Io ho l'impressione, e non mi uscirà dalla testa, che c'è un evento preciso che ha scatenato il bisogno per questo video, e ho l'altrettanto netta impressione che questo evento a sua volta abbia dei contorni esilaranti tanto che sarebbe gustosissimo da sentire narrato
A parte le punteggiature inesistenti e quel "da sentire narrato" che mi fa andare in tilt l'unico neurone rimastomi... di grazia, di cosa parli? A che ti riferisci? Forse pensi che Roberto abbia inscenato questo "editto" perché gli sia capitato un riscontro analogo tanto da fargli "saltare la pulce" nel raccontarlo? In breve, credi che abbia avuto un'evento che gli abbia fatto venir la voglia di raccontarlo? Se si allora non hai seguito il video perché lo ha detto... eee già! Ti chiedo... se io puntassi il dito verso la Luna tu cosa guarderesti, il dito o la Luna? 🤔
Caro Roberto, di seguito al disastro ambientale causato dall'alluvione, auguro a te alla tua famiglia e ai tuoi conterranei di superare questo momento nel migliori dei modi. Vi siamo vicini. Un abbraccio grande
Secondo me, per capire i punti di sospensione, aiutano i fatti che in inglese si chiamano con la parola singolare "ellipsis", che è derivata dal greco, e significa "omissione". Quindi vanno usati quando la frase sarebbe completata da qualche altra parola che non si vuole (o non si può) scrivere.
Caro Roberto dissento in qualche modo dalle tue considerazioni e vorrei spiegartene le ragioni. A mio avviso nel linguaggio scritto formale (romanzi, articoli, saggi e altri) la comunicazione è monodirezionale. L’autore comunica il suo pensiero e non deve necessariamente comunicare anche l’intenzione o lo spirito. Nel linguaggio parlato le espressioni, la gestualità e l’intonazione accompagnano il contenuto e completano la comunicazione arricchendola di quei metadati che la fanno arrivare nitida e meno fraintendibile. La tecnologia negli ultimi anni ci ha messo a disposizione strumenti di comunicazione scritta che però vanno a concorrere con la comunicazione verbale e la surrogano per quanto possibile. Le emoticon sono lo strumento che spesso usiamo per *chiarire* il nostro pensiero e gli asterischi che ho appena usato sono un modo per marcare una parola. Nello stesso modo usare le MAIUSCOLE quando la grammatica non lo consentirebbe ci permette di ALZAR LA VOCE. I puntini di sospensione, in questo contesto, hanno lo scopo di depotenziare la cruda conclusione del punto. Tanto è vero che per essere chiari si usa anche dire “ed è cosi.Punto.” Proprio per chiudere in faccia alla nostra controparte la porta del discorso. Quindi che ci siamo collettivamente inventati? Un punto che non è a chiudere ms che invita a continuare, a rispondere, ad esprimerci. I famigerati tre puntini. Ti abbraccio… P.s. i tre puntini son proprio l’invito a dirmi la tua.
Sono molto d'accordo con quanto hai scritto. Penso che i puntini di sospensione siano stati presi a prestito per assolvere una funzione di cui si sentiva il bisogno, e che in molti casi la adempiano bene. Quello che non capisco è perché si usino spesso due punti o quattro anziché tre 🤔 Se usi un numero a caso di puntini, magari molto lungo.......... tipo così, ha un senso perché magari vuoi rendere un tono particolarmente allusivo della frase, ma i due punti che cosa rappresentano esattamente? Ammetto di non capirli e di trovarli irritanti.
@@keyLimner se i puntini di sospensione li si vede come una pausa di un dirscorso parlato, un po' come le virgole e i punti, il numero di puntini puó indicare quanto sarebbe lunga la pausa. Oppure, molto semplicemente, perché fa prima a fare 2 puntini piuttosto che 3😂
@@cristiano02 Capisco il punto di vista. Per gusto personale, non mi piacciono particolarmente. Tendo a usarne o esattamente tre, o un numero arbitrariamente alto se voglio comunicare particolare enfasi. Con due o quattro, l'impressione che si lascia in chi legge è di scarsa attenzione o ignoranza, mentre se se ne usano molti più di tre è chiaro che si tratta di un'azione intenzionale. O almeno, così è come interpreto io.
Nel linguaggio via chat i punti di sospensione vengono usati anche per indicare "scocciatura" o "irritazione" per una cosa detta o fatta dall'altra persona. A: Ti è piaciuto lo scherzo? B: no... (anche solo "..." senza "no")
in verità non significano nè scocciatura nè irritazione, lo diventano una volta combinati con altre parole, perché in grammatica scrivere solamente i tre punti viene usato per indicare la frase "sono rimasto/a senza parole", se lo unisci al no diventa scocciatura per esempio, perché verrebbe fuori: Ti è piaciuto lo scherzo? - no, sono rimasto senza parole.
