Cosa c’entra questo palloncino con i motori aeronautici? Diciamo che il principio fisico che c’è dietro a ciò che state guardando, in grado di generare la spinta del palloncino, è in realtà lo stesso che permette il funzionamento di un'infinità di sistemi ben più complessi come vedremo oggi, tra cui anche appunto un nuovo motore aeronautico che potrebbe essere più efficiente, più silenzioso e più sostenibile di qualsiasi altro motore installato al giorno d’oggi su un aereo.
Ma non corriamo troppo perchè tutti questi temi li tratteremo tra poco dato che di recente si è parlato molto dello sviluppo di un un propulsore in grado di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e portare l'industria dell'aviazione un passo avanti verso l'obiettivo di voli a emissioni zero entro il 2050, a tutto questo voi ci credereste? Sappiamo che sembra un sogno, è vero, ma grazie agli ingegneri della Rolls-Royce e al motore Ultra Fan che stanno sviluppando forse potrebbe diventare realtà e oggi insieme qui sul canale cercheremo di capire come funzionino i motori di questo genere, quali siano le effettive innovazioni e soprattutto perchè ci sia cosi tanto interesse attorno a questo nuovo motore Rolls Royce!.
Ora cominciamo ma, se è la prima volta che capitate qui su Ingegneria Italia, vi invitiamo a iscrivervi al canale e ad attivare la campanella per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità nel mondo dell'ingegneria, pensate che abbiamo anche un’intera playlist di video realizzati all’interno delle aziende italiane.
Benissimo, e ora diamo inizio alle danze!!
Su questo canale abbiamo parlato poco fino ad oggi di motori aeronautici, di come funzionino e soprattutto delle varie categorie di motori esistenti.
La primissima distinzione che va fatta parlando di propulsori, è quella tra Endoreattori ed Esoreattori. I primi, gli Endoreattori, sono costituiti da dei grandi serbatoi che mantengono immagazzinati sia il combustibile che il comburente e senza scendere troppo nel tecnico, per chi non lo sapesse, durante la combustione quello che accade è che il combustibile reagisce con il comburente, di solito ossigeno, per produrre calore, luce e spesso anche altri prodotti chimici. L’esempio più lampante sono i razzi spaziali, come il Falcon 9 di SpaceX oppure l’Ariane V dell’ESA. Questi devono per forza portarsi appresso il comburente, ovvero proprio l’ossigeno, dato che nello spazio non è possibile reperirlo.
La seconda famiglia, gli Esoreattori, sono propulsori al cui interno....
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25 авг 2023
