD, os&C....
ho fatto un video di questa canzone 11 anni fa circa. You Tube mi ha comunicato nel 2020 di averlo vietato ai minori di 18 anni in seguito a segnalazioni. La stessa cosa mi è successa con “ Canzone del Maggio “ di De André. 🤬Mi avessero scritto “ qualcuno ha segnalato i suoi video perchè sono davvero brutti”, lo avrei preferito 1000 volte. E forse…anche capito
Bella canzone che ricorda i tempi andati ma francamente un po' mignottara... quando l'ascolto sono sempre combattuto e mi viene in mente che era già l'epoca di un disimpegno strisciante annunciato anche se non proprio chiaro hai più....
Mi sa che non hai capito il senso della canzone, si tratta di un elenco delle azioni che si vivevano e si praticavano allora, la canzone canta la dolcezza e la rabbia della mia generazione e la nostra sconfitta, comunque i fascisti SONO teppisti come gli sbirri del 3° Celere che ti augurano di non incontrare mai.
Chi lotta non conosce sconfitta Daniele... onore a voi che siete scesi in campo e a chi ha dato la libertà e addirittura la vita per un mondo migliore.
Grazie Andrea, ma la mia generazione ha perso, ma non siamo sconfitti, l'Internazionale canta ancora nel nostro cuore ed anche se abbiamo la pelle rugosa ed i capelli bianchi se voi ci chiamerete il giorno della riscossa ci alzeremo e saremo in corteo assieme a voi, ora solo un'ultima cosa: ONORE AGLI EROI MARTIRI RIVOLUZIONARI DELLE BRIGATE ROSSE, ONORE E GLORIA, IL PROLETARIATO NON SI E' MAI NE' PENTITO NE' DISSOCIATO!
Caro Daniele,ma ti rendi conto di quello che viviamo oggi,?50 anni con figlia di dodici.non pensi che quelli. Della tua generazione ci,vi hanno preso un po' per il culo? Domanda aperta.compagnoo,se le avanguardie erano solo avanguardie di se stesse nel senso che non dialogavano
La sento per la prima volta e mi ha molto emozionata ..... rivedo con la mente mio padre da ragazzo .... l'immagine che mi ha colpita di piu è la famiglia con i bambini in manifestazione
Non sognate!!! Non è una canzone per comunisti!... è a un livello superiore.... è la sublime poesia dell' anarco individualismo..... è un' inno alla libertà...
Ciao Kuerk68, ciao a tutti, sapete dirmi dove sono state recuperate le foto e nel caso chi è il fotografo? Vorrei conoscere la foto presente al minuto 2.40. Grazie
Sta negli occhi di una vedova, nel timore di un aliante, sta nel muso di un cavallo, nel tragitto di una bomba, sta nel cuore di una lucciola, nel colore di una scala, sta nel filo dell’oceano, nella corsa di un bambino, sta nel motto superato, nel silenzio di un’atomica, sta nel rosso di un gomitolo, sta nel lago dei tuoi occhi, nel saluto appeso a un treno, sta nell’ultimo respiro, nel copiare una canzone, sta nel limite del vino. DM
Cari compagni, scrivo a voi che mi avete elogiato per dirvi che per me, per quelli come me, per queli che avevano i capelli lunghi nel 1977 questa vita è terribile, insopportabile; io cerco, mi sforzo di parlare con chi è giovane, ma li trovo vuoti, sciocchi, superficiali, ignoranti e non mi capiscono, ma cosa vi hanno fatto? Perchè perdete tempo con gli smartphone, Facebook e tutta la merda immateriale e sciocca, uscite dal virtuale, tornate a riempire le piazze, tornate ad amarvi, tornate ad essere uno diverso dall'altro, tornate a VIVERE PORCODDDIO! Io non riesco più a capirvi e voi non capite me, spero di morire presto. Saluti a pugno chiuso. Hasta Siempre!
Caro Daniele, per la prima volta stasera sto leggendo questi commenti. Il tuo è di cinque anni fa, quando speravi di morire presto, ma io sono sicuro che sei ancora vivo e per ciò sono contento, e mi piace quello che hai scritto. Avevo diciotto anni nel settantasette ero uno di noi, era facile essere uno di noi, eravamo tanti e dalla parte giusta. Mio figlio ha diciassette anni, un po' assomiglia a quelli che descrivi tu e che non capisci. Ma se sono così non è colpa loro. È il substrato in cui sono cresciuti così arido, scarso di emozioni e sentimenti, privo di opportunità che li condiziona. Purtroppo anche noi abbiamo contribuito a realizzare questo substrato. Io, come te, stiamo usando uno smartphone. La colpa è anche nostra. Invece di vivere nel ricordo, forse dovremmo dare loro una mano. Hanno bisogno di aiuto. Non credere che siano contenti di come passano le loro giornate. Forse possiamo ancora fare qualcosa di buono. Per loro e per noi. Se ti può fare piacere, sappi che ho fatto leggere il tuo commento a mio figlio
@@dariofrigerio3568 Caro Dario, caro compagno, quello che mi hai scritto mi ha dato un immenso piacere, concordo in tutto quello che hai detto, nel frattempo anche molti giovani sono cambiati, non sono più quelli di cinque anni fa, li ho ritrovati nelle piazze, nei presidi, nelle assemblee, nelle lotte in pochi e disarmati che spesso finivano in botte da parte degli sbirri, li ho ritrovati nella difesa delle vita di Alfredo Cospito e questo mi ha riempito di speranza; ora io sono più vecchio e molto stanco, ma la fiamma della libertà arde ancora, non so dove vivi, ma se ti capita di venire a Bologna avrei il piacere di fare due chiacchiere davanti ad un buon bicchiere di vino e ritrovarci, noi reduci, e abbracciarci di nuovo come un tempo, hasta siempre.
@@sambapat Ciao Daniele, io abito fuori Como. La prossima volta che vengo a Bologna te lo faccio sapere. Se passi da Como un bicchiere di vino te lo offro io volentieri... Grazie
@@dariofrigerio3568 Ciao Dario ti scrivo un'ultima volta per dirti che il prossimo 11 marzo sarò i Piazza Verdi a Bologna per ricordare il nostro compagno Francesco Lorusso ucciso inerme dai carabinieri, se ci troveremo la potremo parlare e ricordare, se poi ci fosse anche tuo figlio sarebbe il massimo. Un abbraccio e hasta siempre