Io credo che in chat si possa usare in questo modo, anche se anche lì molti li usano in maniera impropria, come al posto delle virgole o completamente random tra una parola e l'altra.
@@MrAmmaccabanane97 Ma infatti non mi pare di aver detto che non si possono usare in questo modo in chat, anzi ti stavo dicendo appunto che i tre punti, in grammatica, SERVONO per dare il senso di scocciatura o irritazione quando uniti ad una frase che vuole far intendere uno di quegli stati d'animo. E dato che ormai siamo qui, mi improvviso grammar-nazi per qualche secondo per dirti che tra "in questo modo, anche se anche lì" sarebbe stato più corretto mettere un punto invece che una virgola XD e sarebbe stato giusto usare anche i tre punti dopo il se, quindi così: "in questo modo. Anche se... anche lì etc etc".
Grazie Roberto per questo video! Ricordo ancora quando diversi anni fa nella Home di RU-vid mi capitò un video con solo due punti di sospensione nel titolo. In maniera ironica scrissi un commento a riguardo e fui costretto a rimuoverlo a causa dei troppi insulti. Ricevetti addirittura la risposta incazzata dello youtuber stesso che aveva centinaia di migliaia di iscritti🤣
La sospensione messa alla... boia d'un Giuda e al freddo in quella carta d'altri e spoglia? Parlando di cose serie: il problema è che, mentre la grammatica è (abbastanza) stabile, le convenzioni della punteggiatura si evolvono. Se leggi un'edizione accurata dei Promessi Sposi ti accorgi che Manzoni di puntini sospensivi ne mette quattro per volta, non tre. Ed è Manzoni, quello che tutti gli studenti sono invitati a prendere per modello!
Sarebbe anche da far capire il concetto dei multi punti interrogativi/esclamativi, quando ne vedo più di uno mi viene da tirare fuori il badile e romperlo in testa al mittente… capito Roberto????!!!!!????!!????!!!!!
Io spesso uso i puntini di sospensione quando voglio far capire che la frase è ironica, faccio un esempio: "Dal frigo è sparita l'ultima fetta di torta e tu sei stato tutto il giorno a casa da solo. Non ho proprio idea di chi sia stato a mangiarla..." In questo senso i tre puntini vorrebbero sostituire quello sguardo e quel tono di voce che lasciano capire che sto intendendo il contrario di quel che ho detto. Questo uso è lecito? Non so se mi spiego... (qui sono ironico, ma in modo diverso)
Io sono perfettamente d'accordo con te ma rivedrei qualcosa. Premetto che ho la tua età e sono sempre stato piuttosto rompiscatole sull'uso della grammatica e della sintassi (ma anche io faccio errori), tuttavia col tempo ho dovuto rivedere alcuni punti di vista, soprattutto relativi all'uso di forme grafiche nello scritto-parlato. Mi spiego meglio. Fino a 20 anni fa qualsiasi produzione scritta come un articolo di giornale, un libro, un documento o una lettera, erano tutte forme scritte che rappresentavano qualcosa che doveva rimanere interpretabile come produzione scritta. In questo caso quello che dici nel video è sacrosanto. Con l'avvento di internet, in particolare con le piattaforme social e di instant messaging, la forma scritta ha iniziato ad aver bisogno di inglobare un contesto tonale che per forza di cose ha dovuto cambiare il modo di scrivere. Lo scritto deve sostituire la forma verbale, le frasi si accorciano e diventa necessario rendere il più chiaro possibile l'intonazione che si vuol dare alla frase, per evitare fraintendimenti. Questa cosa, ad esempio, ha dato spazio all'uso delle emoji (o emoticon che siano), cose che ho profondamente odiato inizialmente ma che poi (facendone un uso moderato) ho cominciato a vedere diversamente e a volte sono state necessarie. Perché diventano un modo per sostituire parzialmente qualcosa che ha un senso a voce e che non potrebbe averne scrivendo. La stessa cosa vale per i puntini di sospensione. Ti faccio un esempio: "Io non sono proprio d'accordo con te" Questa frase indica chiaramente che per me tu abbia torto nel tuo ragionamento. Il tono è intransigente. "Io non sono proprio d'accordo con te...", invece, indica che nutro delle perplessità sul tuo ragionamento ma non ne sono sicuro. Vorrei discuterne. Non ho espresso dubbi esplicitamente ma sono nel contesto della punteggiatura. A voce avresti capito cosa intendo ma in un messaggio o un commento ad un tuo video, come dovrei fare se non cambiare la frase con altre parole? Ma non sarebbero quelle che avrei "detto". Avrei potuto anche sostituire i puntini di sospensione con una emoji (questa 🤔) ma magari preferisco un elemento grafico più standard, magari snaturandolo, ma che abbia un motivo ragionevole per esserci. Gli esempi che hai fatto tu calzano tutti, ma potrei fartene altri dove un motivo di esistere ci sarebbe. "Però.... a me non va..." non è uguale a "Però a me non va" Nel primo caso puoi provare a convincermi, sono pronto ad un eventuale cambio di idea. Nel secondo caso sono categorico, anche se tu mi dai una motivazione resta il fatto che non mi va. PS Lo so, sono prolisso.
