In questo video Fatma racconta esclusivamente la sua esperienza personale basata su fatti realmente accaduti che può essere molto diversa da quella di altre persone che vivono nel territorio. Buona visione!
A questo punto, mi chiedo se l'Alto Adige, oltre a percepirsi parte del territorio italiano, si senta anche parte della nazione italiana anche se non si parla solo italiano ma anche tedesco. Perché l'Austria persevera nel rimarcare la cultura germanofona dell'Alto Adige anziché aiutare l'Italia ad unire le province autonome in una regione autonoma in cui si tutelino tutti i gruppi linguistici parlati in Trentino e in Alto Adige?
@@davidg7206 beh, questo commento è esattamente l'opposto dello spirito di questo video. Secondo me è vero che un carissimo amico austriaco (forse ladino) di un pastore ladino al di qua del confine ha confidato che è meglio starsene in Italia, facendo capire che stare in Austria non è affatto meglio, anzi è peggio. Probabilmente, fa riferimento un po' alla generosità amministrativa dello Stato italiano nei confronti del Trentino e doppia nei confronti dell'Alto Adige (chiamalo Südtirol in Austria, la regione ha due nomi in base allo Stato) e un po' allo spirito di comunità che in Italia abbiamo. Non sputare dove credi ci sia zella per aspirare al luogo che giudichi migliore. In Austria vi assimilano e basta: o pensi forse che tutta l'Austria abbia la stessa cultura del Tirolo e che all'Austria importi qualcosa del Tirolo? L'Austria è un ex impero e ha gli stessi vizi dell'ex impero russo. Per fortuna l'Austria non si comporta con l'Alto Adige come la Russia si comporta con l'Ucraina. Le nazioni ex austriache che da un secolo sono italiane tutto sommato si sentono integrate, a parte alcuni esaltati, e a parte gli anni di piombo, si è sempre vissuti in pace sia in Alto Adige sia in Trentino. E non uscirtene per esempio con il fatto che la lingua italiana in Alto Adige non esistesse prima del passaggio dall'Austria all'Italia perché ci sono documenti che attestano Bolzano scritto "Bolzano" nel 1848.
L'Alto Adige è un posto meraviglioso. L'ho girato in lungo e in largo e mi ha meravigliato in ogni angolo. Ho trovato persone meravigliose, che anche se a fatica parlavano italiano (e io non parlavo una parola di tedesco), mi hanno aiutato (e ospitato). La lingua non conta, contano solo le persone. La brava gente non ha nazionalità, ha solo l'amore verso il prossimo. Ciao!
Buonasera. Ho origini austriache; si hanno notizie della mia famiglia già dalla fine del 1400. Nel 1600 un ramo scese da Innsbruck e si stanziò dapprima a Rio di Pusteria e successivamente in Val d'Ega dove un bosco e tre castelli, sparsi fino alla Val Venosta, ne perpetuano ancora oggi il nome. Nonostante tutto, a distanza di secoli nei quali la mia famiglia si è italianizzata totalmente (oggi viviamo a Treviso) vediamo conferme di una antica intolleranza di fondo, dove se è ammessa la coesistenza non è altrettanto concessa l'eguaglianza. Ciò, dopo oltre 40 anni di residenza tra Salorno e Castelrotto, lo si è appurato anche e soprattutto in ambito lavorativo giacché risulta difficile, per un italiano (strano parlare in questi termini all'interno di una regione italiana, anche se divenuta tale per bottino di guerra) non essere boicottato dalla flangia austriaca. Badate che ho scritto Austriaca e non TEDESCA poiché l'alto Adige era Austria, anche se gli Alto Atesini, ad oggi, non sopportano gli austriaci ed il sentimento è ostinatamente ricambiato. Insomma, per farla breve, un certo rancore nei confronti dei conquistatori c'è ancora, anche se viene forzosamente sopito sotto la coperta dei tanti, comuni interessi economici. D'altronde chi pensa di poter annullare decenni di guerre tra due secolari nemici vendendo pizza a Vienna e gulash a Caldaro è uno sciocco. Chi dice che le differenze tra italiani e austriaci siano appianate afferma qualcosa che in parte è vero, ma è ancora lunga la strada verso un profondo rispetto reciproco che forse mai arriverà. Noi continueremo a chiamarli ancora " 'striaci " e anche "crucchi" (vale solo per i tedeschi) e loro continueranno a considerarsi i veri proprietari del Sud Tirolo e a guardarci come i "cazzolini" (termine con cui venivano chiamati gli italiani durante la Grande Guerra) dall' alto del prestigioso piedistallo sàssone dove regna Gambrinus. Questa è purtroppo la verità. Sì, l'alto Adige è bellissimo e di tanto in tanto si trova ospitalità ma...solo perché gli si porta denaro col nostro turismo. Ho letto molti commenti di innegabile apprezzamento verso questa regione che....funziona. Allora perché non facciamo funzionare in egual modo altre regioni a statuto speciale? La Sicilia, ad esempio. Perché? Perché quando si è turisti sembra tutto bello e perfetto. Ma a scadere nella retorica basta poco. Per capire un luogo bisogna nascerci e viverci a lungo. Cordialità da Franz von Grivahn
Alto Adige è un conio fascista, il territorio si chiama Sudtirolo e la popolazione originaria è tirolese di lingua tedesca, italiana o ladina. Nn era la lingua che distingue a un tirolese da altri popoli, ma l'appartenenza alla cultura e identità tirolese che comprende x l'appunto le tre lingue. Poi sono venuti gli italiani a rompere i maroni con la loro paranoia Italica sulla lingua. Distruggendo quel che di buono c'era, umiliando i pacifici tirolesi con le loro paranoie linguistiche. Ma andate un pò a quel paese. Franz, impara la storia c'era e nn quella che ti hanno propinano i taliani xché è evidente che ti mancano molte nozioni. Peccato che tu nn le abbia apprese dai tuoi antenati.
