La rivoluzione fu più che anticristiana, fu antisacrale. Avrebbe rovesciato qualsiasi altare, bruciato qualsiasi tempio perché doveva espellere il sacro dall'orizzonte del mondo. Per questo il potere temporale da allora s'è involgarito, imbruttito, abbassato al linguaggio della suburra. Sino alla rivoluzione francese il potere, qualsiasi potere, trova la sua legittimazione in una qualche parte del cielo e deve rispondere al cielo delle sue azioni. La rivoluzione è disincanto. In Europa come in Cina, in Etiopia come in Russia. Questo in ultimo il più importante segreto di questa tempesta. Io rispondo solo a me.
Ascoltare il Dottor Cavallo crea sentimenti contrastanti, in me. Da una parte, straccia il velo di santità della troppo lodata e inneggiata rivoluzione Francese e del "Grande" Napoleone. Dall'altra, è tale il carico di dolore e di atrocità, ma, peggio ancora, di conseguenze tutt'oggi tangibili e in progressione, che il reggerlo rasenta il dolore fisico Complimenti. Più ascolto serata della Domus Orobica, più mi convinco che sia un luogo magnifico, abitato da persone dotate d'intelletto. Grazie
Grazie per questa lezione decisamente fuori dal coro. I miei complimenti a questo storico, per la sua preparazione, per le sue doti narrative e per il suo coraggio.
Che dire, bravissimo Cavallo ed ancora grazie alla Domus Orobica. È ascoltando lezioni come questa che si può andare oltre la spesso predominante superficialità dei giudizi storici ed imparare qualcosa di utile anche per il presente ed il futuro
MAGNIFICA ESPOSIZIONE ! Davvero ! Non potendo elencare i fatti (che - più o meno - si conoscono), il Professore ha dato un ottimo sguardo di insieme, che è quanto di solito manca alla maggior parte di noi. I miei complimenti, per quel poco che valgono.
Bravo, anticonvenzionale e veritiero, ci fossero bravissimi insegnanti cosi, tutti succubi del politicamente corretto. Si vergognassero, non valgono una cicca
La cosa peggiore, è che i peggiori succubi attualmente li si trovano nella Scuola laica pubblica e io medesimo sin dalla "Prima Media" me ne sono accorto. Insomma oggi posso affermare che l'inferno in terra nostra è proprio l'edificio scolastico.
Gli incontri di Domus Orobica sono talmente interessanti da rendere difficile una "hit parade" delle migliori. Sto imparando tantissime cose che non ho mai sentito da nessuno. Questa relazione sulla Rivoluzione francese è bellissima e il relatore davvero bravo. Grazie, ancora una volta.
Chi va troppo in RAI non la conta giusta. Cardini ci va pochino.. Cavallo niente. Barbero tra l'altro quando narra delle BR (o di Fenestrelle) non mi pare tanto fedele ai fatti reali, specie quelli emersi in qualche Commissione parlamentare d'inchiesta .
Bellissima conferenza. La tecnica della sovversione è sempre la stessa: menzogne su menzogne. La storiella delle brioche al popolo che ha fame fa il paio con i mille morti per sedersi al tavolo della pace. La cosa triste che gli storici ufficiali le prendono come verità e le propinano al popolo bue.
Le suggerisco "Tragedy & Hope: A History of the World in Our Time" di Carrol Quigley... Uno storico che per decenni si prestò a mistificare la storia conto terzi, per poi lasciare una cosa da pubblicare DOPO la sua morte... Che è arrivata fino a noi e spiega un bel po' di cose. Niente è casuale.
Ho una stima sconfinata per questi giovani intellettuali, che ritengo siano la vera speranza per il futuro prossimo. Dio benedica i giovani Reazionari.
E chi ha buone orecchie prenda la frase di chiusura e la legga nell'attuale...e la troverà, così come gli accenni alle "incredibili menzogne della stampa rivoluzionaria" assolutamente sovrapponibile a ciò che stiamo vivendo...