Quando si tratta di linguaggio, se un termine o un'abitudine si diffondono a sufficienza diventano corrette, vuol dire che rispondono ad una necessità. L'utilizzo dei punti di sospensione per esprimere dubbio, perplessità o insoddisfazione risponde al bisogno di manifestare un determinato stato d'animo nella comunicazione informale. Evidentemente molti hanno ritenuto, a ragione, che l'utilizzo di più punti consecutivi alla fine di una frase, in numero variabile (di solito dai 2 ai 4) svolga questo ruolo in maniera efficace. Dico a ragione perché intuitivamente si capisce il significato, senza bisogno di ragionarci su. Tante parole e anche segni di puntuazione hanno cambiato significato o accresciuto il loro potere espressivo con il tempo. Le lettere stesse hanno mutato il loro aspetto grafico nel tempo. Non credo che i punti di sospensione siano esenti da tale processo.
Hai esposto in maniera esaustiva e più elegante il mio pensiero. Lungi da me voler correggere qualcuno edotto come Roberto. Tuttavia trovo che nulla come i due punti siano adatti a comunicare, emotivamente prima che razionalmente, certe mie pause espressive.
Non esprimono alcun bisogno o scorciatoia, e non se ne scorge l'utilità. Le regole hanno un valore, anche pedagogico, e ci vorrebbe qualcosa di più di un alibi per l'ignorante affinché trascurarle sia giustificato
@@nathanassose le regole fossero fisse e monolitiche nel tempo la lingua non si evolverebbe. Certo è giusto sottoporre le eventuali modifiche ad un vaglio critico, ma è anche sbagliato escluderle a prescindere.
I puntini di sospensione si usano quando si vuole lasciare sospeso il discorso per imbarazzo, titubanza o allusività (Treccani). Detto questo io faccio uso e abuso dei puntini di sospensione e perfino i miei figli me lo rimproverano ridendo! Spero che non sia stata io a provocare in te l'esigenza di questo video con i miei commenti pieni di punti di sospensione. Quanto alla chiarezza delle idee, è sempre importante ! Non solo su quando mettere i puntini di sospensione !😂
Grande Rob. Sempre illuminante. Ed ho imparato anche una cosa nuova... no, quella dei 3 punti di sospensione la sapevo. Quello che non sapevo è che posso usare "Boia di un Giuda" al posto dell'inflazionatissimo "ca33o di cane". 😁 Scherzo. Bravo e basta.
Questa volta non sono d'accordo. Perché il linguaggio muta. Chiaramente i punti di sospensione sono entrati in un gergo scritto nei dialoghi digitali. Magari un domani saranno anche formalizzati. Esattamente come non è grammatica l'uso di emoticon ;-p I punti di sospensione vengono quindi usati per dare ritmo e prosodia a ciò che si scrive. Come le emoticon appunto. A volte hanno anche un significato che dipende dal contesto. Negli esempi citati, un po da complottista ad esempio significano un "vedremo il tempo mi darà ragione" con una pausa per dare pathos.
@@mauriziobartolotti8671 Non direi che non ci sia una convenzione sulla forma e sull'uso dei punti di sospensione. E ignoro la causa psicodinamica che la porta ad esprimersi con tanta emotività su un tema apparentemente così tecnico e asettico come la punteggiatura.
@@mauriziobartolotti8671 Questa è la Treccani, che, fra le altre cose, specifica "devono essere sempre tre". www.treccani.it/enciclopedia/puntini-di-sospensione_(La-grammatica-italiana)/ Se, come dici, non te ne intendi, perché attacchi gli altri su questo argomento dicendo che "sparano cazzate". Vedi che c'è qualcosa di irrazionale nel tuo comportamento? Forse un trauma rimosso.
