Che belli i "buffetti" come carezze di Guzzi a Galimberti, il "bravo" che Guzzi ci tiene a sottolineare d'aver scritto nel momento in cui ha letto un passo di Galimberti 25 anni prima... Meraviglioso è il modo in cui Galimberti sorride a Guzzi mentre parla di alcune cose, muovendo il capo come cenno di assenso. Estremamente affascinante è lo sguardo ed il sorriso della donna di fianco a loro che, pur non partecipando direttamente alla conferenza, ne rimane inequivocabilmente coinvolta dal punto di vista emotivo restituendo - io credo - altrettanto interesse allo spettatore. Non riesco ad esprimere pienamente quello che provo dopo aver visto questo video, ma nel tentar di farlo posso certamente dire che questo dibattito è un' eccezionale fonte d'ispirazione per chi desidera "incarnare" il significato della parola "dialogo". A seguire, due citazioni ben più memorabili a voler chiudere il cerchio della mia inesplicabile ed inesauribile reazione a questo video: «Sono un essere umano, niente di ciò ch'è umano ritengo estraneo a me» (Publio Terenzio Afro) «Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo» (Evelyn Beatrice Hall)
Mi pare di capire che l'altopiano è finito ed é arrivato il momento del salto coraggioso. Complimenti per la capacità da parte di entrambi di riuscire a tradurre in parole la complessità di uno stato esistenziale personale e collettivo. Immensi. Grazie
@Kyrie Riley lllllllllllllllllllllllllllllllll lo llllllllll lol lllllllllllllt il il il LOL LOL lllllllllll il lllllllllllll il lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll
@@oraziodeletto3466 m n ccfcccccfccffcccçcfçccfccccccccccccfccffffffffffffcffcffffffffffcfcfccfffccfcccffcfcfffffccffffffffcccfcffffffffffffffccfcfcfcđccçc
Bellissima conferenza, soprattutto grazie al Prof. Guzzi che si confronta dialetticamente con il Prof. Galimberti portandolo al suo meglio. La menzogna millenaria è finita, Dio è morto. Al momento siamo senza una visione, ma sta a noi crearla. Quando Galimberti "rimpiange" il costrutto cristiano che consola e giustifica, accetta di fatto una menzogna. Sta al presente la creazione di un nuovo paradigma etico-morale, che crei quei valori di cui abbiamo tutti tanto bisogno. Il rispetto del pianeta, il rispetto della giustizia, il rispetto dell'onestà, devono fare parte di questa nuova Weltanschauung. Contrariamente a quanto afferma Galimberti (che ammiro e stimo e rispetto) io sono contento di vivere in questa età di cambiamento, anche se soffro della mancanza dei punti cardinali dell'oggi.
Grazie per aver condiviso questa conferenza, di avermi fatto capire e apprezzare meglio il buon Galimberti e per quanto riguarda lei, la necessaria perseveranza di allontanarsi dall'ego attraverso la meditazione.Un abbraccio. Maori.
Coniuga Poesia e Filosofia. Se non esistesse un tipo cosi' bisognerebbe inventarlo. Sarà che nel profondo del mio essere accarezzo la stessa intuizione, la stessa possibilità, la stessa visione del "logos originario" di cui parla proprio alla fine dei suoi interventi. La sua visione, illumina anche quella di Galimberti che un giudizio affrettato qualificherebbe di cinica o troppo materialista, quando invece - a parer mio - è perfettamente realista. Apprezzo entrambi.
