Boh secondo me commenti quali quelli da lui citati alla lunga quantomeno irritano , inoltre sono indeterminati tra il tentativo di autoattribuzione di potere fuori contesto(roba da frustrati) e il suggerimento incompleto(un'occasione sprecata ooof). Se video come questi riuscissero ad impattare sul 10% dei commentatori dalla suddetta attitudine sarebbe già ottimo.
La tua logica è meravigliosamente corretta e disarmante, e il modo in cui la fondi ad una comicità obliterante è di un'eleganza immensa. Usi la razionalità con perfezione, sai intrattenere in modi provocanti e stimolanti. Provo tanta stima per te Mercadini! =D
Ho letto il tuo libro e ti ringrazio per averlo scritto. Complimenti. Tra gli autori contemporanei italiani mi appari come una grande stella, finalmente un libro non solo ben scritto, non solo avvincente ma anche aperto ad un umanesimo fragile e grande allo stesso tempo. Non sei un racconta storie, sei un ricercatore dell'umano che utilizza storie per cercare di capire, comprendere, far capire e far comprendere. Un saluto
Mi viene in mente quando ogni tanto su Twitter se ne esce qualcuno che dice "un attore etero non può interpretare un personaggio gay", "un doppiatore bianco non può doppiare un personaggio di colore" o cose così, che reputo più razzisti e sessisti dello stesso razzismo e sessismo che millantano di combattere. Video stupendo e più concreto ed attuale di quanto possa sembrare!
@@EdwardSeslez E che dire dei giocattoli di Toy Story? Dovrebbero essere doppiati da giocattoli parlanti (che non esistono, quindi non si può fare Toy Story) xD
No, tranquillo, non mi sembra editato questo video... e non ha regista, ma la troupe prevede un solo elemento(l'attore Mercadini). Menomale che studio cinema e posso dirlo😂
Questa ottima e in diversi passaggi esilarante riflessione può anche essere sviluppata nella direzione di un'indagine sul legame tra iperspecializzazione e autoreferenzialità, due fenomeni sociali e ideologici tipici dell'Occidente attuale.
Questa la devo raccontare Uno studente di ingegneria informatica mi disse che uno di giurisprudenza se si vuole mettere in proprio può fare solo l'avvocato o il notaio, aggiungendo che si può fare qualcosa solo nei propri settori di studio accademico. Io replicai dicendo che si può fare molto altro invece: Berlusconi, laurea in giurisprudenza, ha fatto impresa nell'edilizia e nelle televisioni. Ed è un discorso valido più o meno per tutti : Steve Jobs iniziò a studiare lettere (ma si occupó di ingegneria ed informatica) , Elon Musk ha il suo primo titolo accademico in economia (ma non fa il banchiere o il commercialista, si occupa di neuro informatica, ingegneria meccanica , spazio). De Crescenzo ha scritto di filosofia ma era ingegnere. Gadda ha scritto romanzi meravigliosi ma era ingegnere. Italo Svevo ha scritto romanzi con tematiche psicologiche ma era laureato in economia. Una persona inizia da qualcosa, poi il mondo è grande, si può imparare ed intraprendere a qualsiasi età cose nuove ( tu stesso Roberto fai lo scrittore, attore e narratore ma sei ingegnere). Insomma cosa mi rispose dopo il mio ragionamento? Eh ma v*ffanc*lo, Berlusconi è un mafioso
Sai, Roberto, d'un colpo ho avuto chiara una cosa: che tu mi piaci perché senza dubbio dici delle cose interessanti in modo simpatico; ma inoltre, probabilmente senza che tu te ne renda conto, tu insegni "la buona educazione, la modestia, il sorriso anche in situazioni un po' pesanti (come quelle che ti trovi a vivere con persone "fastidiose"). Di questo tipo di insegnamento c'è molto bisogno, in Italia e altrove... Grazie!