Ascoltando questa bellissima conferenza mi è tornato in mente quel capolavoro di cinismo, di sicilianità e di italianità che è "Il Gattopardo": "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi" In fondo, all' alba della rivoluzione industriale, non è strano, specie in Francia, che vengano "ridotti" i beni della Chiesa (prima era successo ai templari) e, già che ci siamo, si dia una "rapatina" al re, tanto per "stappare" la bottiglia. Però è opportuno che questo lo facciano gli aristocratici, come poi in Russia lo faranno gli intellettuali, prima della pulizia e della "restaurazione" di Stalin. Detto in altre parole, mancando la "mala bestia" del Senato, ( si, quello del SPQR ), i possibili senatori "epurano" un po' dei loro, e poi dividono. Nihl sub sole novi! Ad eccezione dei complimenti al dott. Cavallo, che mi scuserà, perché non conosco il suo titolo.
a completamento del video,consiglio "La rivoluzione francese nell'opera della massoneria" di Carlo Alberto Agnoli. Il testo, assieme a molti altri, è disponibile in formato pdf nel canale telegram raggiungibile dal mio profilo...
Io aggiungerei, a giustificazione della partecipazione estesa della nobiltà alla rivoluzione, il fatto che con la rivoluzione si chiude una parentesi assolutistica che era cominciata dopo la Fronde.
Ottimo Giorgio Cavallo! Superba esposizione dei retroscena dell' episodio storico! Mi permetto di chiedere quanto sarà possibile vedere l'ultima del Prof. Cimmino. Grazie.
Grazie ai professori di questo canale, fate un lavoro impeccabile. Faccio solo un piccolo appunto che vuole essere un suggerimento: nella descrizione dei video sarebbe interessante trovare un corpus bibliografico di testi consigliati per studiare e/o approfondire l’argomento del video.
Bello, ma che la rivoluzione francese sia in realtà borghese è chiaro, il popolo serviva solo da carne da macello, l'unico rivoluzionario "comunista" tale Babeuf è stato tra i primi a assere eliminato dagli stessi rivoluzionario, quanto alla Vandea, che merita più approfondimenti, il meccanismo è identico a quello che provocherà la "guerra cristera" in Messico o l'adesione dei requeteros all' alzamiento in Spagna. Grazie comunque per una visione diversa di un'importante episodio storico.
Bellissimo il video grazie perché sto eseguendo una ricerca appunto sulla rivoluzione francese e ho visto dalle fonti che è stata determinata sia della aristocrazia e alta nobiltà vedi borboni orleans e della borghesia, per di più sto eseguendo una ricerca sulla principessa lamballe, come dice il prof cavallo è stata una vittima perché era vicina a Maria Antonietta. Vorrei sapere di più, grazie a lei prof cavallo.
Vive la revolution! Senza la rivoluzione con i suoi estremi non si sarebbe mai rotto L oscurantismo religioso / monarchico/ aristocratico. Inoppugnabile.
Senza la rivoluzione il bieco oscurantismo teocratico avrebbe impedito la messa in onda di programmi come "Striscia la Notizia". 1 a 0 per l'Antico Regime. Palla al centro.
prof Cavallo; credevo si sapere le ragioni del prede durante e del seguito della Rivoluzione Francese ed invece ne sapevo poco.Grazie! Bisogna avere la fortuna di leggere i testi giusti ,pur mettendo in conto che anche i documenti quando si scrivono sono redatti secondo le inclinazioni psicologiche e ideologiche e politiche del redattore. L'ascolterò ancora e, soprattutto, anche nella sua narrazione del Bonaparte a Mosca e ritorno.
Complimenti al relatore, ha un modo di esporre estremamente piacevole nonostante il dramma del contenuto. Mi ha mesmerizzato per l'intera durata del video. Grazie Domus
Bellissima conferenza come sempre. Ora dovete fare degli incontri: Sulla Vandea Sulle insorgenze anti francesi in Italia Sul risorgimento e il brigantaggio Sulla Cristiada in Messico Ovviamente a patto che vi permettano di farle. L'unica cosa su cui sono in disaccordo col Prof. è l'origine della rivoluzione. A fine '700 la Francia era il Pese più ricco d'Europa e quindi del Mondo, ma era altamente indebitato a causa delle politiche scellerate di Luigi XV e dei debiti contratti per sostenere la guerra d'indipendenza americana.
