Un'idea - Le caselle - Pressione bassa - E' sabato - L'illogica allegria - Quello che perde i pezzi - L'elastico - La paura - La pistola - La libertà - La nave - Al bar Casablanca -
ECCO PERCHE SI VEDEVA COSI POCO IN RAI NONOSTANTE FOSSE UN ASSO DEL PALCOSCENICO ,ECCO PERCHE' ! ERA TROPPO REALISTA ERA TROPPO SINCERO ADDIRITTURA PERICOLOSO PER CERTI SIGNORI MAIALI.
LA RAI È IN MANO ALL'ESTREMA DESTRA....... MA NOI POSSIAMO ANDARE AVANTI..... IL PIÙ POTENTE È COLUI CHE HA SE STESSO IN PROPRIO POTERE...... SENECA....
In realtà il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere.... Seneca..... LA RAI NON LA GUARDO È BANALE..... INFORMAZIONI FALSE PER ANALFABETI FUNZIONALI......
Un uomo libero , perchè "partecipava" avrei voluto vederlo dal vivo.Già cosi' trasmette tantissime emozioni e da la percezione viva della sua intelligenza.
Lo spettacolo era questo, Vederlo quì è stato quasi come quelle sere; rende bene! unica nota è che chiaramente a fine spettacolo si intratteneva con chi restava. Elegante e gentile nell'animo. Quante cose avrebbe ancora potuto "svelarci" ! davvero un peccato..
Ho avuto il piacere di vederlo molte volte al teatro Lirico a Milano.Mi ha accompagnato e mi accompagna da sempre nella vita.Grazie Giorgio x esserci sempre.
L ho visto a teatro tanti anni fa... Giorgio instancabile e un mito...la scenografia grandiosa e i musicisti bravissimi..uno splendore...mi è restato tutto nel cuore ...
trovate oggi geni come lui che riusciva a far spettacoli interi tutti a memoria .. solo il grande gigi proietti ci riesce .. ma altri nn ce ne sono ,devono usare il gobbo---... se nn e' un genio lui ...grande G
Grande mente, Grande Artista, Poeta, Scrittore, Filosofo e Satiro di una finezza quasi non paragonabile a nessuno oggi. Crozza gli si accosterebbe molto))
Bruno Citi d'accordo su tutto fuorché il paragone. Crozza è banale e quasi mai pungente. Gaber invece, solo nella prima canzone: In Virginia il signor Brown era l'uomo più antirazzista un giorno sua figlia sposò un uomo di colore lui disse: "Bene" ma non era di buonumore. Distrugge il 99% della sinistra italiana.
Ho avuto la fortuna di vederlo in quattro spettacoli a teatro e in una memorabile occasione, anche di carpirgli una piccola intervista per una radio libera e anche allora mi stupì per la sensibilità e la disponibilità con cui si rapportò con uno sconosciuto ed improbabile reporter. Resta indelebile nella memoria la sua grandezza sul palcoscenico, un'ironia unica e poi la sua qualità nelle composizioni e nell'interpretazione, unica. Nel cuore, e per sempre. ❤
@@masterjunky863 Non credo sia stata fortuna ma il DESTINO Come successe anche ha me e al mio fidanzato tantissimi hanni fa.Ricordo che portero' sempre nel mio cuore.
Ascolto Gaber "distrattamente" da una vita, ho sempre apprezzato e riprodotto frequentemente le sue canzoni. Ho anche sentito parlare molto della sua "canzone teatro", ma per qualche ragione non l'avevo mai sentito. Oggi ho provato a cercare ed è venuto fuori questo video. Mi chiedo perché non l'ho fatto prima
Ogni secolo? Uomini così non nasceranno mai più da oggi. Veri interpreti dei tempi, persone che sembra ti conoscano da sempre e sanno cosa provi nel contesto, semplice ma complicatissimo, dell'universo. Gaber ha avuto il genio di essere universale.