Che tristezza che provo quando leggo, ascolto di persone che si appellano agli esperti in maniera roboante, per concludere un dialogo che sta arrivando più avanti di quanto hanno voglia di sostenere. Gli esperti sono osannati ma anche calunniati, citati per appoggiare una tesi oppure per strozzare un discorso. Tutti si chiedono "qual'è l'opinione degli esperti?" ma il tuo bel video mi fa pensare "chi sono, in fondo, gli esperti?". Ci siamo allontanati dalle antiche superstizioni, e gli esperti di oggi non sono auguri o pontefici ma persone che hanno tutta l'aria di essere come noi, ho adorato il tuo video sull'errore di Umberto Eco. Noi persone su questa terra siamo così tante e diverse che a volte è difficile trovare punti di contatto quando ci troviamo a discutere di qualcosa. Ognuno ha convinzione di qualcosa, non si può vivere senza appigli alla realtà ed indagarla, la realtà, diventa un operazione complicatissima. Siamo limitati dai nostri sensi e dai limiti naturali in quello che possiamo sapere o conoscere e siamo anche limitati, incompleti in un senso gödeliano, nel ricercare la verità da un distacco epistemologico. Ci sono cose che non sapremo mai. È per questo che la verità, da umano, non la voglio individuare in un punto fermo, l'insegnamento di Socrate del so del non sapere ci fa avvicinare alla Verità, che è in movimento, tramite il discorso. Non bisogna però scadere nel relativismo.
Da vedere assolutamente lo sketch comico dei "maratoneti" di Aldo, Giovanni e Giacomo, dove ironizzano proprio su questo argomento. Sei un mito Roberto!
Me li immagino, questi tizi, in coda con gli spicci in mano davanti al panettiere, immobili, non conoscendo la dimostrazione matematica del fatto che 1+1 fa 2
Questa è alta cultura! Grazie Roberto. Se la Filosofia è la scienza delle scienze............ Questo tuo ragionare mi fa tornare in mente gli attacchi dei sapienti a Umberto Eco. Per me tu sei il "perfetto" discepolo di UMBERTONE. GRAZIE ROBERTO.
Quanti genioidi che ci sono.😢 Io ti ascolto e per me sei la chiarezza e la simpatia fatta persona. Senza contare la tua curiosità che ti spinge a fare video diversi, culturali e interessantissimi 🎉
L'umiltà di Roberto Mercadini con cui ribatte ai commenti stupidi mi incanta ogni volta... e mi fa capire quanta strada devo fare per migliorarmi. Ave maestro.
Sulla falsa riga del "Me lo ha detto Vygotskij",sarebbe stato superlativo vederti in questo video con una maglietta con la scritta "Non ne puoi parlare!"
Carissimo Mercadini, apprezzo le sue squisite dissertazioni, e le reputo, per quel che vale il mio modesto giudizio, acute e degne di una mente libera quale quella della sua esimia persona mostra. Mi permetta di esser quantomeno tranchant se non diretto: quando qualcuno si permette di dirle di cosa Lei possa dissertare o meno, il mio consiglio vivissimo è che Lei lo stramandi prontamente affanculo, ... senza troppi preamboli se non con una sola concisa compiuta esternazione: "io parlo di ciò che diavolo voglio!" ...non occorrerebbe aggiungere altro se non il "vaffanculo" di cui sopra! la libertà non si negozia e non si deve mai giustificare... mai, e specie con i "ciucci cum laurea"! Saluti: G.C.
Non essendo il pittore che fa il quadro a sua volta dipinto mentre dipinge un pittore che dipinge un pittore e così via, non può.. Dovrebbe prima a sua volta essere dipinto mentre dipinge, il problema è che chi lo dipinge seguendo la stessa logica dovrebbe essere a sua volta dipinto e così via.. In un loop infinito..
Ricordo bene quel video; primo ti soffermavi sull'interpretazione del testo, giocando su delle ricette tradotte ad capocchiam, e in fine hai concluso dicendo che non ne sapevi niente e che ti volevi informare, specificando che nelle azioni tipicamente umane quale -l'interpretazione- di un testo ( che non è il semplice e meccanico tradurre ) non provavi (legittimamente direi) fiducia nelle macchine ...Ma che avresti approfondito. Hai fatto un monologo su dubbi che rappresentano la stra maggioranza delle persone che come te non ne capiscono molto. Semmai il presunto esperto è stato approssimativo e ha visto il video a metà, paradossalmente un atto di spocchia per uno che accusa un altro di dover approfondire e poi non approfondisce lui per primo. Impressioni, emozioni, paure, dubbi li conosci come uomo e li racconti come artista e sono cose di cui sei esperto, quindi qualunque argomento sia è giusto che tu non ti esponga troppo con le risposte assolute ma lecito e sacrosanto che tu esplori con le domande e le tue impressioni, sperando che chi sa intervenga per chiarire quei dubbi e non per criticare e basta.
