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GIORGIO CHINAGLIA nella cultura pop | Dalla LAZIO ai COSMOS 

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Ripercorriamo la carriera di Giorgio Chinaglia dalla Lazio ai Cosmos e vediamo come è stata rappresentata sui mass media!
Il 12 maggio 1974, ormai mezzo secolo fa, la Lazio vinceva il suo primo scudetto. Una squadra, quella costruita da Tommaso Maestrelli, che vedeva come suo leader Giorgio Chinaglia, centravanti che la trascinò al successo con 24 gol in campionato. Chinaglia non è stato però solo il goleador di quella Lazio ma un simbolo impresso nella storia biancoceleste, in grado di dare un significato diverso al concetto di lazialità. Grazie alle sue doti da trascinatore e al suo temperamento irruento e ribelle, Long John non ha infiammato solo la fantasia dei tifosi laziali ma è entrato nell’immaginario sportivo e culturale del nostro paese, oltre che di quello americano in seguito alla sua avventura nei Cosmos di New York. In questo video ne ripercorreremo la carriera, concentrandoci principalmente su tutte le rappresentazioni datene dalla cultura pop italiana e statunitense.
Lo scudetto laziale è segnato in maniera indelebile dal protagonista di questo video, Giorgio Chinaglia, che in quella stagione trascinò la Lazio alla vittoria laureandosi anche capocannoniere con 24 reti, la penultima - quella - decisiva - al Foggia in casa su rigore.
La prima traccia di Giorgio Chinaglia che sono riuscito a trovare nella cultura pop italiana è del 1971 e lo vediamo sullo sfondo, in qualità di intervistato in un programma televisivo in una scena del film “Una farfalla dalle ali insanguinate” di Duccio Tessari.
Ma le apparizioni di Chinaglia si intensificano in quello che è l’anno d’oro della sua carriera, se non altro a livello di club. Siamo infatti nel 1974 e Long John presta la sua voce in inglese al brano degli Oliver Onions “I am football crazy”, che accompagna i titoli di testa del film “L’arbitro” con l’ugualmente compianto Lando Buzzanca. E Chinaglia non solo incide una canzone ma è anche oggetto di una canzone degli Squallor, che si chiama proprio “Il vangelo secondo Chinaglia”. Quello è appunto l’anno del primo scudetto biancazzurro e la partita forse decisiva è quella vinta in casa il 12 febbraio contro la Juventus. In quella partita realizza un gol su rigore e uno su punizione ed è proprio quello su punizione che vediamo in una delle prime scene del film “Un borghese piccolo piccolo”, nonostante il film sia del 1977.
Allenatore di quella squadra, che prese in serie B per poi portarla sul tetto d’Italia, era Tommaso Maestrelli.
L’estate al termine di quella stagione ci sarà la sfortunata parentesi dei mondiali di Germania Ovest 1974, in cui Chinaglia verrà sostituito la seconda partita del torneo mandando platealmente a quel paese Valcareggi e ponendo sostanzialmente fine alla sua avventura azzurra, fatta solo di 14 partite e 4 gol, che ha visto il suo picco nella partita di Wembley del 14 novembre 1973, in cui una sua azione sulla fascia destra propiziò il gol della vittoria di capello, la prima vittoria italiana a Wembley.
E repentinamente qualcosa si spacca, si incrina, così come era salita in alto la Lazio precipita, soprattutto a casa della malattia che si porterà via Maestrelli, il maestro, solo due anni dopo la vittoria di quell’irripetibile campionato.
Come abbiamo detto il 1976 è l’ultimo anno di Chinaglia, che va a giocare nei Cosmos di Pelè, laureandosi 4 volte capocannoniere e vincendo quattro campionati, segnando ben 50 gol nella stagione del 1980.
Nonostante I trionfi con i Cosmos e l’acclamazione delle folle, però, comincia a farsi largo la nostalgia. Chinaglia chiude la carriera nei Cosmos nel 1983, prima che la squadra fallisca con tutta la Nasl e la sua storia oggi è immortalata nel documentario del 2006 “Once in a lifetime”, che racconta di quell’esperimento incredibile. Di quell’esperienza ci rimane anche un personaggio, stavolta di finzione, ovvero Andrea Margheritoni, il protagonista del film del 1985 “Mezzo destro mezzo sinistro” ispirato a Chinaglia.
In ogni caso, pur essendo andato a giocare in America e avendo lasciato la Lazio abbastanza presto, Chinaglia ne è rimasto appunto il simbolo. Nel film “L’allenatore del pallone” del 1984 quando Oronzo Canà durante il calciomercato passa davanti al box della Lazio non può fare a meno di omaggiarlo, a maggior ragione durante il calciomercato perché in quell’anno Chinaglia ne era anche presidente. E si parla di Chinaglia pure in un film dell’anno prima, che all’arbitro aggiunge il tifoso e il calciatore: infatti che nome può dare Pecorazzi, sfegatato tifoso laziale interpretato da Gigi Reder al suo pappagallo?
Il 1983 è un anno decisivo per Chinaglia, quello del suo ritiro, celebrato in una partita in pieno stile americano tra le due squadre più importanti della sua vita, la Lazio e i Cosmos, che a Roma giocano un amichevole il 16 ottobre 198 .
Giorgio Chinaglia è morto il 1° aprile 2012ed è sepolto nella cappella della famiglia Maestrelli, dove il 5 marzo 2022 lo ha raggiunto anche Pino Wilson.

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25 июн 2024

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Комментарии : 6   
@andreabrunetti4697
@andreabrunetti4697 4 дня назад
Era il 31 marzo e non il 31 maggio 1974 quando andò sotto la curva romanista in un derby che fece storia !!!!!!!!!!!!!!!!
@unpopdisport
@unpopdisport 4 дня назад
A maggior ragione perché il campionato è finito il 19 maggio... Errore mio, chiamiamolo un refuso. Grazie per la segnalazione :)
@lukehack8320
@lukehack8320 4 дня назад
Come calciatore era bravo anche se tecnicamente non un fenomeno, come presidente una sciagura
@unpopdisport
@unpopdisport 3 дня назад
Credo che come presidente ci abbia messo buona volontà ma è stata un'esperienza un po' arruffona. D'altronde non è che tutti possano avere qualità gestionali-manageriali. Spero però che dal video si capisca il mio intento di sottolineare che almeno c'era una componente di lazialità oggi del tutto assente. Direi di certo in ogni caso Chinaglia meglio come calciatore :)
@lukehack8320
@lukehack8320 3 дня назад
@@unpopdisport l'ho conosciuto ad un circolo romano nei primi 2000, da romanista lo ammiro xchè in generale amo le bandiere e gente come lui e di Canio sono sempre da ammirare
@unpopdisport
@unpopdisport 3 дня назад
Grande! Mi piace molto questo atteggiamento :)
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