Un’idea. (2:16) Un'idea, un concetto, un'idea Finché resta un'idea è soltanto un'astrazione Se potessi mangiare un'idea Avrei fatto la mia rivoluzione In Virginia il signor Brown Era l'uomo più antirazzista Un giorno sua figlia sposò un uomo di colore Lui disse: "Bene", ma non era di buonumore Ad una conferenza di donne femministe Si parlava di prender coscienza e di liberazione Tutte cose giuste Per un'altra generazione Un'idea, un concetto, un'idea Finché resta un'idea è soltanto un'astrazione Se potessi mangiare un'idea Avrei fatto la mia rivoluzione Aveva tante idee Era un uomo d'avanguardia Si vestiva di nuova cultura Cambiava ogni momento Ma quand'era nudo Era un uomo dell'Ottocento Ho voluto andare Ad una manifestazione I compagni, la lotta di classe Tante cose belle Che ho nella testa Ma non ancora nella pelle Un'idea, un concetto, un'idea Finché resta un'idea è soltanto un'astrazione Se potessi mangiare un'idea Avrei fatto la mia rivoluzione La mia rivoluzione La mia rivoluzione La pistola. (34:56) Questi nostri tempi di sconvolgimenti Sono tempi assai degni di storia ma non di memoria Lo stato non agisce e tanto meno cautela Ci vorrebbe una pistola La violenza urbana è una cosa seria È quel senso di ostile che avverto e che gira nell'aria È giusto che la gente si difenda da sola Io mi compro una pistola Sette e 65, automatica, fuori ordinanza Calcio scuro con quadrettature canna corta Grilletto cromato con scatto dolce... Clic... clic... clic! Al momento la porto in giro la domenica Che la gente è più distesa e va in giro coi cani E non sa niente dell'oggetto più fedele e più perfetto Che rigiro tra le mani La sento che scende, tira e pesa come un grosso sasso Sento l'importanza della sua presenza Ci si sente a posto quando si porta in tasca Una di quelle cose che al momento giusto Possono esplodere e fare un gran rumore Figuriamoci io che neanche agli uccellini Non sparo mai! Io nel nostro tempo non ci vedo chiaro C'è un enorme sviluppo, una gran libertà di pensiero Davvero interessante però non mi consola Porto sempre la pistola Sette e 65, l'ho già detto, certo il grilletto C'ho già un rapporto stupendo: dolce, sensibile... Clic... clic... clic! Me la sento un po' dura in tasca ai pantaloni Mi fa sempre un certo effetto così gelida e liscia L'accarezzo con la mano e la sento che si scalda A contatto della coscia Cammino tutto irrigidito ma mi sento bene Come se fossi eternamente in erezione Ogni tanto entro in un orinatoio Un attimo per guardare l'oggetto stupendo Nessuno può sapere che cosa sto facendo Figuriamoci io che negli orinatoi non piscio mai! Loro pisciano... Pisciamo tutti... Vengono qui apposta... E così credono di me Mi vedono solo la nuca e le gambe Le tengo un po' divaricate E me la guardo, bella Il calcio con le quadrettature... Ce ne ho uno accanto... lo so cosa fa Gli vedo le gambe e la nuca... ben pasciuto l'omaccione La piega della nuca mi sorride come fosse una grossa bocca, che fa? Prende per il culo? Non piscio mai negli orinatoi Dunque, il calcio, le quadrettature, il grilletto, dolce e sensibile Come una piccola palpebra Tenera, socchiusa... Clic... clic... Questi nostri tempi di sconvolgimenti ,Questi nostri tempi di sconvolgimenti Questi nostri tempi La libertà. (41:17) Voglio essere libero, libero come un uomo Vorrei essere libero come un uomo Come un uomo appena nato Che ha di fronte solamente la natura Che cammina dentro un bosco Con la gioia di inseguire un'avventura Sempre libero e vitale Fa l'amore come fosse un animale Incosciente come un uomo Compiaciuto della propria libertà La libertà non è star sopra un albero Non è neanche il volo di un moscone La libertà non è uno spazio libero Libertà è partecipazione Vorrei essere libero come un uomo Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia E che trova questo spazio Solamente nella sua democrazia Che ha il diritto di votare E che passa la sua vita a delegare E nel farsi comandare Ha trovato la sua nuova libertà La libertà non è star sopra un albero Non è neanche avere un'opinione La libertà non è uno spazio libero Libertà è partecipazione Vorrei essere libero come un uomo Come l'uomo più evoluto Che