Lui, Guzzi, come tutti quelli che si approcciano alla meccanica quantistica (come ad esempio Faggin, che ha inventato praticamente i computer di oggi), pone come senso della vita una realtà indeterministica. Questo è un artificio delle filosofie orientali, i Veda andavano dicendo questo migliaia di anni fa. Ma non li reputo geniali, statisticamente ci sarà qualcuno che dice qualcosa di vicino alla realtà. Lo stesso Guzzi dice, da grandissimo umile che è, le parole e i concetti sono qualcosa di imposto, che nasciamo con zero possibilità di essere originali. Beh io penso che sia anche la nostra prigione, società=sicurezza=meno libertà. ma viviamo fino ad 83 anni!!! Non possiamo avere tutto. Se vogliamo fare i ribelli facciamo una certa fine, se vogliamo fare le pecore ne facciamo un'altra. Essere consapevoli però non è per tutti. Ennò... Ci sono persone che vivono grazie all'alcol. Ne conosco troppe... Lui dice che dobbiamo svegliarci........ Beh alcune persone non possono, Popper definisce queste persone incapaci di capire, ignoranti io direi per condizione. Non tutti possono imparare a cucinare. Sì comprenda che non sono classista, ma semplicemente non possiamo essere tutti intelligenti allo stesso livello qui trascendentale. E non so neppure se lo sono io perché non ho idea di cosa sia la consapevolezza, per ora mi sembra che siano attimi di risveglio. Piccoli attacchi di epilessia
@@bender8100 "semplicemente non possiamo essere tutti intelligenti allo stesso livello qui trascendentale." Indubbiamente. Ma è possibile accedere a una coscienza e conoscenza di sè che non sia esclusivamente ancorata, dipendente e conseguenza dell'arcinota e predominante visione e interpretazione che la modernità ci ha imposto (e ci propina) dell'intelligenza e valori competitivi annessi. Prima di poter accedere a "livelli alti" (io direi profondi) di osservazione, analisi, riflessione e meditazione, è indispensabile rifare i conti con il linguaggio ; in sintesi, con la narrazione che ognuno di noi vuole fare della propria esistenza. L'umanità è all'inizio - e già nel cuore - di una mutazione antropologica e mi sembra evidente che una riflessione su cio' che intendiamo per identità umana - del singolo e del corpo sociale - vada fatta, salvo subirne le conseguenze ed esserne travolti. Guzzi esalta addirittura questo nostro tempo affermando, giustamente, che non possiamo più ignorare la nostra condizione.
@@taf44tt8io io riprendevo in parte l'insegnamento del Buddha. Che tutti prima o poi comprenderanno l'illuminazione. Guzzi parla di questa suppongo. Che tutti prima o poi capiscono. Giusto? Stiamo dicendo le stesse cose credo
@@taf44tt8io certo se dopo diciamo che non c'è materia solo qualia e che tutto è vero e falso contemporaneamente... Cosa che si fa spesso in questi discorsi, perché è vero che si fa. Sono vere queste cose!!! E poi per lo scientismo di Popper ogni teoria è già superata in partenza e fallace!!! Come dobbiamo fare?? Guzzi fa dei costrutti, quando parla di realtà e solo di realtà no. Ma se la mettiamo in dinamica?? Allora di che parliamo? Sto facendo l'avvocato del diavolo eh. Guzzi è un grande, ottimi spunti ma si creano più domande che risposte. Questo è filosofia no?
Massimo rispetto per Umberto Galimberti e Marco Guzzi. Bellissimo scambio. La lettura di Nietszche non è però interpretabile, è chiara. Marco Guzzi l'ha colta pienamente e spiegata senza troppi pomposismi. Bravissimo, assolutamente in linea con te.
Umbè, sei un grande: ogni volta che ti sento parlare, io vedo più lontano. edit: senza sminuire la presenza di Guzzi, ovviamente. Dibattito di altissimo livello.
Grazie a chi ha pensato e realizzato questo incontro di due grandi saggi I quali mi pare mostrano di essere umili nel dire è nel farsi domande nel rispetto reciproco. Il miracolo fel confronto e di bastonate l'ego nella ricerca del noi, dell" essenza , dell' amore, del fine nel realizzare con Dio( siamo figli di Dio dunque dei) la storia creatrice eterna.
La cosa che più mi ha colpito al di là dei due personaggi quasi “mitologici” e dei contenuti estremamente interessanti, che questo video è di 10 anni fa e sembra che sia stato fatto ieri....inoltre non saprei definire questa “freschezza” con una accezione negativa o positiva😅
davvero senza tempo questa lettura dei nostri giorni. Assistiamo alla "presa dell'umanità intera", con la violenza della televisione che impera su scala planetaria.
