@@YenaPrinskin Sì vabbè... Anche Le conseguenze dell'amore, l'amico di famiglia, il Divo, È stata la mano di Dio sono grandi film La grande bellezza è un film che non mi ha lasciato molto, ma è comunque un film importante nella sua filmografia. Così come This Must be the Place Ma soprattutto i primi 4 film di Sorrentino sono dei film meravigliosi
Un cantante e un calciatore, entrambi all'apice della loro brillante carrera si trovano all' improvviso a dover fare i conti con una realtà a loro sconosciuta, un crollo professionale e personale ,che intreccerà in maniera impeccabile le loro storie parallele. Primo lungometraggio di Paolo Sorrentino, condito da quella sana incoscienza dell'opera prima, che rende questo film vera e propria poesia.
che vuoi dire con "in maniera IMPECCABILE"? impeccabile significa "esente da pecche", cioè "senza difetti", che in questa frase non ha alcun senso... forse volevi dire "imprevedibile", o magari "ineluttabile"... E' proprio vero che il web è (in massima parte, c'è qualche eccezione naturalmente) il regno degli analfabeti di ritorno
Tony Pisapia:”Io ho sempre voluto cantare. Mi ricordo che da bambino mio padre si incazzava ed io cantavo ancora di più. Mi picchiava. Ed io cantavo ancora di più. Io me li ricordo i microfoni a giraffa. Mi ricordo Mina. Walter Chiari, Alberto Lupo, Alberto, Alberto schiattava di risate con me. Ricordo tutti i teatri dove mi sono esibito. Tutte le canzoni che ho cantato, tutti i camerini. Tutti i flash dei fotografi, le dediche sui dischi. Gli autografi, le tournè, i ristoranti, le risate. Le lacrime degli spettatori. Io sono nato a Vigo Speranzella. Mi ricordo Napoli durante la guerra, avevo solo 8 anni. Mi ricordo il rifugio a piazzetta Augustea. E poi mi ricordo che avevo 6 smoking, 150 camicie, 90 paia di scarpe. Mi ricordo quando mi hanno messo le manette la prima volta. Tutte le lacrime che ho pianto. Ma come piangevo quando mi trasferivano da un carcere all’altro. quando le guardie carcerarie mi facevano l’ispezione anale. Mi ricordo tutti… tutti i compagni di cella. Io mi ricordo tutte le volte che avevo la voce bassa. E avevo paura a salire sopra il palcoscenico. Mi ricordo i fiori dentro i camerini. Le donne fuori i camerini che dicevano che volevano conoscermi, che mi trovavano interessante. Ma poi si finiva sempre a letto. Dicevano che ero bello, io non mi sono sentito mai bello. Io mi sentivo potente. Non me ne fragato mai un cazzo di nessuno. Io mi ricordo tutto. E’ una strunzaaata che la cocaina ti scassa la memoria, so trent’anni che la tiro e non mi sono dimenticato niente. Io me la ricordo tutta la cocaina che mi sono tirato. Del resto tutti hanno tirato in questi anni di merda, chi è che non l’ha fatto?! Soltanto i poveri non hanno pippato e non sanno quello che si sono persi… Io mi ricordo quando cantai a New York e Frank Sinatra dovette venirlo a sentire su fenomeno di Tony. Mi ricordo mia madre quando era giovane. Che vi devo dì. Comunque per me rimane la donna più bella che abbia conosciuto nella mia vita. Poi mi ricordo un amico. Si chiamava Antonio Pisapia. Era un grande calciatore. Voleva fare l’allenatore e non glielo hanno fatto fare. E si è suicidato. Ma io non mi siuciderò mai. E che un’altra cosa mi ricordo io. Io ho sempre amato la libertà. E voi non sapete manco che cazzo significa. Io ho sempre amato la libertà. Io sono un uomo libero. ”
andai a vedere un pomeriggio Le conseguenze dell'amore.per caso ,cosi',non sapevo neanche chi fosse il regista,pero' mi entro' in testa,cosa rara,quindi recuperai anche l'Uomo in piu',altrettanto bello.Sorrentino e' uno di quei pochi registi attuali di cui rivedo con piacere i film...
Diciamolo definitivamente. L uomo in piú é il capolavoro di sorrentino. Il resto è, al momento, un esercizio estetico; per quanto ben riuscito (rimango nel dubbio sul divo: forse anche lí, a rivederlo x l ennesima volta, trovo un eccezione rispetto al resto) . Ps un immenso renzi in qsto film. E poi vabbé... servillo rimane in tante situazioni, nn in tutte, un gigante. Qui il personaggio gli é stato cucito sartorialmente a pennello.