si innalza con la propria intelligenza E che sfida la natura Con la forza incontrastata della scienza Con addosso l'entusiasmo Di spaziare senza limiti nel cosmo E convinto che la forza del pensiero Sia la sola libertà La libertà non è star sopra un albero Non è neanche un gesto o un'invenzione La libertà non è uno spazio libero Libertà è partecipazione La libertà non è star sopra un albero Non è neanche il volo di un moscone La libertà non è uno spazio libero Libertà è partecipazione La libertà non è star sopra un albero Non è neanche il volo di un moscone La libertà non è uno spazio libero Libertà è partecipazione La nave. (45:11) La nave è come una nave ed essendo una nave è abbastanza normale che vada in mare. Il mare com’è naturale immobile e piatto è quasi perfetto sta lì sempre uguale. La nave ha anche un motore ed avendo un motore non sa dove va ma continua a andare. Avanti avanti avanti si può spingere di più insieme nella via a testa in su. La nave e sopra la nave a parte le masse son tutti presenti gli amici e i parenti Manca solo il nonno povero nonno! Per tutti c'è un buon trattamento ognuno al suo posto nel proprio recinto mi sembra anche giusto prima classe seconda classe terza classe e poi le donne i negri eccetera eccetera La nave è una nave di classe il legno del ponte dipinto di bianco è molto elegante Bello questo ponte bianco, è un ponte stupendo. Meraviglioso bianco, va che ponte. Bianco. Non ho mai visto una nave rossa, un po' volgare effettivamente. Avanti avanti avanti si può spingere di più insieme nella via a testa in su. Sul mare la nave biancheggia ha un fascino strano così suggestiva anche quando beccheggia È un fascino che, di dentro, mi sento poco bene però. Ma basta distrarsi la mente usare il cervello pensare un istante a qualcosa di bello Si devo pensare a qualcosa di bello, che mi distraggo che mi passa il mal di stomaco, vediamo un po’, a che cosa posso pensare. Alla mia ragazza, si a Maria, Maria la libertà, Maria il vomito Dio bono. Ecco no ce la faccio mi concentro si si, ecco si, la mia mano, mi vedo, la mia mano scivola sì, scivola, scivola sui capelli sì, va giù, sì, sulle spalle sì, va giù sì, sui seni sì, va giù sì, va giù va giù, mi torna tutto su tutto su. Il mare com'è strano il mare non è che non sento la sua poesia ma mi fa vomitare. Devo pensare a qualcosa di più convincente, a un dolore, a un dolore enorme, al nonno, sì al povero nonno, ha sempre funzionato il nonno. Mio nonno morì tragicamente nel '36, come Gozzano. Gli ero così affezionato. Era massone, alto, bel portamento, coi baffi col fiocco. Aveva sposato la zia di una biscugina, sì l'Elvira, te la ricordi? Che vita, povero nonno, ogni tanto spariva. Bevitore eh, gran bevitore. A un certo punto il fegato, a pezzi, spappolato. Putrefatto. Sto male. Mi torna il vomito, devo resistere, non voglio essere il primo, devo resistere! Avanti avanti avanti si può spingere di più insieme nella via a testa in su. Il mare è un po’ troppo vitale la gente si sbianca ma fa resistenza non vuole star male Pensate al nonno al nonno Sul ponte che è fatto a tre piani in terza in seconda e anche in prima si sentono rantoli strani No, da quelli di prima non me l'aspettavo però. Il mare diventa più grosso dai piani di sopra su quelli di sotto si vomita addosso Una battaglia. Una battaglia che cresce, quelli di prima vomitano su quelli di seconda, quelli di seconda su quelli di terza, lo scontro è sfrenato, violento. La gente rimanda, reagisce, boccheggia. Un prete esorta a volersi bene, poi si inginocchia e vomita anche l’anima. Un carabiniere mi tiene, allora io mi puntello, cerco di vomitare verso l'alto ma non ci arrivo. Quelli di sopra hanno la meglio, si sporgono più che possono per vomitare. Una vera cascata, una violenza, uno scroscio di conati, un rovescio di filamenti. La nave è tutta piena, tutta piena di vomito. Avanti avanti avanti si può spingere di più insieme nella vita a testa in su insieme nella vita a testa in su insieme nella vita a testa in su
@Raptorlonge che ce vuoi fa.... è la libertà di pensiero... a me piace la pasta al pomodoro ma non quella con le zucchine.... Xo gaber mi piace un sacco :D