L'ULTIMA SOLUZIONE di TESLA: Il MOTORE a MAGNETI PERMANENTI 

Il graffeno è l energia elettrica rinnovabile infinita soprattutto a chi non può pagarla

Alle multinazionali del Energia Elettrca è un colpo Basso soprattutto in Borsa

In realtà i motori posteriori di Tesla sono motori ibridi a magneti permanenti e riluttanza variabile.

Ma i nostri ingegneri sono dei filantropi

@T. S. Probabilmente YT cancellerà questo intervento, ma voglio dirlo lo stesso: se si fanno donazioni tramite YT la metà dell'importo va a YT. Quasi tutti gli youtuber aprono un account su patreon.

Probabilmente 30 minuti lol

@Luca Difatti, oltre ai costi spropositati, le ricariche si fanno con elettricità fornita da carbone e/o petrolio. Per il fotovoltaico occorrerebbero pannelli su tutta la luna e un cavo lungo due volte la distanza che ci separa dal meraviglioso sasso. E non parliamo dell'eolico: o mostri dappertutto o niente. Poi dicono che Don Chisciotte scambiava i mulini a vento per mostri.

C'è sempre della dispersione, è inevitabile.

​@@nicolarovetta5368 per ora, prima o poi troveranno il modo di andare oltre l'1 e di farlo con qualunque materiale

Esatto

@@Diodallamacchina no... è impossibile una efficienza superiore ad 1. Vorrebbe dire produrre 1 Watt fornendo 0.9 Watt.

@@marcosignorelli4817 vaglielo a spiegare che l'acqua non va in salita. C'è un ignoranza terrificante. Credono agli elefanti volanti.

la disinformazione tradotta in un video. E non è il primo dove prendono cantonate....

Interessante argomento : da ragazzino mi diedero motorino elettrico con spazzole che mi interessò moltissimo

Avendo un collegamento internet a che servono i libri?

Non sono d'accordo, il ritmo del discorso è più che adeguato.

Si puo' pigiare il tasto 'pausa'

Io sono sicuro che ci arriverò Aspetto solo di avere le possibilità

Il problema non solo i magneti permanenti in un materiale o l'altro, sono i processi di produzione e smaltimento successivo, di tutto il complesso della trazione comprese le batterie di un tipo ad un'altro, per ottenere della semplice "mobilità" e che comunque il sistema elettrico in automotive generale costa molto per tutto il ciclo ambientale, ed infine per i problemi enormi in futuro per le enormi potenze e tempi di ricarica. Problemi che l'aria compressa non ha, tranne una minore densità di accumulo per le lunghe percorrenze superata dalla facilità, tempi di ricarica e capillarità dei punti di rifornimento.

@@gaetanoadam3098 l’aria compressa ha anche lei i suoi problemi visto le alte pressioni in gioco Il primo problema le bombole, o sono criogeniche o in fibra di carbonio pure loro non sono facilmente smaltibili Secondo problema,l’energia per comprimerla è comunque energia elettrica con rendimenti inferiori a quella di utilizzare energia elettrica direttamente nell’auto Terzo problema il motore ad aria compressa è comunque un motore meccanico che richiede manutenzioni superiori di in motore elettrico Quarto problema il più difficile da risolvere Se prendo aria ambiente e la comprimo assieme all’ azzittò comprimo anche l’ossigeno. L’ossigeno è in assoluto il gas più difficile da trattare perché è contemporaneamente combustibile e comburente ed in concentrazione elevate prende fuoco facilmente Un esempio in un ossigenodotto è sufficiente una bava in in tubo perché lo scorrimento di una molecola di ossigeno colpisce la cresta della bava e l’ossigeno innesca l’esplosione, Un altro esempio una gomma di un camion che esplode si vede una fiammata ed è l’ossigeno che brucia causando l’esplosione, tenendo in considerazione che la gomma gonfiata e a soli 2/3 bar di pressione Eliminare l’ossigeno in fare di compressione è possibile la SIAD lo fa già ma ci vogliono degli impianti che costano milioni di euro difficilmente possono diventare dei distributori su tutto il territorio nazionale anche per la normativa di sicurezza vigente molto restrittiva

@@eliocortinovis8380 Mi perdoni, ma credo che Lei sia un pò male informato. Le bombole non sono "criogeniche" ma semplici bombole per gas ad alta pressione, sia in metallo che fibra di carbonio, (tipo quelle per il metano o ad aria per pompieri ed immersioni subaquee), si collaudano periodicamente secondo la normativa, e durano vari decenni, ed essendo di materiali comuni sono recuperabili e smaltibili con estrema facilità. L'energia è vero, è sempre elettrica ed il rendimento finale alla ruota sarà leggermente più scarso data la minore densità energetica accumulabile del sistema, però il vantaggio del sistema ad aria è che può essere capillarmente diffuso su tutto il territorio, in città, in campagna e montagna, a casa od in azienda o nelle stazioni di servizio attuali od in apposite aree attrezzate, od addirittura ristoranti e bar che attrezzano i loro parcheggi per fornire il servizio di ricarica ai loro clienti, essendo il sistema di accumulo, da trasferire poi ai veicoli in pochi minuti, lento e ripartito nelle 24 ore e pertanto con potenze (non certo come quelle dell'elettrico), tranquillamente gestibili anche con il green ed il costo per km parecchio inferiore a qualsiasi altro sistema. Il mio motore pneumatico è sì meccanico ma per comprendere meglio veda la mia risposta come "@gaetanoadam3098" su RU-vid "9000 giri auto elettrica funziona davvero ?" L'aria non è combustibile e non brucia nemmeno alle alte pressioni, e contiene solo il 20% di ossigeno che è solo comburente, ed è lui che permette ed espande la combustione se già esiste, il pneumatico scoppia per altri motivi non per la combustione interna, e la fiammata che Lei cita è data dal getto d'aria violento su una combustione già innescata da altre cause. Le bombole cariche d'aria non scoppiano, ma quando cedono per qualche causa esterna, si fessurano con un un getto d'aria violento e rumorosissimo, ma se non c'è già del fuoco innescato nelle vicinanze, l'aria di per sé non brucia (come gli altri combustibili e gas ed anche le batterie elettriche).