@@christian60971 no, si cresce sule differenze, chi cresce in mezzo a chi è diverso da se stesso, ma riesce comunque a viverci è colui che ha lo spirito più ricco di tutti, che vive in mezzo alle varietà ed alle sfumature al posto di vivere su una sola tonalità di grigio
un dettaglio importante : Fatma ha fatto le scuole tedesche dove si impara il TEDESCO SCRITTO (Hochdeutsch), che è uguale in tutto il DACH (Germania , Austria, Svizzera). Il tedesco che si parla nella quotidianità è un dialetto locale che non è codificato in forma scritta. Se un italiano cresciuto in AA si rivolge ad un tedesco cresciuto in AA in Hochdeutsch, questo gli risponde: "parliamo italiano che è meglio"
Vengo dal Vietnam e mi sono candidato all'Università di Bolzano poco tempo fa. Conoscevo l'inglese e l'italiano ma non capivo perché era necessario studiare il tedesco se sarei accettato. Grazie mille per il tuo video. Ora conosco meglio questo.
Che bel video, grazie Fatma per la tua spiegazione. Non è facile capire tutte queste differenze tra i gruppi etno-linguistici senza che qualcuno all'interno le spieghi così bene. Grazie anche a te Giulia per invitare a questa gentilissima ospite!
Fare un video su questo argomento è stato una scelta buonissima. Sempre sono stata interessata in questa bellissima particolarità di Alto Adige. Grazie mille, ragazze. Ascoltare a Fatma è il regalo più grande 🌷🌼🌻
Nessuno ha mai pensato del nome "Alto Adige " ?! E come chiamare p.e. Lazio "SottoPo !" Rispetto comincia accettare p.e. come la gente vuole essere chiamato.......
Io vivo in Germania da anni e il termine „ crucco“ è conosciuto anche qui e devo dire che a volte è appropriato per delle persone rigide che quasi non dimostrano sentimenti, ma forse la ragazza non sa che gli Altoatesini chiamano gli Italiani in modo dispregiativo „ Walschen“. Per carità non voglio fare polemica, ma mi ricordo che una volta sono andata a Partschins in Sudtirolo dove gli abitanti si vantavano orgogliosi di aver cacciato fino all’ultimo italiano dal paese; io ero l‘unica italiana, tollerata forse perché turista, con un compagno tedesco e parlavo la lingua. Se si dice la verità bisogna dirla fino in fondo con una visione della questione da entrambe le parti. Ciao
il 70-80% del turismo in alto adige proviene dall Italia, poi c'è la germania e solo pochi dall austria ... qualsiasi politica anti italiana causerebbe gravi danni economici all alto adige, interi settori andrebbero in rovina, perciò non conviene a nessuno ...
@@ergosum66 si ma quando c era la lira e di la lo schellino o il marko sai come ti odiavano,(adesso non ti odiano,li stai solo sulle palle nella loro zud tirol) pero la condizione di statuto speciale li ha sempre comodato,,
Giusto, e a onor del vero non si è parlato della triste pagina storica del collaborazionismo con il nazismo molto forte in Sud Tirolo, e che molti documenti falsi per esponenti nazisti in fuga in America Latina furono emessi proprio da uffici dei Comuni del Sud Tirolo.
Grazie mille per questo bellissimo video , pieno di preziose informazioni. Io adoro questa regione ! Ci vado tutti gli anni e non tornerei più a casa .
Ci ho vissuto un anno intero per lavoro, (Vipiteno) parlo bene il tedesco. Bravissima gente, nulla da eccepire ma il luogo mi stava letteralmente "uccidendo" dalla noia. Loro (poveretti) pensano di essere in un luogo esclusivo e paradisiaco. Un luogo a torto ipervalutato. Prezzi da Svizzera con stipendi italiani. Metereología da incubo, riscaldamento acceso fino a giugno e riacceso a settembre. Mi hanno rinnovato il contratto di lavoro ma non ce l'ho fatta a rimanere. Mi sarebbe venuto un infarto dalla disperazione. Buona vita a tutti. 😘 P.S. non sono ne tedeschi ne austriaci, tutto un altro mondo, basta passare il confine per capirlo😊
Grazie Fatma per raccontarci come è vivere in Alto Adige. Sono contenta di sentire che i gruppi etnici riescano maggioritariamente a superare i risentimenti e di vivere insieme da italiani. Secondo me in un paese multilinguistico dovrebbe essere dato per scontato che nelle scuole venissero insegnate entrambe le lingue. Dovrebbe valere anche per le scuole italiane, non solo per quelle tedesche. Grazie Giulia per farci conoscere di più sulla diversità linguistica e culturale in Italia!