Hai mai visto usare i punti di sospensione al posto della virgola? Tipo: il mare era azzurro... il cielo senza nuvole... l'aria era dolce... profumata di nuovo... di bello. E potrei continare. Ho visto post lunghi scritti tutti cosi 🙈
In teoria potrei essere daccordo con te, MA......... In realtà non sono d'accordo. Secondo me (so che a questa affermazione i linguisti rabbrividieanno) nell'era delle chat, su internet, si è diffusa una para grammatica, una pseudo grammatica, che accompagna la necessità sempre più forte di rappresentare in maniera grafica il tono, i tempi, le pause di un discorso, per emulare quanto più realisticamente possibile l'effetto del linguaggio parlato. I punti di sospensione, inutile negarlo, riescono nell'intento di rappresentare una pausa, più o meno lunga, in un discorso. Per cui nei testi letterari, e quindi nell'ambito della grammatica che noi studiamo, è giusto sottolineare questo errore, ma penso che nella comunicazione "parlata" via internet esista questa sorta di licenza grammaticale. Se non altro a mio avviso sarebbe opportuno che la linguistica accettasse e abbracciasse questo concetto, magari formalizzandolo anche. Concludo dicendo che imho la lingua, che nasce per consentire agli uomini di comunicare quanto più precisamente possibile, stia conoscendo una nuova fase, che deve essere in grado di accompagnare quanto più efficacementemente possibile le nuove necessità di comunicazione della società digitale. Ti prego dimmi che ne pensi e se, o dove, la mia argomentazione sia fallace. Grazie comunque per stimolare sempre queste riflessioni!
Amo il tuo interessarti di questioni in apparenza marginali, ma che credo siano importanti concettualmente. Grazie dei contributi che porti sulla rete🙌🏼🙏🏻
Piccolo esempio eccellente, dove i puntini di sospensioneindicano pausa e/o stato emotivo: Vengo ... a cercar di ... Lucia (Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
Come sempre esprimi grande entusiasmo ed attenzione nelle spiegazioni. Io sono convinto che nei libri, negli sponsor o slogan pubblicitari questa regola andrebbe usata coerentemente alla regola grammaticale che hai spiegato; d'altra parte quando penso alla messaggistica via chat private, i tre "..." Sono usati al pari degli emoticon, per cercare di esprimere a chi legge il nostro stato d'animo e di perplessità. Cioè voglio dire, al posto di usare magari questo emoticon :/, si preferisce aggiungere rapidamente i ... a fine frase. Cosa ne pensate? Ciò spiegherebbe anche il numero variabile, il numero esprimerebbe il nostro stato d'animo, al pari di quando si usava inviare xDDDD. Insomma vanno considerati come segni usati per la messaggistica veloce
Roberto vorrei chiederti: la grammatica è descrittiva o normativa? Sono d'accordo con il fatto che l'uso "corretto" dei punti di sospensione sia quello esposto da te nel video, però è importante riconoscere che, di fatto, nella lingua scritta (con riferimento soprattutto alle chat) alcuni segni di punteggiatura vengono usati in maniera più generalizzata e hanno acquisito un ruolo comunicativo diverso. Per esempio: "Roberto....... senti che suspense che sto creando in questo messaggio....... questo numero esagerato di punti di sospensione..... è così inapprorpirato... però...... " Oppure per quanto riguarda i punti esclamativi e di domanda, per enfatizzare lo stato d'animo: "Ciao!!!! Come stai???" è diverso da un più sobrio: "Ciao! Come stai?" E' come se la punteggiatura in questi casi sia una specie di surrogato delle emoji.
A quel "Ci si vede" ci avrei messo i punti di sospensione. La prossima settimana? Fra 2? 🤣 È sempre un piacere seguirla. La ringrazio perché anche io li uso (sempre 3 eh) in modo improprio. Ora so !
"La morte è una questione di minuti... di secondi" - Luigi Pirandello "Lasciamo che sia il tempo a dare risposta alle nostre domande..." - Italo Calvino "Non aveva mai visto niente di così bello... niente di così perfetto..." - Umberto Eco "Sapeva che non sarebbe stato facile... che ci sarebbero state molte difficoltà..." - Elena Ferrante "Lei lo guardò negli occhi... e capì tutto." - Niccolò Ammaniti "La porta era socchiusa... ma non sapeva se avrebbe avuto il coraggio di entrare." - Dino Buzzati "Lei aveva promesso di non lasciarlo mai... ma adesso si sentiva persa." - Francesca Melandri "Lui si voltò indietro... e lei capì che era il suo ultimo saluto." - Alberto Moravia Avrei voluto sfogliare dei libri... ma ho ceduto a ChatGPT... :-)
Le frasi attribuite a Calvino e a Eco mi lasciano qualche perplessità. Mi interesserebbe conoscere meglio il contesto (letteralmente) in cui sono inserite. Sempre che siano autentiche; so che a volte ChatGPT inventa di sana pianta.
@@keyLimner L'input era: "Scrivi delle frasi di scrittori italiani dove ci sono i punti di sospensione" Aggiungo che Mercandini ha sempre argomenti interessanti su cui riflettere. Non sono d'accordo su tutto quello che ha affermato riguardo i punti di sospensione e ho trovato riscontro positivo in alcuni testi della letteratura italiana. Ma la sua osservazione sull'uso distorto dei punti di sospensione è fondata, la maggior parte delle persone ne fa un uso privo di logica.