Giustissimo, e aggiungo: uno o più titoli di studio in una determinata disciplina non fanno di te un CUSTODE della verità assoluta, e, quand'anche, non certamente l'unico: verità e conoscenza vanno meritate, protette, e condivise, non OSTENTATE. Questo concetto, che spero di aver scritto con parole adeguate, oggi si sta tristemente affievolendo. Probabilmente non sono nessuno per dirlo, ma sicuramente qualcuno per notarlo.
Questo video, anzi il contenuto è semplicemente meraviglioso, la bomba atomica che ammutolisce chi dice parla di ciò che sai o di cui sei specializzato. D’ora in poi se qualcuno criticherà in questo modo gli mando il link del tuo video. Amazing
Dopo aver visto questo video ho comprato il tuo libro Bomba Atomica. Una delle letture più scorrevoli e piacevoli che ho fatto, da quando mi ricordo, e per la prima volta (giuro) ho sentito nella testa proprio la voce del narratore e la sua espressività anziché una qualunque voce ricreata dalla mia mente. È come se avessi visto un tuo video.
"Bisogna parlare di ciò che si conosce" a chi ha scritto il commento vorrei solo chiedere "ma tu, per caso, sarai mica uno youtuber?? Nooo?? Allora di cosa stiamo parlando" 🤣🤣 Poi bisognerebbe capire per essere competenti se è sufficiente aver studiato l'argomento a scuola? Medie? Superiori? O serve la laurea? O un master? O deve essere il mio lavoro? Quanti anni di esperienza? 🤣🤣 Roberto adoro i tuoi video perché la tua logica è sempre ineccepibile. Grazie per quello che fai ❤️
Grazie per la stupenda mise en abyme nella metaconoscenza. Avrò le vertigini per tutto il giorno! A sentir parlare gli "inesperti" come Lei si impara sempre tantissimo!
Prendiamo in considerazione l'ipotesi in cui siamo d'accordo sul parlare solo di ciò che si sa. Quanto dobbiamo conoscere l'argomento? Quanto ne dobbiamo sapere? Ci vorrà qualcuno che certifichi il nostro poter parlare? Chi certificherà il certificante? E in ultimo mi sorge spontaneo il dubbio Chi ha mosso la critica Per quanto possa essere esperto nel proprio ambito è certificato a dire di cosa gli altri possono o non possono parlare? Bibliografia: poeta parlante @roberto mercadini Guida coniugale per vincere le tue litigate @renato minutolo
Ammiro molto il fatto che Roberto non abbia detto, neanche en passant: "sono un Ingegnere Elettronico, ne capirò pur qualcosa di programmazione, avendolo fatto per lavoro". Sarebbe stata una risposta facile e comoda, ma avrebbe negato tutto il monologo che segue, e che va ben al di là di una risposta piccata a una critica.
Mah… non è che non si possa più parlare. Come è palese, i video di questo canale sono divulgativi, di spunto di riflessione, di stimolo a una coscienza critica; non sono saggi pubblicati su riviste scientifiche ed è quindi inevitabile che il linguaggio venga adattato a tale contesto e che possa sembrare inesatto agli esperti. Un problema, forse, è che molti esperti sono troppo esperti di troppo pochi argomenti e che del resto del mondo ignorino troppo. Molto bella la serie “Me lo ha detto Vygotskij”! 😊 Questo video mi ha ricordato bene quello in risposta alle critiche sulla “terra rotonda”. 🤣 Sublime.
Questo studia da due anni... io non ci avrei perso tutto sto fiato! Cioè appena hai cominciato a leggere: studio da due anni.... già ho capito dove sarebbe andato a parare.