Quello fu il pretesto, un po' come per tangentopoli mi verrebbe da dire. Il debito era sì alto ma gestibile (rispetto al PIL più alto d'Europa diremo oggi), allora si poteva far bancarotta senza necessariamente mandare a gambe all'aria il paese. Seguì una robusta campagna di privatizzazioni ecclesiastiche che arricchì i soliti noti e impoverì ulteriormente il tessuto sociale facendo esplodere l'inflazione. La rivoluzione ha fatto tanto di quel debito ed emesso tanti di quegli assegnati che per esaltarne fuori s'è data alla guerra di rapina. Ma per allora chissà perché a nessuno fregava più niente del debito pubblico
@@lorenzobossi9682Grazie per aver accennato agli assegnati. Il Prof. Auriti in una sua lezione vi fece riferimento proprio per spiegare il genocidio in Vandea . Le mie origini sono Corso-francesi e sono la diretta discendente del fratello di un alto prelato esiliato dalla Francia per non aver firmato le Costituzioni civili del clero. I due, con il resto della famiglia, si rifugiarono in un luogo protetto sia dai Borbone che dal Papa.. Nei licei italiani la rivoluzione francese viene ancora raccontata in modo distorto, ideologico e strumentale. Ecco tutto questo è vergognoso. Saluti.
Bravissimo, uno stile alla Barbero....C'è comunque il passaggio secondo me trascurato che nella chiamata degli stati generali, solo Mirabeau era fra i nobili sostenitori(non per motivi ideologici) Mentre i danton ed i Robespierre etc erano relegati nel terzo stato.....Chiaramente come successe in Inghilterra gli aristocratici alla talleyrand seppero cavalcare la tigre e le varie evoluzioni furono lasciate ai veri ideologici.
Professore Cavallo, nei suoi studi si è mai imbattuto nella storia della morte di Volte,r che avrebbe chiesto l'assistenza di un sacerdote prima di morire. Ma i suoi fratelli massoni hanno impedito questo incontro, in quanto lo stesso Volter quando la morte era lontano aveva detto che per nessun motivo, neanche se l'avesse chiesto lui in punto di morte dovevano chiamare un prete?
Un paio di dubbi: quali interessi poteva avere l'impero di Sua Maestà Britannica nel tracollo e nel caos francese? Quali pamphlet e pubblicazioni furono favoriti da Londra? Quale ruolo reale ebbe la congiura dei veleni in Francia sul finire del XVII secolo per lo sviluppo successivo della Rivoluzione? Possiamo fare un parallelo tra Russia 1905 e 1917?
@@domusorobica2014 Aggiungiamoci CATTOLICO... La mia era una domanda retorica, ma credo che il "potere" strisciante di Albione abbia influito non poco in questa e ALTRE vicende (leggi pubblicazione del "Manifesto", Rivoluzione russa 1905 e 1917, guerra di conquista del Meridione d'Italia nota come "Risorgimento"...). Non ci vengano a dire che la Rivoluzione francese è un fatto solo interno perchè non è credibile. Come quelli che sostengono che le BR e i casi "Moro" o "Mattei" furono un affare "interno".
Ma questo pregevole giovane storico é parente stretto di un certo professore di storia piemontese che vediamo spesso sulle tv ? Praticamente gesticola e cambia l'intonazione di voce alla stessa maniera dell'altro mentre dà lezioni di storia ai fortunati appassionati.
Sono sorpreso dai processi logici del relatore. Indubbiamente un erudito, mi pare che sistematicamente parta da una conclusione e poi selezioni e interpreti tra le fonti (con grande disinvoltura), per sostenere il suo assunto iniziale. Il contrario del metodo storico e più in generale del metodo scientifico.
Che la rivoluzione francese, prodotto ultimo dell'illuminismo, sia essenzialmente avversa alla antimetafisica non è una novità. Il processo è l'opposto: dalle fonti storiche alle conclusioni. Inoltre in un intervento di 70 minuti produrre una selezione delle medesime che permetta al pubblico di comprendere il percorso che ha condotto il relatore a definire in tal modo quello specifico processo storico è una necessità. Quando un pubblico ministero tiene un arringa sceglie tra quegli elementi del processo che lo inducono a sostenere una tesi e le presenta alla corte. E così fa lo storico.
@@domusorobica2014 Buongiorno Signora o Signor Domus Orobica, e grazie per la sollecita risposta. Direi che la sua nota supporta la mia impressione. Si tratta di una arringa piuttosto che di uno studio. Ovviamente, ognuno è libero di avere un'opinione differente. I miei più cordiali saluti, estesi al Signor o alla Signora Orobica. Theo Sarvia
Nessuno studio scientifico può durare 70 minuti, per questo non si trovano su RU-vid. In un lasso di tempo così limitato al più si presentano al pubblico le conclusioni di una ricerca. PS. Domus Orobica è un associazione, non ha sesso ;)
Per il video sarebbe stato più adatto un titolo del genere "La massoneria e le cause della rivoluzione francese" perché con il titolo prescelto ci si aspetta un racconto della rivoluzione francese e basta...
