Dopo aver realizzato un video dedicato alla Primavera - questo il link diretto • La Primavera di Bottic... - non potevo non realizzarne uno dedicato alla Nascita di Venere. Le due opere di Sandro Botticelli sono in effetti ricordate spesso insieme ed è possibile, come vedremo più avanti nel video, che la loro ideazione sia davvero collegata. Anche la Nascita di Venere è un capolavoro che lascia senza fiato ed anzi la figura iconica della dea Venere la rende forse ancora più riconoscibile ed amata della stessa Primavera.
Il titolo con il quale è conosciuta tradizionalmente l’opera è appunto la Nascita di Venere ed il momento rappresentato sarebbe quello dell’approdo della dea della bellezza, dell’amore e della fertilità, sull’isola di Cipro appena dopo la sua apparizione dalla schiuma del mare.
Il quadro, che misura 172,5 x 278,5 cm viene datato secondo i più recenti studi, intorno al 1485 ed è realizzato a tempera su tela di lino a differenza della Primavera che è sempre una tempera ma su tavola. Entrambi i capolavori sono conservati attualmente alla Galleria degli Uffizi di Firenze
Prima di individuare le figure presenti nel quadro e di addentrarci in interpretazioni simboliche per le quali ci affideremo agli studi degli esegeti, proviamo ad osservare il quadro, proviamo a cogliere alcuni aspetti della composizione.
Una primo rilievo che possiamo fare è che l’opera, che ha uno sviluppo orizzontale, può essere divisa in tre parti: una a sinistra, una centrale ed una a destra.
La zona a sinistra è occupata da due personaggi che volano sopra le acque; la zona centrale è occupata da Venere che si trova in piedi su una conchiglia che galleggia sulla superficie dell’acqua; l’area a destra del quadro vede infine la presenza di una figura femminile che si trova sulla terraferma e che si slancia verso Venere.
C’è quindi questa precisa sequenza da sinistra verso destra: dapprima due personaggi in volo, poi uno sull’acqua ed infine un terzo in piedi sull’isola.
Nel complesso la figura della dea appare centrale e le altre sono in rapporto con essa. Le figure di sinistra la sospingono verso la terraferma, mentre quella a destra la accoglie.
Se osserviamo ora il paesaggio, tralasciando le figure, notiamo come tutta la parte centrale e sinistra del quadro sia occupata dalle acque e dal cielo. La linea dell’orizzonte è alta e posta poco meno che a due terzi dell’altezza del quadro. Il paesaggio a destra è occupato dalla zona costiera di quella che viene considerata l’isola di Cipro, coerentemente con la versione del mito che dà Esiodo, una costa con numerose insenature che alcuni studiosi hanno ipotizzato essere ispirata al golfo di La Spezia. Notiamo in particolare che la figura di destra è posta in corrispondenza di un piccolo promontorio il cui profilo segue la parte inferiore dell’opera. E’ interessante notare anche nella parte sinistra in basso del quadro la presenza di alcuni fili d’erba, cosa che ci conferma che noi spettatori siamo idealmente posti sull’isola…
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1 июн 2021