@@Gloria-gv2my Ciào Gloria-..e aggiungo..anche donne come te, che hanno la sensibilità dei veri INIZIATI- Perché devo ammettere, che di questo si tratta;-la realtà che noi leggiamo chiaramente, oggi ai più è negata. Proprio non riescono a capire.
Interessante dialogo. Piacevole questo dibattito di idee diverse e argomentate in un modo cosi consapevole e maturo. Tanti spunti. Mi ritrovo di più nella prospettiva di Guzzi, seppur alcuni assunti espressi da Galimberti li ho trovati molto pertinenti. Sono tutt'altro che un sostenitore del nichilismo, però Guzzi è riuscito a dare una chiave di lettura che mi ha permesso, nonostante la mia contrarietà, di osservarlo anche con un altro sguardo, citando Nietzsche e il Nichilismo Attivo, cosi come il Nichilismo come fenomeno tutt'altro che recente o degli ultimi 200/300 anni. Ciò nonostante rimango della considerazione che il nichilismo sia, comunque, una manifestazione dei limiti del pensiero umano.
❤ Che meraviglia! Che arricchimento! Quanta erotizzazione del "tempo ad ascoltarvi" e del "tempo che è stato, che è e che sarà"! Quanto ritrovamento del senso! Grazie infinite! ❤
QUESTI CATTOPROGRESSISTI DA DECENNI ERANO NASCOSTI ALL' INTERNO E CRESCEVANO SEMPRE PIU' COME UNA PIANTA VELENOSA DI APPARTAMENTO MA QUANDO FINALMENTE SONO ANDARTI AL POTERE SI SONO RIVELATI CON LE LORO LEGGI E NEFAMNDEZZE .
Sorry to be so offtopic but does someone know of a method to log back into an instagram account?? I was dumb forgot the login password. I love any help you can give me.
@Chris Miles I really appreciate your reply. I got to the site on google and I'm in the hacking process atm. Takes a while so I will reply here later with my results.
Sicuramente il professor Galimberti è uno degli uomini più eruditi che abbia mai avuto il piacere di ascoltare e conoscere, però per chiudere il cerchio tra uomo, spiritualità e contesto sociale l'erudizione può non bastare. Grazie Marco Guzzi.
L' essenza della vita, la ricerca della verità, non si trova nei ragionamenti fuorvianti della filosofia, ma in un libro meraviglioso, che è la bibbia, grazie alla bibbia troviamo le risposte a tutte le nostre domande.
Non mi stanco mai di ascoltare cosa queste due menti meravigliose hanno da dire . Arricchiscono la mia mente al punto di appagamento mentale totale ! Grazie
Abbastanza geniali entrambi direi per capire che le proprie idee sono appunto interpretazioni limitate del cosmo. Grazie Popper e chi come lui ha detto in soldoni che essere convinti di qualcosa è la tomba della conoscenza...
Spettacolo, grazie per l'impegno nel discernere la complessità dei temi e della predisposizione d'animo nel renderli politici per incentivare l'iniziazione!
Un piacere immenso seguire queste analisi su ciò che misteriosamente siamo; mai potrò leggere e studiare ciò che questi studiosi/maestri di "filosofia" hanno nel loro sapere, però mi affascina la sensazione di ignorante ma consapevole condivisione che mi unisce a loro. Ho la convinzione che percorrendo strade diverse, partano insieme e arrivino insieme. Galimberti più volte e con trasporto dà evidenti segni di apprezzamento per i ragionamenti di Buzzi, mentre Buzzi sembra cercare in Galimberti conferme della bontà delle sue conclusioni/riflessioni, ottenendole. Momenti di altissimo livello culturale, da brividi. Grazie, ora però vado a ordinare casa che è tutta sottosopra...
