Adriano, quattordicesimo princeps (o imperatore, come dir si voglia) dell'impero romano, colui che è diventato l'emblema del buon imperatore, del governante ideale, protoumanista, colto, amante più dell'arte e della bellezza che della guerra, portò avanti una pacifica politica di contenimento dei confini dell'impero più che una politica bellica di ampliamento di tali confini, promulgatore di leggi che andavano a tutelare coloro che, fino a quel momento, erano o i meno considerati, come gli abitanti delle province romane, o gli ultimi, come gli schiavi. Ma questo se si rimane ancorati alla sola storiografia che lo ha innalzato.
Andando a scavare, non mancano ombreggiature nella sua persona e nella sua politica. Fu un grande amante dell'arte, questo sì, ma fu anche molto suscettibile quando veniva ripresa da chi ne sapeva più di lui. Ebbe un regno illuminato e pacifico ma i suoi inizi e la sua fase finale furono costellati da fasi turbolenti in cui dimostrò una freddezza a volte spietata.
Ma la storia per cui è maggiormente ricordato, paradossalmente, riguarda una piccolissima fase della sua intera esistenza: il suo amore per un bellissimo giovane della Bitinia, Antinoo, e della sua folle e disperata opera di rendere imperitura questo sentimento che, ad un certo punto, lo avrebbe portato al limite di una folle disperazione.
Di sicuro, molte opere di Adriano sono vive ancora oggi e tutt'ora possiamo vederle e ammirarle. E una di queste sue opere è l'aver reso immortale il suo Antinoo a dispetto della sua prematura fine.
Bibliografia
"Adriano. L'epoca d'oro dell'impero romano" di Maria Cesa: amzn.to/3X5UIqV
"Adriano" di Yves Roman: amzn.to/4aHSoJP
"Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar: amzn.to/3wPYYQP
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15 сен 2024