Ich stimme Dir voll zu, leider bin ich jedoch nicht überzeugt, dass jeder den Wert einer mehrsprachigen Umgebung einsieht. Was mir beispielsweise in den Grenzregionen Deutschland auffiel war der Mangel an Interesse an den Sprachen der Nachbarländer, besonders an den Deutsch-Polnischen und Deutsch-Tschechischen Grenzen.
@@orkotron007 Forse è migliore se ci sia la cittadinanza ma non ci sia la nazionalità, perché per la maggioranza delle cose amministrative la nazionalità non devi essere importante ed è possibile essere discriminate a causa della nazionalità?
Si avresti assolutamente ragione se l'Italia fosse realmente un paese multilinguistico ma l'Italia non è un paese multilinguistico o quanto meno lo è solamente la regione del Trentino-Alto Adige, perché far studiare ad un fiorentino obbligatoriamente il tedesco come seconda lingua se per vivere in Italia fondamentalmente il tedesco non gli serve? In Trentino alto Adige si studia l'italiano semplicemente perché si fa parte dell'Italia e si è cittadini italiani, ma lo studente fiorentino non è in Germania e non è tedesco, se deciderà di impararlo sarà semplicemente per sua facoltà non per obbligatorietà
@@orkotron007 hai assolutamente ragione! Purtroppo in molti confondono la cittadinanza con la nazionalità, questo sarebbe un bel tema da affrontare e secondo me porterebbe anche dei benefici a tutti se fosse affrontato nella giusta maniera, se affrontato male porterebbe solo a discriminazioni ed odio più di quanto già esiste. Credo che non venga affrontato poiché risveglierebbe le masse di chi dice che siam tutti uguali e tutto è di tutti, una follia che mi auguro finisca
Simpatica Fathma- Con la vittoria sull'impero-austro ungarico,l'italia rientrò in possesso delle terre che fino dal periodo di Ottaviano Augusto, facevano parte della penisola italiana .a causa della debolezza di un'italia divisa in tanti reami-contee- Baronie-ducati granducato ed altro,nei secoli passati alcune potenze europee invasero quei territori e se ne impadronirono imponendo alle popolazioni locali la loro cultura.Dunque in quei territori vivevano da sempre italiani.
E ci furono pure attentati dinamitardi negli anni 60. In quei tempi vivevo, con papà e mamma, al Brenner Pass (una o due s?, Non me lo ricordo più... Da anni ormai uso come terza lingua l'inglese; 1 dialetto veneto, 2 italiano, 3 inglese, 4 dialetto eoliano, 5......del tedesco mi è rimasto solo qualche sbiadito ricordo) Auf Wiedersehen
Bel video anch'io parlo entrambi le lingue vivendo in Svizzera ho imparato anche il tedesco Purtroppo non sono ancora stato in Trentino Alto Adige ma voglioandarci L'italia è tutta bella da Nord a Sud isole incluse ❤🇮🇹
I am American but I used to go visit in Merano (Meran). I just spoke German everywhere. Stores, the hospital, the police station, etc.There are a lot of older Germans who go to Merano for the baths and vacation so people who deal with the public need to be bilingual. But I did stop someone from Merano on the street one time who did not speak German, only Italian. A German speaking friend of mine there said it made more sense for the German speakers to learn Italian than for all the Italian speakers to learn German. Grazie. Danke.
Grazie per il video stimolante - ancora un video con un ospite d'eccezione interessantissima! Le regione dove due culture "se incontrano" sono affascinante.
Che interessante questa particolarità, sapevo già che ci sono dell'influenze de altre lingue in Italia ma non così forte come in questa regione! Comunque è bellissimo saper parlare due lingue già da piccolo 👍. Grazie Giulia
Sì, e in molte paese il multilinguismo è la norme e non l'eccezione. Le conoscenze di tutte lingue e l'esperienza dell'apprendimento facilitano l'acquisizione delle lingue seguenti
@@orkotron007 Dziękuję za pozdrowienia! Спасибо за поздравления! Děkuju za pozdravy! Leider spreche ich keine Südslawischen Sprachen... vielleicht irgendwann in der Zukunft komme ich dazu. Si parla sloveno a Trieste o vicino a Trieste? Sono curioso
@@gurvinderpaul6142 Io sto imparando il tedesco a scuola (sono dell'Alto adige) e diciamo che sono abbastanza bravo. Anche con l'inglese non sono niente male. Però fino ad ora le mie linguemadri sono l'italiano e l'Arabo
Certamente ha luoghi naturali incantevoli, le Dolomiti, che trovi anche in Veneto e Friuli, forse pecca un po' in luoghi storici e architettonici che non mancano, ma decisamente inferiori ad esempio al Veneto, dove oltre alle dolomiti, trovi 3 città i cui centri storici sono patrimonio UNESCO.
Complimenti vicini! in Svizzera abbiamo 4 lingue nazionale... ma io non vedo alcun problema entre i gruppi linguistici o tra le culture diverse. La convivenza è possibile! Nel Grigioni, qui e vicino a la Valtellina si parla anche tedesco, italiano (dialetto bregagli e pusciavin) e retoromano (ladin= 5 dialetti). Il multilinguismo sempre e una grande ricchezza. In Svizzera tutti parlano tante lingue... Io parlo tedesco, svizzero-tedesco, inglese, italiano, spagnolo, portoghese e francese (e capisco anche un po di retoromano e dialetto trentino) A casa si parla principalmente svizzero-tedesco, inglese e spagnolo (abbiamo vissuto in sudamerica e australia) mi piacerebbe anche di parlare il arabo e il russo...