Sto cercando di ripescare la tua poesia sull'eloquenza dei poeti, non ricordo dove l'hai declamata e per necessità sto ascoltando i tuoi video a 2x. È surreale, soprattutto perché non mi aspettavo di capire tutto
Ho un commento sullo scenario paradossale che hai descritto (il commento però esula dal nocciolo della questione). Ci sono situazioni in cui esiste un punto di contatto in cui le competenze tecniche e le tecniche comunicative si devono incontrare: la divulgazione scientifica. In quel caso devi avere sufficiente conoscenza settoriale, ma anche la capacità di comunicare il tuo sapere in modo coinvolgente, adatto alla platea, semplificando i contenuti pur evitando di diventare troppo inesatto. Mica facile.
Bomba atomica è veramente bellissimo, complimenti. L'ho divorato in pochi giorni e ogni tanto ci ripenso e mi viene voglia di rileggerlo. Lo consiglio a tutti.
Con la tua abilità hai reso ridicole queste persone senza offenderle ne risultare come.uno che se la tira, a differenza di quanto hanno fatto loro con te. Complimenti
Lo storico Vassalli ha pubblicato prima di morire un libro sulla battaglia dei Campi Raudi... Appena pubblicato il libro, lo stesso anno emergono dei reperti che localizzano la battaglia in tutt'altro posto; l'anno dopo Vassalli muore, senza avere il tempo di studiare o confutare le nuove scoperte. Ho letto il suo libro con molto interesse, terminata la lettura mi vado a documentare, assetato di altre informazioni in merito alle manovre militari in quella battaglia e scopro che Vassalli aveva cannato un sacco di cose. Se prima lo stimavo come autore, adesso lo stimo come persona perché ha avuto il coraggio di esporsi, accettando l'eventualità in futuro di essere smentito.
L'invito più importante, a mio modestissimo avviso, è di chiarire in che contesto si parla di qualcosa, con che obiettivo e - a quel punto - con quale ruolo, per tarare il sistema di riferimento in cui collocare ciò che viene detto. L'esempio sulla bomba atomica è perfetto: se la devi progettare o analizzare in un paper peer reviewed o insegnarla in un contesto tecnico-accademico, è chiaro che serve un professionista del settore. Ma se devi narrarne la storia, e raccontare delle persone coinvolte, un narratore è decisamente una scelta migliore. Ma taaaanto migliore.
Sono una sarta amatoriale appassionata di moda storica ho fatto qualche ricerca e' realizzato modelli ispirati a vari periodi storici ma il mio periodo storico preferito è quel periodo che va tra il 1650 e il 1750. nell' immaginario collettivo l'abito del 1700 e'caratterizzato dallo scollo quadrato molto generoso circondato da pizzi e merletti; il panier quel reggigonna di ovale che dà a agli abiti quella forma cosi' particolare e caratteristica (per capirci Maria Antonietta) le maniche a trequarti con il pizzo ecc. E si pensa che esistesse un unico modello in realta'in cento anni la moda cambia tantissimo in oltre gli abiti cambiavano da periodo, destinazione d'uso, zona geografica classe sociale e stato civile . Ad esempio un inglese vestiva diversamente da un francese o da uno spagnolo coevo un marchese vestiva diversamente da un conte o da un duca ;per andare a caccia ci si vestiva diversamente da come ci si vestiva per andare in chiesa o ad un ballo. Ad esempio una donna maritata vestiva diversamente da una nubile ad esempio una fanciulla nubile vestiva come una contadina con una camicia un corsetto e una gonna e spesso un grembiule di pizzo e quasi sempre senza il panier . Una volta maritata indossava il mantou una una specie di cappotto da indossare sulla gonna e il corsetto. Quando io realizzo e indosso un abito da dama nubile o da tenuta di campagna tutti spesso mi dicono: e' un abito da contadina ?oppure ma d'un abito da serva?ma non e' un abito del 1700 dove sono i panier una dama col grembiule possibile? Ma e'sbagiato! Lascio nei commenti i link del mio video vestire nei secoli
Credo che le affermazioni scritte in quei commenti non prendano in considerazione che la persona non è solo la sua professione: una persona è anche quello di cui ama parlare, di quello che ama leggere e delle sue passioni più disparate
Una precisazione: quando dici che la Madonna senza peccato può dare alla luce un figlio, ebbene l'immacolata concezione si riferisce al peccato originale, non alla verginità . Lo scriverei ma non sono né un teologo né uno scrittore, c'è qualcuno con le credenziali giuste per farlo?