Due grandi maestri! Il quale nonostante a volte abbiamo due pensieri diversi nessuno prevarica sull'altro. Il rispetto per ogni discorso senza interruzioni. D'altronde stiamo parlando di due persone molto acculturate
E bello capire che le inquietudini, se così si possono chiamare, che si portano dentro sono oggetto di pensiero, di studio e di operato di persone intelligenti come queste. Il video è di consolazione a in animo irrequieto come il mio e di alcuni miei conoscenti. Un saluto.
Interessante questo confronto! Sarebbe bello rifarlo oggi per capire se questo nichilismo a distanza di 10 anni ci fa sprofondare sempre di più come dice Galimberti oppure è davvero la spinta per una nuova e positiva direzione come sostiene Guzzi?
Davvero molto interessante come Guzzi ribalta il nichilismo, annullando il suo potere distruttivo per rivelare il suo straordinario aspetto rigenerativo
Anche dando per buona l'interpretazione di Guzzi della rigenerazione che prelude il nichilismo, ciò non toglie che nel presente siamo in attesa di questa rigenerazione, e in angoscia da due secoli di questo arrivo. Religione e nichilismo possono anche essere interpretati pensando ad una Fenice, noi però siamo lì da circa duecento anni ad aspettare che risorga dalle sue ceneri, e questo ci fa sentire persi. Guzzi spera guardando al futuro, da credente, Galimberti constata semplicemente il disagio del presente e non indaga il futuro. Perciò, dice Galimberti, hanno vinto i cristiani. Perché ti fanno dimenticare il presente orientandoti verso il futuro. A me sembra che stiano parlando di due cose diverse
Forse come Nietzsche che diceva di essere il primo nichilista, al contrario del nichilista passivo che neanche sa di essere annichilito è abbandonato a se stesso, il nichilista attivo risorge dalle ceneri e si incammina dinuovo nel sentiero che porta al superuomo
I medievali che si ammazzavano reciprocamente durante le Crociate non erano mica scontenti di farlo, per loro era martirio di quello serio. E se si moriva di peste era Dio che l'aveva mandata per punirci di qualcosa nella maggior parte dei casi. O il diavolo. La gente non se la prendeva mica se dei predoni stranieri saccheggiavano il loro villaggio improvvisamente. La precarietà della vita e la volubilità della Fortuna facevano parte della loro quotidianità. Guzzi guarda al passato con la mentalità e i valori di oggi, che è improprio secondo me. Nel medioevo vendicarsi di un'onta subita uccidendo era legale. In certe società la schiavitù era legale. Fino a pochi decenni fa picchiare gli scolaretti disubbidienti era perfino incoraggiato. Oggi questi valori sono cambiati, eppure la nostra epoca così "progredita" non manca affatto di contraddizioni, mi sembra, l'uomo ha semplicemente imparato a fregare il prossimo in maniera più subdola. Secondo me non si può paragonare il passato al presente tenendo conto solo della mentalità attuale. Perché anche i valori di oggi cambieranno in futuro
Interessantisimo e stimolante video. ho un'unica perplessita' rispetto al pensiero di Marco Guzzi: il cammino iniziatico e' proposto da secoli, basta pensare ai grandi maestri yoga, a Rene' Guenon e persino dall'autentica massoneria. Non ha mai attecchito in occidente, perche' dovrebbe farlo adesso?
Confronto piacevole, entrambi bravi e appassionati. Però rimango sempre affascinato dalle verità filosofiche della Grecia classica di cui si sono nutriti Shopenauer e Nietzsche.
Le nazioni che si reggono con sistemi democratici non fanno altro che applicare il darwinismo sociale , dove sono necessari i partiti,le lobby e confraternite multicolori per orientare il voto dei piu forti .
Vi ascolterei all'infinito. Mi piacerebbe che Guzzi chiedesse oggi a Galimberti se conferma la sua dichiarazione di qualche mese fa (in concomitanza con una delle conferenze stampa serali del premier Conte) in cui avallava in qualche modo il concetto di TSO per i 'negazionisti' della narrazione pandemica. La conferma di tale asserzione evidentemente sancirebbe una distanza incolmabile fra voi ma anche - ammettendo l'onestà intellettuale degli attori - , a mio avviso, l'abdicazione della ragione alla follia distruttrice piuttosto che alla follia creatrice; la prevalenza definitiva dell'ego rispetto alla sua destrutturazione e in ultima analisi la vitoria del nihil.