@@emaberte5165Non parlo di questo caso specifico perché non l'ho provato anche io, ma soprattutto sulla versione gratuita chiedigli sempre di verificare la fonte da cui ha preso la frase 😉
Tutti i commenti che dissentono dal video con frasi tipo "bisogna distinguere la scrittura formale da quella informale" e cose del genere, non fanno che avvalorare la tesi di Mercadini: ha iniziato con il dire che bisogna usare il ragionamento quando si scrive, quindi chi scrive in modo sbagliato(mettendo i puntini di sospensione per "alleggerire" per "non sembrare freddo" ecc ecc) non sta ragionando e neanche chi riceve il messaggio. Punto.😅 In più il linguaggio è pieno di buchi! Il significato è un sasso in bocca al significante, e quando pensiamo che siamo noi a dire, siamo detti! Niente mi piace citare un maestro del linguaggio...ah scusate non ci andavano i tre puntini. Un ultima citazione e poi basta, vado a mettere i tre puntini alla...membro di segugio. "Se voi parlaste soltanto quando vi si parla, nessuno direbbe mai niente." Grazie Maestro! Ho letto due suoi libri. Stupendi.
Ciao Roberto, capisco il tuo punto di vista ma credo che con la nascita dei social e con l'avvento di un linguaggio più "visuale" (precedente alle emoticon) i puntini di sospensione (di quantità arbitraria) siano stati "impiegati" come simbolo di silenzio dovuto ad un disagio. ESEMPIO, il silenzio in seguito ad una battuta triste A: "Che ballo fa il pomodoro? La Salsa" B: "..........." ALTRO ESEMPIO: A: "Quella sera ero ubriaco e ti ho tradita" B: "..." Credo tra l'altro che la lunghezza abbia un significato di per se: Corto = Indignazione (non ci sono molte parole) Lungo = Disagio, o come viene chiamato oggi un momento di "cringe" Quelle di cui parli tu sono regole sacrosante, si chiamano punti di sospensione proprio perché "sospendono". Quelli dell'esempio sopra non credo abbiano un nome ma nel tempo (circa 20 anni dalla nascita dei social appunto) i due hanno finito per scambiarsi i ruoli vicendevolmente, a piacimento dello scrittore. Questa è la lingua che si evolve e purtroppo o per fortuna non la fermeremo. Questo è il mio parere sull'argomento, nulla di scientificamente provato. Ti mando un abbraccio
Questa analisi mi trova assolutamente d'accordo... e anzi mi "illumina" su uno strumento che ho sempre usato inconsapevolmente: ovvero i puntini di sospensione "alla ... boia del ..." proprio per veicolare il fatto di NON avere le idee molto chiare... Ho però un unico dubbio: nel caso di "alla ... boia del Giuda" non adrebbero invece usati i caratteri di indisposizione? (@#$* etc...)
Se posso chiedere: faresti un video sul punto e virgola? Mi affascina la sua ambiguità ed emarginazione; seppur abbia qualcosa da dire. L'avrò usato bene? Grazie come sempre per esserci.
da analfabeta, in modo informale, specie in chat, uso ".." come virgola, il linguaggio in chat sarebbe una cosa interessante da studiare, da una generazione all'altra da un gruppo di amici all'altro cambia, cambia il modo di interpretazione di emoji che prima erano ;)))) oppure mettere un 1 trai !!!1!!! per esagerare l'esclamazione
io.... ultimamente.... vedo sempre tante persone.... sui social.... che scrivono così.... per lo più... sono..... boomer.... mi chiedo sempre.... come mai i.... boomer.... scrivo intere frasi così.... è quello che.... gli ha insegnato la.... scuola ai loro tempi? come.... si legge una.... frase.... intera.... così? a...volte non.... le capisco..... sembrano tristi.... sembrano.... boh.... Seriamente, qualcuno ha idea del perché TROPPE persone tra i 45 e i 65 anni scrivano così sui social? Di qualsiasi regione siano, commettono questo crimine. Cosa c'è che non va? Cosa scatta nella loro testa per scegliere di mettere quei mille puntini sospensivi totalmente a caso tra le parole? Come venivano insegnati a scuola, ai tempi, i punti sospensivi? Non rispettano neanche le pause del parlato. A volte ho notato che cercano di sostituire le virgole e i punti con i puntini sospensivi (che sono più di tre, sempre!), ma altre volte realmente non capisco il nesso. Nell'esempio sopra non ho esagerato, leggo sul serio roba così... e non sapete quanto è stato difficile scrivere in quel modo :D (oops, forse ho fatto uso improprio dei puntini, ma in quel caso secondo me ci stavano... noto che spesso ne faccio abuso scrivendo informalmente sui social o in chat, tipo adesso :o sto diventando anche io "un boomer"? Poi ho anche st'altra malattia di intere frasi tra parentesi che spesso metto addirittura nel bel mezzo di un'altra frase, sto diventando peggio di un boomer? No, comunque... dai, credo che sui social si ha più libertà, purché non si commettano errori basilari, gravi e soprattutto purché si intenda la frase, compreso il tono. Spesso usiamo i punti sospensivi, sui social, per far intendere uno stato d'animo o una pausa particolarmente lunga, magari una frase che viene troncata a favore di un proseguio detto con parole diverse o magari un una frase che vuole concludersi con una sorta di "meditate gente, meditate!" o "vabbè, ci siamo capiti dai"... insomma, a quello servono in effetti! A mio personalissimo avviso basta non metterli proprio del tutto a caso.).