@@masterjunky863 Non esisteuna lingua lombarda, esistono dialetti lombardi. Manzoni, forse il più grande autore lombardo, scriveva infatti in italiano e nn in milanese...bergamaschi e milanesi - lombardi entrambi - parlano infine due dialetti asoslutamente diversi tra di loro....e per capirsi non hanno che l'italiano.
Io sono nata e vivo a Bolzano. Purtroppo si tratta di una realtà molto complessa. Io ho studiato il tedesco sin dalle scuole elementari, ma i cittadini di madrelingua tedesca dell'Alto Adige parlano il DIALETTO tedesco e non l'"Hochdeutsch" ( che sarebbe il vero e proprio tedesco da dizionario per intenderci) . Ciò fa sì che noi italiani non capiamo un fico secco di quello che si dicono pur avendo studiato da sempre il tedesco. Il tema della convivenza tra i due gruppi linguistici è un tema ancora molto ostico. Basti pensare alle questioni che ancora oggi sorgono sulla toponomastica dei sentieri di montagna, non sempre ci sono indicazioni bilingui. Secondo me da parte delle istituzioni c'è ancora molto da lavorare per una migliore convivenza.
si ok, ma è sempre una lingua germanofona e non italofona! diciamo che "l'alto adige" centra poco con l'italia e lo stato italico regala tanti euro per tenerli buoni, oltre aver relegato un'ampia autonomia, che in lombardia ce la sognamo!
@@danielevescovi8964 Però quella è da sempre una terra latina e italiana, i tedeschi sono arrivati abbastanza recentemente e non sono nativi di quella zona, quindi è giusto che sia in Italia dato che è un territorio italiano abitato da una minoranza etnica straniera.
@@danielevescovi8964 ormai è da più di un secolo che l'Alto Adige è territorio italiano. Dire che "c'entra poco con l'Italia" è un discorso che si poteva fare forse in passato. Ora non si può tornare indietro.
Bravissima Fatma, grazie di averci raccontato la tua esperienza. Io sono brasiliana e ho gli antenati trentini (mio nonno era di Levico terme) e mi fa piacere conoscere un po' com'è la vita in questa bellissima regione! ❤️
Ma l'alto adige non è una regione "italiana" "l'italia" inizia in Emilia romagna, lombadia e finisce a Roma forse... Io sono del sud e non mi considero italiano, la mia patria è la mia terra.
@@antoniospano8006 ciao Antonio, il video si chiama “l’esperienza di chi ci vive”. 1. Fatma non è araba 2. Si è trasferita lì quando aveva un anno Un saluto
E stata molto interessante questa intervista a Fatma. Interessanti le sue risposte ed anche tutta l'informazione che ci ha raccontato. Saluti dal Perú 🇵🇪
@@piazzasquare forse sarebbe un posto ideale per voi a lungo termine... no? Italia ma allo stesso tempo internazionale e con scuole in tedesco... Anni fa'un mio amico italiano residente in Germania si sposò propio a Bolzano così aveva tutte le carte ufficiali del matrimonio sia in italiano che in tedesco e non li serviva fare traduzioni.
Sono ammirato da Fatma, per il suo garbo, il suo stile e la sua cultura linguistica straordinaria. Questi ragazzi (io ho 30 anni ma a vedere ragazze così brillanti mi sento vecchio) sono il vero futuro .Speriamo di farcela.Grazie per il bel contributo
Carissimi del Dream Team Una bellissima e molto interessante intervista. Un aspetto originale di questa regione italiana e una pagina di storia che non conoscevo per niente. Inoltre Fatma è un bel esempio di ricchezza multiculturale. Grazie mille a lei e a voi due. Saluti dalla Francia. 😀🇮🇹🇫🇷
Io ci ho fatto il militare a merano e devo dire che in caserma c'erano molti altoatesini. Ricordo che facevano solitamente gruppo tra di loro, ma io avendo un carattere che mi fa andare daccordo con tutti (o quasi) sono riuscito ad instaurare dei buoni rapporti. Tanti commilitoni li sfottevano spesso e così venivo deriso pure io, ma me ne fregavo. Ricordo che un ragazzo mi diede una mela della val Pusteria...cazzo che buona. Le ricordo come persone che tengono molto al loro territorio e alla loro cultura. Reputo giusto avere un rispetto reciproco tra le persone senza troppe distinzioni
Da ragazzo facevo spesso vacanze in Alto Adige con una mia zia tedesca di Amburgo e le mie cugine Italo-tedesche, bilingui. La zia era inorridita dal dialetto che parlava la gente del posto, faceva fatica a capire, si doveva far ripetere diverse volte, e poi le veniva istintivo “correggere” l’interlocutore alto atesino scandendo bene in tedesco standard la parola che non aveva capito (provocando un certo disappunto, come se il suo fosse un gesto di supponente snobismo) 😄
Caspita che bel Video. E Figaro!!! Nn lo sapevo mica che era cosi la situazione. Nn ne parla mai nessuno. E chissà quanta altre realtà simili ai sono in giro. Grazie Cmq x questa ottima spiegazione. Continuate xfavore. Sapere, Conoscere ci aiuta ad essere migliori.
