@ Cristina Capponi, io rispondo di no, come la mettiamo? Le opere di Duchamp, come tra l'altro tutte le opere contemporanee) vanno esperite col cervello non solo con l'occhio.
E vero che in alcune opere di Brancusi si "fonde" la cultura della sua terra con i movimenti dell epoca pero il professore da un esempio sbagliato: "la Colonna infinita". Per prima cosa, il nome originario, che l'artista a dato a questa opera e: "La colonna dell sacrificio senza fine dei rumeni", (ed e concepita per essere un omaggio ai soldati rumeni caduti nella prima guerra mondiale). Questa opera non e il risultato dell "fondere" de la cultura arcaica rumena con i movimenti avanguardisti parigini ma e soltanto cultura arcaica rumena. Cioè Brancusi a preso questo simbolo (che e presente dai tempi remoti sui monumenti funerari rumeni e significa il infinito in senso che non si muore ma si passa ad un altra dimensione) ed la fatto conoscere al occidente. Un altro esempio di opera senza nessuna influenza avanguardista e "Il gallo". Questo simbolo e presente sui tappeti e su alcuni costumi tradizionali dei paesi rumeni, specialmente de la regione di Oltenia (dove e nato l'artista). Concludo ringraziando il professore per le risposte molto utili a noi tutti! un rumeno
io ho rivalutato l'oggetto artistico e la sua interazione con il pubblico come indispensabile per la realizzazione dell'arte nelle infinite combinazioni concettuali,
L'opera di Duchamp "Fonte" (non "Fontana") è firmata R. Mutt ; foneticamente Er. Matt cioè Matter = madre-materia, cosa che spiega il significato del lavoro. Sbaglio o Terraroli non sa di cosa sta parlando?
L'Arte è morta con la nascita del mercato e dei curatori e critici di professione. Solo ĺ'arte primitiva senza mercato e committenti è stata pura espressione artistica . Tutti i grandi pittori e soprattutto quelli del rinascimento che noi tanto amiamo hanno lavorato su commissione dei potenti ... L'Arte è libertà assoluta di pensiero e purezza primitiva- non può sopravvivere insieme al consumismo . Ĺ'Arte di oggi è un surrogato - un prodotto di consumo come tanti altri oggetti con la differenza che viene venduto e commercializzato da una rete di raffinati furbacchioni . L'Arte è morta perché è scomparso l'Uomo. Bisogna ammettere che siamo tutti diventati solo fotocopie.
Scusate eh ma un professorone che insegna all'Università non dovrebbe dire castronerie colossali: Lucio Fontana era argentino, non italiano, e anche quando lo si volesse ascrivere, solo artisticamente, allo spazialismo di area italiana sarebbe stato indispensabile sottolinearne i natali sudamericani, tanto più che il manifesto spazialista fu redatto proprio in Argentina, a Buenos Aires
Era italiano e nato in argentina, non è vero quindi che fosse solo italiano come non è vero che fosse solo argentino, il movimento spazialista è stato redatto si in argentina, ma dal gemellaggio di due galleria una di Venezia e più tardi una di Milano.