Mi hanno detto che i punti di sospensione usati di continuo ed a "cappella" sono sintomo di una menta da Serial Killer... mmm... mmm... Ho dei dubbi sulla mia stabilità... 🤣😂🤣😂🤣
I punti di sospensione andrebbero anche posizionati in determinate situazioni. Vero. Ma tu quando parli nei video, usi i punti di sospensione. Lo fai spesso. Se un tuo libro fosse scritto come parli... Usando le pause "riflessive" e di stesura in chiave punti di sospensione, arricchirebbero la lettura. Facendo carpire un tuo tratto.
Un certo Roberto mi ha insegnato a mettere in discussione tutto. Com'è possibile che RU-vid mi consiglia un tuo video che si intitola "Mando in confusione Chat GPT con una domanda..."? A cosa servono quei punti di sospensione?
Secondo Stefano Bartezzaghi, il linguaggio scritto si sta avvicinando sempre più a quello parlato in conseguenza alla diffusione di nuovi mezzi di comunicazione, dagli sms, passando per le chat fino ai commenti social. Questo porta a modificare la grammatica e la sintassi scritta per adattarla a discorsi che si facevano solitamente di persona, ma che ora si fanno in forma scritta e a distanza. Ecco, per esempio, l'utilizzo in aumento di emoticon, emoji, gif, immagini e storpiature quali allungamenti di parole e punteggiatura nella lingua scritta (come mettere tanti puntini di sospensione potrebbe voler esprimere un'attesa molto lunga). Serve per dare tono emotivo alla lingua scritta e cercare di assomigliare un pochino di più a quella parlata, perdendo però in forma e rigore. Se dovessi esprimere il mio apprezzamento per Mercadini potrei digitare: Mercadini mi piace tanto. Oppure: Mercadini.....mi piace taaaaaaaaaaaanto!!! Io preferisco il primo modo, ma comprendo i motivi dell'utilizzo del secondo. Come al solito, complimenti per il video.
Personalmente.. mi permetto qualche deroga alle regole della punteggiatura, e non mi importa se i puristi storcono il naso: ne ho una ragione ben precisa. Trovo infatti che la scrittura sia oggi un mezzo davvero carente: in tanti casi diventa quasi impossibile leggere un testo nello stesso modo in cui lo intende l'autore (parlo di intonazioni, pause, espressività in generale). Sento insomma l'esigenza di alcuni aggiornamenti (come vedi in queste mie frasi). Applico quindi due puntini quando, nel leggere, è necessaria una piccola pausa (non tre, proprio a distinguersi dai puntini di sospensione) e una virgola prima delle "e" quando il discorso precedente è concluso, e la "e" non somma ma separa le due frasi (in qualche modo è una pausa anche qui).
Si ma non finisci la frase non perchè vuoi far prima ma perchè vuoi caricarla di intensità usando l'allusività, allusività che si può avere anche quando la frase è completa ma è associata ad un "dubbio" (che in realtà non è tale) o è vaga ma tutti capiscono dove vuole andare a parare, e ponendo i punti si rende più chiaro l'intento allusivo...
Professore, io la seguo e lo stimo..., ma mi permetto un'obiezione; I tre puntini di sospensione hanno sempre fatto parte della fumettistica, e dato che le chat sono la cosa piu' vicina ai 'balloons' , ci sta.. ci sta il fatto che si usino nei social.. A me sembra una cosa molto estemporanea.😅 Grazie per i suoi video. ne vogliamo di piu'
Potresti fare un video sul perché diciamo “non lo so…mi andrebbe di uscire” ma noi sappiamo che ci andrebbe di uscire, allora perché diciamo “non lo so” ?