Credo anch'io che il video sia molto soggettivo: le esperienze di vita portano a sviluppare punti di vista differenti. Io, altoatesina di lingua italiana, sono stata cresciuta da genitori consapevoli e penalizzati dal bilinguismo e da tutte le sue regole, che hanno scelto di trasferirsi in Toscana per far sì che noi figlie crescessimo senza l'eccesso di standardizzazione che vigeva nella provincia autonoma di Bolzano.
Vivo in Alto Adige da quattro anni e anche io noto che per i residenti di lingua italiana ci sono molti ostacoli. Non è poi vero che nelle scuole italiane non si studia il tedesco. Si studia più tedesco nelle scuole italiane che italiano in quelle tedesche.
Ciaooooooooooo, sono argentino e sono imparando la tua lingua! Ho appena trovato il tuo canale, è fantastico!!! Non sapeva la complessità di questa regione del Trentino e Alto-Adige, è veramente molto interessante! Vado a informarmi più di quello, e penso che devo visitare lì nel prossimo mio viaggio a l'Italia!
Non avevo mai sentito niente su questo argomento, grazie dell'informazione, è molto interessante. Fatma è molto fortunata di aver potuto crescere tra tutte queste lingue e culture; la diversità e il rispetto sempre ci arricchisce, sia come individui che come comunità. Mi dispiace leggere alcuni commenti di persone con una mentalità chiusa, più propria di un'altra epoca, sempre pronti ad indicare quello che ci distingue come se fosse un motivo per separarci; senza rendersi conto che è appunto quello che ci rende più forti se scegliamo invece l'unità multiculturale, e che, tra l'altro, abbiamo molti più cose in comune. Spero che ci abbiano sempre più persone come Fatma; complimenti!
Bellissimo il video, grazie mille! Non sapevo prima che in Italia esistono anche le zone in cui tranne i dialetti esiste anche bilinguismo del genere. Assomiglia molto la situazione al Caucaso russo.
Non così forte come in Alto Adige, ma ci sono cose simili anche in Valle d'Aosta col francese anche se poi la popolazione locale non parla esattamente il francese, ma un dialetto. Anche in Friuli Venezia Giulia ci sono minoranze importanti di sloveni. Inoltre nel sud Italia abbiamo paesi dove si parla una lingua che sembra essere rimasta dai tempi della Magna Grecia, il grecanico leggermente simile al greco moderno. Si trovano sempre nel sud Italia alcuni paesi dove si parla croato e una forte presenza di albanesi i quali hanno una religione particolare simile a quella ortodossa, ma riconosciuta dalla Chiesa Cattolica. Queste ultime due popolazioni sono quelle che sono scappate dai balcani quando arrivarono i mussulmani e trovarono quindi rifugio nella penisola italiana. Ho avuto modo di assistere a una ragazza arbaresh (albanese italiana) che parlava con una albanese e quest'ultima è rimasta sbalordita dal fatto che le sembrava di parlare come in un testo di albanese antico.
Grazie Fatma di aver parlato anche dei ladini che è la minoranza spesso dimenticata. Complimenti per le tue conoscenze storiche. Sei davvero una altoatesina poliglotta🎉
Molto interessante! MI ricordo un libro "Resto qui" di Marco Balzano su Alto Adige ma il mio livello non è ancora abbastanza bene per leggerlo. Complimenti per Fatma! Un caro saluto dal Belgio xxx
Ad eccezione dei centri principali e senza considerare Bolzano che è l’unica città “italianizzata” durante il fascismo, la maggior parte dei piccoli comuni ha una percentuale di abitanti di lingua italiana talvolta trascurabile, quasi al pari di quella ladina: nel comune in cui risiedo, faccio parte del 3% di italiani, nel quale rientrano anche coloro che hanno seconde case e hanno spostato la residenza per svariati motivi ma che di fatto risiedono altrove. La convivenza tra italiani e tedeschi è molto soggettiva: c’è chi ha problemi ad integrarsi per motivi culturali e linguistici (c’è poco da raccontare che “siamo in Italia”) mentre chi si integra nel tessuto sociale non cambierebbe mai luogo in cui vivere in quanto la qualità della vita è alta. Bisogna tenere conto che il dialetto nel parlato è paragonabile ad una lingua perché viene utilizzato in qualsiasi ambito, anche ufficiale, pertanto chi ha imparato il tedesco “Hochdeutsch” a scuola, fa prima a parlare italiano. Molte persone l’italiano non lo parlano, magari non perché non lo vogliono, ma perché non ne hanno mai avuto l’occasione: a scuola si impara poco e una volta entrati nel mondo del lavoro, se non so hanno contatti diretti con turisti italiani ci si ritrova a parlare esclusivamente tedesco (dialetto). Inoltre le persone di lingua tedesca guardano la tv austriaca e germanica: loro sanno tutto di cosa accade li, ma le notizie dall’Italia le vengono a sapere solo tramite i giornali locali in lingua tedesca. In Italia abbiamo scoperto l’Eurovision solo perché è stato ospitato a Torino, tuttavia gli altoatesini l’hanno sempre guardato sulla tv tedesca, ma non ho mai sentito nessuno parlare di Sanremo (penso che la maggior parte di loro non sappia nemmeno cosa sia). I secessionisti che vogliono abbandonare Roma insistono sul fatto che in Alto Adige le cose funzionano meglio (come dargli torto, anche se naturalmente non mancano i furbi e i ladri, ma tutto sommato siamo in un altro mondo) e perché gli abitanti di lingua tedesca sono convinti di essere già in un luogo a sè: Südtirol, che non è ne Italia nè Austria. Tanti quando viaggiano all’estero e gli viene chiesto da dove vengono, non dicono nord Italia come direi io, ma Südtirol. Se vanno al mare sull’Adriatico, dicono che vanno al mare in Italia. Per questo per vivere qui bisogna abbandonare quel concetto che ripetono tanti italiani “che siamo in Italia”, perché no, la realtà è diversa e insistere su questo li infastidisce e non vi integrerete mai (ma anche venendo come turisti!). Le scuole purtroppo sono separate e l’unico esempio di scuola ideale è quella italiana di Brunico che a causa del sempre minore numero di studenti italiani, qualche anno fa ha deciso di insegnare le materie in entrambe le lingue (e non solo di fare la solita lezione di tedesco fine a se stessa). È un ottima iniziativa ma che per il momento è l’unica esistente
Bella riflessione, grazie. Mi ha fatto venire in mente una cosa; gli abitanti dell'isola di San Pietro, Carloforte, quando prendono il traghetto per Calasetta, dicono "andiamo in Sardegna".
