Il concetto è che, secondo Leopardi, i suoi contemporanei, invece di avere un pensiero libero (ossia basato sul vero, sulla razionalità), avevano un pensiero servo di idee preconcette (i pregiudizi, appunto), non razionali e non basati sull'osservazione della realtà, ma su illusioni create per consolarsi della triste condizione umana. Forse, in effetti, "pregiudizi" non era il termine più adatto, ma spero di aver chiarito.
@@jacopociravegna si figuri, i suoi video sono sempre molto piacevoli, la scuola ha bisogno di professori che lasciano trasudare una sincera passione come lei😊
Questa poesia La Ginestra, è considerata dal più importante critico letterario americano del secolo scorso, Harold Bloom, il capolavoro di Giacomo Leopardi. Non ho i mezzi culturali del famoso critico, tuttavia con modestia mi permetto di scrivere che la mia poesia preferita del poeta di Recanati è L' Infinito; la piu bella poesia che sia mai stata scritta non solo nella letteratura italiana, ma mondiale!
La Ginestra è il capolavoro di Leopardi nel senso che è il punto d'approdo della sua riflessione, è un capolavoro anche di razionalità; L'infinito è un capolavoro nella sua straordinaria resa di emozioni profonde, quasi "indicibili". Trovo difficile paragonare due opere così diverse: le adoro entrambe! (Scusa le tempistiche di risposta, ho abbandonato youtube per qualche mese).