Non sono glossologo, però immagino che i punti di sospensione in situazioni di suspense siano un "ponte spezzato", dove la sospensione indica un collegamento mancante che deve essere completato dall'interlocutore Nel caso del dubbio, o il ponente si aspetta che la risposta arrivi e quindi questo possa effettivamente avere il permesso, o meglio la disponibilità dell'interlocutore ad averlo risolto, oppure, il dubbio in questione è, come hai detto tu, in stile "a buon intenditore...", nel senso che, con non poca ironia, l'interlocutore faccia intendere che la faccenda non lo convince proprio. Nel caso invece della suspence, i tre puntini invece indicano appunto una sospensione che, proprio perché la frase non è completa, sono adibiti a volgere l'attenzione del lettore, a prenderlo per la gola, così che la frase verrà completata in futuro, avendo una più ampia platea. Quanto poi all'esasperazione dei puntini, suppongo sia semplice iperbole, esagerazione, applicata sui punti di sospensione, un qualcosa che è stato sperimentato visualmente anche nei videogiochi, specie nei casi del "silenzio udibile" dove interi dialoghi sono riempiti con 20 punti nella stessa frase, vuoi a sé stanti o vuoi perché si tratta di una pausa prolungata, magari per simulare una perdita di memoria improvvisa della persona che sta parlando e che non riesca a riprendere il filo del discorso. Suppongo che queste siano un'imitazione del parlato, dove le sospensioni estese siano molto più comuni, e che abbiano spopolato soprattutto su Facebook, medium in cui le emozioni non sono altrettanto facilmente esprimibili, e quindi questi "strappi" abbiamo una funzione quasi scenica. Detto questo, bel video. È sempre un piacere ascoltarti.
Grande, mi piacciono sempre molto i video che ragionano intorno alla lingua italiana, in particolare intorno alla grammatica. Il problema, secondo me, è che la gente non ha più il timore di sembrare superficiale, approssimativa, sciatta, imprecisa o, peggio ancora, ignorante. È l'amor proprio, che manca. È questa la vera piaga dei nostri tempi. Se prima di tutto ci volessimo bene, le cose intorno a noi andrebbero in tutt'altra maniera.
Io sono uno quelli che abusa dei punti di sospensione, e dopo aver visto il suo video ho riflettuto sul perché lo faccio. Alla fine sono giunto alla conclusione che lo faccio per due motivi: il primo è che (erroneamente) ho l'impressione che riesca a trasmettere meglio il tono e l'intensione con cui dovrebbe essere letto il messaggio, esempio "quasi quasi se non piove vado al mare..." i puntini starebbero a significare che oltre ad andare al mare, farò anche altro, ma ancora non ho deciso cosa, per esempio "mangerò un gelato" 😅 non so se sono riuscito a spiegarmi, il secondo motivo e semplicemente perché sono abituato a farlo e ormai mi viene spontaneo. 😅 Un saluto e sempre grazie per i suoi contenuti!
Io scrivo racconti horror, thriller, fantasy-horror, eccetera e mi rendo conto che, dovendo descrivere situazioni cariche di suspence, forse eccedo nell'uso dei punti di sospensione, almeno credo. O forse...
Il tuo ragionamento fila. Secondo me tuttavia andrebbe distinto l'ambito di scrittura formale da quello informale/colloquiale (chat, messenger, ecc.), in cui si usano i puntini di sospensione. Io ad esempio, esclusivamente nell'ambito informale, uso talvolta (a torto o meno) due (..) o tre puntini (...) di sospensione per "ammorbidire" o "alleggerire" il tono di ciò che scrivo. Per lasciare un senso di apertura all'interlocutore, e per non risultare troppo categorico o freddo. Quindi c'è anche questo possibile uso dei puntini (eventualmente improprio), oltre a quello usato per esprimere un dubbio che riporti tu. Direi.. ;) Comunque, è sempre bello ascoltarti.
Esatto, li uso anch'io in questo modo, ad esempio c'è una bella differenza se rispondi a qualcuno che ti fa una domanda: non saprei... oppure non saprei. (o senza punto che è praticamente come se lo mettessi, dato che nessuno li usa mai sono diventati impliciti)
Aggiungo che i puntini di sospensione hanno il loro tasto (alto + virgola su mac) e vengono così "…" e non così "..." . … non so più quando usarli questi puntini.
Bel video ma tu giustamente parli da scrittore, e tra l'altro da ottimo scrittore, quale sei. Purtroppo nella realtà i punti di sospensione vengono usati strausati abusati e sono sempre in numero diverso quasi che chi li enumera ne aggiunga sempre di più in base a quanto vuol far durare la "pausa" o il momento di tensione. Un po' dei "silenzi alla Celentano" 😅😅
L'uso arbitrario dei punti di sospensione, e della punteggiatura in genere, si trova soprattutto nelle chat e nei social, insieme all'uso delle emoticon e ad espressioni formalmente scorrette ma comuni nel parlato. Ciò probabilmente dipende dal fatto che quella che avviene in questi contesti, più che una comunicazione scritta, è la trascrizione di una comunicazione verbale e tutti questi accessori servono per rappresentare l'espressività della comunicazione verbale che nella trascrizione si perde.