Questo video è molto bello e dà speranza: la convivenza di due gruppi etnici è possibile... concentrarsi sulla pace è possibile, LE NUOVE GENERAZIONI SE LO MERITANO nonostante i misfatti di chi è venuto prima di noi. L'esperienza riportata in questo video sarebbe utile usarla come cartina di tornasole per il conflitto israelo-palestinese. Se si pensasse di più a stare tutti meglio
Io sono di famiglia italiana parlo il tedesco perfettamente e anche il dialetto quello stretto stretto e ho trovato semplice imparare l’inglese. Alto Adige storia controversa come le persone che lo popolano, ma sicuramente adesso è cambiato moltissimo.
@alfonsodigrezia5208 mah, Kant, Hegel, Goethe, Brahms, Mozart, Beethoven, Mahler, Wagner? Mai stato a Colonia, Dusseldorf, Baviera tutta? Un popolo triste e senz’anima?
Sono 105 anni che l'Alto Adige fa parte dell'Italia, la lingua italiana dovrebbe essere conosciuta da tutti.. poi se in privato la gente vuol parlare tedesco, ladino, inglese, francese, sono questioni loro. Ma è ancora pieno di persone che sono tabula rasa con la nostra lingua.
Perché il tedesco in privato? C'è un decreto presidenziale che dice chiaramente che nella regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana. Quindi al massimo dovrebbe essere usata una o l'altra in base alla situazione
Parli molto bene l'italiano. Io vengo sempre in vacanza da quelle parti, sia in provincia di Trento che Bolzano. sono venuta Merano tanti anni fa',quindi tante cose le sapevo, tra cui il bilinguismo e il ladino. nell'albergo in cui andavo, la proprietaria ci raccontava che i bambini da piccoli, imparano prima il tedesco che l'italiano 🙂. Venendo tutti gli anni, ho imparato diverse parole in tedesco 🤗. Amo questa regione, i luoghi e il cibo 😋. Video molto interessante 😊
Sono passata per il alto Adige moltissimi anni fa, venivo dall'Austria con i miei genitori, dal Tirol septentrional al Tirol meridional. Sono belle regioni. Non sapevo niente di questo ladino, conoscevo il ladino sefardita che proviene del spagnolo. La pluricultura è sempre una ricchezza al di là della politica. Basta vedere e ascoltare Fatma. Grazie ragazze per questo video interessantissimo.
Bel video interessante. Il Sudtirolo, mi piace chiamarlo così, è una terra meravigliosa, che per me ha un posto particolare nei miei pensieri. È stata la meta del mio viaggio di nozze, ed ho trovato sempre persone ospitali e gentili, anche se non spiccico una parola di tedesco, non mi sono mai sentito a disagio, ma anzi ho trovato gli spunti per amare sempre di più questa stupenda terra. L'ho girata molto, e quando posso, mi piace ritornare. Trovo che una regione in cui si parlano 3 lingue, sia un'enorme fonte di ricchezza. Esorto gli amici tirolesi, ad insegnare anche il ladino. Equiparatela alla lingua italiana e tedesca e non fatela morire. Nelle scuole tedesche andrebbe insegnato, oltre all'italiano, anche il ladino e nelle scuole italiane, trovo assurdo che non sia insegnato il tedesco e che non lo sia nemmeno il ladino. Tutte e 3 le lingue andrebbero, secondo il mio modesto parere, equiparate. Quando si perde una lingua, si perde un pezzo importante della storia e della cultura di una zona e della sua gente, e, cosa altrettanto importante, si perde un pezzo di diversità che arricchisce ognuno di noi, anche di chi, come il sottoscritto, vive da tutt'altra parte. Un abbraccio a tutti i tirolesi da un toscano.
