I film di De Crescenzo avevano tutti i numeri per creare una nuova cinematografia di gran gusto e contenuto... Peccato che nessuno abbia preso il suo testimone... Ma grazie al Luciano una certa napoletanita' sana e' stata salvata per sempre nell'ambra magica del cinema.
Bellissima anche la scena del mercante d'arte,(il meraviglioso Riccardo Pazzaglia)che a casa sua irretisce un aspirante collezionista incompetente,proponendogli l' orrenda crosta di un "pittore" dilettante,ma al momento giusto(un vecchio accordo familiare..)irrompe la moglie, Marisa Laurito,protestando che lei non vuole assolutamente vendere quel quadro,facendo una sceneggiata quasi tragica e litigando apparentemente col marito.che invece non vuol perdere l'affare...spassosissima! In questo sketch cinematografico Pazzaglia enumera anche mio padre, Gennaro Villani, fra gli Artisti prestigiosi che lui abitualmente tratta.... ;-)
Un capolavoro che dovrebbero apprezzare tutti quelli della serie "tu non puoi parlare senza sapere" e che si ritengono superiori per mezza laurea presa grazie a chissà quale santo!
Assolutamente perfetti da notare la scelta dei due caratteristi quello alto e quello più tracagnotto : il primo finge di sapere tutto ma non sa niente , l 'altro è perfettamente consapevole della sua ignoranza.. .. il film è straordinario De Crescenzo è stato un grandissimo, la sua "Storia della Filosofia" raccontata con ironia è per esperti in materia ..... curiosamente - gli accademici - lo hanno sempre snobbato, ma la cosa è comprensibilissima
"un capolavoro o nu cess scassat?" "un cesso scassato" perchè lo È, dato che l'aura "artistica" dell'opera d'arte moderna la stabilisce il contesto. Semplice.
E quale sarebbe il "contesto" che da' luce a questa "aurea artistica"? Un salone asettico pieno di checche con maglione collo dolcevita con entrata a pagamento?
Non so se un quadro di Caravaggio abbia una funzione puramente "illustrativa" o se un quadro come la Tempesta di Giorgione possa essere contemplato senza tanto impegno. Io ritengo che una parte consistente dell'arte contemporanea sia semplicemente un ramo cieco dell'evoluzione.
@Raydler questa opinione testimonia una mente chiusa. Se lei riflettere, capirete che anche una partita di calcio può essere commentata a diversi livelli, e non tutti possono farlo. Quelli che lei chiama relativismi di giudizio sono una grande verità. Del resto lei pensa che Pazzaglia sbagli a ironizzare bonariamente su Burri e Fontana e si arroga però il diritto di giudicare il "napoletano medio legato a realtà estremamente folkloristiche e ai film di totò, che tra parentesi sono di