Minuto 1:04:30, il prof. Giorgio Enrico Cavallo cita, al 100%, proprio colui che ha permesso tale "ingresso" all'interno della Chiesa Cristiana Cattolica Apostolica Romana, ossia il famigerato Concilio Ecumenico Vaticano II.
falso, è un discorso che potrebbe andare bene per Haiti ma le condizioni di vita della Francia al tramonto del XVIII° secolo erano migliori rispetto a quelle di molti altri stati europei (Regno Unito in testa). La fame produce sommosse ma non fa Rivoluzioni. Per maggiori informazioni consigliamo "La Rivoluzione Francese" di Pierre Gaxotte, Accademico di Francia.
Prof. Cavallo, la vera scristianizzazione in Francia l'hanno fatta le leggi Combes, e ironia della storia queste leggi sono oggi un argine all’avanzata culturale dell’Islam oggi in Francia.
Fazioso. Preparato ma fazioso. La fiscalità di cui parla era a tutto vantaggio del clero e dell'aristocrazia. Se solo l'8% delle vittime del terrore era nobile sarà perché i nobili erano il 2%della popolazione. Ma detenevano, insieme al clero, il 98% della ricchezza. I massoni certo c'erano ma anche loro erano una piccolissima percentuale, la rivoluzione l'hanno fatta milioni di persone. Tutte pecore maneggiate a piacimento da pochi massoni? E poi, se di logge ce n'era una pluralità, è pressoché impossibile che agissero tutte all'unisono, perseguendo tutte lo stesso obiettivo.
perseguono una tendenza generale, così come accade in ogni compagine politica. La rivoluzione non fu fatta da milioni di persone, non quella francese quantomeno, e non certo con il medesimo grado di consapevolezza.
Diciamo, al 50%, dalla storia riportata dai cosiddetti "controrivoluzionaria", ossia dei cristiani cattolici destroidi della prima metà del XIX Secolo.
se ho ben capito si stava bene fino alla rivoluzione francese, fino ad allora si che c'era ordine e re e curati che si prendevano cura del popolo...che peccato non poter tornare a Carlo Magno.
Questo lo avevo presente ma non mi riferivo alla parlata intesa come accento o elemento meramente indicativo della provenienza. Bensì al modo di dare enfasi ad un discorso, di sottolineare, nel tono, un aspetto di rilievo, ecc. 🙂
in un ora non puoi farci stare molto di più, scegli un aspetto e lo interpreti. Certo l'elemento più importante della rivoluzione, l'unico permanente in qualsiasi società post 1789, è quello relativo al processo di secolarizzazione-desacralizzazione. Tutti gli altri paiono variabili.
Che animali questi rivoluzionari e illuministi! A causa loro patiamo ancora le conseguenze della loro ferocia come la vergogna della divisione dei poteri, lo stato laico e la fine dei Grandi Sovrani assoluti a cui Dio ha dato il compito di guidarci.
A causa loro scontiamo tutto il XX secolo, Sarajevo andata e ritorno passando per creazione dello stato assoluto come unico arbitro della realtà. Scegli uno dei tanti tiranni degli ultimi 2 secoli e troverai facilmente un collegamento con il mondo dell'illuminismo (che non è solo e unicamente separazione dei poteri).
@@domusorobica2014 La cosa più buffa che con il Sessantotto, il medesimo concetto di Rivoluzione si autodissolve e allora come rimediare? Con l'idea buffa del pacifismo! Inteliggenza?
@@domusorobica2014 credo che il Barbero originale sia fuiri portata, ma un replicante in versione reazionario clericale anche no. Magari la prossima volta provate con uno storico vero.
@@domusorobica2014 non vedo per quale ragione. Considero le lezioni di Cimmino molto complete e puntuali e recentemente ne ho ascoltato una sull'Armenia veramente ben fatta, così come quella di Villari sul Libano. Non sarebbe più semplice ammettere che non tutte le ciambelle riescono col buco?
@@elliotcosimato8902 non sarebbe meglio ammettere che quello che ha detto è vero, storicamente fondato, e che al più è un aspetto sottaciuto di quell'evento storico? Evento il cui ultimo lascito è la desacralizzazione dalla vita politica. C'è qualcosa di falso nel video? Qualcosa davanti al quale poter dire "non è vero"? Altrimenti a che titolo puoi dire che non puoi dire che non sia un "vero" storico?