Nelle scuole italiane viene insegnato il tedesco, il problema è che nelle scuole italiane le lezioni di tedesco fanno pena perché i prof non hanno niente su cui costruire, e nelle scuole tedesche idem. Per darti un idea io sono completamente tedesco, non sono bilingue, ma ho fatto le elementari e medie italiane, e fin quì ci sta. Ora quando ho cambiato nelle superiori tedesche.... diciamo che ci sono rimasto male quando in 2. abbiamo finito l' indicativo... mentre in tedesco facevo una fatica tremenda perchè in 3 anni di medie ho studiato a memoria verbi irregolari e basta, wohoo comunque, il ladino grazie al cielo non si sta ancora rovinando, mia nonna lo parlava e io e mio padre eravamo sempre... perchè non ci hai parlato ladino quando eravamo più giovani? una lingua in più mannaggia, ma non è una lingua in via d' estinzione. Mentre una lingua in vita d' estinzione é il romantsch(o retoromano)
@@fischi9129 Interessante. Io non conosco a fondo il Sud Tirolo, anche se lo amo, mi fa piacere che il ladino sia parlato e non si perda, mi dispiace invece per il romantsch. In merito all'insegnamento, io penso che le Regioni attualmente a Statuto Ordinario di confine (Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto), debbano insegnare nelle scuole la doppia o tripla lingua (dove presente) e che debba essere fatto da insegnanti di madre lingua. Questo renderebbe più agevole ai giovani che hanno prossimità con altri Paesi, di relazionarsi con più facilità con i loro vicini ed aprirebbe ancor di più la mentalità dei ragazzi, senza per questo perdere le proprie tradizioni ed i propri usi. Un saluto.
@@gianlucamucciarelli8848 il romantsch/retoromano è più una lingua parlata in svizzera, in altoadige c'é, ma è molto rara. Per il ladino, ci sono 3/4 valli intere, anche un po più famose tipo val gardena, che parlano principalmente il ladino. Oltre alle valli ci sono anche corsi e certificati linguistici, e per chi adora la lingua e vuole averla ovunque, libre office dovrebbe avere una versione ladina... cioé, direi che non si sta ancora avvicinando alla fine. Mentre il retoromano purtroppo, lo parlano quasi solo alcune persone molto anziane che spesso e volentieri non lo insegnano ai giovani, di conseguenza, forse tra una decina di anni é una lingua morta, speriamo di no ^^ Per gli insegnamenti concordo, ma ci sarebbe anche il fatto che se aggiungi una lingua, sono ore e tempo che devi investire, e non sempre questo è fatibile purtroppo, però è carino il fatto che ci siano corsi è molto bello. Comunque, più che lingue in più credo si bisognerebbe mostrare meglio ai giovani sul valore aggiuntivo che ha una lingua in più nella vita che hanno (tanti pensano che non gli serve e quindi la ignorano o non imparano bene le lingue)
@@fischi9129 concordo su tutto, soprattutto sull'ultimo paragrafo. La conoscenza di una lingua in più non si risolve esclusivamente sul fatto di comunicare meglio, ma sul fatto che apre letteralmente la mente e crea i presupposti per imparare più velocemnte un'eventuale terza lingua, e così via. Le ore spesso mancano è vero, ma secondo il mio modesto parere, è molto spesso dipendente da una cattiva organizzazione e dal fatto, soprattutto in altre zone più distanti dai confini, che dare un'infarinatura di inglese, sia più che sufficiente ed invece..............lo prova il fatto che, mediamente, in italia i giovani ed anche i meno giovani, hanno una conoscenza di un'altra lingua veramente scarsa, purtroppo. Un saluto.
Grandisimo video!! Ío sono uruguaiano, sto imparando parlar il italiano, io capito bene ma e dificile parlar e scrivere, i suo video sono molto buono per me, io ho una zia che abita a trento.. Aspeto abitare a trento in due meses
@@andreGE7 gia loro però li sanno amministrare ( i soldi!) e sono fiori all' occhiello dell' Italia, altre regioni a statuto speciale no e sono pozzi senza fine!!!
Very interesting. It was very nice to learn about the cultural overlaps in Northern Italy. It is a part of Italy I hadn't learned much about before. Very good video!
The "Siegermaechte" after the 1.WW just condemned the Habsburger Monarchie for having started the 1.WW by cutting off a part of Tirol and gave it to Italy. I feel sorry for the people sorry for them, because they didn't start the war, but the Kaiser in Vienna. Thanks God we have good relations to Italy now, and many people from Austria and Bavaria spend their holidays in beautiful Suedtirol.
The "Allies" promised Italy to give them Southern Tyrol, if the Italians started the war with Austria. After the war, Southern Tyrol was anexxed, people from southern Italy moved to the north and the austrian population got hazed, the german language was forbidden and ten thousands of people were later displaced by Mussolini.
Buongiorno, la mia esperienza con il Sud Tirolo (cosi preferiscono essere localizzati gli Alto Atesini), risale al 1993. Ero in vacanza studio in Inghilterra, a Swanage. La seconda settimana del corso, arriva in classe una ragazza di Dobbiaco, che si presenta così agli altri ragazzi della classe: “Good morning, I’m Greta and I’m from Sud Tirol…”! Così, a fine presentazione chiesi al professore, io unico italiano in classe, se sapesse lui o i compagni di classe (2 brasiliani, una thailandese, 2 spagnoli, 1 messicano, 1 iraniano, una ragazza russa, e due svizzeri) dove fosse il Sud Tirolo. Nessuno, né il professore ne i compagni di classe sapevano dove fosse! Così in italiano dissi a Greta: “ti vergogni di dire che vieni dall’Italia? Puoi dire che vieni dall’Italia e poi che vieni dal Sud Tirolo!”! Naturalmente fui sgridato dal professore per aver parlato in italiano e non in inglese, ma spiegai io dove fosse il Sud Tirolo e ne parlai bene ovviamente, perché del mio paese, l’Italia, amo tutto e tutti, e soprattutto quando sono all’estero ho solo belle parole, nonostante i problemi che abbiamo. Nel 2006 finalmente sono riuscito a permettermi una vacanza in Sud Tirolo, vicino Merano. Posti incantevoli, gente cordiale e socievole. A proposito, con Greta e gli altri sud tirolesi che erano in vacanza studio a Swanage con me, ho fatto amicizia e dopo tutti questi anni ancora ci sentiamo, ormai sui social ovviamente!