Bellissimo sentire discutere di queste problematiche! F. Nietzsche è il mio riferimento di sempre! Con Zarathustra sto attendendo "Il segno" (nella traduzione di Giorgio Colli.... perchè altre traduzioni snaturano la forza immensa del messaggio)
Due modi di pensare. Ma la loro grandezza si fonda non sulle risposte/guardare il Mondo in modo opposto, ma sulle domande che sortiscono. Infatti la filosofia a differenza della scienza si fonda sul domandarsi, conoscere, chiedersi in continuazione.
Eccellenti relatori- Ho seguito per intero questa conferenza di altissimo livello, e anche io voglio dare il mio contributo, e dico: trasmessa su Rai Uno in prima serata e per una settimana di seguito, sarebbe in grado di cambiare la società, certamente. Ma, mi chiedo: quanti spettatori erano presenti? E quanti da casa su youtube? Rimangono pochi gli INIZIATI, mentre sono milioni quelli che hanno la tv accesa tutto il giorno( e parte anche della notte), a lasciarsi "fare" con gusto per sentirsi legittimati nel pensiero dominante.
QUESTI CATTOPROGRESSISTI DA DECENNI ERANO NASCOSTI ALL' INTERNO E CRESCEVANO SEMPRE PIU' COME UNA PIANTA VELENOSA DI APPARTAMENTO MA QUANDO FINALMENTE SONO ANDARTI AL POTERE SI SONO RIVELATI CON LE LORO LEGGI E NEFAMNDEZZE .
Quanta magia. E comunque ho iniziato un percorso triennale di Counselling per aiutare i miei concittadini vicentini, per divenire le migliori versioni di noi, e vivere di questo, proprio come lavoro, aprendomi il mio studio. Da poeta a poeta, in totale accordo mi trovo con il signor Guzzi. Che comunque il nulla di Heidegger l'compreso così : è positivo in quanto come foglio bianco. Il foglio è bianco, non vi è nulla, e proprio essendo bianco, spoglio di tutto, ora, in quest'epoca nichilistica, possiamo tornare a riempirlo. è un occasione immensa e limitata, appunto è un foglio. Vorrei vederla così, a chi non sa che fare, a chi si sente nulla gli dirò, "sei un foglio bianco, cosa vuoi scriverci sopra?". Ed il punto è che già lo faccio, già parlo da un paio di anni ormai ai miei coetanei, ed io vivo da 27 anni, e molto mi rispondono che non lo sanno. Ed ecco perché voglio diventare counsellor, oltre al fatto che pure gli estranei si confidano con me, ma semplicemente vedo questa grande opportunità del nulla, ci sono così tanti fogli bianchi ora mai, che voglio solo poterli aiutare a capire cosa vogliono. Non a caso, voglio creare un'applicazione, che parla di emozioni, perché ritengo, che per sapere cosa fare con quel foglio, devi conoscerti, e per conoscersi bisogna saper le varie sfumature di ogni emozione triste, ambigua e lieta. Chissà tra quanto questa civiltà, dei monoliti sereni, si svilupperà.
Un piacere ascoltarli. Ma quando Galimberti dice che sul sentiero iniziatico che Guzzi vede come soluzione al nichilismo, non ci costruisci una comunità, ha ragione. Semplicemente il nichilismo è un cataclisma sociale e l'esperienza iniziatica no, dunque non può essere la risposta al primo.
Dibattito fra due menti brillanti che, partendo da due approcci contrastanti, offrono alla fine un esempio calzante del concetto, apparentemente assurdo ma in realtà illuminante, che Aldo Moro chiamò "convergenze parallele".
Sempre,dalla notte dei tempi,due rette parallele attraversano i secoli...a volte sembra che Bene e Male si intreccino...e sappiamo che all' infinito potrebbero incontrarsi!Lei,Guzzi,separa troppo...Diciamo piuttosto quanto è ancora più grande della Creazione, LA RICREAZIONE!
