Ciao Rick, ti ho scoperto qualche anno fa proprio con un video dal contenuto molto simile. Mi è stato molto utile per poi riflettere non solo sul come veicolare messaggi in maniera più efficace, ma soprattutto per analizzare il perché di alcuni miei comportamenti afferenti al mio modo di comunicare. Credo infatti che l'analisi del proprio modo di esprimersi possa dare indizi importanti sul proprio modo di essere. Ad esempio, mi son chiesto "Perché parlo così velocemente?" "Perché nel contesto X ho utilizzato questo registro? Era opportuno?" , per poi darmi una risposta e cercare di risolvere il problema alla radice. Questo atteggiamento mi ha aiutato molto a capire di più di me stesso. È estremamente difficile cambiare questi pattern, anche con tutta la consapevolezza del mondo. Certe volte andiamo in autopilot e solamente un istante dopo comprendiamo di aver fatto, per l'ennesima volta, lo stesso errore. A mio parere questo è legato al fatto che non siamo mai al 100% nel presente. Non penso si tratti di pigrizia, ma semplicemente siamo disabituati all'essere presenti. Per concludere, secondo me la condizione necessaria (ma non sufficiente) per esprimersi bene è la capacità di essere presenti e, come hai sottolineato tu, ascoltare. Il resto vien dopo. Questo argomento è affascinante quanto complicato!
Sono totalmente d'accordo con il tuo ragionamento: tralatro Heidegger affermava che pensiero e conoscenza del lessico sono correlate, quindi più conosci parole, più sai elaborare un pensiero, e quindi saperlo anche comunicare, e in un mondo dove tutto si sta atrofizzando, comunicando con gli sticker/meme, e utilizzando meno tempi verbali (congiuntivo e passato prossimo) "Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione" (Bauman in "amore liquido).
non ho ancora visto il vidoe ma subito posso dire questo: certo, però, è inutile avere un ottima capacità di comunicazione e/o espressione del proprio pensiero(cose non sinonime l'una dell'altra comunque, dato puoi anche avere il miglior lessico del mondo e comunque fallire nell'esprimerti), se poi la persona con cui parli non ti capisce perché la sua capacità di comprendere rimane comunque insufficiente per lessico o altro, e questo purtroppo è un caso fin troppo comune al giorno d'oggi.
@@iota-09 su questo sono d’accordo ma fino a un certo punto. In quanto, è vero che si possono trovare persone con cui non si ha una buona comunicazione per mancanze altrui, ma è pure vero che se si ha una buona conoscenza del lessico e di un ottimo legame tra pensiero/espressione si mette la persona di fronte in condizioni di capire anche un argomento complesso. Poi certo che può capitare di trovare persone con cui non ci si riesce a comunicare ma le cause possono essere diverse, come non somiglianza o compatibilità di interessi.
Io aggiungerei anche la scrittura. Spesso ( anche guardando i tuoi video), quando qualcosa stride mi metto ad argomentare su carta i miei pensieri e mi ritrovo a scoprire forme, idee e connessioni nuove che non sapevo di avere...senza il tempo lento e rielaborativo della penna alcuni dei nostri "perché" non vengono a galla . Grazie
vero bisogna saper parlare soprattutto se si ha qualcosa da dire! io per anni sono stata dell’idea che parlare fosse inutile e ora ho delle serie difficoltà ad esprimermi
Ciao rick, secondo me un fattore di cui non hai tenuto conto, o non hai voluto prendere in considerazione, per il quale una persona giovane (adolescenza-giovane adulto) non ha acquisito un linguaggio articolato con il quale esprimersi, è la timidezza: io non possiedo un linguaggio articolato perché spesso ho paura di "dire la mia" all'interno di una conversazione in cui vi sono delle persone che non conosco bene e penso che la mia critica su un argomento "X" non possa corrispondere a quello che loro si aspettano che io dica. In questo modo perdo molte opportunità per esprimermi in gruppo e ciò mi fa sentire male. Spero di essermi espresso in un modo adeguato e di non aver fatto degli errori grammaticali durante la scrittura di questo breve commento
Ascoltare il modo in cui ti esprimi e articoli il tuo pensiero mi fa venire i brividi di piacere da ex classicista. Mi trovo in quella fase di vita universitaria in cui non avendo più possibilità di allenare giornalmente il mio italiano, provo rabbia verso me stesso per la mia dialettica scarna. Inoltre studio in inglese e mi viene difficile allenare il mio italiano in contesto universitario, ma questo video mi ha ridato voglia di mettere alla prova la mia capacità di elaborare ed esprimere un pensiero. questo commento ne è prova Grazie RIck
Bel video interessante, indirettamente ho avuto anche le risposte che cercavo tipo sul perché parlassi in un certo modo e leggendo anche la tua biografia sul tuo sito vedo che sei un performer teatrale. Mi piace quando sottolinei l'importanza di fare le cose con il giusto ritmo e senza fretta, è quello che vorrei fare con il mio nascente interesse per la lettura
Personalmente non ho mai compiuto una ricerca approfondita, ma ti posso assicurare che il Manuale di retorica di Bice Mortara Garavelli è un'ottima base tecnica
Ti do una risposta molto naïf, che ho elaborato dopo anni: ben vengano le basi retoriche, ma non c’è libro che non mi abbia aiutato ad entrare in comunicazione con un altro essere umano; gli interessi si intersecano
Contenuti sempre interessanti e di qualità! 👍🏼 Purtroppo corrisponde a verità il fatto che la scuola non prepari gli alunni ad esprimersi in maniera adeguata. 😏
Un lessico forbito può non essere risolutivo quando l'interlocutore ha il salame nelle orecchie e, articolare può risultare impossibile quando lo sfidante ha un mitragliatore in mano (o in bocca) o semplicemente è troppo ignorante per capire o troppo orgoglioso per ascoltare, per questo motivo spesso trovo il linguaggio diretto quello vincente, ovvero quello senza fronzoli ma con un accentuato grado di schiettezza unito a una certa "prorompenza" se necessario. Come sappiamo la comunicazione non è fatta solo di parole ed è utile tenerlo a mente durante certi dialoghi.