Come per ogni altra regola linguistica, vige l'economia - massimo risultato col minimo dei mezzi indispensabili: quindi anche i punti di sospensione son 3 per questo motivo, cioè solo 2 può esser un mero refuso grafico (forse n'è scappato uno di troppo e in realtà l'intenzione era metter un solo punto fermo?), se fossero 4 uno è già in più rispetto al senso e perciò ne bastan 3 a indicar chiaro e in modo inequivoco che son proprio punti di sospensione; poi però, oltre al valore di segni solo diacritici (interpunzione grammaticale), c'è anche quello espressivo: ad es. i 3 puntini possono indicar un'interruzione nell'azione narrata a suggerir qualcosa d'altro non esplicitato ma intuibile (tipo le vignette che s'immaginano per forza, tra quelle disegnate nei fumetti), cioè lasciar finire non la frase ma il senso di essa a chi narra o al lettore stesso o agl'interlocutori del parlante nel testo (esempi letterari, anche famosi)... (Questi puntini finali, tipo, stanno a indiacare: chi cerca trova, ci sono un fottio d'eccezioni!)
Finalmente ho capito perché odio i punti di sospensione. Se non ho frainteso il video, vengono usati più spesso come l'intercalare di Peppino De Filippo in un noto film: «e ho detto tutto».
A confermare il tuo discorso c'è il fatto che sono codificati, letteralmente, anche a livello informatico, in Unicode. E infatti i veri veri punti di sospensione sono…
Il punto fondamentale è che quasi nessuno scrive formalmente a tal punto da fare attenzione ai tre punti, rispettando punto per punto il codice grammaticale italiano... Posso usare i punti come voglio, e allo stesso tempo farti capire esattamente quello che voglio esprimere. (o comunque non meno di quanto avessi capito usando correttamente i tre punti, prima). Quindi in sostanza, finché non c'è fraintendimento dovuto all'utilizzo dei tre punti, credo che ognuno possa usarli come vuole Punto punto punto
Buongiorno Roberto, ti seguo da anni, sempre con immenso piacere. Una volta vidi un tuo video dove parlasti dei libri che leggi a tua figlia, non ricordo purtroppo quale è il video ne quali erano i libri. Io sono diventato padre , potresti gentilmente consigliarmi qualche libro da poter leggere a mia figlia? Ti mando un sincero abbraccio virtuale e grazie per il tuo stupendo lavoro
A volte faccio fatica a seguire video anche di 3 o 4 minuti su argomenti che mi interessano. I video di questo canale, invece, anche se trattano argomenti che mi sono del tutto indifferenti, li guarderei per ore. La differenza tra video di qualità e video di... 🤭
BECCATO!!!!hihihi........⋘≕∥∣⋐∵⊜⋮⋤⋮◎⋮⋥⋮⊜∵⋑∣∥≔⋙ ,secondo me è perchè ci si confronta con un dialogo....su carta è diverso..It's the web Non esistono le pause, utili per i sottotitoli ad esempio...boh Chiaro però, è una mutazione.
Sempre un super-piacere godersi un tuo video❤ Guardando il video, sentivo sorgere un parere un po' discordante in me: non so se paragonerei del tutto i puntini di sospensione al punto e virgola. Nel senso che effettivamente i puntini di sospensione, seppur come Roberto descrive siano diversi da un segno grafico (es. una freccia) è inevitabile che abbiano ricevuto una sorta di "connotazione visiva". Dunque (soprattutto nella comunicazione informale) l'uso dei punti di sospensione è utilizzato per comunicare maggiore espressività, anche quando sarebbe formalmente improprio. (un po' come se fossero delle emoji, per capirci) Rimane chiaro che il loro ruolo, formalmente, rimane quello di cui ti parli, ed è chiaro e definito. Ma penso che esista un motivo radicato nelle consuetudini informali che rende comprensibile (e magari accettabile) questo "fenomeno".
Sempre più spesso sui social li vedo usare addirittura al posto delle virgole, non riesco proprio a capire quale sia il passaggio logico che porta ritenerli idonei a quello scopo.
Visto e considerato che stai parlando chiaramente dei boomer, io ho una mia teoria. Secondo me è tutta una cosa che nella loro mente funziona pressapoco cosi: "Sono andato dallo zio (pausa) chiamami quando torni a casa." Quella pausa la traducono con i punti sospensivi, non capendo che li ci andrebbe la virgola. Fateci caso quando leggerete un messaggio scritto da un boomer e noterete che per ogni volta che utilizzano i punti sospensivi, ci andrebbe la virgola o il punto 😂😂😂
Secondo me spesso molte persone usano i punti di sospensione semplicemente per indicare una pausa di "silenzio" durante la frase o alla fine della frase. Cosa del tutto sbagliata a livello grammaticale ma in effetti per indicare una pausa di "silenzio" tramite la scrittura a volte la virgola, il punto e virgola, o il semplice punto non sono sufficienti per descrivere una pausa intrinseca di significato sottostante magari non espresso direttamente ma solo indirettamente.