@@gaetanoadam3098 è vero che posso essere informato male sull’auto ad aria compressa. Io avevo sentito parlare di Eolo un auto che doveva andare in commercio ma non era mai stata prodotta ed aveva bombole da 800 Bar in fibra di carbonio non so se poi c’è stato fatto qualcos’altro ma non mi risulta. Per quanto riguarda la pericolosità dell’ossigeno le assicuro che non mi sbaglio, sono un progettista di impianti industriali per automazione ed ho anche a che fare con motori pneumatici prettamente per avvitatore. Per quanto riguarda la durata fra un motore pneumatico ed uno elettrico c’è un rapporto di 1:5 Se fino a 10/20 anni fa montavamo moltissimi motori pneumatici per avvitatura ora sono praticamente scomparsi si usano solo avvitatori elettrici. Per quanto riguarda invece la pericolosità dell’ossigeno in pressione le posso garantire che è reale. Sempre per lavoro abbiamo progettato impianti per la SIAD ed il gas più difficile da trattare è l’ossigeno Non è difficile lo stoccaggio in bombole è difficile avere impianti che lo mettono in pressione e dopo trasferirlo in pressione ad una bombola. Da esempio i compressori per le bombole dei sub comprimono direttamente l’aria all’interno delle bombole L’esempio della gomma del camion è corretto non sempre esplode ma può succedere che l’aria in uscita da pneumatico per una grossa foratura incontri le tele metalliche ed l’ossigeno in pressione si autoinnesca incontrando la semplice bava è l’ossigeno brucia. Un atro posto dove questo fenomeno può verificarsi è in camera iperbarica Per la ossigenoterapia Nella camera l’ossigeno a una percentuale de 22/23 % ed all’interno non può essere introdotto nessun metallo neanche una collanina o anello niente L’ultimo caso dove sono morti bruciati un paziente aveva un catenella che si era dimenticato di togliere prima di entrare.

serie di video veramente scarsi

La soluzione globale per tutto quello che tu auspichi è nel nuovo tipo motore ad aria

Assolutamente si, il mondo attuale e' davvero affascinante e questi motori sono il nostro futuro prossimo 😉 L'unico generico problema tutto italiano e' la difficolta' al cambiamento da parte delle persone (la mentalita' ad accettare totalmente le auto elettriche)

@@daa7774 Tutti parlano di Tesla, ma pochi sanno che Galileo Ferraris è stato il reale scopritore del campo magnetico rotante e quindi ideatore del motore in corrente alternata. L'italia ha avuto un ruolo fondamentale nella scienza moderna, ma pochi le danno credito.

Il problema maggiore è per quelli che non hanno un box auto@@daa7774

@@ZeusInfinity Vero quello che dici. Ora è venuto di moda affermare che Tesla ha inventato tutto. Tesla era indubbiamente un genio, ma il campo magnetico rotante venne teorizzato e messo in pratica da Galileo Ferraris. Esistono i suoi studi scritti con tanto di date che sono antecedenti a quanto dichiarava Tesla che affermava di non aver scritto nulla su carta perché aveva tutto nella sua testa. Io personalmente non credo che Ferraris leggesse nel pensiero a distanza.

Giù stupidi imparano dai propri errori, i saggi imparano dagli errori degli altri

@@leonardoperone2139 gli unici stupidi sono quelli che pur facendo le stesse cose,si aspettano un risultato diverso cit. Einstein

​@@lorenzoazzimiei9814Proprio così!

Grazie di cuore!

Avendo già un materiale raffinato, il riciclo è molto più facile che l'estrazione. Direi che si possono recuperare almeno al 90% [se non di più]. Come esempio può andare bene che so... estrazione dell'oro per farne una collana e recupero dello stesso dalla collana.

È aumentata la domanda

ce ne sono migliaia di giovani cosi. E pensa che ci sono i fenomeni da bar tuttologi che con 2 pagine Facebook dicono ai nostri giovani laureati e professionisti come lui come funzionano le cose. eheheheh. no è ironico?

Penso che si riferisse ai magneti da attaccare al frigo, non quelli sui motori.

La batteria al sale, per funzionare, ha costante bisogno di energia in quanto riesce a lavorare a 80/110°, questo vuol dire che se la batteria scende di quella temperatura si scarica completamente. Ovviamente per mantenere quella temperatura consuma energia, quindi se devi immagazzinare tantissima energia e ti puoi permettere di perdere quei 100/200kWh all'ora, allora ha senso, ma in un auto elettrica usare una batteria al sale che per funzionare ha bisogno di energia, insomma, se ricarichi 100 e non la usi entro tot ore ti ritrovi l'auto scarica e dovrai ricaricarla nuovamente per fare in modo che la batteria funzioni, ergo non ha senso di esistere almeno per quanto riguarda nelle auto. Immagina di caricare l'auto con 100kWh e che l'impianto per scaldare la batteria ne consuma 10 ogni ora, in 10 ore ti ritroveresti la batteria scarica senza usare l'auto, dove sarebbe la convenienza? Magari nel costo della batteria, ma se devo caricare la batteria per far funzionare la batteria stessa, insomma, è come prendere secchiate d'acqua dal mare per sperare di prosciugarlo...