Non hai detto delle inesattezze anzi, io personalmente amo alla follia questo film ma devo dire che anche le conseguenze dell amore e L amico di famiglia mi sono piaciuti moltissimo. Spesso si elogia, a ragione veduta la bravura di Servillo ma come tu hai giustamente sottolineato in questo film anche Renzi è semplicemente monumentale
@@francescoferrari4248 l amico di famiglia ha un soggetto, scontato, ma ce l ha. Ci sta possa piacere. Per me scava nel giá scavato della natura umana: scavato e riscavato. Ci rimanda conflitti e contraddizioni interiori anche quelli giá scavati e riscavati... Scontato al punto che diventa noioso nel corso della narrazione. I dialoghi sono minestra consumata e ce la rimanda insipida al piú, al peggio esercizi barocchi.... Il punto peró é un altro a mio personale giudizio. Sorrentino ha bisogno di soggetti importanti e nn scontati x poter sorreggere le impressioni a cui ci fa partecipi. Immagini che il piú delle volte sono autonome ed indipendenti dalla storia che ci racconta. Il senso del tutto sta nel suo agire artistico: o lo cogli in questa dimensione o rischi di nn stargli dietro. Ma ripeto: ha bisogno di soggetti importanti x reggere il suo fare cinema, altrimenti il rischio è fare qlksa che risulta pesante e tedioso da guardare e ascoltare. anche i suoi dialoghi sono impressioni buttate lá, occhio!!! Senza soggetti di rilievo il tutto rischia di perdersi. L uomo in piú é un capolavoro xché le immagini sono sorrette da un soggetto di assoluta eccezione. Attenzione: è qui la sua differenza con fellini. Fellini creava immagini e soggetti compiuti, intrinsecamente legati e contestuali. Sorrentino no a mio personale giudizio. Servillo nn é, x me, un attore che sempre centra il personaggio ma, anche lí, nelle conseguenze dell amore, diventa salvifico x sorrentino...
@@francescoferrari4248 Finalmente qualcuno che apprezza l'Amico di Famiglia, film secondo me più sottovalutato fra tutti i lungometraggi di Sorrentino che ho visto (oserei dire che si contende il primo posto fra i miei preferiti dei suoi film con Le Conseguenze dell'Amore).
ho sempre voluto cantare. Mi ricordo che da bambino mio padre si incazzava ed io cantavo ancora di più. Mi picchiava. Ed io cantavo ancora di più. Io me li ricordo i microfoni a giraffa. Mi ricordo Mina. Walter Chiari, Alberto Lupo, Alberto, Alberto schiattava di risate con me. Ricordo tutti i teatri dove mi sono esibito. Tutte le canzoni che ho cantato, tutti i camerini. Tutti i flash dei fotografi, le dediche sui dischi. Gli autografi, le tournè, i ristoranti, le risate. Le lacrime degli spettatori. Io sono nato a Vigo Speranzella. Mi ricordo Napoli durante la guerra, avevo solo 8 anni. Mi ricordo il rifugio a piazzetta Augustea. E poi mi ricordo che avevo 6 smoking, 150 camicie, 90 paia di scarpe. Mi ricordo quando mi hanno messo le manette la prima volta. Tutte le lacrime che ho pianto. Ma come piangevo quando mi trasferivano da un carcere all’altro. quando le guardie carcerarie mi facevano l’ispezione anale. Mi ricordo tutti… tutti i compagni di cella. Io mi ricordo tutte le volte che avevo la voce bassa. E avevo paura a salire sopra il palcoscenico. Mi ricordo i fiori dentro i camerini. Le donne fuori i camerini che dicevano che volevano conoscermi, che mi trovavano interessante. Ma poi si finiva sempre a letto. Dicevano che ero bello, io non mi sono sentito mai bello. Io mi sentivo potente. Non me ne fragato mai un cazzo di nessuno. Io mi ricordo tutto. E’ una strunzaaata che la cocaina ti scassa la memoria, so trent’anni che la tiro e non mi sono dimenticato niente. Io me la ricordo tutta la cocaina che mi sono tirato. Del resto tutti hanno tirato in questi anni di merda, chi è che non l’ha fatto?! Soltanto i poveri non hanno pippato e non sanno quello che si sono persi… Io mi ricordo quando cantai a New York e Frank Sinatra dovette venirlo a sentire su fenomeno di Tony. Mi ricordo mia madre quando era giovane. Che vi devo dì. Comunque per me rimane la donna più bella che abbia conosciuto nella mia vita. Poi mi ricordo un amico. Si chiamava Antonio Pisapia. Era un grande calciatore. Voleva fare l’allenatore e non glielo hanno fatto fare. E si è suicidato. Ma io non mi siuciderò mai. E che un’altra cosa mi ricordo io. Io ho sempre amato la libertà. E voi non sapete manco che cazzo significa. Io ho sempre amato la libertà. Io sono un uomo libero. ”
Strepitoso. Film bellissimo, quando Sorrentino era al suo top, Servillo incomparabile. Film che assurge nell'olimpo del cinema italiano, non perdetelo, recuperatelo e chi lo ha già visto come me lo riguardi,. Le vite parallele, che si incontrano, di un cantante in declino e di un ex giocatore che non sfonda come allenatore: un capolavoro, esistenziale, per non parlare della capacità di Sorrentino di dare spessore all'estetica dei gesti e delle parole. Imperidibile.