Ti seguo da un po ormai, e mi rendo conto, che se tu non fossi un pochino permaloso, e non te la legassi al dito quando uno ti fa una critica(per intenderci, so che argomenti sempre, quando poi ti difendi dalle critiche, e spesso a ragione), probabilmente faresti la metà dei video, e personalmente, penso sarebbe un gran peccato, perché i tuoi video sono sempre un ottimo spunto di riflessione. Spero si capisca cosa intendo e che le mia non é una critica, anzi proprio il contrario.
Il concetto "non dovresti scrivere di argomenti che non conosci" ha anche senso, a patto che si stia parlando di scritture tecniche, manuali, libri che verrano usati a scopo formativo... applicato ad un libro di narrativa, dove questi riferimenti tecnici sono inseriti a puro scopo aneddotico è assolutamente folle. È gente che applica una regola che non ha davvero capito o interiorizzato correttamente.
Ciao Roberto, sono andato a vedere il tuo video sull'intelligenza artificiale (spero sia effettivamente quello giusto: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-F9lodAKkH8o.html ). Da quello che ho capito io, il succo del tuo video è il seguente: "parlare di intelligenza artificiale è improprio, in quanto l'intelligenza è il capire le cose, mentre le macchine non capiscono effettivamente quello che fanno". Questo secondo me è un ragionamento corretto (allo stato attuale delle cose). Ma il nome "intelligenza artificiale" è stato dato pensando alle macchine "che saranno", non alle macchine che abbiamo ora. Provo nel seguito a spiegarmi meglio. Anzitutto, è necessario distinguere l'intelligenza artificiale (IA) dall'apprendimento automatico (machine learning o ML). Quest'ultimo è infatti solo una parte dell' IA, che invece è una materia molto più ampia e complessa. Per farla molto breve (prendo le mie fonti dal libro "Artificial Intelligence, a modern approach" di Russel e Norvig), quello che si tenta di attuare tramite l'intelligenza artificiale è la creazione di macchine che "agiscano come gli umani". Per capire se una macchina ha raggiunto questo scopo, la si può sottomettere al famoso Test di Turing. In questo contesto, si vogliono creare macchine che siano in grado di: processare il linguaggio come un umano (quindi leggere una domanda e dare una risposta sintatticamente corretta) rappresentare la conoscenza (quindi immagazzinare e usare informazioni) Ragionamento automatico (rispondere a domande in modo semanticamente corretto, anche usando informazioni che si hanno) Machine learning (quindi adattarsi a nuove situazioni e riconoscere pattern di informazione) Ovviamente non siamo neanche minimamente vicini a raggiungere ciò al giorno d'oggi. Siamo abbastanza avanti per quanto riguarda alcuni ambiti del ML (ad esempio, le macchine sono in grado di battere a scacchi i campioni del mondo), ma molto indietro in altri punti. Quando saremo in grado di attuare tutti i punti di cui sopra, avremo macchine davvero intelligenti ? Se per intelligenza si intende il capire le cose, dipende da che significato diamo alla parola "capire". Per le macchine tutto è numero, quindi non capiranno mai le cose nel modo in cui noi umani le capiamo. Ma una macchina che è in grado di comportarsi come un umano (ed è indistinguibile da un umano), può essere secondo me considerata "intelligente". Spero di non essermi espresso in modo troppo caotico e che si capisca il ragionamento di fondo che voglio esprimere.
Ho letto "Bomba Atomica" e penso che sia un libro straordinario e incollocabile come genere. Romanzo? Questo libro è molto di più. Saggio storico? Non solo. Divulgazione scientifica? Anche. Mi stupisco solo che una persona così intelligente come Merca stia ancora a leggere i commenti.