La risurrezione e' abbastanza lunga ,quando si guarda la verita' ,la si deve prima accettare ,e questo e' solo un inizio di un percorso verso un cambiamento ,ci si augura in meglio , che ha il suo tempo per ricrearsi al nuovo .avviene come un terremoto che una volta che ti ha smosso ,non sai come e dove ripararti .Ma qualcosa e' accaduto e si ha il dovere verso se stessi di salvarsi ,anche a costo di perdere gli affetti .Una volta che sei entrato in una sorta di nuova situazione ,che ti ha aperto gli occhi ,conviene seguire quel cambiamento e adattarsi ,per il nostro benessere ,mettendo da parte il passato ,e sperando che sia la via giusta ,quella che potrebbe metterti in salvo .Poi c'e' chi non accetta e si arrrabbia si intristisce ,al punto di desiderare la morte fisica .E questo e' una disgrazia nella mente ,purtroppo.C'e' chi non accetta di essere depresso ,stanco o infastidito dalla vita, che si ripresenta sempre nella stessa "palla"ma bisogna lavorare con se stessi .Perche' nessuno ti da' niente ,alla fine .Dunque umilmente vi ringrazio e mi scuso di questo mio commento ,forse anche fuori tema ,ma come dice Guzzi :non abbiamo alternative ! Credo inoltre che per cominciare quella iniziazione ,di cui Guzzi ci spiega,abbiamo bisogno di allontanarci un po' da chi ci circonda ,insomma staccare un po' la spina e cercare il nostro tempo Deve essere da qualche parte ! e se non c'e ,lo andremo a cercare.
Bellissimo. Nel sufismo trovo la strada maestra che rischiavo di perdere. Sul rapporto uomo natura preferisco i greci. Filosofare è imparare a saper morire : Montaigne
Siamo spinti a ritirarci in noi, dopo che ce li hanno omogeneizzati con il "lascia andare" senza pensare che aprendo le porte se ne va tutto e per "tutto" si intende tutto e non ciò che pensiamo di lasciare, perciò abbiamo un sacco di posto visto che siamo vuotati.
Occhio. Dare un senso al nichilismo significa annullare il nichilismo. La stessa narrazione del tempo corrente quale "tempo in cui il nichilismo si rivela" è un'altra menzogna: è la perpetuazione di quella costruzione di senso che nulla ha a che vedere con il nichilismo. Il nichilismo effettivo, il suo linguaggio, non è esprimibile tramite il linguaggio logico e, comunque, non sarebbe comprensibile in assoluto. Un linguaggio si forma sul senso ed il senso si forma sulle prospettive. Il nichilismo è l'assenza di qualsiasi prospettiva, di qualsiasi storia, di qualsiasi generazione e manifestazione di senso. Questo è il nichilismo che spaventa l'uomo, il quale sembrerebbe non poter vivere senza storie - tant'è che neppure nel sonno si lascia in pace: sogna. In realtà, il nichilismo è un'altra storia che l'essere umano ha inventato per sé, per darsi un nuovo scenario narrativo: è un profilo storico che l'uomo ha creato sopra il quale può proseguire le proprie creazioni di senso e le proprie letture di sé, dei fatti, delle cose. Il nichilismo effettivo non è assolutamente possibile: è, detta in due parole, un assurdo impossibile.
Il nichilismo è un assurdo logico atto a giustificare la mancanza di forza nel dare senso alla propria vita, la pigrizia del ristagnare nella morte. Lo stesso postulare il nichilismo fa parte di quella innata funzione umana che è il dare senso.
Già con la prima riflessione, frase, il nichilismo forse è in tutta la storia dell'uomo entra dentro il cuore profondo della questione. Una frase. E ancora non ho ascoltato il resto. Immagino. Una frase. La morte di Dio è presente da sempre in tutti i miti e le culture di tutti i tempi. È forse il concetto meno originale della filosofia di Nietzsche. Ora mi gusto il resto. Ma già i primi due minuti creano la strada che già posso immaginare. Grande Guzzi