h21:42 Non sono completamente d’accordo col concetto di vestirsi per farsi vedere dagli altri nel modo in cui è riconosciuto socialmente che quel vestito sia. Perché se è vero che non posso indossare un costume da bagno quando vado in ufficio, è anche vero che bisogna comunque cercare di esprimere sè stessi a prescindere da come quell’outfit o abito è riconosciuto socialmente. O comunque, non del tutto a priori, ma almeno trovando un equilibrio tra convenzione ed espressione della propria personalità (o di ciò che vuoi).
Ciao Rick. Forse è una domanda fuori luogo ma visto che l' hai citato mi piacerebbe sapere cosa pensi di One piece. Premetto che è un manga con cui sono cresciuto e che leggo ancora oggi dopo anni. Credo che a oggi sia l' opera che ha avuto più influenza nella mia vita e personalmente lo considero un capolavoro. Grazie di tutto, puntata molto utile ed interessante
Buongiorno, Per uno che non di madre lingua Italiana, ma parla bene l’italiano (livello C1), è possible ancora avere una articolazione quello che vuole dire.
Sto leggendo La mente adolescente di Siegel, psichiatra d fama mondiale, che dice che conoscere come funziona il cervello da adolescente è importante sia da adolescenti,sia da adulti, e uno de consigli pratici che dà è proprio cercare di dare un nome a ciò che si prova per riuscire a capire meglio se stessi
"Mi piaci" è più che sufficiente. Non vorrei avere l'impressione di essere di fronte ad un poeta del Medioevo. Credo che il linguaggio sia importante per riuscire ad esprimere ogni pensiero in poche parole.
Le parole sono importanti, poche parole,pochi pensieri, poche idee, le semplificazioni sembrano migliora re la propria autostima, ma generano fraintendimenti, illusioni,..... Mi piaci?perché? È un modo per conoscersi, capire il comune sentire, se esiste, se nel Medioevo parlavano meglio di noi, siamo alla frutta.....
@@ElektroWoman1982 dipende se vuoi capire una persona, se è solo un passatempo, se vuoi condividere un percorso, va bene tutto, ma parlare va sempre bene,.... Per me
Ciao scusate avrei una domanda da porvi e ringrazio chi vorrà prendersi un po del proprio tempo per rispondere. Frequento la terza liceo classico e quest anno ho iniziato materie come filosofia o letteratura greca e latina. In classe mia pochi leggono libri, a me fin da piccolo é sempre piaciuto invece. Soltanto che io leggo praticamente solo e soltanto fantasy. Secondo voi sarebbe giusto iniziare a cambiare un po stile di lettura o genere? Se si, potreste consigliarmi alcuni libri che meritano tanto secondo voi?
Leggere cose che non piacciono equivale a studiare per la maggior parte delle stesure. Il tempo libero va dedicato a ciò che ti piace, vedrai che probabilmente le tue letture evolveranno con te nel tempo 😊
Beh penso che questo complimento, se fatto ovviamente nel modo giusto (per esempio usando il tono e le parole dette da Rick nel video), può trovare un contesto adatto. "mi piaci" invece viene percepito opportuno solo in quelle occasioni dove l'emozione espressa in quelle 2 parole è ricambiata dall'interlocutore
E come lo aiuti uno che dice “sta male è come se i muri di questa casa mi stessero schiacciando” rispetto uno che dice solo “sto male”? 😅 gli mandi a casa dei muratori? Scherzo eh!
Tu, in compenso, guarda male loro, perché non si impadroniscono del nostro bell'idioma! Ora, tutto ciò che ho scritto non è discriminatorio, ma vuole solo sottolineare l'importanza del fatto che l'integrazione degli stranieri in una nazione avviene attraverso il buon apprendimento della lingua. Sono poliglotta e ti dico che non c'è miglior cosa quanto la padronanza di una lingua. Quando viaggio all'estero per turismo, saper articolare frasi e approfondire le mie conoscenze della lingua locale, interagendo con le persone del luogo in cui mi trovo, mi rende davvero felice.
Concordo ! Un logorroico imbonitore mandato in giro dalla giudaglia o da qualche loggia sotto casa Il Web ha dato da lavoro ad un sacco di questi figli della vedova
La cosa che stride è sentire tanti anglicismi in un video che tratta dell'impoverimento lessicale. Dal 1976 ad oggi, i neolaureati hanno perso la conoscenza di oltre 1200 vocaboli, di contro si sono insinuati termini inglesi, spesso usati con concetti inesatti, eppure sembra molto intellettuale questa deriva. E invece...
mi spiace se tu non ti piaci, mi rendo conto che sia un problema. Non proiettare su di me però cose che vedi in te, io non mi prendo sul serio, faccio un lavoro serio, che è molto diverso. Un abbraccio
@@rickdufer si bravo Rick continua pure a fare il "filosofo serio", anche perché lo psichiatra non ti riesce altrettanto bene; non basta vestirsi da Sigmund Freud per diventarlo. Dici di non prenderti sul serio, ma l'anello con pietra d'onice da Gran Maestro dei Templari deve avermi tratto in inganno. 🤣🤣 Saluti