I speak Italian quite well thanks to my mum from the Altopiano di Pine, Trentino, but my grammar is not so good. My grandfather was in the Austrian/Hungarian Army In WW1 but his son was in the Italian army in WW2. My mum came to Australia (by herself in 1957) and met my father from Reggio Emilia. Therefore only standard Italian was spoken. I married a lovely guy from Malta. So my children are of Australian/Maltese/Italian/Austrian descent. They love learning about all the regions and countries their ancestors came from and this video was delightful, thank you so much - Buon Giornata a tutti, Auf Wiedersehen.
E NON C’È TITOLO che tenga l’assimilazione promessa dallo Stato: «Neppure il più alto livello di istruzione formale protegge dalla discriminazione» si legge nell’inedita analisi del Centro di ricerca su Integrazione e Migrazione (Dezim) presentata a Berlino dalla presidente Naika Foroutan. Relazione sociologicamente e politicamente devastante piena di numeri stridenti con l’immagine della Socialdemocrazia: per il 90% dei tedeschi «il razzismo è parte della vita quotidiana», il 65% è convinto che «lo Stato pratica la discriminazione razziale» e circa la metà afferma di «vivere in una società razzista». Non è solo percezione. Alla domanda: «Sei mai stato vittima di razzismo in Germania?» il 22% dei 5.000 intervistati dai ricercatori del Dezim ha risposto di sì. Ma «se l’esclusione colpisce Sinti e Rom è meno probabile che venga descritta come razzista rispetto a ebrei e neri», racconta il rapporto. PER LA MINISTRA della Famiglia, presente alla presentazione del rapporto, la fotografia della Germania scattata dal Dezim è «scioccante». Soprattutto è un allarme che il governo Scholz non può continuare a ignorare. La nuova legge contro il razzismo (che si chiamerà «per la promozione della Democrazia») è ancora alla fase di elaborazione al Bundestag mentre la copertura finanziaria è appesa alla Commissione bilancio, dove i deputati sono concentrati in via prioritaria a contabilizzare il riarmo della Bundeswehr e il conto dell’invio delle armi a Kiev.
Grazie ragazze per il vostro video Credo che posso capire quasi tutto ciò che voi parlate senza leggere i sottotitoli Allora, debbo dire che per un attimo ho dimenticato tutto e ho lasciato tutta la mia attenzione nel vostro parlato. Grazie un bacione
In Canton Ticino la lingua ufficiale è l'italiano. In tutto il Cantone viene anche parlato il milanese. Diciamo che partendo da Milano andando verso nord, le provincie di: Varese, Como, Verbano Cusio Ossola, Novara, Lecco e il Canton Ticino fanno parte di una regione storica chiamata "Insubria". Essa prende il nome dall'antica popolazione celtica degli "Insubres", popolazione a cui si deve la fondazione di Milano. Esiste anche un'euroregione, che è una struttura di cooperazione transfrontaliera, che si chiama Regio Insubrica.
@@gracielafestari2467 Prego.☺️ Il Canton Ticino ha fatto parte anche del Ducato di Milano. Se ti interessa qualcos'altro chiedi pure, sarò lieto di tentare di risponderti. ("tentare" visto la mia grande ignoranza 😋)
Ciao carissimi. Un bellissimo video inaspettato, e che dà, un' altra volta, l'invidia di conoscere meglio il vostro paese e sopratutto chi ci vive. Date le mie origini savioarde, sarei molto interessato se faceste un tale video con amici di piazzasquare valdostani o piemontesi. Ho rimpianti egoisti dei nostri appuntamenti del martedi; per ragioni familiari accederci la domenica è più difficile, è il momento della settimana in cui ci ritroviamo tutti, pero cerchero di farlo più spesso possibile. Grazie al vostro impegno .
Io sono figlio di emigranti siculi, sono nato e cresciuto a Zurigo. Parlo italiano, siculo, tedesco,lo "Schwyzerdutsch", francese e inglese. A scuola,in Svizzera tedesca, era obbligatorio imparare il francese, perché è seconda lingua nazionale, come l'italiano e il romancio(che si parla nel canton Grigioni)
Ho lavorato per qualche anno come tecnico informatico esterno presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Bolzano e, ad eccezione del capo ced, praticamente nessuno parlava in Italiano. Quando arrivavo ormai avevano imparato che dovevano chiamare in capo CED per farmi da traduttore tra me e loro. Dopo anni mi sono fidanzato con una ragazza di Merano, praticamente madrelingua in Italiano e Tedesco, con genitori di origine romagnola, a lei è stata ostacolata l’appartenenza al Gruppo Tedesco perché aveva un cognome Italiano. E si sa che chi appartiene al gruppo tedesco ha il lavoro assicurato lassù perché hanno una percentuale di posti riservati a loro, ma chi parla in tedesco tipicamente va a lavorare oltralpe. Quindi è pieno di posti vacanti riservati al gruppo linguistico tedesco.